venerdì 29 aprile 2011
Frascati da città a borgata.
Frascati, Città defrascatanizzata aspirante al titolo di “borgata”.
Guarda Frascati, è tutto un sorriso, ‘na delizia, ‘n’amore, ‘na bellezza da 'ncantà.
Così, Ettore Petrolini, negli anni venti descrisse Frascati nella sua celebre canzone “Gita ai Castelli.
A distanza di tempo, ho ritenuto ripercorrere un’ itinerario turistico per le vie del paese, per valutare lo stato le bellezze di Frascati che dovrebbero attirare l’interesse la curiosità di un turismo selezionato e qualificato visto la fama di Frascati nel mondo.
Partiamo dalla Tuscolana all’altezza del “Crocefisso”.
Sulla destra si ammira uno splendido esempio di edilizia “entre nous” che svetta in una delle più belle aree di Frascati; area che avrebbe richiesto un intervento urbanistico più consono, visto l’interesse altamente paesaggistico del luogo.
Percorrendo la Tuscolana si arriva all' ingresso della stessa nell'area urbana dove, sulla destra si può ammirare l'ex prestigioso Ospedale di Frascati, dove si nasceva frascatani; ora, altrove, si nasce marinesi.
Un’antica istituzione voluta dal Cardinale Ludovico Micara intorno al 1820 ( consiglio il Sindaco di rimuovere il busto del Cardinale posto nell’androne e collocarlo nel museo del “Frascatino” ) prima che se lo freghino, come se so’ fregati il quadro raffigurante San. Sebastiano Martire.
Adiacente all’Ospedale, al centro dell’incrocio, il santuario della Madonna di Capocroce , per la quale molti Frascatani nutrono particolare devozione avendo salvato la città dai Lanzichenecchi , ferita dal bombardamento dell’8 settembre. E’ rinnovato su indicazioni “scientifiche” il “miracolo” dei due volti .
Girando a destra, si sale verso la rotonda bivio Frascati - Grottaferrata.
Si può ammirare la sontuosità di Villa Torlonia, sovrastante un splendida fontana di architettura settecentesca che dovrebbe rappresentare il biglietto da visita del paese.
Niente affatto; è solo l’annuncio del degrado che si troverà visitando Frascati. Andrebbe restaurata, ma quando?
Costeggiando Villa Torlonia ammiriamo la prima fontana monumentale secca. Ricordo che il principe Torlonia voleva vendere il palazzo al comune di Frascati, ma la cecità politica d’allora rifiutò l’occasione. Un grande ristoratore romano “Gigi Fazi” utilizzò la foresteria della villa per allestire un ristorante di lusso con orchestre afro-cubane per allietare gli avventori. Il ristoratore, per qualificare il suo ristorante, spostò la targa a memoria di Annibal Caro dal palazzo di Villa Torlonia alla foresteria ove tutt'ora risiede.
La stessa cecità ha impedito la realizzazione di un parcheggio sotterraneo ideato da Pietro Micara, di dare seguito alla proposta di Osvaldo Molinari di acquistare la ville del circondario, come quello del gruppo politico (P.C.I.) con Franco Posa, che impedì l’acquisto di Villa Lancellotti.
Proseguo la strada d’imbocco per arrivare a Piazza Marconi (“prossima Piazza dei Cammelli”)
La prima stonatura più evidente è l’Ufficio Postale.
Il marmo che lo ricopre è un pugno in un occhio; andrebbe sicuramente rivisitato sostituendo il marmo con il peperino di Marino. Proseguiamo e troviamo il “cavallo di WIND”, un’opera che non si addice al contesto ove è collocata, ma la pubblicità è l’anima del commercio e un cavallo “sandwich” rappresenterebbe una forma “occulta” di comunicazione commerciale a mio avviso poco dignitosa per un paese come Frascati.
Proseguiamo e percorriamo il vialone di Villa Torlonia . Ammiriamo la splendida scalinata che porta ai giardini e alla fontana del Maderno.
