MAI UDITA UNA MOZIONE SULLE SCADENZE DEI CONTRATTI
Salvo salti di fosso più o meno giustificabili, sono 6 i consiglieri comunali che l' attuale legge elettorale assegna all' opposizione nel Consiglio Comunale di ITACSARF ( una volta FRASCATI )
Con 6 consiglieri una opposizione potrebbe agevolmente replicare quel GOVERNO OMBRA che dovrebbe garantire al corpo elettorale una attenta verifica di ogni atto compiuto dalla GIUNTA MUNICIPALE.
Al contrario noto e sottolineo che un segmento come i SERVIZI SCOLASTICI in senso lato sono abbandonati agli umori della DIRIGENZA COMUNALE che, ancorchè abbia dato prova di eccellenti risultati, ripetutamente non si accorge della scadenza dei contratti. Contratti intorno ai quali girano cifre consistenti e sulle scadenze dei quali SINDACI, ASSESSORI, CONSIGLIERI COMUNALI e financo un COMMISSARIO STRATIsferico cadono dalle nuvole.
MAI UDITA UNA MOZIONE sulla quale si chiedano lumi su qualche contratto in scadenza nei 4/5 mesi successivi ! Poi si viene a sapere che un contratto sulle mense, scaturito da dove ?, è venuto a scadenza il 31 marzo 2019 !
COMUNE DI FRASCATI
CITTÀ METROPOLITANA DI ROMA CAPITALE
(Settore III - Ufficio scuola e sport)
________________________________________
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA
PER LE SCUOLE PUBBLICHE DELL’INFANZIA E PRIMARIE
DEL COMUNE DI FRASCATI
CPV: 55524000-9
55523100-3
CIG: 67264802E5
CUP: I19D16000340004
Periodo: a.s. 2016/2017- a.s. 2017/2018
Capitolato 2016
2
OGGETTO DELL’APPALTO
Art. 1 – Oggetto dell’Appalto
L’appalto ha per oggetto l’affidamento in gestione del servizio di ristorazione scolastica –
CPV: 55524000-9 / 55523100-3 per:
1. gli alunni delle scuole materne e delle scuole elementari che fruiscono del tempo pieno;
2. gli insegnanti aventi diritto al pasto.
3. i bambini frequentanti i centri estivi ricreativi integrati qualora organizzati dal Comune di
Frascati.
L’appalto comprende: la fornitura e consegna, ai singoli plessi e piani, delle merende di metà
mattina, la fornitura delle derrate alimentari, la preparazione dei pasti con il sistema del legame
fresco-caldo, la loro veicolazione e distribuzione in tutte le scuole interessate, tutte le operazioni
di pulizia e sanificazione degli ambienti e delle attrezzature destinate a tale attività.
Forma, altresì, oggetto dell’appalto: l’esecuzione degli interventi di manutenzione ordinaria
dei locali e degli impianti, di manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature e degli
arredi da cucina e locali annessi e zone di pertinenza (dispense, antibagni, bagni, spogliatoi, sala
refezione), nei centri refettoriali.
Il servizio sarà svolto presso 3 centri di cottura (Villa Sciarra, Villa Innocenti e Vanvitelli)
messi a disposizione dalla Amministrazione Comunale (di seguito A.C.), che saranno concessi in
comodato d’uso gratuito per tutta la durata dell’appalto, unitamente alle attrezzature esistenti
per la produzione e la distribuzione in loco dei pasti, oltre alla loro veicolazione e distribuzione
nelle altre scuole interessate e sotto indicate.
Il numero degli utenti aventi diritto al pasto è suscettibile di adeguamento in quanto è riferito
all’anno scolastico 2014/2015.
L’ A.C. si riserva la facoltà di apportare variazioni alle sedi dei centri refettoriali indicati, con
preavviso scritto di almeno 15 gg., senza che tali variazioni possano incidere sul corrispettivo
unitario. L’Impresa Aggiudicataria (di seguito I.A.) è tenuta all’esecuzione del servizio di
ristorazione alle medesime condizioni economiche e normative.
L’I.A., risultata aggiudicataria dell’Appalto, dovrà svolgerlo, secondo le modalità descritte e le
prescrizioni contenute nel presente Capitolato Speciale d’Appalto.
Il presente Appalto avrà la durata di anni 2, per gli anni scolastici 2016/17 e 2017/18.
