COMUNICATO
STAMPA
Foto del 15 DICEMBRE 2013
Grottaferrata,
quelle strane coincidenze (e le verità nascoste).
Il
Viceprefetto Dott. Giancarlo DIONISI, Commissario Straordinario insediatosi a
Grottaferrata il 29 novembre scorso, dopo le dimissioni collettive rese “in
trasferta” dai 9 prodi Consiglieri, si è pronunciato rispetto ai 5 mln di euro assegnati al Comune con
Decreto interministeriale del 31/12/2021, nell’ambito del Piano Nazionale di
Ripresa e Resilienza (PNRR), quale contributo per i progetti di Rigenerazione
urbana relativi all’ex Mercato
coperto ed all’ex Bazzica.
Domenica 2
gennaio, alle ore 22.20 infatti, sulla pagina Facebook comunale è stato
pubblicato specifico comunicato stampa, nel quale il Dott. DIONISI esterna grande
soddisfazione definendo i due progetti “opere
che tornano a beneficio della socialità e della crescita culturale della
comunità”, esaltando “il lavoro di tutti i dipendenti - in
particolare degli Uffici Tecnico e Servizi Sociali - del Comune a cui va il mio
più sentito ringraziamento” e aggiungendo di “apprezzare la grande qualità e l’enorme impegno con cui, nonostante le
difficoltà del momento storico che stiamo vivendo, tutta la struttura comunale
sta lavorando”.
Il Commissario – dopo
dettagliata illustrazione dei progetti e delle relative finalità – conclude
rimarcando che un quinto del finanziamento (1 mln di euro) “va a completare e dare compimento tangibile
all’opera di coprogettazione e coprogrammazione che il Comune nel corso degli
ultimi anni ha messo in piedi sui fabbricati del complesso denominato ex
ristorante La Bazzica, facenti parte di patrimoni confiscati alla criminalità
organizzata che, grazie ai fondi del PNRR, torneranno a tutti gli effetti a
disposizione della collettività grottaferratese”.
Ferma restando la
liceità della comunicazione istituzionale da parte del Commissario prefettizio
e tralasciando, per ora, l’imprescindibile ricostruzione delle complesse
tematiche del Mercato coperto e della Bazzica, anche e soprattutto per
chiarezza di informazione verso i Cittadini sulla realtà dei fatti, è opportuno
evidenziare alcune “singolari coincidenze”.
Domenica 2 gennaio, alle ore 21.07, l’ex Sindaco è intervenuto anch’egli sui
fondi del PNRR assegnati dal Governo a Grottaferrata, sciorinando sulla sua
pagina Facebook una serie di dichiarazioni che, a parte la consueta lettura di
parte, coincidono sostanzialmente con quelle attribuite al Commissario e
pubblicate poco più di un’ora dopo (le 22.20, come detto) sulla pagina Facebook
del Comune.
La strana concomitanza degli interventi (e la coincidenza dei contenuti), peraltro pubblicati nella tarda serata di una giornata festiva, pone alcune riflessioni, specie riguardo il comunicato apparso sulla pagina Facebook comunale. Innanzitutto ci si domanda chi ha materialmente postato le dichiarazioni del Commissario prefettizio. In termini di legge, e per quanto dato sapere, l’ex Addetto Stampa ed il personale della struttura di supporto al Sindaco, dovrebbero aver concluso il loro rapporto con l’Amministrazione comunale il 27 novembre, al termine della consiliatura. Oppure no? E in ogni caso, chi ha attualmente accesso alla pagina social del Comune, per pubblicare, a tarda sera di una giornata festiva, un comunicato stampa? È personale comunale? Ove così fosse, qual’é la figura preposta a tali funzioni che, così diligentemente, avrebbe scritto il post alle ore 22.20 di domenica scorsa?
Lasciando aperti tali
quesiti, ricordiamo – per doverosa cronaca, anche politica – che l’ex Mercato coperto rientrava in una Convenzione urbanistica stipulata tra
il Comune e la Società “Goveli” nel
2011, e, fino a prova contraria, era stabilito l’abbattimento della fatiscente
struttura a carico di “Goveli”, con costi ricompresi negli oltre 6 mln di euro di opere da realizzare “a
scomputo”, nell’ambito del Piano
Integrato di Intervento (PII) sull’area ex Traiano, approvato nel 2008
(Giunta GHELFI-ter, Assessore all’Urbanistica Marco BOSSO).
Così come è doveroso
ricordare che l’area ex Bazzica è stata
assegnata al Comune nel 2010, in base alla Legge n. 109/1996, dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e
la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata
(ANBSC), subordinatamente all’esclusivo
utilizzo per finalità di carattere sociale. Lecito quindi domandarsi in che
modo un Ostello “destinato ai giovani
europei per la coesione sociale” (Andreotti dixit) possa rientrare tra gli scopi sociali tassativamente
prescritti per legge.
Ed altresì doveroso
sottolineare che i fondi assegnati dal
Governo non discendono da alcuna strategia politico-amministrativa di Andreotti
& co., come l’ex Sindaco vorrebbe far credere, bensì sono frutto esclusivo della sciagurata
emergenza pandemica mondiale da COVID-19 che ha portato all’elargizione, da
parte dell’UE, di oltre 200 mld di euro, parte dei quali dovranno essere
restituiti dall’Italia (in merito, sarebbe interessante sapere se i 5 mln di
euro entusiasticamente strombazzati rientrano tra quelli a fondo perduto o, invece,
tra quelli da restituire all’UE).
Pertanto, anziché
dilettarsi in trionfalistiche dichiarazioni tutte da verificare ed approfondire
nel merito, l’ex Sindaco dovrebbe chiarire ai Cittadini che fine hanno fatto i 6 mln di euro in opere pubbliche per la Città
da realizzare a spese di soggetti
privati, nell’ambito del PII ex Traiano, oltre a spiegare la compatibilità dell’Ostello con le prescrizioni della Legge
n. 109/1996.
Numeri alla mano, checché ne dicano i trionfalistici (e simultanei)
comunicati stampa usciti la sera del 2 gennaio scorso, e stendendo un pietoso
velo sui miseri peana a commento del post di Andreotti, scritti dai “soliti
noti” beneficiari di laute prebende nel quinquennio finto-civico, il Comune sembrerebbe rimetterci, come
minimo, 1 mln di euro (6 mln ex Traiano meno 5 mln PNRR), oltre all’effettiva necessità di spendere 10 mld
delle vecchie lire per il fantasmagorico “teatro-auditorium /centro polivalente per la cultura” e per un “ostello” dalle non meglio precisate
finalità. Ma tant’é.
A margine, visto che
lo stesso Andreotti ha richiamato i (tristemente) noti “luoghi dell’abbandono”,
vantandosi di avervi “puntato con
decisione dal punto di vista progettuale” nei cinque anni di (infausta)
amministrazione, è d’uopo porre l’attenzione sulla Delibera coi poteri di Giunta n. 8 del 14/12/2021, con la quale il Commissario ha approvato la bozza di
verbale di riconsegna dell’immobile comunale “Il Cavallino”. Occorre farlo,
considerato che su questo delicatissimo argomento (come su tanti e tanti altri
ancora…), nessuno si é finora pronunciato.
Misteri della fede?
No. Piuttosto reiterate “anomalie” derivanti dall’Amministrazione Andreotti
delle quali, prima o poi, qualcuno dovrà rispondere ai Cittadini, anziché
continuare a mistificare la realtà con dichiarazioni autocelebrative.
6 gennaio 2021
Giampiero
FONTANA
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