Osservando quello che accade oggi, penso di poter dire che la condizione ostativa non si è avverata. Anche allora, in quella che fu definita la BALENA BIANCA democristiana, imperversavano le correnti. Allora come ora interessi particolari interagivano nel mondo politico. Sicuramente si era a ridosso ancora del dopoguerra. C'era ancora Fanfani, da neppure vent'anni era morto De Gasperi, c'erano ancora uomini come Almirante, Enrico Berlinguer; parlo di loro per dire di personaggi che fino a qualche anno prima si scambiavano il cappotto blu per le cerimonie di stato, che avevano un basso profilo di vita, che giravano senza scorta sulle pochissime auto blu disponibili. Ricordo che il primo scandalo di cui sentii parlare fu quello relativo alla costruzione dell'Aereoporto di Fiumicino; fu quasi una eccezione, un fulmine a ciel sereno. Certo la comunicazione era differente, i giornali e la televisione facilmente controllabili, la speculazione edilizia andava a mille, ma l'ambiente non era ancora compromesso. Insomma era un altro mondo.
VENIAMO A OGGI
Che l'imbarbarimento abbia avuto il sopravvento nel ceto politico è cosa sotto gli occhi di tutti. Dovessi datare la nascita del ricatto politico non esiterei ad indicare l'avvento del PSI di Bettino Craxi. Fu Craxi, ed i molti errori compiuti dalla Democrazia Cristiana, ad avere l'intuizione che il 10% del consenso elettorale lo metteva nella condizione d'essere l'ago della bilancia, di poter proporre il ricatto. Oggi non c'è Craxi, ma altri sbandierano ancora quel 10% .L' alternanza di governo, ovvero il progetto che costò la vita ad Aldo Moro, altro non era che l'intuizione di un mastino posto a guardia del buongoverno. Oggi, come allora, l'esito non ebbe fortuna. Il bipolarismo poteva essere la prosecuzione di quel progetto : " governa bene o andrai a casa e sarai sostituito dalla parte avversa".
In realtà è l' uomo nuovo moroteo che manca; perchè non c'è architrave istituzionale che tenga se le gambe sulle quali camminano le idee non sono le gambe giuste.
Oggi il mondo politico è quello che è. Colpa di Berlusconi ? Forse.....anche, ma quando vedo chi sono gli odierni censori opto più per una questione antropologica. Il cancro s'è esteso dalla testa ai piedi. Oggi la politica altro non è che l'assalto a quel forziere nel quale confluiscono i tributi del POPOLO BUE, ovvero quel popolo sonnacchioso, distratto che chiede soltanto poche cose: la libertà di mugugnare, la partita di calcio la domenica e qualche promessa elettorale magari poi non mantenuta. Oggi la politica altro non è che l'occupazione dei luoghi dove le opportunità sono custodite. Il luogo dove fare affari.
Non è che nel mondo vada meglio. Dopo il comunismo, dopo il muro di Berlino e le ideologie contrapposte cadono le ultime illusioni; siamo in mano a uomini di corto respiro e poca lungimiranza che hanno ceduto il comando alla finanza più spregiudicata. Camuffati da interventi umanitari gli eserciti marciano sull' IRAQ e sulla LIBIA disdegnando la SIRIA che del petrolio non conosce l'odore.
La CINA viene ammessa al WTO senza garanzie di parità per il mondo al quale va ad allacciarsi, in nome di una globalizzazione che risponde più alle esigenze del capitale o dei mercatisti che alle istanze dei popoli; la verità è che la firma su uno di questi accordi rende immortali gli autori e le loro personali ambizioni. Un uomo piccolo come SARKOZY scopre un mattino che il suo vantaggio nucleare è al tempo stesso un probabile handycap e si accoda al peggior e più inconsistente cancelliere della storia tedesca nell'assalto alle aziende italiane: primus energia ( ENI, ENEL, A2A ) deinde philosophare. Un popolo virtuoso, un popolo orgoglioso stopperebbe subito, volontariamente, l'acquisto delle loro auto ( perchè anche noi abbiamo una fabbrica i cui prodotti non sono poi da buttare) dando loro il segnale che questa non è terra per i barbari. Ma Roma è diventata Bisanzio ed i Consoli pensano alle personali fortune.
In questa battaglia, dove alle cannoniere si sostituiscono gli spreads le cicale partono svantaggiate. Per lungo tempo i loro rappresentanti hanno saccheggiato le pubbliche casse, hanno foraggiato le mafie più articolate ( la QUESTIONE DEL MEZZOGIORNO compie in questi giorni 150 anni.... gli interventi per risolverla pure !); opere inutili, opere a metà, distruzione del territorio, edilizia a gogò sono i piatti preferiti che vedono la mazzetta come companatico. L'handicap delle cicale è aggravato dal fatto che, per lungo tempo, gli artefici dell' ATTACCO ALL'EURO hanno mantenuto i loro uomini nei gangli del potere finanziario. Non era monsieur TRICHET a capo della BCE ? Non era monsieur STRAUSS KHAN a capo del FMI ? Non c'è oggi Madamme LAGARDE a sostituirlo ? Ma davvero pensate che le banche franco-tedesche che aiutarono la Grecia a truccare i conti, e che sono piene di titoli tossici, avessero l'elmetto mimetico ? Ma davvero pensate che 350 miliardi di euro di debito greco fosse qualcosa capace di minare la stabilità dell'EUROPA ?
W PORO MARIO
Impossibilitata a risolvere il nodo gordiano dei particolari interessi, la malapolitica italiana passa la mano ad uno stimato cattedratico, già ex-Goldman Sahs come l'attuale capo della BCE, come l'attuale Premier della GRECIA, curando tuttavia l'apposizione di paletti e palettini. Abbiamo assistito in queste ore al balletto dei cespugli politici; alle consultazioni mancavano soltanto i COMITATI di QUARTIERE. Non ci resta ora che attendere la lista dei ministri proposta da questo stimato professore si, condottiero efficace forse. A molti è sembrato più un democristiano con l'recchio teso alle esigenze di tutti. E non è che manchino segnali inquietanti nella formazione della squadra di giovani leoni che dovrebbe modernizzare il paese . Primo fra tutti l'ipotesi di includere il Prof. Giuliano Amato ( classe 1938 ), ovvero dall' 11 luglio 1992 " L'OCCHIO VIGILE SUL TUO CONTO CORRENTE" gia' Vice-Presidente del PSI anni 80 ovvero del PSI delle MAZZETTE; ma lui non s'era accorto di nulla........ come Monsieur Trichet !
Un umile consiglio a PORO MARIO : oltre alle nostre aziende energetiche, occhio alle nostre banche. Affogare il debito in un MARE MAGNO è pratica diffusa nel mondo della finanza.
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