ALTRO CHE COMMISSIONE CONOSCITIVA .... ADOTTI CHIEDE UN'INCHIESTA !
PRESIDENTE. Grazie consigliere Gori.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Adotti. Prego, consigliere.
CONSIGLIERE ADOTTI. Grazie presidente. Intanto le cose che emergono in questa discussione, sicuramente tutti diamo atto a tutti della buona fede, consigliere Gori, io mi associo a lei pienamente, ma sono cose oggettivamente gravi.
Cominciamo a dirci questo, perché se no poi collochiamo intorno... io la lettera di cui vengo a conoscenza adesso, che legge Privitera in Aula, quella del 19 ottobre, l’intervento di Marziale, altri interventi mettono in luce una situazione che appare oggettivamente grave.
Io mi riservo di rileggere i verbali, perché quello che oggi è stato detto, è stato detto, è a verbale, per cui bisognerà guardare con attenzione questa situazione, certo che concordiamo tutti su una Commissione conoscitiva, ma addirittura alla luce di quello che sento qui, sarebbe una Commissione d’inchiesta, perché le affermazioni che sono state fatte, il contenuto di questa documentazione è un contenuto oggettivamente pesante.
Mi piacerebbe anche che il Direttore Generale che è qui in Aula, ci desse qualche delucidazione per la sua eventuale conoscenza di queste vicende e anche per il suo ruolo di governo e controllo della macchina burocratica, nella posizione apicale o di raccordo fra la Giunta e la macchina burocratica, e questo lo dico senza spirito provocatorio o di provocazione, ma semplicemente perché effettivamente le cose che ascoltiamo, non sono cose da sottovalutare.
Penso che ci sia anche un filo rosso che unisce – consigliere Casagrande, ne parleremo più tardi, o comunque ne parleremo – la scelta di non aver fatto certi passaggi per esempio in questa materia, ma per esempio anche in altre materie dove magari ci sarà una situazione diversa, anzi, sicuramente una situazione diversa, ma dove noi invocavammo come opposizioni – e adesso si vede quanto avevamo ragione a farlo, senza fare dietrologia, senza fare autocitazioni – ma evocavamo maggiore intervento di Regolamenti.
Io penso, per esempio, alla materia delle assegnazioni dei contributi in materia di cultura, penso alla materia dei Regolamenti mercati e fiere, penso alla materia di assegnazione dei locali, tutte vicende sulle quali noi abbiamo sempre detto che occorre una regolamentazione organica, se non c’è, o comunque aggiornare quella che esiste.
Qui abbiamo un Regolamento, ma dalla lettera di Battistoni che firma questa lettera, quindi presumo che scriva delle cose che evidentemente ritiene e pensa, si evincono elementi di cui io vengo a conoscenza in questo momento, ma piuttosto pesanti. Su questo, signor Direttore Generale, non c’è il delegato lo sport, mi dispiace che non c’è l’Assessore al Patrimonio, non ci sono altri preposti credo allo sport, bisognerebbe, signor Presidente del Consiglio, che qualcuno oggi pomeriggio stesso intervenisse per spiegare. Non a valle di una Commissione fra trenta giorni. Perché le cose che sono state dette in Aula oggi, sono cose oggettivamente molto forti.
Segretario Generale, io guardo anche lei, perché qui bisognerà acquisire questi verbali e vederli, perché le cose che sono state dette, sono cose forti e implicano la responsabilità dei consiglieri comunali.
Noi non è che possiamo immaginare di apprendere queste cose e restare un po’ tutti a guardare. Dopodiché ci saranno accertamenti che potremmo fare nella sede amministrativa, però bisogna anche fare una valutazione congiunta su queste cose. Perché se no noi continuiamo a rincorrere i problemi.
I problemi sono i seguenti, secondo me, con molta serenità. Mi pare ci sia forse, alla luce di alcune affermazioni che sono state fatte, anche alla luce di quello che ho visto in questa lettera, di cui ho avuto fotocopia da un altro consigliere comunale di opposizione adesso, forse c’è una commistione fra l’intendere lo sport come movimento sportivo e attività sanamente dilettantistica, e forse intendere lo sport come esercizio di un’attività, ancorché legittimamente, di tipo forse imprenditoriale.
Seconda osservazione. Le modalità di assegnazione esattamente quali sono. Perché se le modalità di assegnazione prevedono evidenza pubblica, ci deve essere un’evidenza pubblica. Se non c’è stata evidenza pubblica, ci deve essere un motivo.
Se le modalità di assegnazione non prevedono subconcessione, non ci può essere subconcessione, perché se c’è subconcessione e un esercente di un’attività sportiva di un subconcessionario – mi corregga, signor Segretario Generale – scivola, batte la testa e muore, che succede? Noi credo siamo assicurati per tipologie di eventi che implicano la responsabilità civile sugli immobili di proprietà del Comune, ma rispetto a coloro che ci stanno dentro con una determinazione e una… del Comune.
