La stessa scena si presenta in modo diverso a seconda dell'angolo dal quale la si osserva.
Alan Greenspan
Quante volte ho detto che si è perso il buonsenso ? Quante volte ho scritto che l'occupare certe poltrone non è sempre significativo di qualità, ma assai più spesso di salutare incapacità che consente al PUPARO di muovere a piacimento la marionetta ?
Abbiamo quindi ovunque valenti personaggi che per smania di potere prestano le loro qualità, più o meno consciamente, al compimento di certi disegni ed emeriti imbecilli messi a dimora affinchè non comprendano ciò che viene loro detto di fare. Di questi soggetti ogni società, ogni professione è piena.
Non c'è quindi da sorprendersi se l' ALTA POLITICA o l'ALTA FINANZA pollulino di siffatti utili idioti. Il recente incontro con Giulietto Chiesa offre a questa mia teoria una valida sponda. Giornalista e scrittore di chiara fama, parlamentare per una legislatura, poi eurodeputato eletto nell'Italia dei Valori, Giulietto Chiesa è un personaggio che difficilmente delude le attese. Vuoi per l'esperienza maturata in certi ambienti politici, vuoi per le entrature in vari ambiti, riesce sempre a stupire per le affermazioni e le tesi portate.
Si può concordare o dissentire dalle sue affermazioni e dalle sue teorie, ma una cosa è certa : per comprendere occorre uscire dalla mentalità proletaria o borghese o piccolo borghese propria della maggioranza della popolazione. Occorre cioè, o meglio occorrerebbe, immedesimarsi per un momento nella mentalità di quel 4/5% della popolazione italiana ricchissima, poi nel 4/5% di quella europea e quindi di quella mondiale e scremare il tutto fino a ridurre la massa critica a 50/60 persone dell'intero globo. Occorrerebbe cioè immedesimarsi in una realtà dove certi problemi non esistono, non sono mai esististi, non c'è possibilità di percepirli. Solo così ci si può calare in quel mondo finanziario dove poche mani gestiscono fiumi di denaro capaci di ridurre il Nilo ad un ruscelletto quasi in secca.
Quelle poche mani rispondono a cervelli fatti di un'altra materia. Capaci di esprimere umori costantemente variabili, capaci di emettere segnali di attività che non possono tener conto di quanto è loro intorno. Non ragionano secondo i nostri parametri. Probabilmente ignoraro cosa sia il bene e cosa sia il male.
Solo così si spiegano certi eventi, soltanto così si può percepire perchè i governanti non comprendano le necessità dei governati.
Nei momenti che stiamo vivendo ascoltare questi resoconti aiuta a capire in mano a chi siamo e dove stiamo andando.
La scena si svolge a Monaco, in una birreria di Monaco all'incirca nel 2003/2004. Giulietto raccoglie le confidenze di Wim Duisenberg, dal 1° giugno 1998 al 31 ottobre 2003 Presidente della BCE. Gorbaciov siede a qualche sedia di distanza. Duisemberg racconta di un colloquio col Presidente della FED americana Alan Greenspan.
Alan Greenspan, il mitico Alan Greenspan, osannato dopo l'11 settembre 2001 come salvatore del mondo, fu per 18 anni, fino 31 gennaio 2006, Segretario del Comitato dei Governatori della Federal Reserve negli Stati Uniti.
Alan Greenspan non credo sia uno sprovveduto, ma, in realtà, da quella poltrona guidò l'accumulo dell'acqua necessaria al diluvio finanziario che dal 2007 ci sommerge. Fu sotto il suo mandato che lacci, lacciuoli e qualsivoglia regola fu eliminata nella finanza a stelle e strisce.
Fu sotto il suo mandato che la LEVA giunse a livelli inimmaginabili.
Cos'è la LEVA ? E' il rapporto fra i mezzi disponibili ( intesi come sommatoria dei mezzi propri e dei mezzi presi a prestito ) ed i finanziamenti erogati. In alcuni casi, negli USA, si giunse a LEVA 250 ed oltre.
Il significato è chiaro : basta che uno solo dei 250 denari prestati non rientri alla base e il prestatore fallisce. E di seguito al prestatore falliscono coloro che a lui avevano prestato e così di seguito come in un castello di carte.
Perchè, in effetti, è di carta che stiamo parlando.
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VISIONATE QUESTI FILMATI .......Ne vale la pena !
Plesure to know you
RispondiEliminaPaul Krugman
Questi sono dei veri pericoli pubblici
RispondiEliminaMarco Poggioli