mercoledì 15 gennaio 2014

ALLARME RISPARMI !


NE PARLANO, NE SCRIVONO .... COSI' IL POPOLO BUE COMINCIA A FARCI L'ORECCHIO


L'assalto del DOTTOR SOTTILE, perpetrato nella notte dell' 11 luglio 1992 ( ma retroattivo al 9 luglio ), col quale le casse pubbliche si assicurarono il 6x1.000 del saldo dei depositi bancari, potrebbe passare alla storia come RES GESTAE di un monellaccio alle prime armi nello scasso. Stavolta il bottino potrebbe essere clamoroso. Sotto mira potrebbero finire, in primis, i Bond Subordinati emessi dal sistema bancario. Si dice che l'appetito vien mangiando e che sia buona norma, di bon ton e salutistica, non inghiottire, ma masticare lentamente e a lungo. Sull'argomento una recente lettera segreta, e questo inquieta, alla BCE sulla quale LA REPUBBLICA disserta.


Per ora niente metodo Cipro per gli obbligazionisti delle banche. E’ la richiesta formulata dal presidente della Bce, Mario Draghi, che in una lettera alla Commissione Ue  in vista della nascita della vigilanza unica bancaria ha espresso la necessità di evitare di imporre perdite a chi ha investito in obbligazioni della banche almeno per il momento, se ciò può destabilizzare il sistema finanziario in Europa. Oppure, in parallelo o in alternativa, attraverso un taglio dei debiti, secondo la linea tedesca che mutua l’ultima impostazione scelta da Bruxelles per i prossimi di salvataggi delle banche (il cosiddetto metodo Cipro) che prevede che a pagare, prima dei contribuenti attraverso gli aiuti di Stato, siano azionisti e creditori privati. In primis i creditori subordinati che dovrebbero rinunciare al rimborso dei bond nei quali hanno investito. Come del resto accade in caso di fallimento di un’impresa. Una linea di intervento non condivisa dall’ex numero uno della Banca d’Italia che, sempre secondo quando riporta il quotidiano di Carlo De Benedetti, non sarebbe contrario a far pagare i creditori tout court ma, in una prima fase vorrebbe che si evitasse il giro di vite sui bond bancari con possibili perdite che a suo dire potrebbero destabilizzare i mercati, tenendo conto, scrive ancora il giornale che “in Italia ci sono 2,7 miliardi di bond bancari subordinati con scadenza 2014 e 4,6 nel 2015″.

La situazione  finanziaria mondiale non è delle migliori. Entro il corrente mese, in Cina, il sistema bancario vedrà in scadenza finanziamenti a privati, che quindi dovranno essere restituiti, per il controvalore di circa 1.500 miliardi di euro da parte delle  aziende prenditrici. Qualcuno già parla di bolla creditizia cinese e di boccone troppo grande anche per quella economia dove, peraltro, la corruzione è assai elevata. Ora leggete questi articoli, metteteli insieme e valutate se il rischio di un nuovo FINANCIAL STORM sia esiguo o grave. 



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