domenica 23 gennaio 2011

Il SINDACO DI TOMMASO alle strette: prima l'autorete di Frascati a Sinistra, poi la lettera aperta di Paolo Pellicciari


L'incubo dei DECRETI INGIUNTIVI e le FILE DEI CREDITORI







LETTERA APERTA AL SINDACO DI FRASCATI

Caro Sindaco,

sto qui, a sottolinearti in modo incisivo la mancanza di iniziative concrete per salvaguardare il nostro ospedale da giochi di possibile speculazione edilizia nella area ove grava il nosocomio. Non so, con quale cognizione, il Presidente della Regione Lazio abbia preso tele iniziativa tanto da mettere a rischio la vita dei cittadini che hanno necessità di emergenza sanitaria. Tanto da non rendersi del rischio della vita che corrono i cittadini del Lazio. Non voglio parlare di mal sanità, delle speculazioni, del clientelismo, degli sperperi e chi più ne ha più ne metta. Le cronache dei giornali sono piene di puntualizzazioni di denunzie sulla stato della sanità in generale e nel Lazio. Le notizie sullo stato dell'indebitamento del sistema sanitario laziale era già insostenibile tanto da metter in piedi una operazione “Cartesio” che ha creato finanza “finta” ma ha tramutato gli immobili da proprietà pubblica ad una società di capitale. SPA. Dall'operazione “Cartesio” ad oggi, nulla è stato fatto per risolvere i problemi economici del sistema sanitario laziale. Tanto, che si decide di chiudere degli ospedali per rientrare del deficit. A tutt'oggi, nessun partito, ne giornale, ne sindacato, ci ha reso edotti del perché del deficit, il o i responsabili che lo hanno creato e quali strategie da adottare per risolvere gli atavici problemi finanziari dovuti, a quanto su detto. Per rimediare allo “sfacelo” finanziario, il Presidente della Regione riduce posti letto, chiude gli ospedali, in barba alle esigenze sanitarie dei cittadini. Il piano sanitario già approvato prevede anche il ridimensionamento dell'Ospedale di Frascati con addirittura la chiusura del Pronto Soccorso. Dopo di che non si chiamerà più pronto soccorso ma “Soccorso Traffico Permettendo”. La chiusura del pronto soccorso è il preludio alla chiusura totale dell'ospedale di Frascati, anche perché è emerso il progetto di costruire un nuovo Ospedale di 500 posti a ridosso di Cinecittà. A seguire, non ci vuole la “palla di cristallo” per prevedere una destinazione edilizia dell'area ospedaliera di Frascati.



" QUALUNQUE PERSONA DI NORMALE BUONSENSO......."





Certo di contro altare c'è l' amministrazione più in generale, non mi pere mi pare che alla Regione si stia stringendo la “cinghia”, “macchine”, “poltrone”, meglio tacere. In sintesi la fabbrica del “nababismo” di regione non va in crisi, anzi, e aumenta la “produzione”. C'è qualche cosa che non suona. Un amministratore che si trova a gestire una situazione di crisi razionalizza le spese, calibra gli interventi, razionalizza i servizi e cerca di qualificare le prestazioni controlla gli sperperi in sintesi moralizza il sistema ove ce ne fosse bisogno. Non sto qui ad elencare gli articoli di giornale che parlano di mal sanità, di sperperi, di speculazioni, di inefficienze e di degrado. Come si risolve il problema? Chiudiamo gli ospedali. Anzi no! Ne faremo un più bello e più grande che prius. Vedi “ospedalone” di Ariccia. Quel giorno, caro Stefano, c'eri anche tu con la fascia tricolore alla posa della prima pietra. Io sarei andato con i “pomodori” All'incontro organizzato da Enrico del Vescovo tra gli interventi dei relatori è emerso il disegno centralista della sanità. Un disegno che parte da lontano con l'istituzione delle ASL, un sistema sanitario che ha degradato progressivamente il nostro ospedale fino alla possibile chiusura. Non vi nascondo il piacere che mi è stato riservato manifestando consenso al mio intervento, a significare che la sanità non ha colore politico. Certo, l'obbiettivo sarebbe quello di ostacolare il centralismo sanitario e destinare le risorse al potenziamento degli ospedali esistenti baricentro di bacini importanti per gli aumenti demografici dovuti alla cementificazione di questo ultimo periodo dei Castelli Romani. Quando tirai la sedia al relatore che ci venne a presentare il progetto ASL, perché il sistema sanitario sradicava il malato dal suo contesto abitativo. Ovvero annullare la personalità dell'essere umano e identificarlo con un posto letto. Alla luce di quanto sopra credo sia censurabile l'iniziativa di privare un'area di utenza di un pronto soccorso organismo vitale per la salvaguardia della salute dei cittadini nell'emergenza. Se mi permetti un paradosso non si può parlare di controllo delle nascite, ma ci può stare la morte senza controllo. Se mi permetti un ipotesi di fantareato, ci potrebbe stare, omicidio colposo per disorganizzazione sanitaria. Tra gli oneri istituzionali del Sindaco e quella di tutelare anche la salute dei suoi cittadini. Tu sai che un po' di diritto amministrativo lo conosco, non dimenticare che vi avevo informato sullo stato proprietario dello stabile dell'ospedale. Come del piano sanitario approvato adottato dalla Regione Lazio. E per questo vi avevo consigliato l'esproprio. Vedi Stefano, ti dovresti domandare quanto costa la cittadino il servizio sanitario. Ti rammento che il servizio sanitario il cittadino lo paga due volte uno con la tassazione ordinaria e un altro per l'inefficienza perché se uno ha bisogno di una diagnosi urgente o paga o “more” nonostante ciò non meritano nemmeno il pronto soccorso? Tutti potremmo aver bisogno dell'emergenza sanitaria. Ad “azione” forte, “reazione” forte. Io ho studiato il carteggio, mi sono consigliato e confortato sulla strategia dell'esproprio che è la più praticabile. Anche perché l'eco sarebbe di possibile impatto con l'opinione pubblica che avrebbe di certo un risvolto positivo. Il Consiglio Comunale votando la mozione di esproprio si manifesta una volontà politica. Volontà si traduce in azione concreta comunicando agli interessati l'intenzione di espropriare il bene per utilità pubblica ( se non utilità la sanità che cosa è?) se agli interessati non va bene faranno ricorso al TAR. In tribunale faremo valere le nostre ragioni, Perché no anche l'eventuale diritto di prelazione. sia per alcune donazioni vincolate e per garantire la salute del cittadino previsto dalla Costituzione. Dopo il TAR il Consiglio di Stato, fino alla Corte di Giustizia Europea a chi conviene? Nel frattempo non si potrebbe escludere l'auto gestione del Pronto Soccorso tra le pieghe di bilancio ci sarebbero anche le risorse economiche per me l'argomento non è chiuso.


LE RISORSE IN BILANCIO e l'autorete dei saccenti !





Evita di passare alla storia di Frascati per il Sindaco che si è fatto “chiudere” L'ospedale. A tua disposizione

Paolo Pellicciari

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