COMUNICATO STAMPA
Grottaferrata. Gestione virtuosa dei Parchi comunali? Un sogno destinato a
restare tale.
La montagna, dopo 43
giorni, ha partorito (l’ennesimo) topolino. Oltre 6 settimane, infatti, sono
trascorse tra la Delibera di Giunta n. 122 del 17 giugno, e la Determina n.
1255 approvata il 30 luglio, Si tratta delle procedure per la locazione del
chiosco-bar situato nel Parco degli Ulivi, da tempo in avanzato stato di
degrado ed abbandono.
La Delibera aveva approvato
gli indirizzi per la locazione (bozza di contratto inclusa), la Determina ha
indetto la gara per individuare il soggetto a cui affittare il manufatto
comunale.
Pur se a fatica, visti i
tempi, sembrava che, a stretto giro, il chiosco-bar avrebbe avuto un nuovo
affittuario ed il Parco sarebbe potuto uscire (forse) dal vergognoso stato in
cui versa.
Niente da fare. Un’insolita
forma di preavviso è apparsa oggi sul sito web comunale, informando che
soltanto il 14 agosto sarà pubblicato l’Avviso d’asta (così si svolgerà la
gara) e da quella data decorreranno i 30 giorni entro cui presentare eventuali
istanze di partecipazione. Poi dovrà essere nominata la Commissione, espletata
la gara, pubblicati gli esiti, verificati i requisiti dell’affittuario
eventualmente individuato, ecc. Altri due mesi come minimo, visti i tempi
elefantiaci di quest’Amministrazione (prontissima, tuttavia, ad elargire
incentivi economici, indennità di straordinario inclusa, in una fase storica in
cui accedere a Palazzo Consoli e trovarvi qualcuno con cui conferire, equivale
ad un terno al Lotto).
Tempistiche a parte, ciò
che balza agli occhi (di chi vuol vedere), è innanzitutto la forma scelta dalla
Giunta Andreotti (peraltro assolutamente tardiva, a meno di un anno dal termine
della consiliatura). La maggioranza finto-civica (per meglio dire, il suo
padre-padrone assoluto), ha sostanzialmente confermato gli indirizzi del
precedente profilo contrattuale, salvo una lieve riduzione del canone ed altre minime
modifiche, per cui anziché affidare in toto la gestione e manutenzione
dell’area verde, ci si limiterà (se e quando) a locare il chiosco-bar con
obbligo di apertura/chiusura del Parco in capo all’affittuario, oltre a residui
compiti di pulizia da rifiuti e vigilanza della struttura/dell’incolumità dei
frequentatori.
Nulla a che vedere con i
trionfalistici annunci di un anno fa, allorquando veniva approvata l’ennesima
Mozione-spot de La Città al Governo, con tanto di linee guida (Delibera di
Consiglio n. 29 del 3/08/2020), ed al contempo bocciata
una Mozione presentata dal Consigliere Garavini (Delibera n. 30) per una
diversa gestione dei Parchi pubblici.
È trascorso “appena” un
anno ed il Parco degli Ulivi è ancora nelle disastrose condizioni denunciate
giornalmente dai Cittadini, anche sui Social. Così come abbandonate al loro
destino sono le altre aree verdi comunali, prive di una regolamentazione che ne
consenta la piena fruibilità alla popolazione residente, nelle migliori
condizioni possibili. Lo dimostra, tra gli altri, il Parco di Borghetto (Via
Montiglioni) “ad accesso libero” (provare per credere), all’interno del quale
vi è il tristemente noto manufatto mai completato e decrepito, oramai divenuto
ricettacolo di rifiuti di ogni specie.
La
Mozione presentata da Garavini, traeva spunto dalle “Linee Programmatiche e di
Mandato del Sindaco Giampiero Fontana” (Capitolo 3 “Servizi e Lavoro”, quinto
capoverso), approvate con Delibera di Consiglio n. 17/2014. La Giunta Fontana intendeva
introdurre norme regolamentari idonee alla realizzazione di nuovi chioschi-bar
in ogni parco comunale, come quello in Via degli Ulivi, con una nuova modalità
di gestione delle aree verdi pubbliche. Ciò, al fine di migliorare, in termini
di cura ed efficienza, la fruibilità del verde da parte dei Cittadini, garantendo
al tempo stesso manutenzione, pulizia, controllo delle criticità, animazione e
sicurezza dei parchi, oltre ovviamente all’apertura e chiusura. In tale
visione, gli affittuari delle aree verdi pubbliche, avrebbero gestito in
toto i parchi curando, di concerto con l’Amministrazione e l’Associazionismo
locale, anche la programmazione di eventi, impegnandosi ad offrire ai
grottaferratesi un vero e proprio servizio integrato, eventualmente a scomputo di
parte del canone di locazione.
Un approccio più che
fattibile, teso a superare lacci e lacciuoli che impediscono (come lo
impediranno al futuro affittuario del chiosco-bar del Parco degli Ulivi) una
gestione proattiva delle aree verdi comunali, affinché la popolazione residente
ne tragga la migliore fruibilità. Una procedura che, per contro, è stata
rigettata con la bocciatura della Mozione, lasciando tutto com’era (e com’è) a
distanza di un anno. L’asta che si svolgerà a settembre, come detto, non
cambierà granché, a parte la riapertura del chiosco-bar del Parco degli Ulivi.
Per questo, occorrerà attendere le prossime elezioni comunali (primavera 2022),
nella speranza che qualcosa cambi davvero!
2 agosto 2021
Giampiero
FONTANA
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