mercoledì 1 gennaio 2020

CONSUMO DI TERRITORIO : TORNARE INDIETRO SI PUO'


E' SOLO LA POCHEZZA E L'IGNORANZA 
( NELLA MIGLIORE IPOTESI ) 
DELLA CLASSE AMMINISTRATIVA ELETTA A DIRE IL CONTRARIO


Quando t'imbatti in realtà territoriali come i  CASTELLI ROMANI, una volta meravigliose ed oggi deturpate nei luoghi e nella vivibilità da immense colate di cemento, non ti viene da chiedere come ciò sia potuto accadere ?

Io me lo sono chiesto non so quante volte e quando ho domandato ad amministratori locali la risposta è stata sempre la stessa : 
ci sono i diritti acquisiti !

Inutile ribattere che la qualità ambientale della mia vita è degradata negli ultimi 40 anni ; inutile sostenere che forse nel 1968 ( anno in cui furono varati tanti PRG come ad esempio quello di Frascati ) nessuno poteva immaginare che in una famiglia di quattro persone ci fossero quattro auto a disposizione.

Inutile evidenziare che da quegli anni ad oggi le arterie principali della viabilità siano rimaste sostanzialmente invariate e che di parcheggi auto ne siano stati costruiti pochissimi. 

Contro i DIRITTI ACQUISITI occorre solo arrendersi !

Ma sarà davvero così o è forse un vezzo, una moda, una facilità di risposta magari anche interessata ?


1 MINUTO 1 ED UNA FRASE MAGICA 


E' stato allora, come per incanto, che lo smart phone ha dato la sua risposta !

PRG e perdita diritti edificabilità acquisita

Lo strumento urbanistico può motivatamente comportare la perdita della destinazione edilizia.

Molto interessante la sentenza pubblicata da Lexambiente in materia di scelte urbanistiche. Torno di nuovo sul tema scottante dei diritti edificatori, cubaggi e soprattutto la riduzione delle aspettative da parte dei proprietari dei suoli edificabili. Per chi ha rapporti con committenti proprietari di terreni edificabili è un argomento di cui non può farne a meno di conoscere.


Ultimamente, seppure con ritardo e in maniera timida, i legislatori regionali e quello nazionale si stanno iniziando a porsi il problema di frenare il consumo del suolo. 

Norme regionali e scelte pianificatorie locali possono portare alla riduzione di edificabilità previgente. In molte regioni si stanno infatti affermando principi normativi volti a limitare, ridurre o impedire del tutto il consumo del suolo, prime tra tutte la Regione Toscana con la sua audace L.R. 65/2014.

Copiato da: https://www.studiotecnicopagliai.it/prg-perdita-diritti-edificabilita-acquisita/?fbclid=IwAR0NqXi7I5Lc86Qa6Xykl0KkGIWoomGS7-7lDJsiDVy_tJTirw9TmnsDzmE - Copyright Carlo Pagliai

E se qualcuno, non domo ed ignorante, eccepisse ancora che i cittadini possano essere depauperati della qualità del loro ambiente a favore dei pochi ..... ce n'è di buon tabacco anche per loro !





Consiglio di Stato Sez. IV n. 4707 del 11 ottobre 2017
Urbanistica.Scelte urbanistiche e motivazione

Le scelte urbanistiche richiedono una motivazione più o meno puntuale a seconda che si tratti di previsioni interessanti la pianificazione in generale ovvero un’area determinata, ovvero qualora incidano su aree specifiche, ledendo legittime aspettative; così come mentre richiede una motivazione specifica una variante che interessi aree determinate del PRG., per le quali quest’ultimo prevedeva diversa destinazione (a maggior ragione in presenza di legittime aspettative dei privati), non altrettanto può dirsi allorchè la destinazione di un’area muta per effetto della adozione di un nuovo strumento urbanistico generale, che provveda ad una nuova e complessiva definizione del territorio comunale



Leggetevi l' OMISSIS se gradite !

Nel caso di specie, l’amministrazione ha considerato che
“la cintura delle colline vittoriesi, per buona parte ancora risparmiata dall’espansione edilizia, costituisce un importante elemento di qualificazione”.

A fronte di tale considerazione, non può assumere rilievo dirimente la considerazione (espressa dall’appellante), secondo la quale si tratterebbe di 
“completamento di una zona già urbanizzata (e dunque paesaggisticamente già compromessa)”, poiché ciò non impedisce che l’amministrazione valuti inopportuno un ulteriore “aggravamento” dell’edificazione, tendendo essa, invece, a preservare, per quanto possibile, profili paesaggistici e/o ambientali non ancora del tutto pregiudicati.

5. Per tutte le ragioni sin qui esposte, l’appello deve essere rigettato, con conseguente conferma della sentenza impugnata.

Le spese seguono la soccombenza e vanno liquidate come in dispositivo.

P.Q.M.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta),

definitivamente pronunciando sull’appello proposto da Balbinot Antonia (n. 1284/2007 r.g.), lo respinge e, per l’effetto, conferma la sentenza impugnata.

Condanna l’appellante al pagamento, in favore del costituito Comune di Vittorio Veneto, delle spese ed onorari del presente giudizio, che liquida in complessivi Euro 3.000,00 (tremila/00), oltre accessori come per legge.

Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.

Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 
13 luglio 2017 con l'intervento dei magistrati:

Antonino Anastasi, Presidente

Oberdan Forlenza, Consigliere, Estensore

Luigi Massimiliano Tarantino, Consigliere

Leonardo Spagnoletti, Consigliere

Giuseppe Castiglia, Consigliere




Dopo questa lettura credo sia più che chiaro quali siano i SINDACI e gli AMMINISTRATORI
che realmente tutelano i luoghi dei quali sono momentaneamente responsabili e custodi, e quali siano contrariamente i DEVASTATORI TERRITORIALI e FINANZIARI
di quelle che un dì furono felici e ricche realtà.


Alle prossime elezioni amministrative

VOTA e FAI VOTARE

" LISTA CIVICA ESILIO AI GATTOPARDI "



DIRITTI ACQUISITI IN EDILIZIA : NON SONO ASSOLUTI

Sono revocabili, basta motivare adeguatamente il motivo che induce a revocare la precedente edificabilità.

https://www.facebook.com/592015390956949/videos/720752461783250/

https://youtu.be/koRXGbmVB4g

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