COMUNICATO STAMPA Roma, 15 febbraio 2017
GUARDIA DI FINANZA. ROMA: AGENZIA SPAZIALE ITALIANA,
13 INDAGATI PER CORRUZIONE E FATTURE FALSE.
OPERAZIONE “MY SPACE”
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma, coordinati
dalla Procura della Repubblica capitolina, hanno concluso le indagini che nel 2014
avevano già condotto all’arresto, eseguito dal Nucleo di Polizia Tributaria e dal
Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Roma, dell’allora Presidente della Agenzia
Spaziale Italiana, di due funzionari (fratello e sorella) e di un imprenditore coinvolti
in gravi vicende di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio.
Le attività investigative, che hanno portato nei giorni scorsi alla notifica dell’avviso
di conclusione indagini preliminari, riguardano 13 persone, a vario titolo indagate
per i reati di corruzione, abuso d’ufficio, emissione e utilizzo di fatture per
operazioni inesistenti e occultamento o distruzione di scritture contabili.
Secondo l’ipotesi accusatoria l’ex Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, una
sua diretta collaboratrice e il fratello di quest’ultima, all’epoca funzionario del
Centro Italiano Ricerche Aerospaziali distaccato presso l’A.S.I., condizionavano,
in favore di un ristretto numero di imprese, l'aggiudicazione di gare d’appalto e/o
di affidamenti diretti per l’organizzazione di eventi e viaggi istituzionali finalizzati
alla diffusione della “cultura spaziale” in cambio di tangenti per un valore
complessivo di oltre 500 mila euro sotto forma sia di regali (vacanze, biglietti aerei,
ristrutturazioni edilizie, orologi di valore, televisori, aspirapolveri) che di dazioni di
denaro, “coperte” da fatture false, emesse da una società - i cui soci erano i
genitori dei due funzionari tratti in arresto – nei confronti delle imprese che
organizzavano i predetti eventi e viaggi.
Gli imprenditori che si sono prestati al sistema corruttivo, mascherato attraverso
un giro di fatturazioni fittizie di oltre 1,5 milioni di euro, lucravano sulla
sovrafatturazione delle prestazioni rese all’Agenzia Spaziale Italiana e si erano
anche organizzati per creare i “fondi neri” da utilizzare per corrispondere le
tangenti ai funzionari coinvolti nell’inchiesta.
Nessun commento:
Posta un commento