LA QUESTIONE E' SCONOSCIUTA AI PIU' , SICURAMENTE AI GIOVANI
Si diceva una volta che FRASCATI avesse un patrimonio immobiliare, accumulato nel tempo dai nostri avi, di entità tale che i cittadini avrebbero potuto vivere senza pagare tasse.
Nel tempo, per eventi diversi, questo patrimonio è andato scemando. Oggi, di quelle che un tempo erano le verdi colline romane, i vigneti e gli uliveti che venivano decantati dai poeti e fissati sulle tele dei pittori è rimasto ben poco. Ieri, girando nella periferia di Frascati più prossima a Roma ( Macchia dello Sterparo e dintorni ) ho potuto constatare lo scempio del territorio consentito da una classe politica talmente miope da fare di una talpa una vedetta di prim'ordine.
Per tornare ai TERRENI EX-ITALCABLE, che sulla Via TUSCOLANA fronteggiano i TERRENI ANAGNINA 1, ed al fine di rendicontare su cosa stia accadendo, mi sono avvalso del consigliere comunale ALESSANDRO D'ORAZIO.
E' grazie a lui e ai consiglieri VINCENZO CONTE e GIUSEPPE PRIVITERA che qualcosa si sta facendo per tentare il recupero ai frascatani del patrimonio terriero nel tempo perduto.
IN QUESTI ULTIMI 20 ANNI NON S'E' FATTO NULLA
IN QUESTI ULTIMI 20 ANNI NON S'E' FATTO NULLA
UN VADEMECUM PER CAPIRCI QUALCOSA
Che a Frascati si poteva vivere senza pagare le tasse l diceva il Prin.pe Clemente Aldobrandini. Al Comune sta arrivendo un tir di sale per metterlo sulla "coda" del volatile che si è "pappato" il patrimonio immobiliare di noi frascatani. Quanti articoli ho scritto sull'argomento ma la censura a Frascati impera. Il problema è che a Frascati c'è una classe politica che non "c'è". Non si riesce a conoscere il Bilancio analitico dell'STS, mi domando come è possibile che chi ha permesso lo sperpero del patrimonio dei frascatani ancora "comanda". E se "comanda" un motivo c'è
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