sabato 1 agosto 2015

AD ALBANO DIMISSIONI A GOGO'


AD ALBANO NON SOLO FOGLIA DI FICO. C’E’ UNA SINISTRA (CHE  HA ERRATO POLITICAMENTE) CHE GIUSTAMENTE SI INTERROGA E  CERCA UNA NUOVA LINEA. SIA SEL  CHE FABRICA ALBANO.




Nota di maurizio aversa.


LA DESTRA E BENEDETTI. Nelle settimane scorse, ad Albano, dopo l’affermazione (la riconferma) di Nicola Marini sindaco c’è stato un tentativo – in verità molto goffo (e non affondiamo la lama solo per rispetto alla persona) – di Gino Benedetti, lo sfidante sconfitto, di tirarsi da parte, dimettendosi, cercando di non infastidire le varie frange di destra che lo hanno abbondantemente strumentalizzato. Infatti ha cercato di indicare motivi personali e professionali che gli impedirebbero di continuare a rappresentare la destra sconfitta in consiglio comunale. Viene da pensare: quindi se avesse vinto, oggi sarebbe ugualmente dimissionario e si andrebbe a nuovo voto? Oppure, più verosimilmente, ha compreso che questa destra albanese (quella di Mattei che prende il cappuccino tete-a-tete con la ditta Carminati/Buzzi ai Parioli) non ha nulla a che vedere con un bravo e serio professionista quale egli è, e l’hanno “fregato”? Tant’è, la fuga di Benedetti c’è stata.

LA “SINISTRA” DI GIORGIO BATTISTELLI. Ora, in modo inatteso, anche il professor Giorgio Battistelli si dimette e, a suo dire, è per rilanciare. Anche qui, viene subito da chiedersi: in considerazione della analisi politica che offre Battistelli sulla città “che non ha risposto”, compie comunque un errore politico-istituzionale oggi tradendo quelli che l’hanno votato per vederlo a Palazzo Savelli; oppure ha compiuto un errore politico basilare, egli e la sua compagine, quando ha descritto la realtà di Albano come quella che fosse loro gradita e non la realtà quale essa è?
Ma il nostro intento non è polemico. E’ di vera, seria, rispettosa attenzione. Allora, crediamo di avere diritto a domande che possiamo porre (per chiarezza: domande, che possono diventare argomentazioni da confrontare pubblicamente se si ritiene). 
La prima serie di domande spuntano da quanto viene attribuito a Battistelli dalla stampa online circa il proprio ruolo politico nella società (con incisività di Fabrica Albano). In che modo questa presenza politica, se ci si riferisce – come sembra – al comune di Albano, sarebbe danneggiata dal ruolo di eletto di Battistelli? Svolgendo il ruolo politico ad Albano, non tratterà più dei problemi della città? Non è una gran bella contraddizione? Al contrario, se banalmente, Battistelli ritiene che da solo non ce la fa ( e dire che si è proposto Sindaco però!) ed ha necessità di una mano da un’altra persona eletta al suo posto, perché non dirlo così, semplicemente?
La seconda serie di quesiti nasce dalla affermazione del concetto di radicamento: cosa, secondo me, notevole e lodevole. E chiedo: non si può ritenere che sia stato un errore politico quello di negare un confronto serrato con un pezzo di sinistra che già era (ed è, come mostrano i risultati elettorali) “radicato” quando come PCdI l’abbiamo richiesto? (Nell’ordine: è stato richiesto al sito ufficiale di Battistelli; in seguito richiesto ai civatiani). Non è stato, e non è un errore continuare (per lo meno per ora questo si evince dalla stampa) a negare raffronti (per timore di alleanze?) con forze politiche di Sinistra? E’ solo per “coprire” qualche “connubio” molto, molto moderato che ha sostenuto la compagine?
Ecco, se si accettasse di aprire un confronto vero a partire da tali quesiti – pronti noi a rispondere ad altre domande che potranno esserci rivolte – quel “lavoro politico” da fare nella città e coi cittadini avrebbe possibilità di essere svolto non in “solitaria”. Anche perché, ad esempio, la più grande sconfitta che tutti noi – evidentissima – abbiamo subito è quella della non piena partecipazione attiva al voto.

SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’. Analogamente, anche i compagni di Sel hanno reso noto, dopo un primo comunicato un po’ intimista, che la loro azione vorrà svolgersi maggiormente sul territorio, riattivando un circolo pre-esistente nelle frazioni. Anche in questo caso, senza arrogarci azioni inquisitrici, terremo a svolgere un ruolo di confronto vero, a sinistra, intanto ponendo quesiti, pronti a rispondere a domande. Perché non viene riconosciuto – insieme alla affermazione, già fatta, che la responsabilità è dell’intero gruppo dirigente – che il primo vero errore politico di Sel in queste amministrative è stato non accogliere la richiesta di PRC e PCdI di formare una lista unitaria di Sinistra? E, se questo è uno dei dati politici, perché non lavorare immediatamente ad una azione comune che in quanto partiti della sinistra possiamo attivare a sostegno del ruolo degli eletti di Sinistra in consiglio comunale e della Giunta?

PROPOSTA. Ecco, in ambedue queste situazioni “a sinistra” che abbiamo sollecitato, ci sono cose semplici, dando per scontato un confronto trasparente, rispettoso, partecipato, che possono essere svolte fin da subito. Perché non promuovere, chiedendo ad Anpi di farsi capofila, un Comitato per l’Attuazione e la Difesa della Costituzione? Certo il tema è cogente e riguarda un arco – si spera – più ampio della sinistra, ma intanto partendo da una sinistra plurale, e dai comunisti ha un segno non solo da cornice appesa al muro! Ancora: sulla questione lavoro, scuola, giovani e territorio, anche in funzione di raccolta firme per lo svolgimento di Referendum  perché non promuovere un Comitato Sociale per i Referendum, chiedendo alla Cgil territoriale dei Castelli di impegnarsi unitariamente su questo?
Confidiamo, con la tara del periodo di stacco che le nostre stesse organizzazioni attueranno in agosto, che almeno da settembre si possa lavorare concretamente ad un proficuo confronto di idee e di azioni.





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