PERCHE', CONTRARIAMENTE AGLI
ECCELLENTI NOMINATI
IO C'ERO !
COMUNICATO
STAMPA
Grottaferrata,
tentativo di rilascio coatto di immobile ATER. I tardivi (e affatto credibili)
moniti del PD. Il silenzio degli “altri”. L’assenza di tutti.
Giovedì 10 giugno il Comune di
Grottaferrata, con gli “attori” istituzionali preposti, aveva in programma lo
sgombero forzoso di un appartamento ATER sito in Via G. Vannini (località Colle
Sant’Antonio).
L’immobile, a suo tempo occupato
abusivamente, ospita un nucleo familiare caratterizzato da una complessa e
delicata situazione di disagio sociale, handicap ed indigenza, con la presenza
di un minore, ben nota al Servizio Sociale comunale, all’Assessore delegato ed
al Sindaco.
Fatto salvo il principio di legalità e ferma
restando la condanna dell’occupazione abusiva delle “case popolari” (e di ogni
altro immobile ad uso abitazione, anche privato), si ritengono tuttavia
paradossali, oltre che tardive, le dichiarazioni del PD grottaferratese.
Si ricorda innanzitutto al PD che
“l’occupazione per necessità” di un immobile non è una fattispecie giuridica
contemplata dal diritto, salvo il ricorrere - per tutto il tempo dell’illecita
occupazione
- della specifica condizione di pericolo di danno grave alla persona (Cassazione, Sez. 2, Sentenza n.
10694 del 30/10/2019).
Altra cosa è dire che esistono, indubitabilmente ed anche nella “ricca”
Grottaferrata, situazioni di emergenza abitativa (nonostante il Sindaco Andreotti
abbia affrontato l’argomento con preoccupante superficialità, anche nel
Consiglio comunale del 3/8/2020, e benché la tematica non sia mai stata
trattata nella 2^ Commissione consiliare permanente).
Ciò detto, appare poco credibile
l’intemerata dem che “chiede con preoccupazione al Comune e ai
Servizi Sociali competenti come mai questa situazione di disagio abitativo non
sia stata adeguatamente presa in carico prima che il bisogno sfociasse nella
decisione di occupare per avere un tetto sopra la testa”. E poco incide,
politicamente, ricordare che la Consigliera PD abbia presentato
un’interrogazione per sollecitare il Sindaco a prendere in consegna i 4
appartamenti destinati al Comune, realizzati nel recente intervento edilizio in
Via Rossano Calabro, seppure l’atto di sindacato ispettivo ha quantomeno
consentito di portare l’argomento in discussione in Consiglio ma senza
risolvere la situazione di stallo.
Piuttosto, il PD renda pubblica la
riferita “relazione sul disagio abitativo locale” di cui, si presume, sarebbe
in possesso e, unitamente agli altri Consiglieri di minoranza, chieda l’urgente
convocazione di un Consiglio comunale monotematico sulle politiche abitative,
magari corredando la richiesta con una Proposta di Delibera o una Mozione di
indirizzo ad hoc in cui si impegnano
il Sindaco e tutta la Giunta (non solo l’Assessore ai Servizi Sociali, peraltro
un tempo membro del Direttivo PD grottaferratese…) a riferire in Aula sulle
eventuali situazioni di emergenza abitativa esistenti, indicando soluzioni
concrete e sostenibili sul problema-casa a Grottaferrata.
Da ultimo, si registra l’assenza in Via
G. Vannini della Consigliera PD, nonostante alcuni (noti) responsabili
sovracomunali dem fossero stati messi
a conoscenza, per tempo, del programmato sgombero forzoso e benché gli stessi
ne avessero assicurato la presenza.
Parimenti assenti tutti gli altri 15
Consiglieri comunali, inclusi gli ulteriori 6, almeno “sulla carta”, di
minoranza, cosi come non erano presenti il Sindaco, l’Assessore ai Servizi
Sociali e la Responsabile del Servizio. Ugualmente non pervenute le “altre”
forze politiche (o presunte tali), sia quelle che rivendicano non si sa bene
quali mirabolanti azioni sul territorio, sia quelle che dovrebbero “dar voce e sostenere chi vuole essere
ascoltato, rappresentato e considerato, in maniera concreta, leale e
trasparente”.
Ricordando che il Decreto “sostegni”, causa COVID-19,
ha ulteriormente prorogato gli sfratti al 30 settembre o al 31 dicembre, a
seconda della data di rilascio, per la cronaca l’esecuzione del rilascio dell’immobile in
Via G. Vannini è stata differita al 10 settembre. L’auspicio è che, prima di
quella data, le forze politiche e civiche vogliano prendere a cuore la
situazione del nucleo familiare che occupa l’immobile, prodigandosi
fattivamente (e non a chiacchiere) per la migliore soluzione possibile della
grave problematica.
11 giugno 2021
Giampiero
Fontana
IN SERATA IL REPORT DE 'A TELEVISIONE
COL SONORO DELL'EVENTO
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