L’Assessore Morelli: «Siamo in perfetta regola e in linea con quanto previsto dalla legge»
Frascati, rispettato il Patto di stabilità interno 2010
Frascati, mercoledì 2 febbraio 2011 - «Anche per l’anno 2010 Frascati ha rispettato il Patto di Stabilità interno». C’è grande soddisfazione nelle parole dell’Assessore al Bilancio Damiano Morelli.
Venerdì 28 gennaio 2011 è stato comunicato al Ministero Economia e Finanza il dato relativo al monitoraggio semestrale delle risultanze del patto per l’anno 2010. La differenza tra il risultato netto e l’obiettivo annuale di saldo finanziario è di 201 mila euro, cifra che deriva dalla differenza tra un totale di entrate finali nette di 35 milioni 625 mila euro, un totale di spese correnti nette di 26 milioni 542 mila euro e un totale di spese in conto capitale nette di 10 milioni 858 mila euro, a fronte di un obiettivo programmatico annuale di saldo finanziario di -1.796.000 Euro.
«Finalmente possiamo comunicare i primi dati certi, e voglio sottolineare “certi”, in merito all’esercizio 2010 – sottolinea Morelli -. Sono i primi dati ufficiali e spero che saranno elementi utili per i tanti “analisti” del bilancio comunale, che ora potranno impostare le proprie considerazioni non sul chiacchiericcio e sul sentito dire delle camarille da marciapiede, che diffondono numeri assolutamente privi di fondamento giocando a diffondere preoccupazione e ansia nei Cittadini. Ora, giornali, web magazine e semplici blog potranno basare la propria analisi politica su dati certi, se lo vorranno, così come noi siamo sempre pronti a ricevere critiche fondate sui dati certi».
Dopo l’approvazione del Bilancio di previsione 2010, come sempre avvenuta prima di Natale, nel 2009, il Governo ha cambiato le carte in tavola, ponendo nuovi obiettivi di patto con norme intervenute successivamente e, per la prima volta, con esplicito valore retroattivo. «Un affronto - prosegue l’Assessore - per chi aveva rispettato i termini di legge di approvazione del bilancio e si è trovato nella condizione di dover mortificare una programmazione fatta secondo legge. Siamo stati costretti a riformulare i calcoli, trovandoci di fatto con la possibilità di pagare la metà di quanto avevamo previsto. Il direttore generale e il dirigente del II settore hanno dunque inviato una lettera a tutti i centri di spesa, lo scorso giugno, per informare gli uffici che si era ormai raggiunto il tetto dei pagamenti, e che tutto ciò che si sarebbe speso da quel momento in poi avrebbe dovuto essere incassato, non semplicemente accertato prima. Tutto questo in un momento di crisi nazionale e internazionale profonda, dove a pagare sono stati i piccoli imprenditori, che hanno visto sospesi pagamenti da giugno scorso; gli operai delle ditte e delle aziende che offrono servizi al Comune, che hanno visto ritardato di qualche giorno il pagamento dello stipendio».
Anche grazie all’applicazione del patto regionalizzato, arrivato a settembre, si sono potuti incrementare i pagamenti di circa due milioni di euro e dare un po’ di respiro a chi esigeva il dovuto da parte del Comune. «Già da qualche giorno siamo ripartiti con i pagamenti sospesi riferibili al 2009 - precisa Morelli - annualità che contiamo di liquidare per intero nel giro di pochi giorni, riducendo sensibilmente i ritardi nei pagamenti».
«Sul bilancio di previsione 2011 ho ritenuto, d’accordo con la maggioranza, di posticipare l’approvazione solo dopo la definizione del quadro normativo di riferimento. Ricordo - spiega l’amministratore - che in corso d’anno è intervenuta la manovra estiva di Tremonti (L. 122) che impone tagli iniqui agli Enti Locali, in misura del 12% dei trasferimenti, costringendo ancora una volta le famiglie e i lavoratori a sostenere il peso della crisi; con la legge finanziaria è nuovamente cambiato il metodo di computo del patto di stabilità; è in bicamerale domani il decreto legislativo sul federalismo fiscale. Con la speranza che quest’ultimo atto venga definito, con l’approvazione o con la bocciatura, e non riportato a un ennesimo rinvio, contiamo di portare il bilancio 2011 in aula nei primi giorni di marzo. A causa dei tempi di approvazione del decreto sul federalismo, il Ministero ha prorogato i termini di approvazione del bilancio al 31 marzo. Siamo quindi, come sempre – conclude l’Assessore - in perfetta regola e in linea con quanto previsto dalla legge».
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però........... anche nel 2007, se non vado errato, s'era rispettato il PATTO, o almeno così scrisse il suo predecessore.
Poi giunse la letterina della Corte dei Conti....e, probabilmente per mia carenza, ancora non si sa come sia andata.
