" Su molte questioni la penso allo stesso modo "
Preoccupato del fatto che il RIGOR MONTIS avanza sul corpo del ceto medio, il PREMIER ha telefonato agli apicali del sindacato per convocarli a giorni. In effetti il marchio della MANOVRA sul corpo del POPOLO BUE avrà ancora bisogno di qualche mese per concretarsi.
Per ora, se togliamo il CARO BENZINA e qualcos'altro, siamo agli annunci ed siamo ancora frastornati dai CIRCENSES della fine dell'anno.
Non occorre però fruire del rapporto dei SERVIZI, che quotidianamente aggiornano il Capo del Governo sugli umori della nazione, per capire che aria tiri. Basta girare sui vari net-work mediatici, anche senza i sofisticati programmi dei tutori dell'ordine, per capire che la pillola non va giù.
Ed uno dei motivi per i quali la medicina risulta amarissima consiste nel fatto che, aldilà del ritornello sull'equità, questa manovra è estremamente squilibrata.
Chi la aggira alla grande è sempre ed in primis la POLITICA, intendendosi con questo termine il nucleo centrale e l'alone periferico che la circonda.
Non è stato abrogato il RIMBORSO ELETTORALE ai PARTITI, modificato nel termine ma non nella sostanza, bocciato sonoramente da un referendum popolare.
Continua l'andazzo delle auto-blu che, ove sottratte all'uso, ha concesso pingui rimborsi mensili mi si dice intorno ai 5.000 euro MENSILI.
I consiglieri senza auto blu difendono il maxi rimborso.
Articolo di SERGIO RIZZO pubblicato su Corriere della Sera, il 19/10/11
Gliene hanno dette di tutti i colori, al dipietrista Stefano Zamponi. Da destra a sinistra. La più elegante: «Demagogo!». C'è perfino chi fa circolare la voce che ha il dente avvelenato per non aver avuto il posto da vicepresidente del consiglio regionale della Lombardia ceduto da Filippo Penati a Sara Valmaggi. Comunque, malignità a parte, il blitz non gli è riuscito. Aveva presentato una mozione per abolire i rimborsi spettanti ai vertici del consiglio che non utilizzano l'auto blu: 51.600 euro lordi l'anno per ciascuno di loro. Ma l'assemblea presieduta dal leghista Davide Boni l'ha respinto con perdite.
Secondo chi lo accusa di demagogia Zamponi voleva far abolire una disposizione che in realtà avrebbe fatto risparmiare un sacco di soldi. Ovvero, la differenza fra il costo delle auto blu a cui hanno diritto i componenti dell'ufficio di presidenza (cinque in tutto) e i rimborsi: 24.400 euro. Autista compreso, ogni auto blu costerebbe infatti 86 mila euro, a fronte di 51.600 euro di rimborsi, sui quali per giunta il beneficiario dovrebbe pagare le tasse. Già. «Altro che risparmio», insiste Zamponi, sottolineando che quel rimborso è più alto di quello che veniva riconosciuto in precedenza, pari a 20.500 euro. I 51.600 euro lordi diventano infatti circa 30 mila netti. Diecimila in più. «Falso anche questo», giurano gli altri spiegando che a quei 20.500 euro andava aggiunto un secondo rimborso, al quale hanno diritto tutti i consiglieri, mentre i 30 mila comprendono tutto. E tanto basta per archiviare l'episodio come una pagina di bieco populismo. Senza che però la diatriba abbia sciolto alcune perplessità. Per esempio, che razza di auto blu costa 86 mila euro l'anno, cioè 7.166 al mese, sia pure autista compreso?
Certo, si potrebbe dire che il rimborso concesso agli elementi apicali del consiglio lombardo impallidisce rispetto a quanto accade altrove. D'obbligo citare ancora una volta Giuseppe Bova, ex presidente dell'assemblea calabrese al quale è stata liquidata la cifra astronomica di. 211.842 euro per 33 mesi di rimborso spese di trasporto. Pensare che un giorno aveva dichiarato: «Io non uso l'auto blu. Finché posso ne farò a meno». Il paradosso è che se sono veri i calcoli della Regione Lombardia sul costo delle loro auto blu, ci ha fatto persino risparmiare. Quasi 25 mila euro: complimenti.
