IL RACCONTO DI PADRE DOMENICO
E' una storia quella riportata da P. Domenico, Guardiano del Convento di San Bonaventura dei Frati Minori a Frascati, nel giorno della FESTA DEL SANTO BAMBINO, che parte da molto lontano.
Inizia a Greggio, in quel lontano Natale del 1223 in cui San Francesco volle rivivere in una grotta le sofferenze di quel piccolo bambino; una data importante quel 25 dicembre 1223 in cui inizia la storia del Santo Presepe.
Passano i secoli, corrono gli anni e si giunge a quel 25 maggio 1614 in cui la chiesa, fatta costruire sui resti di una cisterna romana dal cardinale Alessandro Peretti Montalto (1572-1623) e terminata intorno al 1611, venne consacrata.
Da allora, ogni anno, i Frati Francescani usarono comporre un Presepe.
La nobildonna Camilla Orsini, moglie di Marcantonio Borghese, visitando le chiese frascatane rimase colpita dalla bellezza di quella composizione, ma rimase delusa della poca bellezza del bambino; fece quindi dono alla chiesa di un modello del Bambino Gesù in cera vestito di pregiate vesti e ricoperto di ori e preziose pietre.
Purtroppo, a dimostrazione che ora come allora il sacro per alcuni ha poca importanza, nel 1716 dei ladri trafugarono i preziosi ornamenti e quanto di prezioso lo adornasse; i Frati rivestirono amorevolmente il Santo Bambino e lo posero, nel 1732, dietro l'altare maggiore della chiesa, per poi traslarlo nel 1829 nella Cappella di S. Anna che divenne la Cappella del Santo Bambino.
Donna Vittoria Altieri Pallavicini lo arricchì allora di una corona principesca, impreziosita da rubini e smeraldi a motivo della grande devozione che nel circondario aveva attirato.
Ancora una volta, nella notte fra il 4 e il 5 gennaio 1888, alla vigilia della festa del Santo Bambino, ladri sacrileghi perpetrarono l'ennesimo furto, per di più riducendo in frantumi la statua e gettando i frati nella più profonda costernazione.
I resti furono portati in processione per diversi giorni affinchè i fedeli prendessero conoscenza del grave vulnus inferto alla comunità intera.
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