sabato 13 marzo 2010

Mogli, cognati, segretarie......... Presidente questa CASTA ci ha rotto i maroni !

Basta leggere l'articolo edito da PANORAMA per capire il senso della CASTA

Certo, ci sarà stato il " complotto ", i soliti noti si saranno messi di traverso per vincere le loro battaglie da due soldi, ma il destro chi glielo ha fornito?

L'elettorato è sfiduciato, NON VEDE IL CAMBIAMENTO !

E ad un anno dalle nozze......già si parla di divorzio !

Si può andare ancora avanti con questa gente?

DATECI UN Pò DI SERIETA' E COERENZA LEGHISTA





Caos liste, la promessa del premier "Gli esclusi saranno assessori"
Berlusconi ai vertici del partito: "I più meritevoli in giunta"


di Laura Mari

Più che dalla battaglia delle carte bollate, l´ultima speranza per i 41 candidati romani del Popolo della Libertà arriva direttamente dal premier Silvio Berlusconi. «Qualora la lista provinciale del Pdl non fosse riammessa a Roma - ha garantito il presidente del Consiglio - sarà premiato il merito e i componenti della lista saranno protagonisti della giunta regionale». Parole che accendono una luce alla fine del tunnel del pasticcio delle liste. E alla delusione dell´esclusione (non ancora definitiva) dalla competizione elettorale, si sostituisce ora, per i 41 candidati del Pdl, il miraggio delle poltrone dei quindici assessorati regionali.

Dopo essere sceso in campo per risolvere il "pasticcio" di Alfredo Milioni e ribadendo ancora una volta che «dopo aver ascoltato per oltre un´ora tutti i presenti in tribunale il 27 febbraio» ed essersi convinto che la responsabilità sia tutta «dei magistrati e della sinistra», ieri sera il premier è passato alla fase B e intervenendo al summit dei dirigenti del partito di Roma e del Lazio, all´Hotel Rome Cavalieri, ha dato un´indicazione chiara e precisa ai candidati della lista romana. «Ho ancora fiducia nella sentenza del Consiglio di Stato - ha precisato Berlusconi - ma se la lista non venisse riammessa, allora dico di fare una X sul nome di Renata Polverini». E lei, la candidata del centrodestra alla presidenza del Lazio, non può che sorridere dal palco mentre il premier le alza il braccio in segno di vittoria e, dopo averla salutata, la fa scendere dal palco senza neanche farla parlare.

In platea, ad ascoltare, la first-lady capitolina e candidata Pdl Isabella Rauti, presente in sala ben prima dell´arrivo del premier Berlusconi, al contrario del marito-sindaco Alemanno che arriva al summit con dieci minuti di ritardo. Accanto a lui, la deputata Barbara Saltamartini (moglie del candidato Pietro Di Paolo), l´eurodeputato Alfredo Pallone, il ministro della Gioventù Giorgia Meloni, il senatore Maurizio Gasparri, il coordinatore Pdl del Lazio Vincenzo Piso e molti dei 41 candidati attualmente esclusi dalla corsa alla Pisana. Ed è a loro che si rivolge Renata Polverini quando, a convention finita, dà un seguito alle promesse di Berlusconi garantendo ai candidati che «si impegneranno», che entreranno nella futura giunta perché «sono persone che hanno esperienza».


E «impegnarsi», a livello pratico, significa dirottare i voti su altri candidati delle liste che sostengono la Polverini o, comunque, sul simbolo di Renata Polverini presidente. «Cercherò quelli più vicini ai miei principi, ma di sicuro in caso di esclusione definitiva porterò il mio elettorato a votare» dice Samuele Piccolo, il recordman delle preferenze in Campidoglio. Ed essendo al momento il candidato con il maggior numero di elettori (si dice che il pasticcio sia stato causato per il ritardo provocato dal tentativo last-minute di cancellare il suo nome dalla lista), a chi gli domanda se si aspetta in cambio un posto da assessore, Piccolo si limita a sillabare «sicuramente».

E Andrea Augello, responsabile della campagna elettorale della Polverini, dice che ora «l´importante è far capire agli elettori che la Polverini c´è, che è ancora candidata». Ma c´è già chi ha le idee più chiare. «Tra i nomi della lista civica Polverini consiglierei di votare il cardiochirurgo Massimo Martelli» ipotizza il candidato Pdl Donato Robilotta, dando dunque adito alle voce che darebbero proprio Martelli e Gilberto Casciani tra i nomi più in quota su cui far riversare i voti pidiellini. «Al momento farei una X solo sul simbolo della Polverini» dice il candidato Francesco Lollobrigida, cognato del ministro Meloni. E mentre Luigi Celori sorride all´idea di un assessorato, Pietro di Paolo, "sponsorizzato" nella corsa alla Pisana dal sindaco Alemanno ammette «di non aver proprio sentito quel passaggio del discorso di Berlusconi».

Ma essendo solo 15 le poltrone da assessori in Regione, se la Polverini vincesse, per non scontentare i candidati si potrebbe pensare a un rimpasto nella giunta capitolina. «Deciderà Alemanno», spiega l´assessore al Commercio Davide Bordoni, mentre l´assessore alla Casa Alfredo Antoniozzi sorridendo precisa: «Ma no, si parlava solo di posti in Regione». (12 marzo 2010)



EHIA EHIA ALALA' ALALA' ALALA' : E' QUASI TORNATO L' ASSE !
MANCA SOLTANTO " IL PATTO D'ACCIAIO" E CI SIAMO !






MF Dow Jones 12.03 10:02 - Regionali: Di Pietro, siamo pilastro portante alleanza (Stampa)


ROMA (MF-DJ)--"Noi siamo, se non l'asse, un pilastro portante di un'alleanza che puo' portare a un ricambio del Governo". E' quanto dichiara Antonio Di Pietro, leader dell'Idv, in una intervista alla Stampa, in merito alla manifestazione che si terra' domani a Roma contro il Governo.

"Un'allenza - prosegue Di Pietro- per realizzare un'alternativa al modello di Governo berlusconiano razzista e fascista. Per questo scendiamo in campo sabato per una manifestazione che dovra' essere unitaria" Alla domanda se e' contento di salire sul palco con gli altri leader della nuova unione, Di Pietro risponde che "piu' siamo e meglio e', quando si tratta di difendere la democrazia".

"Domani e' un'occasione in cui piu' esponenti di partiti diversi - conclude - si vogliono mettere insieme con l'unico obiettivo di costruire una barricata, perche' il Parlamento, la magistratura, la Consulta e l'infomazione sono stati bloccati e imbavagliati". red/pie

HEIL TOTO'

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