Non altrettanto si può dire per Edouard Ballaman, ex onorevole per tre mandati, ex presidente del consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia. Si è dimesso dopo le rivelazioni di Anna Buttazzoni del Messaggero Veneto, che ha documentato una settantina di missioni non esattamente per ragioni istituzionali fatte con l'auto di servizio. Ragion per cui la Corte dei conti gli ha contestato un danno erariale di 22.877 euro. Lui, leghista duro e puro, che suggeriva ai contribuenti di detrarre d'autorità dalle tasse 35 mila lire per «le ingiuste spese delle auto blu». Lui, che al grido «I potenti devono viaggiare in utilitaria!» aveva presentato nel 1993 una proposta di legge per sostituire le lussuose berline con cilindrate mignon. Per dire quanto la strada della demagogia sia lastricata di tracce sorprendenti...
Il fatto è che l'auto propria o presunta tale è uno dei mezzi più comodi per arrotondare in molte Regioni stipendi già non esattamente simbolici. Basta ricordare lo stupore manifestato dal consigliere regionale radicale del Lazio Giuseppe Rossodivita, alla notizia che molti suoi colleghi non possedessero ufficialmente una macchina. Salvo poi incassare, tutti, succulenti rimborsi per uso dell'auto propria: 35 centesimi a chilometro, senza bisogno di ricevute.
Ora non è che ci voglia uno scienziato per capire che la pentola stia bollendo. Non è che ci voglia magari un economista della BOCCONI per comprendere che questa manovra porterà ad una sonora e profonda recessione. Non è che ci voglia un profondo conoscitore dei conti dello stato per capire che quando i dati da esaminare sono troppi, nei dati si finirà per incartarvisi.
SERPICO utile ma non sufficente.
Oggi con un bancomat si può prelevare fino a 1.750 euro giornalieri. Chiedo : quanti prelievi superiori a 1.000 euro verranno legittimamente effettuati ogni giorno con questa modalità ? E cosa ci farà SERPICO con questa massa di dati ? Misura ben più efficace sarebbe stata la pubblicazione dei redditi annuali nelle CASE COMUNALI, delle persone e delle aziende che hanno sede sul territorio. Ogniuno così potrebbe verificare quanto guadagna quel vicino di casa che ogni mattina si vede uscire dal garage con una bella Porsche.
Non è forse in questo modo che a Padova si è risaliti al reddito, scarso, del papà di quello studente universitario che si recava agli studi sulla sua rombante auto.....ma pagava pressochè nulla di tasse universitarie visto il reddito precario della famiglia ?
LE LENTEZZE DELLA GIUSTIZIA..... altro ATOUT della BANDA BASSOTTI
Fra le tante cortine fumogene usate dalla politica, ma non solo dalla politica, per mantenere il proprio status in caso di disavventure giudiziarie la parte del leone la fa un'incrollabile fiducia nella magistratura e nel diritto. Peccato che in queste dichiarazioni vengano omessi due termini : lungaggini ( della magistratura ) e prescrizione ( dei reati prevista nel diritto ).
Il POPOLO BUE, purtroppo preso dai problemi quotidiani e dalla necessità di appellarsi al cacicco politico pro tempore regnante, ha perso il coraggio anche di dire ciò che pensa. E questo è l'indicatore primo della decadenza.
PER FORTUNA CHE L'AFRICA C'E'
Fortuna l'AFRICA c'è e magari qualche siriano, qualche egiziano, qualche africano non in fuga aiuteranno a risvegliare le coscienze, ma ne dubito. L'impressione è che qui si tenda ad imboccare i peggiori sentieri.
La dichiarazione di Raffaele Bonanni dalla sua viva voce:
http://www.youreporter.it/video_Bonanni_la_pensa_come_Gaetano_ma_sullo_ZIO_non_risponde
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