Di recente è stata assoggettata ad un restauro che era meglio non fosse stato fatto. Non sono stati rifatti gli intonaci come in origine. Sono solo state ripulite le fontane, anche queste “secche”, illuminate da una lampionatura inadatta allo stile della villa.
( Questo il risultato dopo l'uso di " tinte " inadatte : l'umidità è a tutta vista )
Mi domando per quale motivo sia stato allestito un “cantiere” operativo per mesi; in sintesi era meglio lasciarla com’era. Diverse panchine di pietra sperone non ci sono più e in conclusione stiamo perdendo uno altro pezzo di bellezza irripetibile di Frascati . “Deve diventare borgata”
Ritorniamo su “Piazza dei Cammelli” ( richiamo alla desertificazione di Frascati ) oggi Marconi, giriamo a destra per ammirare il “portale” di Villa Aldobrandini e ci troviamo al cospetto del Frascatino, un tempo stalle della villa Aldobrandini che il borghesismo di sinistra ha elevato a Scuderie.
Poi la Cantina del Conte Tommasi che ne modificò l’aspetto originale curato dall'arch. Busiri Vici.
Frascatino nasce da “STABILIMENTO ENOLOGICO FRASCATINO”. Non mi resta che piangere davanti ad un qualcosa di indefinibile e inqualificabile rimaneggiamento realizzato in modo “scellerato” che lo ha danneggiandolo in modo irreparabile. Il complesso di pregevole interesse storico architettonico “offende” l’armonia della piazza.
Sotto la grondaia primeggiava una scritta:
TUSCOLO ARRIDI A ROMA CHE VEDESTI NASCERE.
Non si legge più.
All’interno del “Frascatino” c’è la parte archeologica della “Fontana dei Passeri” ; quelli della mia età se la ricordano, un sarcofago per infante e due leoncini con l’invaso che componevano la fontana. I leoncini avevano la testa erosa dalle nostre scarpe per arrivare alla bocchetta della fontana.
Purtroppo la “scienza” ci ha tolto anche la composizione della fontana. Il Sarcofago sta da un parte e i leoncini da un’altra. Questo per nascondere il danno causato al sarcofago.
Una fontana di intenso significato per i frascatani che andrebbe ricomposta solo per questo. Ma il processo di defrascatanizzazione passa anche per questo e non c’è stato verso di poterla ricomporre.
Ho sensibilizzato tutti ma non frega niente a nessuno
Fuori il Frascatino c’è un masso con alcune frasi in spagnolo di Pablo Neruda. Purtroppo il Sindaco e gli Assessori forse ignorano che Pablo Neruda a Frascati ha dedicato una sua poesia. Non si può sapere tutto nella vita, quello che non sappiamo lo ignoriamo.
Un’illuminazione ( si fa per dire ) da borgata caratterizza il buio notturno, a significare “Buonanotte Frascati" di una delle piazze più belle d’Italia.
Continuo il giro della piazza e vedo la Passeggiata altro esempio di architettura modernista che presto sarà intitolata a Domenico Modugno creatore della famosa canzone “nel blu dipinto di blù”. Il blù che è il colore preferito dal’ S.T.S.
Sembra, ripeto sembra, che il panorama che si gode dal balcone, sarà inquinato da una massa architettonica che vedrà un supermercato collocato nel parcheggio della stazione ferroviaria con un notevole impatto ambientale. E forse questa è la ragione per ostacolare le attività della piccola distribuzione. Una domanda si pone, Ma Posa è il sindaco di Frascati o il commissario liquidatore della nostra ex Città?
Non vorrei sbagliare, magari sono male informato. Sembra che stia vendendo il patrimonio miliardario, dei frascatani, pe un “cucchiaru” de letticchie.
Continuo per Via Diaz, e sul muro in alto vediamo i segni dell’elevazione del parapetto della sovrastante Piazza Mazzini.
Continuando per Via Vincenzo del Grande constato che tutto il muro è lasciato in un totale degrado.
Stessa sorte per il sottostante muro di Via Ludovico Micara.
Alla fine di via Vincenzo del Grande una segnalazione turistica ( centro storico ) ci fa pensare che chi l'ha posta non sappia dove si trovi il CENTRO STORICO. Figuratevi se “sa” che in origine era chiamato Tusculum Novo.
