LA VERITA' è CHE MIRANO AD ALTRO
Una volta avemmo degli amministratori. Gente del luogo, bene o male conosciuta; gente che aveva visto le rovine belliche di Frascati e che ne aveva vissuto la dura ricostruzione. Ora è tutto cambiato; sono cambiati gli uomini, è cambiata la politica. Negli ultimi 40 anni politica e sindacato sono stati vagoni ferroviari sui quali salire pur di non andare a lavorare, con l'idea neppure spesso nascosta ma ostentata di " fare soldi ". Più di qualche lettore capirà a quali episodi mi riferisco.
ttp://www.youreporter.it/video_LA_CANTATA
Una volta una lettera del tenore di quella che ho ricevuto e pubblico avrebbe scosso le fondamenta dell' Amministrazione locale. Oggi c'è anche un ufficio, l' URP per i rapporti col pubblico, ma provate a scrivergli e vedrete. E se anche scrivi ad un assessore neppure ti degna di una risposta.
FRASCATI - Assessore Milca CAPPELLO superstar
https://www.youtube.com/watch?v=2zvRfayEvwc
FRASCATI o del ‘NONSENSE’
Nel 1964, in una lettera inviata al ‘Tuscolo’’
(il periodico fondato e diretto da Toffanello), una signora si lamentava perché
dopo ben 20 giorni era stata sostituita una lampada della pubblica
illuminazione che si era fulminata! Cosa
direbbe oggi la stessa signora se
girando per Frascati ammirasse la ‘cura’ con cui stanno tenendo la città gli
amministratori attuali?! Intanto è noto come ogni ‘regime’ che passa non disdegna
di lasciare un proprio ricordo. Pensiamo
ai nomi delle vie: in poco più di un secolo ad esempio, l’attuale ‘Corso
Italia’ si chiamava in origine ‘Via
della Rufinella’, poi Via Vittorio Emanuele (ovviamente II), Via Goethe, e
infine Corso Italia. E che dire della voglia di ‘ingentilire’ i nomi delle strade? Anni fa un consigliere
comunale lanciò l’idea di cambiare il nome alla ‘via delle fratte’ perché
evidentemente lo riteneva volgare (non conoscendo la storia non poteva sapere che tale indicazione
ricordava la vegetazione che costituiva anticamente una sorta di confine tra il
centro abitato ‘estremo’, periferico e le ville (Piccolomini/Lancellotti/Aldobrandini)
separate solo dalla via dei Cappuccini (poi via Massaja). Qualcuno, il più che
centenario ‘piazzale della Stazione’ ha voluto
recentemente ribattezzarlo ‘Piazza Pertini’, senza dimenticare la ‘via
Prataporci’ cambiata da tempo in ‘Via di Pietra porzia’? Invece per
‘via Budelacci’ (ora diventata
prosecuzione di Via Celli) chi ha apposto la nuova targa forse riteneva che da
quelle parti ci fosse una…macelleria con frattaglie e budella sparse(visto che
ha modificato il nome di un benemerito vescovo in ‘Budellacci’ con due elle!)?
Ma se invece di esercitare in
tal modo la loro malata fantasia, gli amministratori si dedicassero di più, per
esempio, anche a rimettere targhe e segnalazioni stradali dove sono sparite da
decenni (come nel caso di via Rosignoli che nessuno sa più dov’è) e togliere
segnali e tabelle superati o comunque ‘sfasati’? Oppure a sistemare le strade -
e parliamo solo di quelle del centro o poco più – che presentano ampie buche da
tutte le parti, rifare le strisce
pedonali del tutto scomparse, nonché liberare
i marciapiedi dall’invasione di tavoli e sedie per tutta la città (e sono in
aumento), tanto che i pedoni in certi casi sono costretti a scendere dai
marciapiedi e passare in mezzo alla strada col rischio di essere
investiti. Controlli e manutenzioni poi
sembrano inesistenti, perché: a chi compete vigilare sui segnali stradali
distrutti, a chi riparare le buche con
un minimo di competenza e non sostituire il sampietrino mancante con una toppa
d’asfalto? Chi deve controllare che anche nel centro non vi siano palazzi dove
ciascuno si sente liberamente
autorizzato a tinteggiare del colore preferito la sua parte di condominio con effetto arlecchino (forse per adeguarsi
alla ‘fetecchia’ del ripristinato
carnevale tuscolano!). Non ci sono più regole edilizie?
Ed ancora: che raccolta differenziata si
fa a Frascati se alcuni compattatori caricano di tutto indifferentemente soprattutto da certi condomini ( che pure
rispettano le norme e dividono la spazzatura)? Inoltre Frascati-schiamazzopoli-pattumiera
pare essere anche l’obiettivo (comunque non nuovo) della cultura
amministrativa? Od occorre aumentare un
personale che tra dipendenti comunali e agenzie di servizi vari conta centinaia
di addetti?! Ma possibile che nessun consigliere comunale di maggioranza si
accorga del degrado e sono ‘cecati’ pure
i 64 personaggi delle liste che hanno appoggiato la candidatura del
nuovo sindaco (a cui tra l’altro non si possono certo attribuire tutte le carenze)?
Se poi ci si dovesse rispondere che
questa è l’eredità delle passate amministrazioni, allora vuol dire che comunque in un anno mezzo la ‘nuova’ ne ha seguito l’andazzo! Del resto per il futuro non fa sperare nemmeno
un partito (il PD) che, per esempio - di fronte a un piccolo pubblico plaudente
evidentemente più o meno legato all’imprenditoria amministrativa non solo
locale -invita ben due senatori a raccontare di riforme costituzionali (su cui da
tempo si conoscono le stesse informazioni dai resoconti dei giornali), e senza
che ne faccia seguito un sia pur breve dibattito. Il mugugno giustamente va
dilagando perché i cittadini (almeno
quelli che non sono legati al carro del clientelismo elettorale e non solo) vorrebbero
riappropriarsi della loro città e della sua storia. E dal momento che, comunque
si voglia cambiare, le pedine che girano son sempre quelle, né si è in grado di fare progetti che leghino ispirazione di
fondo, cultura e formazione socio-politica a obiettivi concreti, forse sarebbe
i caso di pensare da subito ad una forte (e unica!) lista civica composta da
personalità di rilievo ed elementi competenti
(non carrieristi, non politicanti di professione) e comunque rottamando i soliti noti, siano
essi di maggioranza che di opposizione.
Valentino Marcon (3/
IX/2015)
Nessun commento:
Posta un commento