Quindi attenzione su questi aspetti, perché sono aspetti assolutamente dirimenti e da non sottovalutare, sui quali non si può scherzare assolutamente. Ci sono in Aula, c’è un collega avvocato in Giunta, non vedo Piero Iacono, gli altri comunque sono espertissimi, professionali, conoscono bene queste materie.
Abbiamo una mappatura, secondo punto, dell’esistente? Cioè esattamente negli impianti sportivi chi c’è? Ci sono soggetti che ci abbiamo messo noi o ci sono soggetti che sono subconcessionari a che titolo?
Terza questione. Se le morosità ammontano, ma qui già noi lo chiedevamo ad ottobre dell’anno scorso con un’interrogazione, che ho ripescato fortunatamente stamattina, era quella 31806 del 23 ottobre 2012, se ci sono 98.000 euro di morosità – e mi sembra ce ne fossero meno prima, quindi sono addirittura aumentati – se sono addirittura aumentati e sfioriamo le 100.000 euro di morosità, i nostri introiti esattamente quali sono? I benefici collettivi per la comunità quali sono?
E se il paradigma della lettera firmata dal funzionario è vero, cioè Grottaferrata incassa un quid rispetto ad un certo compendio immobiliare destinato ad uso sportivo, e noi che ne abbiamo uno molto più grande, se è vero questo paradigma, incassiamo molto meno, ci dovrà essere una ragione.
Scusate però, signor presidente, io qui non credo che si possa fare un dibattito così per chiudere e per dire: facciamo una bella Commissione. Io mi sono anche un po’ stancato, lo voglio dire non polemicamente, di Commissioni, di proposte di Commissioni, di proposte di Regolamenti che chissà quando faremo. Aspettiamo ancora quello tariffe mercati e fiere, sono passati solo due anni e mezzo. Casagrande se ne è andato.
Io, signori, non penso che questa discussione si debba chiudere così. Guardi, glielo dico anche, consigliere Privitera, non sono molto favorevole ad una Commissione invece, voterò per spirito di appartenenza alle opposizioni, ma io le dico che questa Commissione si deve chiudere con un chiarimento subito.
Bisogna che ci sia un chiarimento subito, che qualcuno venga a spiegarci che cosa sta succedendo esattamente, perché dopo l’intervento dell’amico Marziale io non credo che noi possiamo uscire da quest’Aula dicendo: la vedremo in una Commissione. Bisogna che qualcuno ci convinca o ci spieghi che utilità ha questa Commissione, se avrà una utilità, perché le cose da chiarire sono parecchie.
Qui non stiamo cercando di buttare la croce addosso a qualcuno, stiamo semplicemente però dicendo che se la situazione descritta dalla lettera in alcuni interventi è quella che è, non serve la Commissione. Capiamoci con molta chiarezza.
Io, signor presidente, suggerirei che qualcuno competente, se c’è la dirigente o il Direttore Generale, il delegato allo sport, qualcuno che ha competenza venga e riferisca su queste cose, ma adesso ci dica che cosa sta succedendo.
Poi elementi di approfondimento li troveremo in Commissione, ma andare ad una Commissione in queste condizioni, a me sembra francamente piuttosto sconcertante, oppure un dilazionare il problema che già vediamo di fronte ai nostri occhi.
Mi dispiace che l’intervento, ancorché pacato, suona duro, e non c’è volontà veramente di offendere in senso etimologico della parola, aggressiva, però qui c’è una situazione sulla quale ci dobbiamo confrontare con molta chiarezza, perché noi leggiamo su questa lettera cose che indubbiamente preoccupano.
Ora, che ci possano essere state delle tolleranze contrattuali, che ci possano essere state delle sviste – così le ha chiamate Marziale – che ci possano essere state delle situazioni difficili, anche dal punto di vista amministrativo, che devono essere gestite, questo ci sta, fa parte della vita di ciascuno di noi.
Quello che non ci sta, è fare una Commissione, ripensare ad un Regolamento che chissà mai quando faremo.
Io su questo credo che bisogna essere un po’ seri fra di noi, per cui io vorrei capire esattamente se il Direttore Generale o la dirigente dell’Ufficio possono relazionarci un attimo su questa situazione, rispetto anche a questa lettera se qualcuno ha dato una risposta a questa lettera, perché questa lettera che era indirizzata, se capisco bene, al dirigente del III Settore, al Sindaco, al Direttore Generale e ad altri, ha avuto una risposta o no. Perché se non ha avuto una risposta, io vorrei capire qual è la posizione rispetto a questa lettera, che contiene affermazioni che sono fatte da colui che la sottoscrive, ma che secondo me sono meritevoli di un riscontro, quantomeno di una risposta.