Entro il 31 maggio di ciascun anno è prevista una verifica sulla gestione del servizio nel suo
complesso, ed in particolare sulla corrispondenza dello stesso alle condizioni stabilite dal presente
Capitolato Speciale. L’A.C. si riserva sulla base della relazione predisposta dai competenti uffici
comunali, di proseguire o risolvere il contratto senza che ciò possa dare adito a diritti e/o altro da
parte della I.A. Resta inteso che l’eventuale volontà di non proseguire nel rapporto in atto, dovrà
essere comunicata alla I.A., per raccomandata, entro il 30 Giugno di ogni anno.
Il Servizio oggetto del presente Capitolato verrà svolto nei seguenti punti di distribuzioni e nei
giorni di seguito indicati (riferiti all’a.s. 2015/2016):
Scuole materne Giorni di servizio
Materna Cocciano 5 Giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì
Evaristo Dandini * 5 Giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì
Villa Innocenti 5 Giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì
Vanvitelli * 5 Giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì
Villa Muti 5 Giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì
Villa Sciarra 5 Giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì
Scuole elementari 5 Giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì
A. M. Lupacchino 5 Giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì
Evaristo Dandini * 5 Giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì
A. Tudisco 5 Giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì
Vanvitelli * 5 Giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì
Villa Sciarra 5 Giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì
All’interno dei singoli plessi, possono essere presenti classi che non rispettano il tempo pieno.
N.B.:
le scuole materna ed elementare Vanvitelli sono situate in un unico punto di distribuzione
(Vermicino);
le scuole materna ed elementare Dandini sono situate in un unico punto di distribuzione
(Centro Urbano); L’I.A. si impegna ad accettare qualunque modulo organizzativo verrà proposto dalla
direzione didattica, senza che ciò possa comportare alcuna revisione dei corrispettivi.
È facoltà dell’ A. C. togliere o aggiungere punti di somministrazione pasti, rispetto a
quelli indicati nel presente articolo, senza che ciò possa comportare alcuna revisione
dei corrispettivi.
DURATA DELL’APPALTO E REGOLE GENERALI
Art. 2 – Durata dell’appalto, inizio e termine del servizio
Il contratto avrà durata di anni 2, con decorrenza dall’inizio dell’anno scolastico
2016/2017 alla fine dell’anno scolastico 2017/2018 e per il centro ricreativo estivo integrato, fino
al termine dello stesso, qualora l’A.C. decidesse di effettuarlo.
Il servizio di refezione rispetterà il calendario scolastico ministeriale nei mesi e nei giorni
di effettivo funzionamento delle scuole, anche alla luce del calendario scolastico pluriennale
approvato dalla Regione Lazio.
L’I.A. si impegna a garantire l’erogazione del servizio in coincidenza con l’inizio dell’anno
didattico, secondo le date previste dal calendario scolastico. Sarà cura dell’I.A. prendere
utilmente conoscenza di tale calendario.
La data finale del servizio coinciderà con la data di conclusione dell’anno scolastico per i
rispettivi tipi di scuola. L’A.C., nel rispetto dell’autonomia scolastica, tenuto conto delle richieste
dei Dirigenti Scolastici, si riserva la facoltà di anticipare o posticipare la data iniziale e finale del
servizio a seconda delle esigenze delle singole scuole. In tale caso sarà cura dell’A.C. comunicare
alla ditta aggiudicataria eventuali modifiche apportate al calendario.
La mancata attivazione del servizio per esigenze di interesse pubblico o necessità non
imputabili all’A.C., non dà diritto all’I.A. di richiedere alcun indennizzo o risarcimento
Art. 3– Scioperi
Poiché le funzioni previste dal presente capitolato investono, ai sensi della vigente
legislazione, l’ambito dei servizi pubblici essenziali, l’I.A. si impegna ad assicurare la continuità
del servizio sulla base delle norme che regolamentano la materia.
L’I.A., nel caso di impossibilità a prestare il servizio, dovuta a scioperi del personale
dipendente, si impegna a darne comunicazione scritta, tramite telegramma o telefax, all’A.C. nei
termini previsti dalla vigente normativa, garantendo le modalità di prestazione previste dalla
medesima normativa e dalla deliberazione della Commissione di Garanzia per l’attuazione della
legge quadro sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.
Qualora l’I.A. agisca in difformità alle disposizioni di legge regolanti la materia, o in caso
di mancato servizio per cause a sé imputabili, corrisponderà a titolo di penale all’A.C. per ogni
giorno di sospensione, un importo pari al 20% dell’importo totale dei pasti non erogati.