Possibile che nessun consigliere comunale abbia segnalato l’errore, oppure è voluto? E' voluto è voluto !
Giro per via Marcantonio Colonna, e mi trovo davanti al palazzo Vescovile.
La Rocca rappresenta il primo nucleo storico di Frascati. Un esempio di policromia fai da te che offende l’arte e l’estetica ( come dire, i frascatani hannu fenitu i sordi o er gusto ). All’interno ancora è presente il Sarcofago di Via delle Tre Cannelle, che dovrebbe stare nel Museo del Frascatino, ma sta qui e non mi spiego il perché.
Nel centro storico stanno rimovendo tutti i “tombini” in selcio, bellissimi, per sostituirli con quelli in ghisa di una schifezza unica. Il fatto l’ho segnalato al carabiniere di quartiere e a qualche vigile urbano; a chi altro lo debbo dire?
Non è successo niente.
Anche nella fattispecie non frega niente a nessuno.
Si scende per Via della Verdesca e arriviamo sul muro di Via Regina Margherita ( pè noiatri ù muru de Via Pensa). Un muro bellissimo un’opera di grande pregio architettonico, unico nel suo genere che andrebbe restaurato ripulito ( se sanno come si fa) e preservato.
( dice la lapide, ornata di nobile e abbondante palatana, che " Il nuovo rinfiancamento di mura rizzate sopra i ruderi della Villa di Lucullo tolse allo squallore l'estremo lembo della città e le crebbe sanità e bellezza. Anno MDCCCLXXXIX XII del Regno di Umberto I ")
Anche in questo caso il degrado regna sovrano. In un processo di borgatizzazione non si rimane insensibili di fronte a sì tanta opera, per questo si procederà alla sua manomissione, alzando la balaustra e non capendo che la sicurezza sta nella larghezza e non nell’altezza.
Il sito, nella parte a monte della via, verrà inquinato da un ascensore con musica diffusa di “Rossini”
e dalla collocazione del futuro mausoleo del vino che comprometterà definitivamente l’armonica estetica di un’opera unica attribuita a disegno del grande Architetto Valadier e nel recente secondo dopoguerra risistemata dall'Arch.Busiri Vici.
( Nota della redazione : dal consiglio Comunale del 23 febbraio 2010
-
L'Ass. Paoletti risponde al Consigliere Privitera sull'argomento :
ASSESSORE PAOLETTI. Signor Presidente, colleghi Consiglieri, con il Consigliere Privitera siamo andati delle volte lì in cantiere e sappiamo la complessità di quel cantiere.
È complesso intanto perché alcuni dei locali erano di proprietà privata, non del Comune, quindi l’Ufficio Patrimonio sta perfezionando delle permute e delle entrate in proprietà dei locali di privati in cambio del rilascio di locali che erano pubblici e dovevano cercare di definire queste permute affinché non ci fosse una differenza economica tra quello che acquisivano e quello che veniva lasciato ai privati. Locali del Comune che venivano lasciati ai privati.
Poi, il lavoro in sé è molto complesso, perché lì vengono realizzati quattro diversi massetti, quindi ognuno deve fare la sua fase di maturazione. Ancora più difficile è il lavoro di consolidamento delle volte, perché stiamo facendo questo, stiamo rinforzando e consolidando tutto l’apparato murario che sostiene la strada.
Condivido che i lavori potevano andare un po’ più velocemente. L’Ufficio, il responsabile Consiglio comunale di Frascati del procedimento ha già scritto alla direzione lavori – che non è l’Ufficio Tecnico, ma il Provveditorato – e anche alla ditta, specificando che ci sono delle urgenze e delle priorità che sono quelle di mettere in condizione gli esercenti e le attività dei ristoratori, che stanno
su Via Regina Margherita, di aprire per il periodo estivo dal 15 maggio al 15 settembre con eventuali proroghe, quindi di completare tutte le opere realizzabili per quella fase. Sul discorso del transito dei veicoli, la parte che abbiamo chiuso iniziale fino al Largo Casini, in realtà il progetto lo prevede pedonale, quindi non è che intralcia o ostruisce il discorso del traffico. Condivido che deve esserci più celerità. Ho fatto scrivere agli Uffici. Adesso faremo delle verifiche, perché l’impresa contestava la non presa in possesso dell’intero cantiere, dovuto al fatto che il Patrimonio doveva sistemare quella permuta dei locali.
