BOTTE DA ORBI IN QUESTA SETTIMANA PER GLI STATES
Le prime note stonate sono arrivate martedi 17 con l'annuncio che l'economia cinese, come sempre in crescita a doppia cifra, aveva superato quella giapponese, piazzandosi al secondo posto mondiale con circa 5.200 miliardi di dollari di PIL previsto. Subito è partito il tam-tam mediatico sulla sottovalutazione dello Yuan di circa il 30 %. Ma già su diversi giornali iniziava a prendere forma un grande timore: nuovo warning sui DEBITI SOVRANI. Gira che ti rigira, però, si parlava dei soliti PIGS, dove alla I ricompare l'Italia. Forse sarà in ossequio ai casini che la politica italiana è così brava a produrre, ma insomma, prima dell'Italia, oggettivamente, ci sarebbe l'Irlanda. Ma non è questo il punto; i mercati non si spaventerebbero per questo dopo quello che hanno passato.
Anche perchè non tutte le notizie sono state nere; sempre nella settimana, è giunta la notizia che la virtù teutonica ha riportato la GERMANIA a correre con un sorprendente +3% sul PIL previsto a fine 2010.
Tabella CDS a ieri. Ma gli USA non ci sono mai !
La seconda bastonata, questa si una bella mazzata, arriva il giorno dopo, il 18 agosto. E la spedisce sui mercati niente meno che MOODY'S, una delle regine mondiali dei rating; per dirla fra noi una di quelle regine che s'accorsero dei rischi quando le bolle esplosero. Dunque il 18 agosto MOODY'S lancia la bomba : i DEBITI SOVRANI degli STATI UNITI e della GRAN BRETAGNA potrebbero perdere la TRIPLA A ovvero quel certificato DOC che tanto rassicurava, prima, gli investitori. Ovvero, " si restringe la distanza da quella soglia che impone il declassamento ".
Oddio, visti i precedenti, io prendo ora tutto con le pinze ! Comunque, tutto è assicurabile, ma sinceramente non saprei dire quanto costa assicurare il DEBITO di questi due paesi, ovvero quanti basis point si debbano sborsare per un CDS a 5 anni per assicurare i TREASURY USA ed i BOND della Regina.
Sta di fatto che, terminati i 787 miliardi di dollari di " STIMOLI " la barca a stelle e strisce è entrata in panne e rallenta la crescita.La progressione del PIL americano è passata da un + 3,7% del primo trimestre al + 2,4 del secondo e potrebbe scendere ad un + 1,5% nel secondo semestre 2010.
Su quali basi MOODY'S lancia l'allarme ?
Con 13.000 miliardi di dollari di debito federale, ma c'è da considerare anche il debito di 3.000 miliardi delle amministrazioni locali, gli Stati Uniti dovrebbero veder il loro DEBITO SOVRANO attestarsi all'82% del PIL. Per l'anno in corso il deficit di bilancio è previsto prossimo ai 1.342 miliardi di dollari ( 9,9 % del PIL) mentre alri 1.000 miliardi circa sono previsti per il 2011.
Aggiungo io : occhio anche alla FED, imbottita com'è di " titoli tossici" rilevati sul mercato un anno fa.
MA KRUGMAN CHE C' ENTRA ?
Il PREMIO NOBEL c'entra alla grande perchè non perde occasione per rinnovare la richiesta di nuovi " stimoli " all'economia. Fosse per lui al Ministero del Bilancio metterebbe un bancomat !
E questa polemica è salita vieppiù di tono allorchè l' EUROPA ha optato per politiche di rientro dei deficit e di rispetto delle regole di bilancio.
Non a caso la GERMANIA ha fondato i suoi positivi risultati sull'export delle industrie e sul taglio delle spese di bilancio.
Chi frequenta gli STATI UNITI parla ancora di una popolazione " grassa " in tutti i sensi; assolutamente refrattaria ad evitare sprechi, siano essi alimentari od energetici, ancora in giro con i PICK-UP da 5/6 litri di cilindrata ( c'è stata una forte ripresa nelle vendite) ed ora , in aggiunta, con un PRESIDENTE che introduce costose se pur democratiche riforme.
IL 15 MARZO 2010 uscì una nota
"Il dipartimento del Tesoro americano ha comunicato oggi che la Cina in gennaio deteneva 889 miliardi di dollari di buoni del Tesoro statunitense, un calo di 5,8 miliardi rispetto a dicembre. Il Giappone, il secondo maggior creditore, detiene bond americani per 765,4 miliardi di dollari."
Il commento fu in tono politico : Il calo degli investimenti cinesi arriva in un periodo di crescenti tensioni tra Washington e Pechino, e segnala la possibilità che in futuro per gli Stati Uniti il finanziamento dei propri enormi deficit potrebbe diventare molto più costoso.
Ora alla luce di quanto avvenuto, con la bilancia dei pagamenti USA continuamente in rosso, col debito sovrano in avvicinamento al 100%, con la CINA che si sta limitando al rinnovo delle scadenze dei TREASURY in suo possesso cosa scriverà PAUL KRUGMAN ?
Chiederà nuovi stimoli o si convertirà ad un più razionale utilizzo delle risorse prime e dei fondi statali ? E soprattutto che ricetta offrirà per il rientro dal deficit di bilancio ?
Fra poche ore la soluzione.
venerdì 20 agosto 2010
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