BCE e BANK of ENGLAND a caccia dei depositi del POPOLO BUE
Ammontavano a 174 miliardi di euro le sofferenze del sistema bancario italiano al 31 dicembre 2013. Altri 105 miliardi presentano criticità ( INCAGLI ) e potrebbero in parte aggiungersi ai primi. Ci sono poi 19 miliardi di " crediti ristrutturati " ,ovvero crediti non onorati alla scadenza ma per i quali le banche hanno ritenuto potersi concedere una proroga concordata. Dimenticavo : 19 miliardi in sconfinamenti otre i fidi accordati. Fanno 319 miliardi. PUNTO.
Questo si legge nella RELAZIONE ANNUALE che il Governatore della Banca d' Italia ha presentato ieri ai PARTECIPANTI corredandola dalle sue CONSIDERAZIONI FINALI.
C'è dell'altro nella RELAZIONE; ci sono 2.347 miliardi di depositi. Roba liquida o investita in obbligazioni, tutto riconducibile direttamente o indirettamente ( tramite depositi fra banche ) al
POPOLO BUE.
Oggi su IL SOLE 24 Ore fa bella mostra in seconda pagina un articolo del Presidente del Consiglio di gestione di INTESA SAN PAOLO, Gian Maria Gros-Pietro. Dice il nostro che le banche
" hanno fatto pulizia nei bilanci ed ora sono pronte a ripartire a passo deciso ". Vabbè .... se lo dice lui ! Ma dove vanno le banche a passo deciso lo scopriremo poi.
Proseguendo nella lettura delle CONSIDERAZIONI FINALI di Ignazio Visco, il Governatore afferma che " il deterioramento del credito è salito al 10%. Di questo il 4% è costituito dalle sofferenze ". Sarà, ma se le sofferenze residue a bilancio 2013 chiuso sono 174 miliardi su 1.998 miliardi di accordato non vedo bene questo 4% a cosa si riferisca. Direi, caso mai, l' 8,7 % ! C'è però qualche notizia confortante: dopo un picco nel secondo trimestre 2013, il flusso di sofferenze si è lievemente ridotto al 2,8% a fine anno. Il " trend" è stato di 50 miliardi nel 2013 contro i 39 del 2012 ed i 32 del 2011.
CHE FINE FANNO LE SOFFERENZE E DOVE VANNO LE BANCHE A PASSO DECISO ?
Come ho già scritto in altra occasione, i bilanci delle società commerciali sono diversi dai bilanci degli Enti pubblici. Le sofferenze una volta espunte, o come dicono quelli "fichi " write-off ,dallo Stato Patrimoniale , oltre ad impoverire l'attivo di bilancio, impattano sul conto economico. Nel bilancio pubblico, al contrario, puoi anche mandare all'inceneritore 5 milioni di euro, ma non accade nulla.
Devi solo fare attenzione che non impatti sull'avanzo di bilancio. Caso mai li tieni ancora in bilancio, anche se non li incasserai mai, sperando che nessuno se ne accorga e magari ti dica che quel bilancio è fasullo !
Per tornare alle nostre amate banche, c'è un sistema per ripulire i bilanci, anche se doloroso : quelle sofferenze le puoi vendere.
Già, ma chi si compra una sofferenza ? Se le comprano.... se le comprano ! Magari te le pagano poco o abbastanza, ma se le comprano; ci sono investitori specializzati nel recupero dei crediti.
Stavolta però lo strumento è migliore; te lo consigliano addirittura la BANCA CENTRALE EUROPEA e la BANCA d' INGHILTERRA !
I gergo tecnico si chiama ABS, ma non è lo stabilizzatore di frenata automobilistico. ABS vuol dire ASSET BACKED SECURITIES ovvero obbligazioni coperte da qualcosa a garanzia. Può trattarsi di una casa, di un capannone industriale, di una garanzia di firma, da un'auto o da un camion. Magari un mutuo in sofferenza su una casa crollata sotto una slavina o abbattuta da un terremoto o lesionata da una alluvione. Queste sofferenze, una volta " cartolarizzate " ( è questa la magia ) le comprano investitori istituzionali che poi, magari, le mettono in un Fondo Comune da vendere ad un altro Fondo Comune che poi, gira che ti rigira, piazza a bagno maria quei suoi prodotti nei 2.340 miliardi che sono i depositi del POPOLO BUE.
E' questa la raccomandazione che due auguste banche. Anzi, non raccomandano, fanno pressing !
Un film già visto, solo con un titolo diverso: MUTUI SUB PRIME. In fondo, che differenza c'è fra un mutuo dato ad incapienti o a gente priva di reddito ed un mutuo su un bene che non sai in che condizioni si trova ? Ricordo, nella mia precedente esperienza, di poveri cristi il cui piccolo prestito in sofferenza era stato cartolarizzato, che volendo pagare non sapeva più a chi pagare. Non alla banca che aveva concesso il prestito, perchè quel credito non era più suo; non a chi lo aveva acquistato dalla banca, perchè lo aveva a sua volta ceduto a terzi. Alcuni rinunciavano dicendo " se li vogliono mi vengano a cercare ! " E' un po la storiella della TASI: oltre che devi pagare non sai neppure quanto devi pagare !
Ma in fin dei conti, è questo il ragionamento dei banchieri, se di quei 174/ 200 miliardi di sofferenze ( ma quante ancora al seguito ? ) ne piazziamo un centinaio fra quei 2.340 miliardi chi se ne accorge ?
DATE RETTA A ME .... SEGUITE I BUONI CONSIGLI DELLA BCE...... VENGONO DALL' EUROPA !
P.S. : consiglio vivamente questo articolo ed il filmato