martedì 9 dicembre 2014

A PIAZZA NAVONA LA GIUNTA MARINO TIENE LEZIONI DI DECORO


OGGI HO VISTO  LA FOTO DELL' ITALIA CHE SI SPEGNE




Si respira aria pesante a Piazza Navona e nelle strade del centro di Roma. Negozi vuoti, bar con qualche avventore, turisti dei quali ho osservato i volti stupiti all'ingresso della piazza. Mi dice uno dei titolari di una delle sparute bancarelle che nei giorni scorsi sono arrivati due autobus; i turisti volevano acquistare souvenirs natalizi.
Hanno trovato pistole ad aria compressa e qualche bancarella povera d'offerta. Del NATALE, dei presepi, degli addobbi natalizi neppure l'ombra. E' l'immagine dell' Italia che si spegne, a due passi dai palazzi dove decidono sull' abolizione dell'articolo 18 ; la panacea dei mali italioti.


MA COSA DICE IL COMUNE ?

 "Per piazza Navona devono valere le stesse regole di legalità che questa città non ha mai voluto far rispettare". E l'assessore comunale al Commercio, Marta Leonori, aggiunge: "Chi ha a cuore il decoro e la bellezza di una delle piazze più belle al mondo non può accettare ricatti. Siamo amareggiati che la festa tradizionale, la festa romana per eccellenza, attesa da grandi e bambini, da romani e turisti, sia oggetto di un braccio di ferro e di pressioni"


Ora, udire che per una questione di DECORO il Comune di Roma non abbia concesso quello che forse da un secolo è uno scenario consueto in questa città  non può che lasciar basiti.

E' vero che sull'argomento le opinioni possono essere discordanti. Certo è che, sfogliando ormai da giorni le news, non è chiaro a cosa facesse riferimento il divieto. O meglio, non è chiaro a cosa si riferisse il Campidoglio con il terme DECORO. 

Vero è che la GIUNTA MARINO, parlando di  DECORO della piazza ci ha messo due carichi a bastoni. Ha calato l'asso di bastoni della corruzione istituzionale che ha fatto il giro del mondo, arrivando anche agli astronauti nello spazio e, a seguire, il tre a bastoni della sua inefficienza.

La GIUNTA MARINO che del DECORO  fa
la sua bandiera non può che far ridere !


E COSA DICONO I ROMANI ?


Lettera inviata da una mamma romana al Presidente del 1° Municipio di Roma 

Gentile Presidente,
da buona cittadina Romana, oggi 8 dicembre 2014, ho avuto la bella idea di portare mio figlio di quattro anni a fare una passeggiata natalizia per il centro della cittá più bella del mondo: Roma.
Non considerando il fatto che la nostra rete di trasporti pubblici fa piangere,(fermate della metro chiuse senza avviso, autobus che passano ogni 40 minuti, vagoni metro dall'odore insostenibile, autobus stracolmi), non considerando le illuminazioni in via del Corso completamente  spente, come il presepe della galleria Alberto Sordi, la cosa che mi ha davvero sconcertata è stata la situazione in cui abbiamo trovato Piazza Navona. L'8 dicembre la Piazza si presenta buia e vuota. Non ci sono i caratteristici banchi di dolciumi, non ci sono banchi con statuine del presepe o addobbi per l albero di Natale, non c'è musica, non ci sono luci, non c è festa alcuna. Mi chiedo : dov' è finito il Natale? Dov'è Babbo Natale con la sua slitta?E la befana con la sua scopa? Dov'é finita una delle più belle tradizioni romane?  Ma che avete fatto??? È una vergogna!!!! Glielo spiega lei a tutti i bambini che oggi cercavano Babbo Natale in piazza  perché non ci fosse??? Le avrei fatto vedere l'espressione di mio figlio quando siamo arrivati sul posto, dopo aver percorso tanta strada a piedi ed aver preso dei mezzi pubblici indecenti. Il nostro sindaco è riuscito a rovinare anche questo! Complimenti!!!  A sostegno di tutti coloro che da anni lavorano nel mercatino di Natale di piazza Navona, mi auguro vivamente che prendiate provvedimenti al più presto.


Restituite ai nostri figli la magica atmosfera natalizia di piazza Navona!!!!!!

  Cinzia Venturini 


IO DICO A MARINO

Lei Sindaco sarà certamente una brava persona, ma non consenta che si arrivi allo scioglimento del Consiglio comunale per MAFIA.
Accetti dunque la realtà dei fatti; si dimetta per scelta autonoma prima che il PREFETTO, oggi autorizzato a quell'accesso agli atti che evidentemente ha fatto difetto all' opposizione, accerti l'eventualità dell' applicabilità dell' articolo 416 bis

Non solo i romani, ma l'Italia intera non glielo perdonerebbe.

P.S. -  Questa sul DECORO MARINO la leggeranno in tanti.
  
Oggi alle  15,27 ecco dov'erano i  lettori del mio blog nel mondo. VAI IGNAZIO !

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