COMUNICATO Marino, 6 febbraio 2018
MARINO. DIVINO AMORE, MOSSE E AMBIGUITA’ DI M5S E
PD.
TRA I VERI COERENTI
SICURAMENTE NOI COMUNISTI.
In queste ore, in verità nella pienezza della attività di campagna
elettorale dei partiti al Governo: PD in quello nazionale e alla Regione Lazio;
e M5S alla Città Metropolitana di Roma Capitale e a Marino; e dei partiti di
opposizione – come il PCI partecipe della Lista Potere al Popolo a livello
nazionale, Camera e Senato, e per la Regione Lazio; inopinatamente, a Marino,
l’inutilmente loquace (perché poco si confronta sulle cose cui viene
interrogato) sindaco M5S Carlo Colizza, ha lanciato – a freddo – un “allarme
bomba” mostrando una ogiva sprovvista di polvere di sparo e di spoletta da
innesco. Perché? Perché da “nuova forza politica, né destra né sinistra”
l’importante è “buttarla in caciara”. Ora, nel merito, l’attenta, puntuale, ed
una dei nostri referenti eletti in Consiglio Comunale, Eleonora Di Giulio, ha
nettamente e con chiarezza documentato e commentato di che cosa stiamo
parlando. Riportiamo di seguito e sottoscriviamo quanto motivato.
(Eleonora Di Giulio): Premessa:
sulla tematica del Divino Amore sono sempre stata da una sola parte, ho
sottoscritto ricorsi e partecipato alle iniziative contro una scelta scellerata
di gestione del territorio. Detto ciò so bene che durante le campagne
elettorali spesso si alzano i toni e si fanno promesse poi difficili da
mantenere. Tutti noi ricordiamo il " Ciaone Cemento al Divino amore "
con il quale Colizza ha inaugurato il suo mandato da Sindaco. Sono passati
quasi due anni, ed adesso, chissà come mai, improvvisamente, il tema viene
ritirato fuori, evidentemente per scaricare su altri il non fatto di questi
mesi. Forse, una volta arrivati a Palazzo Colonna, i nuovi amministratori
si sono accorti che esistono leggi, competenze ed iter amministrativi che non
si cambiamo con un semplice saluto da un palco.
Se, come afferma
Colizza, i costruttori, forti di una concessione del 2011, hanno ripresentato
una richiesta di VIA ( Valutazione Impatto Ambientale ) sarebbe interessante
vedere gli atti, leggere cosa ha prodotto il Comune di Marino, se e come
coinvolto. Perché presentare una richiesta è legittimo, e non risulta che sia
stata data a oggi alcuna autorizzazione. Oppure è semplicemente lo scaricare,
come è stato fatto per l’Ecocentro, la palla ad altri. Governare significa assumersi
delle responsabilità, non scansarle
Per questo, il segretario della sezione
PCI di Marino, Stefano Enderle, il candidato alla Camera nel collegio
uninominale di Marino nella Lista Potere al Popolo, Sergio Santinelli; e
Maurizio Aversa, candidato al Consiglio Regionale del Lazio per Potere al
Popolo, dichiarano: “Confermiamo la nostra linea politica circa la salvaguardia
dell’area oggetto delle mire di cementificazione; confermiamo il giudizio non
negativo dei primi atti dell’assessorato all’urbanistica del comune di Marino,
anche se ora non si comprende la cavalcata politicante del sindaco volta a
coprire(?) qualche errore o ritardo o conto non fatto in precedenza? Ricordiamo
che la nostra coerenza, sia nelle attività di lotta, sia nella attività di contrasto,
sia nella continuazione della nostra posizione netta, è, in buona compagnia, tra quelle che possiamo mostrare come vera
coerenza politica e di rispetto non tanto e non solo del tema della
salvaguardia ambientale, quanto soprattutto, del sentire e
della volontà espressa negli anni dai cittadini che vogliamo continuare a
rispettare: sia contro i sussulti del M5S, sia contro le ambiguità del PD, e
soprattutto contro i cementificatori.”.
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