GLI ASTENUTI DI OSTIA ENNESIMA CONFERMA DEL FALLIMENTO
TUTTI AL MARE !
Nel chiacchiericcio post-elettorale, come sempre, si perde di vista l'elefante che passa.
Come sempre, quando dal chiacchiericcio si passa alla razionalità dei numeri, l'assunzione di tesi di routine dettate dalla pancia di appartenenza induce i sostenitori a figure barbine.
Aldilà del fatto di chi abbia contribuito al successo del vincitore, i tanti afficionados degli sconfitti dovrebbero, a mio modesto parere, analizzare perchè solo 62.381 elettori su 185.661 si siano recati alle urne. E questo vale ancor più per i tanti veggenti che già hanno certificato la vittoria della
Giuliana DI PILLO
in forza della convergenza del voto di CASAPOUND. A costoro, dotati del potere di scrutare all'interno delle cabine elettorali, faccio sommessamente notare che i 5.944 voti riportati al primo turno dal MAZZELLA , qualora integralmente conferiti al ballottaggio, nulla avrebbero cambiato nel risultato finale della competizione. E' dunque altro il problema da analizzare. E questo è tanto più vero quando assistiamo alla notizia che ci perviene dalla stampa :
IL CROLLO
Un fiasco perfino peggiore di quello del 5 novembre, quando infilò la scheda negli scatoloni del Viminale solo il 36% degli elettori potenziali. Lo sconforto degli scrutatori diventa grottesco in una sezione di Tor de' Cenci, in via Santi Savarino, dove hanno votato appena in 2 su 998 aventi diritto. Qualche raffronto: alle comunali del 2016, a Ostia la partecipazione aveva superato il 56%. E nel 2013, alle ultime municipali, l'affluenza aveva sfiorato il 53%; significa che in quattro anni si sono persi oltre 20 punti percentuali.
Un fiasco perfino peggiore di quello del 5 novembre, quando infilò la scheda negli scatoloni del Viminale solo il 36% degli elettori potenziali. Lo sconforto degli scrutatori diventa grottesco in una sezione di Tor de' Cenci, in via Santi Savarino, dove hanno votato appena in 2 su 998 aventi diritto. Qualche raffronto: alle comunali del 2016, a Ostia la partecipazione aveva superato il 56%. E nel 2013, alle ultime municipali, l'affluenza aveva sfiorato il 53%; significa che in quattro anni si sono persi oltre 20 punti percentuali.
E CI STAVANO ANCHE LE PREFERENZE !
A breve andremo a votare con una legge elettorale novella; una legge che del passato conserva l' illegalità per quanto attiene al divieto europeo di variare lo strumento di voto nell' ultimo anno della legislatura. L'elemento che la caratterizza, la truffa novella, è l'assenza delle preferenze. La minestra è bella che preconfezionata; mancano soltanto gli odori e le spezie per insaporire il brodo. Mancano solo i collegi elettorali che i MALVIVENTI ( poetica definizione del Senatore Antonio RAZZI che ben li conosce ! ) acconceranno alla bisogna per il salvataggio delle poltrone sulle quali posare le guance della loro faccia.
Ecco, OSTIA ci dice che neppure la possibilità d' indicare il proprio consigliere comunale desiderato ha stanato il 64% al primo turno.
Resta comunque invariata la struttura sottostante alla neo Presidente del X Municipio; ovvero la BUROCRAZIA che nei passati decenni ha dato prova della inefficienza nel controllo del territorio e del patrimonio comunale.
Questa è la vera fotografia del voto ostiense che ha portato alle mie riflessioni sul pontile !
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