LA PRESCRIZIONE SI INTERROMPE CON UNA RACCOMANDATA
Art. 2943 codice civile: Interruzione da parte del titolare
La prescrizione è interrotta dalla notificazione dell’atto con il quale si inizia un giudizio, sia questo di cognizione ovvero conservativo o esecutivo (1).E’ pure interrotta dalla domanda proposta nel corso di un giudizio. L’interruzione si verifica anche se il giudice adito è incompetente. La prescrizione è inoltre interrotta da ogni altro atto che valga a costituire in mora il debitore (2) e dall’atto notificato con il quale una parte, in presenza di compromesso o clausola compromissoria, dichiara la propria intenzione di promuovere il procedimento arbitrale, propone la domanda e procede, per quanto le spetta, alla nomina degli arbitri.
Affinché un atto possa acquisire efficacia interruttiva della prescrizione, a norma dell'art. 2943 quarto comma, c.c., esso deve contenere anche l'esplicitazione di una pretesa, vale a dire una intimazione o richiesta scritta di adempimento, idonea a manifestare l'inequivocabile volontà del titolare del credito, anche tramite il suo rappresentante, di far valere il proprio diritto nei confronti del soggetto passivo, con l'effetto di costituirlo in mora.
T.A.R. Roma (Lazio) sez. II 05 giugno 2014 n. 5982
Andreino ROSSI , mio zio carnale, fu per lungo tempo consigliere comunale del PCI a Frascati e, credo, anche segretario politico della locale sezione. Mi raccontava che la macchina da guerra del partito era in grado di contare i voti strada per strada, con una minima percentuale di errore.
Un ex assessore al bilancio di una cittadina castellana mi disse che, spingendo un tasto del computer si era in grado di conoscere, tributo per tributo, tassa per tassa, nome cognome, indirizzo e importo del dovuto dal debitore moroso.
Il sospetto conseguente, ma è nei fatti, induce a pensare che nulla sia stato fatto, in termini di recupero, per fini di imbonimento elettorale. Dalla conta dei voti strada per strada, alla conta dei voti residuo per residuo. E' solo cambiata la la modalità di controllo dell' elettorato !
ITACSARF E' UNA CITTA' RICCA
Immaginate una città immersa nel verde dei suoi vigneti e dei suoi uliveti. Questa era Frascati fino agli inizi degli anni 80; poi iniziò l'assalto al territorio, la crisi del vino e ....... la ricchezza per chi vide ettari e ettari di terreno agricolo divenire edificabile.
Per i conti comunali dovremo attendere ancora un ventennio (1999)
per vedere la mutazione ovvero il decollo dell' evasione tributaria.
La crisi sistemica scatenata da MUTUI SUBPRIME si manifestò nell' estate del 2008. La crisi dei conti comunali a Frascati era già scoppiata da tempo, da un ducennio !
Come è potuto accadere che, a parte gli spiccioli fisiologici e istituzionali, dal 2010 al al 2016, siano finiti a MALAGROTTA 4,8 milioni di RESIDUI ATTIVI per mano del SuperAssessore ( oggi Sindaco ) e quasi 11 milioni per mano del Sindaco e Assessore al Bilancio Alessandro ATTELLAPS ?
Chi doveva impedire, con gli atti occorrenti, che la prescrizione del credito si compisse ?
Chi ha causato questo IMMENSO DANNO ERARIALE ?
CHE FINE HANNO FATTO GLI AUTORI ?
QUALI AZIONI SONO STATE INTRAPRESE NEI LORO CONFRONTI ?
Chissà cosa ne pensa RODOLFO ?
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