venerdì 28 settembre 2018

DEFICIT / PIL al 2,4% : UNA BUSSOLA PER AVVENTURE IN ACQUE SCONOSCIUTE


L'ITALIA HA UNA BANCA CENTRALE NOVELLA  
IL MINISTERO DEL TESORO


Ci sono due date che nel prossimo futuro dovremo ricordare.

1 marzo 2018 e 27 settembre 2018

1 mar 2018 ( ISTAT )- Bene il Pil italiano nel 2017. In termini assoluti l'Italia ha realizzato un prodotto interno lordo pari a 1.716.238 milioni di euro.

Nota al Def, Di Maio e Salvini forzano Tria: deficit/pil al 2,4%. “10 miliardi per il reddito a 6,5 milioni di persone”

27 9 2018 - Il Fatto Quotidiano

L' 1 MARZO 2018 è il giorno in cui l' ISTAT certificò il PIL italiano per il 2017; il 27 SETTEMBRE 2018 è il giorno in cui fu licenziata la NOTA DI VARIAZIONE AL DEF valida per 3 anni.

Il 1 MARZO 2018 è il giorno delle dichiarazioni del Governo uscente, che potete leggere in apertura ( Pier Carlo Padoan Ministro delle Finanze e Paolo Gentiloni Primo Ministro )

Il 27 SETTEMBRE 2018 è la data di nascita della 
BANCA DEL TESORO

Al netto di possibili variazioni in più o in meno dei PIL futuri, il Governo si è assicurato un affidamento di circa 120 miliardi di euro per gli anni 2019/2021; credito acceso presso la 
BANCA del TESORO
che emetterà i titoli occorrenti al finanziamento.


Il giorno in cui Di Maio e Salvini rubarono il Tesoro

Di Maio e Salvini forzano, e Tria alla fine cede: ok al 2,4% di deficit


27 9 2018 - HUFFPOST



Dopo la sfida lanciata da  Salvini e Di Maio all' Europa
si attendono ora le reazioni dei MERCATI che, contrariamente a quanto si dice, sono una trentina di persone capaci di muovere in nanosecondi montagne di risorse finanziarie. Si è detto molto sulla natura e sulle movenze di questi MERCATI. C'è chi dice che non siano ne buoni ne cattivi; si dice che le loro mosse altro non siano che la lettura del futuro sulla base degli accadimenti del presente.
Io, come al solito bastian contrario, affermo che sono uomini che rispondono ad altri uomini. E man mano che si sale, la piramide si restringe. Chi vuole può anche credere alle favole e a Babbo Natale, ma leggendo quanto segue ci si potrà fare una corretta opinione.



Prezzo dell’oro: ecco chi lo controlla davvero (la risposta ti stupirà)


Chi controlla realmente il prezzo dell’oro? Non è il rapporto tra la domanda e l’offerta, e neanche la Fed e le altre banche centrali.


È opinione comune tra i trader sulle materie prime che siano la Fed e le altre banche centrali a controllare il prezzo dell’oro sul mercato. Alcuni analisti ritengono che la Fed possa portare la quotazione dell’oro ovunque voglia, anche a zero dollari l’oncia. 
Ma la verità è che, anche se le banche centrali hanno un ruolo nel mercato dell’oro, non possono certamente spingere il prezzo ovunque vogliano. È falso, e i dati che seguono spiegano il perché. ( continua )


Il prezzo dell'oro è fissato dai mercati; tuttavia, dal 1919, la Borsa di Londra stabilisce due volte al giorno un prezzo di riferimento (il cosiddetto fixing dell'oro) alle 10:30 e alle 15:00 (ora di Londra). Fino a ottobre 2014 il prezzo veniva fissato dai cinque mercanti più rilevanti del mondo per lo scambio di oro fisico (in inglese "the Club of Five"[39]): Bank of Nova Scotia MocattaBarclays Bank.Deutsche BankHSBC Bank USA e Société générale.[40][41][42] Da novembre 2014, il processo di fissazione del prezzo (fixing) è stato affidato a Ice Benchmark Administration (Iba) che ha superato la concorrenza del London Metal Exchange e del duo Cme Group-Thomson Reuters (che invece gestirà il nuovo fixing dell'argento).




COSA ACCADRA' ORA ?



Le tavole sopra pubblicate servono solo a fissare alcuni dati, ma anche a testimoniare che le previsioni finanziarie dei vari GURU sono al 90% smentite dalla realtà, a conferma che il futuro dipende dall'umore di pochi uomini al mondo, capaci di muovere somme infinite anche grazie ai DERIVATI.

Nel giorno in cui l' Italia si dimette dalla funzione di zerbino di QUESTA €UROPA
cui era stata relegata dai nipoti napolitani, apprezzo il coraggio del Governo Conte, ma richiamo alla massima attenzione sull' utilizzo di questo denaro che, probabilmente, verrà ripagato dalle prossime generazioni.

Il DEBITO PUBBLICO che pesa come un macigno altro non è che l' eredità lasciata dal PSI, dal PCI-PDS-PD e da NONNO SILVIO in combutta con NONNO UMBERTO e portaborse vari a contorno.

C'è solo un dubbio che mi tormenta e riguarda il 
REDDITO DI CITTADINANZA 

E' una dovuta misura di dignità, ma mi chiedo chi sarà a controllare che non si riveli quello che tanti paventano :
un invito a starsene sul divano.

Non vorrei, detto in chiaro, che, dopo la prevista riforma dei 
CPI, questi non siano messi in mano a BUROCRATI incapaci di vedere  gli elefanti che passano ad un passo dal loro naso.

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