Come auspicate voi – ma anche noi come maggioranza – abbiamo tutto l’interesse a
chiudere il prima possibile i cantieri, i lavori. Anche le ditte che hanno l’appalto, hanno questo interesse. Purtroppo quello che diceva che lei del tempo, un giorno la neve, il ghiaccio, non aiuta a far dei lavori all’aperto, perché poi se si fanno dei lavori... Morale : a fine APRILE 2011 U' BUCIU sta ancora lì ! )
Museo del vino?
Sarà solo il “mausoleo” a perenne ricordo di un prodotto che ha contribuito alla fama di Frascati nel mondo e che stiamo perdendo a causa della speculazione selvaggia a cui è sottoposto.. anche in questo caso il disinteresse regna sovrano.
Un giro per piazza San Pietro e anche qui ammiriamo la fontana del Fontana, secca anch’essa. Di recente è stata sottoposta a restauro (si fa per dire); l’architetto ha pitturato le vasche in basso di pietra sperone e montando il marmo bianco alla base ha rotto l’armonia visiva di un’opera d’arte.
Passiamo per Piazza del Mercato, una piazza concepita nel 1600; di recente fatta oltraggio di una latrina; verrà anch’essa manomessa e snaturata da un intervento finalizzato più ad ostacolare le attività relative alla piccola distribuzione? Bisogna favorire i supermercati quelli della “casta” ! E davanti alla “casta”......... La “casta è casta”. Dell'estetica che ce frega?
Non a caso, devo dare ragione a uno dei miei maestri, il compianto Federico Zeri, che diceva: gli ignoranti rinnovano e i cultori conservano.
Frascati invece di “Stato Comune" è " Stato da Polizia Urbana”: circa due milioni di euro di contravvenzioni l’anno ne sarebbero la conferma. Fanno contravvenzione pure dove non si deve fare, che voi fa?
Ma il danno più grande che potessero fare le due ultime amministrazioni guidate da Posa è quello di aver cambiato il personale dirigente, tanti impiegati comunali, compreso tanti vigili urbani oggi sostituiti con forestieri, che non conoscono gli abitanti e tanto meno i monumenti di interesse turistico.
Questi ultimi sono agenti di polizia e non sono abilitati a lavori diversi, magari di valorizzazione turistica. Per questo c’è l’ufficio per il turismo dove, per eccesso, forse non “sanno” nemmeno dove sta piazza Marconi.
Il degrado in tutte le sfaccettature che riguardano il nostro paese è intollerabile.
Nel Consiglio Comunale ci sono i “Verdi ambientalisti” e cementificano e tagliano gli ulivi; c’è “Rifondazione” e privatizzano l’acqua, ci sono gli architetti e devastano le bellezze architettoniche di Frascati. Poi si domandano il perchè dell’anti politica.
Devo dare ragione a Trilussa.
In conclusione se oggi dovesse tornare Franco Silvestri ( autore della canzone gita ai castelli) scriverebbe:
Guarda Frascati, è tutto un pianto, un inferno, uno sfacelo, che non ce se pò più campa.
Non credo d’esagerare, ma l’Amministrazione di Posa, per me, ci ha tolto l’orgoglio di essere Frascatani.
“ E la devastazione continua !”
Paolo Pellicciari
Dedico questo articolo alla memoria di Romolo Tardiola
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Quanta verità. grande Paolo Pellicciari. Ritornassero i vecchi Amministratori quelli si che amavano Frascati. Oggi è tutto degrado poi non parliamo degli attuali amministratori meio perdeli che acquistalli.
RispondiEliminaBravi !
RispondiEliminaBravo Paolo e bravo Angelo. Parlano tanto di cultura e guardate poi come riducono Frascati.
Sono ridicoli !
Sandra