TORNANO ALLA RIBALTA I RESIDUI ATTIVI E LE OMISSIONI. ALLA FINE PAGA SEMPRE PANTALONE !
Egregio Direttore o caro Angelo,
già da tempo avevo pensato di collaborare con la sua testata virtuale, l’unica che mi sembra, scriva quello che è e non quello che ci pare!
Ebbene, sfogliando il suo giornale virtuale mi sono imbattuto nella trascrizione del Consiglio Comunale di Frascati del giorno 25 Marzo 2013. Si parlava di sport ed essendo amante della materia mi sono incuriosito ed ho iniziato a leggere. Mi sono soffermato sull’intervento del Consigliere Marziale, persona che non conosco e che esordendo nell’intervento si vantava, giustamente, di tutti i suoi meriti sportivi nei confronti del comune di Frascati quando era delegato allo sport. Quindi si sofferma su “molte cose brutte che sono state fatte, cose molto gravi” (testuali parole).
Si chiedeva una commissione per fare chiarezza. Ciò per indagare sulla revoca delle convenzioni alle società sportive. Purtroppo non si può non constatare che l’intervento è del tutto confuso sia nell’esposizione che nei contenuti, non si riesce a comprendere cosa il Consigliere voglia dire e dove voglia arrivare. Ad un certo punto leggo di una vicenda che in qualità di avvocato ho trattato professionalmente alcuni anni orsono. Si tratta della richiesta di € 100.000 circa avanzata con decreto ingiuntivo dal Comune di Frascati ai signori Paolo Coppitelli e Remo Buccella, entrambi Presidenti ai tempi della Lupa Frascati. Orbene nell’intervento del Consigliere si indica destinatario dell’atto ingiuntivo il solo Paolo Coppitelli.
Il decreto ingiuntivo fu opposto ed i signori Coppitelli e Buccella furono esentati dal pagare da un giudizio civile di opposizione, poiché in via preliminare fu eccepita una prescrizione che era del tutto fondata. Né si arrivò a parlare e discutere della carenza di legittimazione degli stessi crediti che erano del tutto infondati, ma questa è solo una mia opinione. Il fatto che invece mi sconcerta e non è infondato è il perché in seguito alla prescrizione nessuno abbia mai inoltrato un esposto alla Corte dei Conti, come magistratura contabile onde accertare la responsabilità della prescrizione stessa! Ciò al fine di rientrare del mancato incasso. A questo potrebbe anche servire la invocata commissione, ad accertare la responsabilità degli amministratori di allora per questo presunto mancato introito.
L’intento del Consigliere sembra, nella sua confusione,mirato solo a colpire il solo Coppitelli e non anche Buccella e si dimentica, nella foga, del fatto più importante; se non hanno pagato Coppitelli e Buccella, fermo il diritto, oggi, chi dovrebbe pagare?
La classe non è acqua e come diceva Don Abbondio del coraggio “chi non l’ha non se lo può dare!”. L’invidia è il sentimento dell’inferiore verso il superiore, che ci fa ricordare solo ciò che ci fa comodo.
Ad ognuno il suo e chi ci vuole comprendere comprenda.
Grottaferrata 30/01/2014
Con la solita stima
Avv. Fernando Casertano