RISPOSTA TRANCHANT : IL PUPARO !
RISPOSTA TRANCHANT : IL PUPARO !
STIMATISSIMO PRESIDENTE,
Ella vorrà perdonarmi per questa mia intrusione nel Suo preziosissimo tempo. Ma avendo assaporato la capacità insabbiatrice della burocrazia quirinalizia ho ritenuto cosa buona e giusta rivolgermi a Lei con una lettera aperta e non sottoposta ad alcuna dogana.
Il 24 novembre 2020 recapitai di persona una raccomandata a mano nell'Ufficio del Quirinale in via XX SETTEMBRE; successivamente inviai 3 raccomandate con ricevuta di ritorno, l'ultima delle quali pervenutaVi in data 13 aprile 2021 e protocollata al numero 32.109
come testimoniato da questo filmato :
16/4/2021 : PRONTO QUIRINALE ? CHIAMO PER JVAN BAIO !
https://www.facebook.com/100067223032210/videos/462427991650862
Per carità, era cosa di poco conto : un padre di famiglia, tale JVAN BAIO di Siracusa, aveva perso il posto di lavoro a seguito di denuncia di attività di mafia all' interno della sua azienda !
Istituzioni, partiti politici, sindaco, assessori, se l'erano tutti data a gambe !
Visto che il solerte funzionario quirinalizio le mie lettere di esternazione dopo due anni e mezzo le sta ancora valutando, Lei capirà il motivo di questo mio papello che inoltro a Lei, custode della Costituzione, bypassando la burocrazia che La circonda.
Il motivo che mi induce ad importunarLa è la violazione degli articoli 3 e 15 della Costituzione, che non cito integralmente in quanto LEI ne è maestro, e riguardano l'iniziativa autonomamente presa da qualche burocrate del Comune di Frascati tesa a privarmi prima della possibilità di commento, poi della possibilità di seguire i lavori dei Consigli comunali trasmessi in streaming.
Ovvero della violazione della partecipazione alla eguaglianza nella partecipazione ad ogni attività sociale ( ex art. 3 della Carta ) e di ogni altra forma di comunicazione ( ex art. 15 ).
Debbo dare atto che la SEGRETARIA GENERALE del Comune di Frascati, avuta notizia del fatto, ha ripristinato la legalità; ma sempre il/la burocrate autore dell'atto, nel ripristino, deve averla combinata grosse se sono ormai di ben due consigli comunali ( 30 maggio 2023 e 6 giugno 2023 ).
Anticipo l'obiezione della possibilità di partecipazione in presenza cui rispondo con la constatazione che la nostra cittadina da decenni è avara di parcheggi auto, ed il sottoscritto risiede in area periferica.
Nei due Consigli comunali, dei quali allego i manifesti, signor Presidente si trattavano argomenti della massima importanza; cito solo la Relazione sulla Gestione ed il Rendiconto dell' esercizio 2022 che, per un Comune in DISSESTO, è discussione della massima importanza.
Dei due filmati registranti i sopradetti eventi non c'è traccia !
Dal 15 giugno del corrente anno sul mio profilo facebook campeggia in evidenza una domanda :
LANCIATO IL SECONDO MISSILE
https://angelocristofanelli.blogspot.com/2023/06/rocca-di-papa-commentario-al-consiglio.html
PREPARATEVI ALL' ULTIMO LANCIO
ALBERTO CARDINALI IN CATTEDRA
Appuntamento caro Alberto a quando sarà nota la Giunta Calcagni.
ROCCA DI PAPA - L'ABUSIVISMO EDILIZIO E LA RESPONSABILITA' DI CALCAGNI
Ed il CALCAGNI-DAY giunse ..... e fu alluvione !
ROCCA DI PAPA - QUANDO SI DISQUISISCE SUGLI ELETTI DAL POPOLO
L' OPPOSIZIONE che si astiene alla convalida e alla esecutività dei consiglieri eletti dal popolo ! Sono poco pratico: MA CHE SENSO HA ?
ROCCA DI PAPA - IL GIURAMENTO DEL SINDACO CALCAGNI
Farò in modo che Rocca di Papa torni ad occupare il ruolo che gli compete. OGGI CON IL CENTRODESTRA UNITO ............ 😂😂😂🙈
E fin qui tutto bene !
ROCCA DI PAPA - L' INSIDIA ERA IN AGGUATO
S'era detto qualche minuto prima ....... IL CENTRODESTRA UNITO ! Tanto fu vero che 1 consigliere di FRATELLI D'ITALIA ed 1 della LEGA impedirono la nomina del PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE !
Dopo poco fu chiesta una sospensione di 5 minuti durata 53 minuti; ce n'era a sufficienza per abbandonare l'aula !
Il giorno dopo, come convenuto, ricevetti l'invito di Alberto Cardinali a salire nel suo buen retiro per commentare i fatti.
