Partito Comunista Italiano – Sezione “E. Berlinguer”
Marino
COMUNICATO
Marino, 27 gennaio 2020
Marino.
Pieno successo di pubblico e impegni politici e sociali per la salvaguardia del
territorio castellano. Grazie a Italia Nostra Castelli romani
Giovedi
23 gennaio scorso la sezione Castelli Romani di Italia Nostra ha svolto,
grazie alla ospitalità di ACAB che
gestisce BiblioPop a Santa
Maria delle Mole (Marino), la presentazione pubblica delle osservazioni al
vincolo "La Campagna
Romana tra la via Nettunense e l'Agro Romano". Dopo il saluto di Sergio Santinelli, Enrico del Vescovo ha
illustrato come il vincolo posto recentemente dal MIBAC ( Ministero beni ed
attività culturali ) su una vasta area di circa 1500 ettari, compresa tra
i comuni di Marino, Castel Gandolfo ed Albano, vincolo che sta seguendo l'iter
per l'approvazione e che ha già subìto rilevanti attacchi ed osservazioni
contrarie da parte di quei soggetti, sia pubblici che privati, interessati ai
progetti di edificazione. La partecipazione all'evento è stata certamente
notevole ed ha visto l'intervento di diverse altre associazioni e personalità
della politica locale tra cui: la sezione Castelli Romani del Partito Comunista con Danilo Ballanti, autore anch'egli delle osservazioni, Legambiente sezione Appia Sud "Il
riccio", con l'archeologo Marco Cavacchioli, il consigliere comunale di Castel Gandolfo Paolo Gasperini,
autore della raccolta di centinaia di firme a sostegno del vincolo, nonchè il
prof. Franco Medici, presidente
regionale Lazio di Italia Nostra ecc..
Enrico Del Vescovo, presidente della
sezione Castelli Romani di Italia Nostra, introducendo
l'argomento, ha innanzitutto sottolineato come l'approvazione del vincolo in
questione sia un obiettivo cruciale da raggiungere per la tutela del nostro
territorio e richiede dunque una sorta di mobilitazione generale dell'opinione
pubblica per una battaglia politica e culturale che dovrebbe vedere uniti tutti
i cittadini, le associazioni e le forze politiche. Le ragioni a sostegno del
vincolo sono molteplici e rilevanti: innanzitutto l'assenza di ogni reale
necessità di nuova edilizia residenziale alla luce
dell'andamento demografico che vede ormai da alcuni anni il numero di decessi
superare quello delle nascite, inoltre la tutela stessa dell'identità
originaria del paesaggio, messa a rischio in modo irreversibile dal
progressivo consumo del suolo a causa della cementificazione imperante, lo
stato di emergenza idrica che perdura ormai da anni ai Castelli Romani, nonchè
il rigetto di ogni attività di edilizia di natura essenzialmente speculativa
che trae la sua essenziale ragion d'essere, non dall'esigenza di soddisfare una
legittima esigenza locale, ma dalla mera ricerca di profitto fine a se' stesso,
attraverso l'inevitabile svendita di un territorio, ormai limitato, alle grandi
imprese di costruzione. Ma le osservazioni presentate, come esposto da Danilo Ballanti, mirano non
solo alla conferma del vincolo, ma anche all'ampliamento del vincolo stesso ad
altre aree: quella di Palazzo
Morgano-Cancelliera (Santa Palomba), caratterizzata da importanti
ritrovamenti archeologici e quella di Monte Savello ad Albano, ove ancora sopravvivono significativi
spazi verdi.
Al termine della riunione si è deciso di proseguire
nella raccolta firme a sostegno
del vincolo e la sezione di Marino del Partito Comunista Italiano ha accolto pienamente
l'appello. Infatti, nel suo intervento alla Conferenza, Stefano Enderle,
segretario del PCI di Marino, ha presentato un documento di merito col quale il
partito marinese ha preso un chiaro impegno: “Conseguentemente,
come Partito Comunista Italiano, ma sempre con lo spirito di voler condurre
questa battaglia, queste scelte, non da soli, ma con tanti altri soggetti
protagonisti, affinchè i cittadini tutti, quelli residenti e quelli che
potrebbero usufruire dei beni qui presenti, ci schieriamo immediatamente e con
convinzione con le indicazioni che in questa sede autorevole vengono prodotte.
Sia dalle scelte politico amministrative già compiute che bloccano i rischi
speculativi, sia dalle misure che Italia Nostra, altre forze ambientaliste e
altre forze politiche e sociali presentano nella scia di tale indicazione che,
partendo dalle osservazioni al provvedimento Mibact, concretamente chiede che
né a Roma confinante qui, né al Albano e, diciamo noi, neppure a Castel
Gandolfo (vedi l’ipotesi della Nettunense bis) dia spazio a nuovo territorio
sottratto alla campagna romana per soddisfare speculazioni edilizie.”.
MA ANCORA ASSISTIAMO ALLA CEMENTIFICAZIONE DEL TERRITORIO A FRASCATI E SULLA VIA TUSCOLANA
DIFESA del TERRITORIO: i miei complimenti a
Nicola ZINGARETTI
SERGIO RIZZO a Frascati 3 - Il mal d' Italia e Calatrava
Sergio Rizzo parla di un costo di 250 milioni, ma io credo che non sia aggiornato.
" Io ero rimasto alla cifra di 420 milioni di euro elargita un paio di anni fa dall' Ing. Paolo BERDINI in un convegno sulla difesa del territorio organizzato a Frascati." Ma un documento edito da TGCOM da me pubblicato parla di 607 milioni.
Monte Porzio Catone 7 - La predazione VERDE ROSSA