QUID NON FECIT (IN)GIUSTITIA FECIT NICOLA MORRA
Poi le faccende della politica e gli impegni sempre più pressanti, culminati dell'attuale ruolo di Presidente della
COMMISSIONE PARLAMENTARE ANTIMAFIA
hanno reso difficile avvicinarlo.
In verità anche la delusione per le performances del M5S, le sue capriole per conservare le poltrone (governo e Regione Lazio incluse), hanno contribuito ad appannare l' immagine dei suoi esponenti.
Debbo testimoniare che quello che mi colpì da subito di questo professore di storia e filosofia cosentino fu l'estremo rigore nell'asserzione dei suoi concetti.
Oggi posso testimoniare ancora che, uscito dalla gabbia di un partito che ha fatto il suo tempo, con un ex ministro della (IN)GIUSTIZIA come DJ FOFO, quella grinta e quel rigore sono rimasti intatti.
Affermo che alle 7,30 del mattino era già a PALAZZO SAN MACUTO; alle 18,00 ho visto la sua auto con scorta attenderlo e poi allontanarsi ..... visto che alle 19,00 era ancora al lavoro.
Nell'intermezzo solo un breve saluto mentre riceveva nuove figure fra una commissione e l'altra, insomma uno che,
CONTRARIAMENTE A TANTI,
la paga se la guadagna !
MA DI COSA SI PARLAVA ?
Ripercorrere la storia di JVAN BAIO ora sarebbe oltremodo lungo e tedioso, visto che da anni la racconto.
In nuce dirò che è la storia di un ERRORE commesso da un onesto cittadino che ha creduto nello Stato; si è opposto e ha denunciato fatti mafiosi e, incredibile a dirsi, ha perso il posto di lavoro non essendosi opposto ad un licenziamento la cui prova di conoscenza è la firma falsa apposta sulla RR di una raccomandata.
Ecco la storia che il Senatore NICOLA MORRA ( ormai libero ) ha voluto far ascoltare ai COMMISSARI che sono rimasti increduli e di stucco dinanzi a 3 filmati.
Ne è conseguito in tribunale un verdetto inappellabile:
IL FATTO NON SUSSISTE.
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