"Effetti non gestiti o mal gestiti della guerra, speculazione fuori controllo legata all'aumento dei prezzi dell'energia pesano come macigni sulla vita degli italiani.
Gli aumenti toccano il 300%, ma parlare della vita quotidiana, del lavoro, delle famiglie ,della casa e della stessa sopravvivenza di migliaia di imprese suona forse volgare nei salotti buoni della sinistra.
Quella stessa sinistra che ha snobbato l'allarme e la proposta di soluzione del problema già lanciati nei mesi scorsi da Matteo Salvini.
Mentre molte aziende, come anche la stessa Acea, della quale Roma Capitale è proprietaria al 51%, ricorrono al Tar per non pagare le tasse sugli extraprofitti, la Lega avanza ancora una volta una proposta seria e immediatamente applicabile: un tetto per bloccare gli aumenti oltre il 4% delle bollette di luce e gas, sull'esempio francese.
E subito un piano da almeno 30 miliardi di euro, finanziato anche dall'extragettito finito nelle casse dello Stato e dagli extraprofitti percepiti dalle grandi aziende dell'energia proprio in virtù degli aumenti che invece affondano cittadini e imprese".
Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere capitolino e candidato della Lega nel Collegio Lazio 1 Camera dei deputati alle elezioni politiche 2022.
Roma, 30 agosto 2022
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