COMMENTO AL CONSIGLIO DI ROCCA DI PAPA : OGGI GLI UMORI DELLA PIAZZA
Ne ho sentite di tutti i colori in prima mattinata nei due bar di Rocca di Papa dove mi ero appostato.
https://www.tiktok.com/@awerakanaka/video/7246034526927965466?lang=it-IT
COMMENTO AL CONSIGLIO DI ROCCA DI PAPA : LA VERITA' DI ALBERTO
" HANNO PRESO CANI E PORCI " ! La strana situazione dentro FDI, il partito del sindaco, dove un consigliere si mette di traverso. Le ipotesi in campo.
https://www.tiktok.com/@awerakanaka/video/7246329008391081243?lang=it-IT
https://www.facebook.com/100067223032210/videos/222703950651175
ALTRI DUE MISSILI BALISTICI SULLA RAMPA DI LANCIO
FU UN GRANDE INVENTORE
Voglio iniziare questo articolo con le condoglianze alla famiglia Berlusconi e con le condoglianze al Presidente Romano Prodi per la perdita dell' amatissima consorte; quando si ha la fortuna di aver passato oltre mezzo secolo di vita con la donna amata, è come se una metà di noi venisse a mancare.
Fra le tante cose che ho udito e letto su Silvio Berlusconi sono rimasto sorpreso di non aver trovato questo specifico sostantivo, INVENTORE, che è stata poi la natura stessa dell' uomo.
Un visionario ? Certo !
Ma cos'è un visionario se poi non trova gli strumenti, la strada e anche gli artifizi per realizzare la sua visione ?
Dei suoi sogni la maggior parte li ha realizzati e, lasciatelo dire a chi non gli fece sconti e lesinò critiche; ma questo è il metro per misurarne la grandezza.
FU DIVISIVO !
E come potrebbe essere stato altrimenti ?
Il direttore dell'Unità: "Il bilancio alla fine è amaro. Berlusconi non ha fatto in tempo a vedersi dare ragione dalla Corte europea dei diritti dell'Uomo"
Un racconto simbolico della giustizia italiana, un evento esemplare dei mali che affliggono il rapporto tra i poteri dello Stato: questa per Piero Sansonetti, direttore dell'Unità, la sintesi che si può fare della vicenda processuale e politica che per trent'anni ha avuto per protagonista Silvio Berlusconi.
Direttore, con la morte di Berlusconi si chiude uno scontro per il quale non ci sono paragoni della storia politica dell'Occidente. Quale bilancio ne possiamo trarre?
«Il bilancio alla fine è un bilancio amaro, perché Berlusconi purtroppo non ha fatto in tempo ad arrivare alla sentenza della Corte europea dei diritti dell'Uomo che avrebbe sicuramente annullato anche l'unica condanna definitiva che gli è stata inflitta dalla giustizia italiana, ovvero quella per la vicenda dei diritti televisivi. Su cento processi, va ricordato, Berlusconi è stato assolto in novantanove. La Corte di Strasburgo, se avesse avuto tempi meno spropositati, non avrebbe fatto altro che annullare anche l'unica condanna».
Come fa ad esserne così sicuro?
«Perchè parliamo di un processo basato sul nulla. Venne condannato per evasione fiscale per fatti accaduti quando era presidente del Consiglio dei ministri e di quanto accadeva in azienda non si occupava più da anni. Nello stesso processo l'amministratore delegato dell'azienda venne assolto, questo per me significa che il reato semplicemente non era mai avvenuto, il reato non c'era».
Eppure la condanna di Berlusconi venne festeggiata nelle piazze e sulle chat delle correnti dei giudici. Non è un po' poco una condanna per un assedio durato trent'anni?
«Ovviamente sì, soprattutto se si pensa che la persecuzione giudiziaria ai danni di Berlusconi è stata portata avanti dalla magistratura, ed in particolare dalla procura di Milano, con un dispendio inimmaginabile di risorse umane, di soldi, di tempo e di sopraffazioni. La consolazione è che nonostante tutti questi investimenti il bilancio è a favore di Berlusconi, che dalla incalcolabile mole di processi intentati contro di lui è uscito solo con quella condanna insensata. Che però ha prodotto la conseguenza più disgustosa di tutte».
Di cosa parla?
«Del voto del Senato che decise l'estromissione di Berlusconi dopo il passaggio in giudicato della sentenza per i diritti tv. Quella per me fu una delle pagine più buie della nostra storia recente, la consacrazione della subalternità della politica allo strapotere della magistratura e in particolare delle Procure. La politica quel giorno si è plasticamente inginocchiata davanti al potere giudiziario, uno dei momenti peggiori dal 1945».
Qual è stato il movente reale dell'assalto giudiziario a Berlusconi?
«A partire dal 1993 la magistratura ha pensato di aumentare in maniera esponenziale il proprio dovere trasformando l'Italia in una repubblica giudiziaria. Si è trovata in mezzo alle gambe Berlusconi che non glielo permetteva e allora ha deciso di raderlo al suolo. Il movente era prendere il potere».
É anche una storia di collusioni tra Procure e giudici.
«Nella fase iniziali dei processi sì, alla fine sono arrivate le assoluzioni quindi gli anticorpi funzionano. Ma solo se hai il potere economico e politico di Berlusconi. Io sarei rimasto stritolato»
RESTA UN ULTIMO APPIGLIO : ERA UN MAFIOSO !
Senza perdere tempo nella ricerca della legislazione contraria alla mafia durante i suoi governi, senza perdere tempo nella ricerca dei tanti mafiosi di spicco arrestati faccio solo notare una cosa :
doveva essere un mafioso particolare se al suo funerale ha partecipato l'emblema vivente della lotta alla mafia :
IL PRESIDENTE MATTARELLA !
Mentre scrivo sto ascoltando su RADIO RADICALE la registrazione del processo ad ENZO TORTORA; una perla di questa italica magistratura da operetta !
Uno era MAFIOSO e l'altro era SPACCIATORE
R.I.P.