Guardate, io penso, io sono un moderato per natura, poi ho dei momenti nei quali, come tutti noi, ci scateniamo, eccetera, forse ce n’è stato uno stamattina, capita, ma ex amanti, caro Gori, io…
(Interruzioni)
Non lo so, forse per te, io non mi ritengo…
(Interruzioni)
Dici se qualcuno mi suggerisce in presenza di amanti attuali addirittura. Ma al di là di questo, queste scaramucce, queste baruffe chiozzotte lasciamole al tempo che trovano, però su queste cose mettiamoci un attimo seri, perché questa è una questione sulla quale è ora di fare qualcosa concretamente, se sta nei termini che sono descritti.
Anzi, devo dire che il consigliere Privitera, che noi tante volte accusiamo di essere decisionista, il carro armato, quello che mena, il cattivone della situazione, mi pare che in questa condizione abbia fatto una proposta di tipo più moderato che moderato non si sarebbe potuto. Mi trovo io scavalcarlo in una posizione più dura di quella che solitamente… si sono un po’ invertiti i ruoli, non avviene quasi mai.
Quindi io, signor Direttore Generale, se lei ritiene di darci un chiarimento su questa situazione, presidente, è chiaro, lo chiedo a lei, se lei ritiene di far venire la dirigente o il Direttore Generale a chiarirci che cosa sta succedendo esattamente, quali sono i riscontri a questa nota che presumo debba avere un qualche tipo di riscontro, poi valuteremo se si può fare questa Commissione, perché altrimenti francamente io, con tutto il rispetto, non so quanto possa essere utile in queste condizioni, che spero non implichino, non implicano e non debbano implicare nessun altro tipo di valutazione protettiva dell’interesse della Città e protettiva dell’interesse dei consiglieri comunali. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie consigliere Adotti.
Fermo restando, do subito la parola a chi si è prenotato, che credo che alla luce dei fatti ci sia necessità di capire meglio…
(Interruzioni)
No, le do subito la parola, mi scusi se le rubo due minuti, consigliere Filipponi, ma io ritengo che far intervenire, no che io non voglio far intervenire, ma far intervenire così soltanto il Direttore Generale, non sia esaustivo in questo intervento, anche se sono sicuro che sarebbe in grado di rispondere.
Io credo che la maniera più democratica e più chiara, sia farne una o possiamo indicare quella Affari Istituzionali, dove ci sono tutti i capigruppo, oppure decidiamo seduta stante…
(Interruzioni)
Speciale, consigliere Boldrini, tanto siamo sempre gli stessi, non è che c’è gente che ci dice perché è speciale, è perché è più bravo di lei. Però, lei non ha chiesto la parola, poi gliela do. Stia calmo.
Io ritengo che, a prescindere dal fatto di quale sarà la Commissione, io oggi qua non me la sento di far intervenire il Direttore, anche se sono sicuro che saprà rispondere per filo e per segno su questa vicenda, ma credo sia necessario fare un esame più approfondito e magari darci una, due, tre sedute al massimo con l’intervento nelle Commissioni della dottoressa Toppi, del Segretario Generale o del Direttore Generale e la dottoressa Magnanimi convocati seduta stante in quella Commissione per tutti quanti avere la massima trasparenza su quanto si sta dicendo che sia accaduto. Credo che questa sia la cosa.
Anche perché se viene qua il Direttore e in mezz’ora, un’ora ci spiegherà tutto, poi non è esaustivo. Comunque la Commissione bisognerà farla. A meno che il Consiglio comunale dica di no. Questo sta al Consiglio comunale, a noi deciderlo.
Quindi è inutile che io faccia adesso intervenire il Direttore Generale per darci delle notizie che poi magari dovremo andare a chiamare la dottoressa Toppi e in questo momento la dottoressa Toppi non c’è. Anche perché se no giustamente, come dice il consigliere Gori, in Commissione di che parliamo poi?
Un attimo, le do subito la parola, consigliera Pacifici.
Questo è il mio pensiero e, se siete d’accordo, non credo sia necessario adesso far intervenire il Direttore Generale, ma lo faremo intervenire sicuramente nella Commissione speciale, extra o come volete chiamarla voi, farlo intervenire in tutte le sedute di lavoro. Si può stabilire di farne due, di farne tre, stabiliremo in Consiglio quello che è da fare. Questo è il mio pensiero.
Do subito la parola a lei, subito il consigliere Fiasco. Prego.
CONSIGLIERE PACIFICI. No, mi scusi, ho chiesto il permesso al consigliere Fiasco, mi concede questo breve intervento?
PRESIDENTE. Prego.
NDR : prendiamoci una seduta, due sedute, tre sedute.............ma la dottoressa TOPPI dov'è che il cons. MARZIALE diceva nella seconda puntata di non trovarla mai ? La politica dei RIMANDI A BABBO MORTO !
"Io avrei voluto che ci fosse la dottoressa Toppi qui, non si vede mai. Io la cerco, non c’è mai. La dottoressa Toppi non si trova mai. Essendo il dirigente interessato, incaricato, doveva essere qui forse a rispondere, quando uno accusa. Quindi non c’è, non c’è mai."
Claudio Marziale - puntata seconda
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