martedì 5 gennaio 2010
Il VINO di ROMA : finalmente qualcosa si muove
Il modo più comodo per raggiungere il centro di ROMA è indubbiamente il treno. Ho scritto comodo, non confortevole.
PROVARE PER CREDERE !
Segnalo il fatto alla gentile signora che controlla i biglietti, precisando che è la seconda volta che verifico questo deprecabile stato dei bagni nelle carrozze e che lo evidenzierò al Dott. Moretti....Amministratore Delegato di FFSS.
Comunque...... in tutta tranquillità si giunge alla Stazione Centrale della CAPITALE dove le FFSS tengono tutto sotto controllo con particolare riguardo alla decenza.
Anche di questo si occuperà il dott. Moretti!
Finalmente, dopo l'azione del Sindaco Di Tommaso, dopo la SUA sollecitazione al Sindaco di Roma Gianni Alemanno, si fa qualcosa per il vino.
IL VINO DI ROMA
DEGUSTAZIONE
Luogo: Domus Talenti, via delle Quattro Fontane, 113 - Roma
La fortuna del vino di Roma è determinata da fattori territoriali e climatici ed ha una sua storia: si incentra nelle Colline Romane, ha punti di forza nella zona del “Cesanese” e del litorale Nord, nella zona di Cerveteri. ( SOB, GULP, GASP, Grunt....e il FRASCATI unne sta??????? !!!!!!)
L’esposizione IL VINO DI ROMA – 3000 anni di storia, tradizioni e cultura vuole sostenere questa grande vocazione produttiva, esaltando gli aspetti qualitativi del prodotto odierno, quale frutto di un patrimonio di esperienze millenarie e fattore fortemente caratterizzante ed identificativo del territorio e della sua offerta.
La mostra è aperta tutti i giorni (tranne il primo gennaio) dalle ore 10.00 alle ore 19.00
Il 10 gennaio, giorno di chiusura della mostra, è prevista una degustazione gratuita per permettere ai visitatori di assaporare il vino di Roma.
Sta di fatto che, giunto in loco............
Il VINO di FRASCATI io l'avrei promosso come " IL VINO DEI CESARI".
Il SINDACO DI TOMMASO nella Sua attività promozionale preferì chiamarlo IL VINO di ROMA.
Purtroppo, visitando l'esposizione, mi rendo conto che il VINO di ROMA con il FRASCATI " NON CI AZZECCA NULLA" ( direbbe così un dotto politico a noi noto).
Non solo non c'è neppure una bottiglia di FRASCATI, ma nelle innumerevoli plance che descrivono nei millenni la storia del vino il nome FRASCATI compare una sola volta.
Guardate il filmato e ne converrete.
http://www.youtube.com/watch?v=OXZjL1nWmsc
( copiare la stringa e cercare su internet)
Così, tornando sulle ex-verdi colline, mi convinco che il COMUNE di FRASCATI, dopo l'appena trascorso DUCEnnio, dovrebbe modificare il suo sito web.
SOSTITUIRE " CITTA' DEL VINO " con " CITTA' DEL CEMENTO" per rispetto , se non altro, all'attuale " GENIUS LOCI" che s'aggire nelle stanze di PALAZZO MARCONI.
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Angelo.....le verdi colline di cemento !!!!!!
RispondiEliminaE sulla "Bretella", appena inaugurata, già ci stanno costruendo un ALBERGO
Non mollarli !
Luigi
Ti ringrazio per questo interessamento. Per uno che quotidianamente si reca a Roma con il treno, costituisce motivo di avvilimento essere trattati in questo modo. A parte la vetustà delle carrozze ( alla Stazione Termini non se ne vedono altre peggio conciate), alla quale ormai abbiamo fatto tutti l'occhio e l'abitudine, nel caso si debba ricorrere alla toilette simili spettacoli sono all'ordine del giorno. Uno schifo!
RispondiEliminaLuciano
non prendo quasi mai il treno... mi è capitato di farlo in occasione di queste vacanze, ed oltre allo schifo descritto la cosa che più mi ha sorpreso è stato vedere un dipendente delle FFSS addetto alla pulizia della banchina gettare le immondizie sulle rotaie per evitare la fatica di raccoglierle...
RispondiEliminaCaro angelo, simo alla frutta... quella finta ed inamidata, perchè quella vera non sappiamo più dove piantarla.
il problema del vino è l'altra grande piaga che attanaglia frascati?
Dove eravamo rimasti...
RispondiEliminasì al vino...
ora vi racconto una storia:
Mio nonno era socio della Cooperativa San Matteo, la quale come voi tutti sapete è fallita, ora nella stiorica sede ("la torre") verra posta una società di macchinari industriali (carelli levatori e simili). quello che molti di voi non sanno è che alla società in oggetto sono stati dati 300 mq di struttura ad uso commerciale... se questi fossero stati dati agli amministratori della San Matteo forse si sarebbe potuta vendere la torre e spostare l'attività nell'altra cantina, evitando il fallimento dell'ultima cooperativa di viticoltori... ciò non è stato fatto. Molti viticoltori hanno stinconato le loro vigne altri sono diventati ostaggio delle tre cantine principali del territorio (che sottopagano il prodotto).
Per finire... tutto il meteriale per l'imbottigliamento della San Matteo è stato venduto ad una Cooperativa di Monte Porzio...