Partito Comunista Italiano – Sezione “E. Berlinguer”
Marino
COMUNICATO Marino, 17 gennaio 2020
Marino.
La propaganda auto incensante del M5S paga?
Se in 24 ore si viene smentiti da
se stessi NO.
Dichiarazione di Mauro Avello
di “Essere Marino”.
“Oggi,
ringraziamo i consiglieri Venanzoni e Silvani del PD, che hanno fatto emergere
con trasparenza una incongruenza dovuta a grave errore in tema di politica
urbanistica comunale. Al contempo, critichiamo aspramente, l’apprezzato per
altri versi, assessore all’Urbanistica per omissione grave di controllo su atti
fondamentali del Comune di Marino. In questa nota, vicenda amministrativa e
politica si mescolano linearmente, tanto da mostrare il vero vulnus del M5S:
non essere in grado di rapportarsi positivamente con altri soggetti politici e
sociali al fine di trovare differente sintesi amministrativa e politica, che
non il semplice sventolìo del vessillo grillino al grido “noi sèmo noi e voi
nun sète un c. “ per parafrasare il detto autoritario e aristocratico e
vessatorio del celebre “marchese del Grillo”.
Questo smascheramento, oltre che
in altre occasioni amministrative e politiche di caratura locale e nazionale,
ci viene dal raffronto delle risposte ad una intervista che l’assessore all’Urbanistica
ha rilasciato (pubblicata il 14) ad inizio gennaio sul tema piano regolatore
“Stiamo lavorando con grande impegno per finalizzare nel 2021
l’approvazione del nuovo Piano Urbanistico in sede di Consiglio Comunale.
Evidentemente tale strumento darà i suoi frutti negli anni avvenire perché così
è per ogni strumento urbanistico che vede nel lungo termine la sua
realizzazione, è importante che ogni cittadino sia cosciente del grande lavoro
fatto finora e che aspetta solo di vedere i frutti per il rilancio del nostro territorio.”.
Così risponde. Ma tacendo ed omettendo che
proprio in quelle ore e in quei giorni, la stessa amministrazione cinque
stelle, in materia di piano regolatore, la propria materia, aveva deliberato lo
stop ai lavori del piano regolatore agognato. Lo testimoniano con trasparenza i
consiglieri piddini che dicono: “Prendiamo
atto dall’albo pretorio comunale della determina dirigenziale n. 8 del 13
gennaio 2020 con cui si revoca in autotutela l’assegnazione dell’appalto per la
redazione del Piano Urbanistico Comunale Generale, a seguito di alcune
incongruità evidenziate da un operatore economico concorrente. …, auspichiamo
massima chiarezza da parte dell’amministrazione comunale che ha revocato in
autotutela un atto di aggiudicazione di un appalto soltanto venti giorni dopo
averlo sottoscritto. Allo stesso modo porteremo avanti tutte le azioni con lo
scopo di fare luce sulla vicenda”. Cioè: di quanto si è “auto incensata”
l’amministrazione cinque stelle, - lavorare per il nuovo piano regolatore – in realtà,
nelle medesime ore, consapevoli di un gravissimo errore (se non di peggio, ma
non è compito nostro indagare su quelli dell’onestà, onestà) la partenza del
nuovo piano regolatore è stata bloccata proprio dalla stessa amministrazione.
Cosa è accaduto? A quanto risulta, l’assegnazione dell’appalto per la redazione
del nuovo piano regolatore di Marino, quindi l’atto amministrativo, è stato
revocato. Perché? Perché nonostante che sia avvenuta- l’assegnazione della gara
– attraverso la piattaforma pubblica telematica, svolte le valutazioni
concorrenziali tra differenti soggetti, alla fine il vincitore è risultato
qualcuno che ha descritto il nostro territorio, il Comune di Marino, con
caratteristiche orografiche davvero originali! Infatti nella assegnazione della
redazione del piano regolatore, è inserito un documento che descrive il “nostro
fiume Sele”. Certo noi in piccola parte ci affacciamo sul lago Albano, certo
dal lago Albano, in località Fontana di Sala passa l’emissario (spesso un
rigagnolo) del lago denominato Rio Petroso. Ma tutto ciò, non fa diventare il
nostro territorio come attraversato dal fiume Sele! Quindi, stante il fatto che
vorremmo conoscere i prossimi provvedimenti per comprendere se e come partirà
l’assegnazione per la redazione del nuovo piano regolatore di Marino, oggi
l’amministrazione ha il dovere di chiedere scusa per il mancato controllo degli
atti deliberati che con questo stop provocano nocumento diretto agli indirizzi
stessi messi in campo dalla maggioranza cinque stelle e non imposti da altri.
Così come ha il dovere istituzionale amministrativo e politico di attuare –
secondo il principio chi sbaglia paga – provvedimenti verso chi è stato
responsabile di ciò comunicandolo pubblicamente. Attendiamo immediate risposte
amministrative e politiche.”.
Così si è espresso Mauro Avello del PCI di Marino
e portavoce di “Essere Marino”.
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