Dal Consiglio Comunale del 2 Dicembre 2010
PRESIDENTE. Grazie Consigliere Adotti.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Conte. Ne ha facoltà.
CONSIGLIERE CONTE. Grazie Presidente. Vorrei far presente una cosa, questa relazione che è stata letta dal Consigliere Adotti, è una relazione condivisa. È chiaro che la minoranza vede la vicenda Res Nova in un modo, la maggioranza vede la vicenda Res Nova in modo completamente differente, abbiamo cercato di sintetizzare in questa relazione quelle che erano le discrasie che sono emerse in maniera evidente sia agli occhi della minoranza, sia agli occhi della maggioranza.Per rispondere al Consigliere Gori, è chiaro che non può essere questa una visione a tinte completamente di minoranza, questo è evidente. Non può essere così. Se deve essere condivisa, deve essere un elemento intermedio fra la maggioranza e la minoranza.
Poi non è vero che non sono state evidenziate delle cose che non andavano, perché se uno la legge attentamente, si accorge per esempio che al punto a) “la Commissione ha incontrato alcune difficoltà nella ricostruzione della vicenda”. Anche in base ad alcune problematiche di accesso. Non ci dimentichiamo che parte integrante, come ha detto il Consigliere Adotti, parte integrante di questa relazione sono i verbali della Commissione. I verbali che sono stati trascritti, sono stati dattiloscritti, trascritti in forma dattiloscritta, sono da considerarsi parte integrante di questa relazione.Poi, anche al punto n. 2, se vogliamo entrare nel particolare, al punto n. 2 – come ha letto il Consigliere Adotti – c’è scritto: “sono emersi elementi di perplessità su alcuni
atti”. Abbiamo voluto volutamente sfumare su questi particolari, perché sembrava ridondante per il fatto che in realtà poi le discrasie le abbiamo tutte quante, in maniera proprio aritmetica, le abbiamo elencate nei verbali della Commissione. Cioè nei verbali della Commissione c’è la verità su tutto ciò che non andava della Commissione Res Nova.
Poi non è vero che non è un documento politico. È un documento politico, perché al punto d) “valutazione sulla misurabilità degli effetti delle azioni”, questo è proprio chiarissimo il punto politico. Come no? C’è il punto di vista! Al punto n. 1 si dice: “appaiono di difficile ricostruzione i termini di misurabilità degli effetti delle azioni”...Quindi è chiaro che la valutazione politica su tutta quanta l’azione è esplicitata nel punto n. 1. Certamente è scritto in maniera sintetica, perché è chiaro che uno se si vuole andare a leggere la storia di questa vicenda, si va a leggere i verbali della Commissione, ma noi diciamo chiaramente che “appaiono di difficile ricostruzione i termini di misurabilità degli
effetti delle azioni”. Ed è questa la verità. È chiaro. C’è qualcosa che non quadra.Ma dirò di più, proprio per essere notaio di quello che noi abbiamo, notaio politico di quello che noi abbiamo detto e scritto. Non siamo neanche noi che possiamo dare un giudizio tecnico, perché noi non siamo – non vorrei dire altre cose – non siamo né dottori commercialisti, non siamo né agenti di Polizia giudiziaria, non siamo né esperti di gestione di fondi europei, per cui noi abbiamo sintetizzato nel nostro lavoro quelle che erano, quelli che sono stati gli elementi importanti che sono emersi.
Chiaramente elementi che hanno lasciato delle forti perplessità.
Ma il giudizio, ripeto, politico, lo abbiamo esplicitato al punto d.1). Quindi non è vero che non abbiamo... certamente è una valutazione politica bipartisan, non c’è dubbio, perché altrimenti non l’avremmo fatta io, il collega Adotti e il collega Peduto.Abbiamo cercato di usare un testo il più condiviso possibile. E quindi questo mi pare politicamente di grande rilievo, perché maggioranza e minoranza hanno trovato, su un argomento così delicato, la congiuntura, la congiunzione di giudizio politica.
Quindi altro che non c’è giudizio politico, c’è eccome. C’è valutazione politica!
Grazie Presidente.
FUORI SACCO :
http://www.youreporter.it/video_LA_MIA_BUSTARELLA_ALL_ON_BUONANNO_LEGA
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