VALERIO VELTRONI fratello di WALTER SOTTO PROCESSO PER CRAC DI 60 MILIARDI
Pubblicato il 21/01/09 alle 15:43:55 GMT pubblicato da redazione
Crac cosmopolitan di tirrenia: venne chiesto il processo per valerio veltroni, fratello di walter veltroni, crac di 60 miliardi
STIAMO PARLANDO DI UNA FAVOLETTA? NO NON E' UNA FAVOLETTA : NE ACCENNO' MASTELLA DOPO LE SUE DIMISSIONI IN UNA PUNTATA DI PORTA A PORTA CON VESPA.
Nel maggio del 1999 o giu' di li', mi trovai una mattina a prendere il pendolino (ancora non si chiamava eurostar), per Roma dalla stazione di Pisa , ed un signore con gli occhiali accanto a me, sul marciapiedi in attesa del treno aveva sotto il suo braccio un mucchio di quotidiani locali . Il signore in questione era vestito bene , ma molto pallido e nervosamente apriva e chiudeva i suoi giornali, ad un certo punto mi accorsi dalle foto sulle prime pagine e sulle locandine dell'edicole della stazione , lo riconobbi , quel signore era Valerio Veltroni, fratello di Walter Veltroni , preoccupato perche' dalle sue attivita' di manager del cinema erano spariti tanti, ma tanti miliardi, che nemmeno il Mago Silvan con i suoi strabilianti giochi ci sarebbe riuscito. Che significa avere un fratello vicepresidente del Consiglio, significa che le banche ti aprono tutte le porte e tu se sei bravo puoi anche riuscire a fare qualcosa di concreto. Ma il Crac di cui stiamo parlando riguarda anche Guendalina Ponti, figlia del marito di Sofia Loren.
Insomma dagli archivi storici su Valerio Veltroni e Guendalina Ponti emerge che per la Cosmopolitan di Tirrenia, sono spariti una barca di miliardi, e quando si tratta di miliardi e tanti bisogna fare un viaggio contro il tempo, fare una bella indagine di giornalismo partecipativo, che denomineremo:
INDAGINE SUL CRAC COSMOPOLITAN DI TIRRENIA PROTAGONISTA VALERIO VELTRONI FRATELLO DI WALTER VELTRONI ( per buona memoria)
Da alcuni atti dell'inchiesta, si intuisce la facilita' con cui si ottennero finanziamenti pubblici a fondo perduto o prestiti della Cassa di Risparmio di Pisa, e il tam tam dei cronisti pisani fece intuire sviluppi clamorosi sul caso Valerio Veltroni , da sottolineare che i quotidiani nazionali se ne guardarono bene di occuparsi del caso Valerio Veltroni. Il tam tam era incessante : sospetti di flussi di denaro collegabili a societa' off-shore, flussi su banche svizzere. Se non fosse stato per il tam tam dei giornalisti di Pisa e in particolare di un giornalista di nome Marco, forse Valeriuccio avrebbe potuto girare la frittata a modo suo.
Ma ai pisani toccategli tutto, ma se gli toccate i soldi, sono cazzi vostri.
Le banche di Pisa erano state quasi svuotate per il Cosmopolitan di Tirrenia, e a Pisa le preoccupazioni erano anche mirate al fatto che nessun giornale importante, aveva messo in risalto la notizia del Crac.
Ma Valerio Veltroni era esperto in certe alchimie della finanza, era gia' stato indagato 3 anni prima a Grosseto a proposito delle coop:
"GIUDICE DELLE COOP INDAGATO AVVISO A VALERIO VELTRONI" 20 giugno 1996 pagina 17, con numero porta sfiga, a cura del Corriere della Sera, articolo non firmato, sicuramente per rispetto del grande Walter Veltroni, che per chi non lo sapesse e' stato anche un bravo direttore del quotidiano L'Unita', oggi diretto da una bella gnocca.
"CRAC COSMOPOLITAN CHIESTO IL PROCESSO PER VALERIO VELTRONI"articolo del 22 aprile del 1999 a pagina 19 del Corriere della Sera, questa volta firmato da Ivo Caizzi.
Emerge la facilita' con cui Valerio Veltroni ottenne finanziamenti pubblici a fondo perduto o prestiti della Cassa di Risparmio di Pisa e di altre banche: tanti miliardi, ma proprio tanti, un giro di miliardi di vecchie lire, da 60 miliardi di lire.
I rapporti Ponti-Veltroni e Cassa di Risparmio di Pisa risalgono al 1988.
Nel 1993 si segnala un'escussione subita dalla Cassa di Risparmio di Pisa di una garanzia di 3 miliardi di lire, presentata ad altra banca a favore della societa' "ITAFIN BROKER'S S.P.A. la quale aveva ricevuto un finanziamento in valuta di 60 miliardi, assistita da un contratto di swap con la societa' "GESTI.VAL."
Ma tutti i nodi vengono al pettine, Valerio con la societa' ITAFIN si fece travolgere da speculazioni avventate sulle valute, e insieme a Guendalina non riuscirono a ultimare i lavori di muratura a Tirrenia, arrivo' il dissesto e la disoccupazione dei poveri muratori impegnati nei lavori.
Scatto' cosi' un ispezione della Banca d'Italia su eventuali fidi facili della ingenua Cassa di Risparmio di Pisa, ingenua con i potenti e crudele con i clienti normali.
Fu inevitabile uno sconto tra ulivisti e craxiani, con alcuni avvicendamenti dei giudici, che dovevano raffreddare le patate bollenti, cose che approfondiremo nel corso della nostra inchiesta su Fai Notizia.
Le indagini preliminari erano destinate ad accertare eventuali responsabilita' della Cassa di Risparmio di Pisa sotto il profilo di un conflitto di interessi ai sensi dell'articolo 2631 .
La favoletta, che favoletta non e', continua, perche' a distanza di anni non tutti sanno cosa e' stato capace di combinare il fratello di Walter Veltroni, e Mastella quella sera a Porta a Porta non ha cantato. Perche' ha anche lui i suoi scheletri nell'armadio, Mastella ha solo accennato un ritornello, perche' ha da perdere, noi ci siamo limitati a ricostruire una pagina di storia, con il senso della musica della verita', con una Sinfonia dedicata a Valerio Veltroni, assente il grande Riccardo Muti.
Vi siete dovuti accontentare del piccolo oiligriv.
oiligriv
Articolo segnalato dall'amico di Fainotizia in questa pagina http://www.fainotizia.it/2009/01/13/crac-cosmopolitan-di-tirrenia-venne-chiesto-il-processo-valerio-veltroni-fratello-di-walt
venerdì 20 novembre 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento