Partito dei Comunisti Italiani – MARINO
25 marzo 2014
L’analisi, il rattoppo, l’unità. Noi proponiamo un
referendum: o noi per il rinnovamento, o la destra!
Mentre viene annunciata una
coalizione a sostegno di Eleonora Di Giulio non specificando chi siano i
soggetti eventuali, Sel lancia un appello di coalizione unica rivolto a Tammaro
e Di Giulio.
Al contrario, noi restiamo convinti che per battere e cacciare la
destra da Palazzo Colonna occorre una grande unità di un centrosinistra ampio
che faccia perno sul Partito Democratico.
Non esiste nessuna violazione
di legge democratica e costituzionale per lo svolgimento delle primarie. Tanto
è vero che non esiste alcuna denuncia ad alcuna autorità attivata dai perdenti
partecipanti. E’ vero, come dice Sel, che le primarie sono uno strumento
possibile ma non voluto da tutti. Ad esempio Pdci, da solo, ne ha chiesto
l’annullamento poco prima dell’indizione, dopo che era venuta meno la
principale candidatura sostenuta dal Pd di Astorre e Franca Silvani: quella di
un ex direttore di banca. Contro la richiesta politica del Pdci, in nome della
democrazia e della partecipazione, si sono schierati il Pd di Franca Silvani e
il comitato di Eleonora Di Giulio. Quindi, come dice Sel, non si è voluto fare
una valutazione politica che oggi viene riproposta. Dove sta la novità? La
novità, secondo Sel, consiste nel fatto che oggi non si tratta più di
valutazione politica. E come fa tutto ciò? Andando alla magistratura? Dai
carabinieri? Alla Polizia? Denunciando una attività criminale di Aversa e di
Ciamberlano che hanno costituito apposito comitato per intimorire, percuotere,
terrorizzare gli elettori (duemila) che sono andati alle primarie? No. Sel fa
tutto ciò compiendo una valutazione politica. Appunto. Allora, se siamo alla
valutazione politica qualunque cosa possa unificare in un sol corpo Tammaro e
Di Giulio dimostrerebbe solo il madornale errore di Tammaro di non partecipare
alle primarie, determinando l’esito delle stesse in un senso differente da
quanto oggi non viene accettato come risultato. Allo stesso modo, dimostrerebbe
in egual misura, la totale incapacità ed inaffidabilità politica (unita al solo
perseguimento degli interessi di un gruppo piddino minoritario, nel Pd e tra la
popolazione) di quanto si muove attorno alla Di Giulio che non ha voluto unire
alle proprie forze una candidatura specchiata di Sel. Cioè? Cioè si sono fatte
allora, scelte politiche errate, contro Sel e contro i comunisti, che
indicavano una differente analisi politica e davano suggerimenti unitari per
tutto il centrosinistra: Pd incluso. Le risposte venute sono state un
estremismo che hanno isolato Sel e Pdci, da parte di Tammaro e di Di Giulio.
Quindi ancora risposte politiche. Intanto duemila cittadini hanno fatto la fila,
hanno votato ed hanno scelto un candidato. Ed ora siamo alla stessa situazione.
A qualcuno, soprattutto i minoritari del Pd che sono fuggiti dalle proprie
responsabilità, e voltando le spalle al Pd che fino ad un minuto prima hanno
diretto (chissà se c’entra qualcosa che ai vari Ambrogiani, Candi e Iozzi il
candidato che ha vinto le primarie abbia detto: rinnovamento! Basta vecchie
candidature!) accorsi a sostenere la Di
Giulio , non va giù di aver perso, e propone sotto falsa veste
“criminale” la nuova analisi della realtà marinese. Mentre sullo sfondo ci sono
due cose da cui partire: lo sfascio della città e il malgoverno di otto anni di
centrodestra. A questo c’è già una risposta comune negli intenti programmatici
di Pd, Pdci, Sel, Di Giulio. Allora diventa una analisi errata quella svolta
adesso da Sel. Come è peggiore della situazione attuale il rattoppo che
vedrebbe convergere in una bolgia estremistica fine a se stessa Tammaro e Di
Giulio per proporre candidato sindaco chi? L’uno o l’altro o un esponente di
Sel? Quanto è stato negato alla proposta costruttiva di Pdci e Sel, viene ora
“concesso” in nome della “guerra al Pd”? Se tale combinazione si attiverà,
oltre l’infantilismo di certa parte del centrosinistra marinese che non danno
valore all’unità e che “abbocca” ad ogni provocazione della destra, resterà
dimostrato che c’è qualcuno che ancora è in grado di mantenere la barra dritta,
pure nella tempesta. E, soprattutto, che sarà chiaro che la battaglia a cui
daremo vita non sarà una guerra fratricida a beneficio della destra, ma un vero
e proprio Referendum a cui chiamare i cittadini: a Marino, volete o no il
rinnovamento e una totale alternativa su cui si stanno impegnando Pd e Pdci?
Oppure volete la solita destra arrogante e affarista?
(Nota di Maurizio Aversa, segretario Pdci Marino)
Nessun commento:
Posta un commento