COMUNICATO
MARINO:
DIMISSIONI-AZZERAMENTO INSUFFICIENTI. DUE POSSIBILI VIE D’USCITA.
Terremoto, farsa, dramma o intrigo, poco cambia
nella sostanza: le dimissioni-azzeramento della Giunta del comune di Marino
sono comunque una novità politica.
Il M5S ha già sentenziato che si tratta di
“semplice” allargamento della maggioranza. Pure facendo la tara al pregiudizio
grillino appare evidente che fanno facile speculazione (tra l’altro trita e
ritrita scimmiottando il tran tran nazionale, che li vede abbastanza forti, ma
cacasotto nell’assumersi responsabilità di accordi politici di alternativa).
Il PD con un forcing convergente circa le varie
“anime” ha sentenziato: dimissioni dei consiglieri (allora aveva buon ragione
la consigliera che è fuggita da Consiglio e PD?)
La posizione più grave di tutti l’ha assunta il
Prefetto non muovendosi con coerenza con l’intimo rispetto che si deve ad una
istituzione decapitata nella sua massima espressione politica eletta!
Perfino la resistenza ingiustificabile alle
dimissioni di Fabio Silvagni sono responsabilità del Prefetto che poteva
svolgere un passo almeno di “avviso”.
In presenza di tutto ciò, la giunta e ciò che
resta della “maggioranza/non maggioranza”, mette in campo quella che è
oggettivamente una novità.
I passaggi “centrali” dell’azzeramento e del duro
confronto, quale emerge dai protagonisti, dal centrodestra squacquarellato,
sono due:
1. La maggioranza è in difficoltà comatosa (e ormai
più esplicitamente viene fatta risalire, la difficoltà, all’arresto di Silvagni
con conseguente mancanza di guida politica dell’Amministrazione)
2. La soluzione a questa crisi politica si troverà
in Consiglio Comunale (compresa una fase di consultazioni che porterà avanti il
vicesindaco).
A tutto ciò, il Partito Comunista d’Italia, vede
solo due possibili vie d’uscita. Ambedue
si basano sulla ammissione di fallimento della maggioranza di centrodestra e
del fallimento della Giunta. Senza stare a centellinare se la tale
iniziativa amministrativa era in buona fede e comunque positiva. Il giudizio è
politico. E poiché politicamente e amministrativamente quella era la giunta e
quella era la maggioranza, oggi non si può che tirare la somma con una sonora bocciatura.
E veniamo alle due vie d’uscita.
La prima è
netta ed evidente: al contrario di quanto non ha fatto il Prefetto, al
contrario di quanto non ha fatto Fabio Silvagni, si proceda alle dimissioni di
tutti gli eletti, o della maggioranza di essi, per giungere al
commissariamento. E’ la via semplice, che fina dalla prima avvisaglia di
gravità, noi comunisti abbiamo indicato e confermiamo.
Tuttavia, prevediamo una seconda via d’uscita che
può prevedere la continuazione della consiliatura, ma anche in questo caso deve
prevedere la coerenza tra le parole e i fatti, quindi tra il giudizio netto e
cosa si farà. Ad esempio si può dare
vita ad Amministrazione in cui il programma
da portare a compimento non sia quello della passata maggioranza: soprattutto
nelle scelte fondamentali come quelle urbanistiche, ambientali, dei servizi,
della trasparenza e della ripresa economica.
Una Amministrazione che veda una composizione di
Giunta in cui gli assessori indicati dai Moderati (mondati dalla distanza
dell’estrema destra) non siano gli stessi che hanno ricoperto
incarichi in queste giunte trascorse; e in cui il numero totale di vicesindaco più assessori dei moderati sia minoritario
rispetto ad altri assessori proposti da chi vorrà sostenere una amministrazione
siffatta.
Tutto
ciò presentato con trasparenza alla città, con la motivazione politica di un
documento chiaro dove siano contenute le ammissioni di fallimento del centrodestra;
e, dove, di fatto, alla richiesta di
aiuto per l’uscita dalla crisi da parte del centrodestra viene sancita la
risposta della messa sotto tutela politica e amministrativa.
In vista delle consultazioni annunciate dell’11
settembre a Palazzo Colonna, che pur se istituzionalmente valide e legittime,
sono orrendamente menomate dalla scelta del vicesindaco di non consultare anche
le forze politiche e civiche extraconsiliari; questo è il contributo chiaro,
condivisibile o meno dalle forze in campo, ma che sicuramente noi riteniamo
essere i punti fermi che i cittadini si aspettano di vedere attuati.
Caro Maurizio Aversa,
non è questione di ideologie o di programmi;
E' QUESTIONE DI UOMINI.
Se la finalità ultima è accomodarsi ad una tavola tanto fra organici carenti, lacci lacciuoli e prescrizioni il 99% sa di farla franca sul malgoverno e le ruberie, ogni partito, ogni programma e ogni dichiarazione sono buone. Guarda Marino, guarda Frascati, guarda gli 8.000 comuni, guarda le Regioni, il Parlamento, guarda l' Europa che non c'è !
LADRI LEGALIZZATI AL GOVERNO.
Ormai non c'è più dignità nelle istituzioni ! http://fb.me/3mqYorAwS
S'E' DIMESSO A FRASCATI L' ASSESSORE CANESTRI
Di lui il 24 luglio si disse che era molto bravo al convegno di FARE per FRASCATI ( filmato virale in caricamento )
Era talmente bravo che gli INDIANI l' hanno fatto dimettere.
Il Sindaco Spalletta parte per Windsor per consultazioni con la Regina Elisabetta !
Di lui il 24 luglio si disse che era molto bravo al convegno di FARE per FRASCATI ( filmato virale in caricamento )
Era talmente bravo che gli INDIANI l' hanno fatto dimettere.
Il Sindaco Spalletta parte per Windsor per consultazioni con la Regina Elisabetta !
Nessun commento:
Posta un commento