Comunque mi rallegro, si ricomincia a pagare gli operatori commerciali. Spero non con l'anticipazione del Tesoriere, ma con i fondi in cassa.
Ed al fine di consentire ai tanti " analisti " del bilancio comunale di non diffondere notizie allarmanti, sono sicuro che l'Amministrazione vorrà fornirne copia senza tanta burocrazia. Stampare 5/6 copie del bilancio in più delle copie necessarie per i consiglieri comunali non dovrebbe essere un problema !
Angelo, riconosco l'onestà del condizionale che hai usato, dal momento che si può leggere, a pagina 6 e 7 del verbale del Consiglio Comunale del 30/07/08, quando venne presentato dal mio predecessore il bilancio consuntivo 2007, esattamente quello che l'amministrazione comunicò alla Corte dei Conti, la quale fece, come ebbi modo di ribadire più volte in aula e in diversi articoli, i dovuti rilievi di grave irregolarità contabile. Nulla di nascosto, tutto fatto nella piena trasparenza. Nella relazione si legge anche quali sarebbero state le risorse con le quali si sarebbe sopperito allo scostamento di patto. Il tutto si è concluso a gennaio 2010, con la chiusura della transazione di Anagnina 1.
RispondiEliminaRiporto per comodità dei tuoi lettori l'estratto del verbale a cui faccio riferimento.
Cordialità, Damiano Morelli
[Assessore Frascatani]
RispondiElimina[...]
La verifica operata sulla situazione al 31 dicembre ha evidenziato che il Patto di Stabilità è stato rispettato per quanto attiene alla competenza mentre non è stato rispettato per quanto riguarda gli obiettivi della Cassa. Abbiamo cioè pagato di più di quello che ci era consentito, ma questo anche perché ci trascinavamo pagamenti da fare negli anni precedenti e che non avevamo soddisfatto sempre per rispettare le regole dei vari Patti di Stabilità annuali. Questa situazione è stata evidenziata nella relazione tecnica della Gestione Finanziaria che vi è stata distribuita. La Legge Finanziaria per il 2007, come certamente ricorderete aveva fatto scomparire le sanzioni previste per i Comuni che non rispettavano il Patto di Stabilità, previste nelle precedenti Leggi Finanziarie, limitandosi a stabilire un calendario di rientro con l’adozione del contro misure necessarie per il rispetto degli obiettivi di saldo. Se dopo il 30 giugno i Comuni non avessero adottato tali misure, sarebbe scattato automaticamente un aumento dell’Addizionale IRPEF nella misura dello 0,3 per cento. Sarebbe questa in sostanza l’unica ma pesante sanzione per le Amministrazioni rimaste con situazione al di fuori dei parametri del Patto di Stabilità e che non abbiano assunti provvedimenti previsti per il rientro nei paletti della Legge Finanziaria. Dico “sarebbe” perché la materia è ancora molto fluida, infatti il decreto Legge 112 appena approvato da una Camera dopo ampio rimaneggiamento da parte delle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, prevederebbe tra le tante altre norme concernenti il Personale, altre limitazioni alle collaborazioni, la riduzione dell’indennità degli Amministratori, la reintroduzione di altre pesanti sanzioni non solo per chi non rispetterà il Patto di Stabilità di quest’anno, 2008, ma anche con valore retroattivo per i Comuni che sono usciti dal Patto nel 2007 e non hanno presentato un Piano di rientro. A questo punto restiamo in attesa di conoscere quali saranno le decisioni definitive che saranno assunte dal Parlamento. In relazione alle disposizioni contenute in un decreto nel frattempo emanato il 5 maggio scorso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ragioneria Generale dello Stato, gli Uffici finanziari del Comune e la Giunta Comunale, hanno comunque provveduto all’esame della situazione creatasi alla fine dello scorso anno e hanno indicato i provvedimenti necessari per il riassorbimento dello scostamento in termini di Cassa, tra il risultato conseguito e l’obiettivo programmatico per l’anno 2007. Questo scostamento è stato determinato in 5.827.00 euro, il suo recupero nel corso dell’attuale esercizio finanziario, ha previsto che avvenga con l’introito della somma di 6.758.000 euro dovuta dal Comune di Roma per l’alienazione dei terreni del Demanio Civico, Piano di Zona Anagnina. L’approvazione dei prospetti che riepilogano queste conclusioni è avvenuta con la delibera n. 106 di Giunta del 24 giugno scorso, che ha in sostanza riformulato la precedente deliberazione assunta in proposito sempre dalla Giunta in sede di approvazione del Bilancio di Previsione di quest’anno. Naturalmente data l’importanza per il rispetto della normativa e per la stabilità di Bilancio Comunale, ci siamo già attivati e seguiremo con la massima attenzione il realizzarsi di questa entrata come raccomandato anche dal Collegio dei Revisori.
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