mercoledì 1 gennaio 2014

BUON ANNO AI CANTASTORIE DEL GOVERNO ALFETTA


SONO DA OGGI OPERATIVE LE 174 LETTERE DI LICENZIAMENTO ALLA LEAR E ALLA CLERPREM DI TERMINI IMERESE.

Il governo ALFETTA versione 1.0

Mentre i burattini incostituzionali inventati da S.M. il RE, eletto da un Parlamento incostituzionale, si affannano ad intravedere la ripresa e a tassare gli italiani, facendo attenzione a non interrompere il loro status di privilegio ed il saccheggio delle casse pubbliche, sono 155 gli addetti della Lear, che per la Fiat produceva sedili, e 19 quelli della Clerprem, che si occupava di fornitura di gomma piuma e materiali per imbottire i sedili, che rimarranno a casa da oggi. Lo rende noto la Fiom, che annuncia mobilitazione dal 2 gennaio. Si dirà che sono i segni della RIPRESA in arrivo !

Peccato che il 15 aprile saranno spedite altre 1.000 lettere di licenziamento. Ma insomma, per i cantastorie alfettiani altri tre mesi e mezzo per sistemare i loro amici sono meglio di nulla. E che la sistemazione dei compagni di merende sia la vera motivazione del loro essere nei PALAZZI è ormai chiaro. Basti vedere cosa hanno saputo fare, o avrebbero voluto fare col decreto SALVA ROMA ! Ancora tre mesi e mezzo per sistemare  BISCAZZIERI ed  ESPORTATORI DI CAPITALI ALL'ESTERO, per fare e ricevere favori. E buon anno ai MARO', buon anno ai 48 italiani bloccati nel paese del ministro " esotico " e buon anno a tutti i problemi che assillano gli italiani.  I prodi VASSALLI di S. M. specialmente ora che ALF'ANO dice che " non tornerà con SILVIO, ma farà il SILVIO " troveranno certamente qualcosa per distrarre, qualche cortina fumogena per nascondere i loro affari sotto l'occhio vigile di S.M. il RE che minaccia di andarsene, ma non se ne va mai. 



FUORI SACCO : i segni della RIPRESA !



Italia: esercito di poveri e disoccupati

La fotografia che l'Istat ha fatto al nostro Paese non è certo incoraggiante, ma sicuramente mette in luce la povertà che sempre di più attanaglia le famiglie italiane.


BUON ANNO AI SALVATORI DI BANCHE



Stipendi bloccati e povertà ai massimi,
per gli under 30 il lavoro è un dramma

Il rapporto sulla “Coesione sociale”: la scuola attrae meno, fuga dall’università

Posto fisso sempre più un miraggio, soprattutto per i giovani, dice l’Itstat

Retribuzioni ferme, una situazione lavorativa drammatica per i giovani e un tasso di povertà relativa che schizza ai minimi storici. E’ la fotografia scattata dal Rapporto sulla coesione sociale compilato da Insp, Istat e Ministero del lavoro e delle politiche sociali. 

Nessun commento:

Posta un commento