PERSONALE
Art. 4 – Organico
L’I.A., in base alla normativa vigente, assicurerà continuità lavorativa al personale
attualmente in servizio (elenco allegato 1), con lo stesso monte ore giornaliero, le stesse
mansioni e gli stessi trattamenti economici e normativi.
Il personale impiegato dovrà possedere adeguata professionalità e dovrà conoscere le
norme di igiene della produzione e le norme di sicurezza e prevenzione degli infortuni sul lavoro.
Dovrà essere comunque sempre assicurata la presenza dell’organico di forza lavoro
previsto nell’offerta, e dunque a tutti gli effetti considerato minimo, nelle diverse fasi del servizio.
L’Impresa dovrà mettere a disposizione, inoltre, le seguenti figure professionali:
1. n. 1 Capo cuoco, assegnato alla cucina centralizzata di Villa ciarpa, presente al
momento della preparazione dei pasti in modo continuativo ed a tempo pieno, con
funzioni anche di coordinamento del personale di cucina ;
2. n. 1 Coordinatore con funzioni di raccordo tra l’I.A. e gli Uffici comunali di riferimento,
nonché referente per gli utenti in caso di diete speciali di cui agli artt.27, 28 e 29 del
presente CSA.
L’A.C. si riserva il diritto di chiedere all’I.A. la sostituzione del personale ritenuto non
idoneo al servizio per comprovati motivi. In tale caso l’I.A. provvederà a quanto richiesto senza che ciò possa costituire motivo di maggiore onere per l’A.C. Tale sostituzione dovrà avvenire
entro tre giorni dalla richiesta scritta.
E’ fatto divieto alla I.A. di assumere ulteriore personale rispetto a quello necessario
secondo organico, nei sei mesi precedenti la scadenza del contratto.
Art. 5 – Personale e rapporto di lavoro Ogni prestazione deve essere svolta da personale alle dipendenze dell’I.A. L’I.A. deve fornire il modello DURC (denuncia annuale delle retribuzioni soggette a contribuzione) e il modello DM 10/S (Contributi Servizio Sanitario). L’I.A. si obbliga ad ottemperare a tutti gli obblighi verso i lavoratori impiegati nel servizio di cui trattasi, in base alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di lavoro e assicurazioni sociali, assumendo a suo carico tutti gli oneri relativi. Si obbliga inoltre a esibire in qualsiasi momento e a richiesta le ricevute mensili sia degli stipendi pagati che copia dei pagamenti dei contributi assicurativi e previdenziali mensili (Mod. DURC) relativi al personale adibito al servizio che deve essere allegata alle fatture mensili per la liquidazione. Nel caso di inottemperanza agli obblighi di cui al presente articolo, o qualora siano riscontrate irregolarità, oltre all’applicazione delle penalità, l’A.C. segnalerà la situazione al competente Ispettorato del lavoro. L’I.A. deve garantire lo svolgimento di corsi di formazione a tutto il personale impiegato presso i refettori, al fine di renderlo edotto circa le circostanze, le modalità, gli standard di qualità previsti nel presente capitolato e le modalità con le quali l’I.A. intende applicarlo. La formazione e l’informazione ai lavoratori impiegati nel servizio deve prevedere incontri specifici sulla sicurezza e igiene del lavoro, sui rischi presenti, sulle misure e sulle procedure adottate per il loro contenimento. Le modalità e la tempistica di svolgimento di tali corsi ed incontri saranno comunicati all’A.C. che vi potrà far partecipare anche propri incaricati. Il numero di tale personale non dovrà causare costi aggiuntivi alla I.A.
Art. 6 – Reintegro personale mancante Il rapporto di produzione dichiarato (rapporto tra n. pasti e n. addetti), non può essere diminuito per nessuna ragione. Nel caso in cui il numero di tale personale dovesse risultare insufficiente per l’espletamento del servizio secondo quanto previsto dal presente capitolato, l’I.A. è obbligata ad integrarlo senza alcun onere aggiuntivo per l’A.C. Il personale assente dal lavoro per qualsiasi motivo dovrà essere sostituito (entro le due ore) dall’inizio del turno di appartenenza o al verificarsi dell’assenza con personale di pari qualifica. Può essere impiegato anche personale di società di lavoro interinale.
Art. 7 – Comunicazioni di servizio Il Coordinatore del servizio deve garantire un rapporto costante con gli Uffici comunali per agevolare il controllo dell’andamento del servizio. Le comunicazioni e le eventuali contestazioni di inadempienza fatte dall’A.C. al rappresentante designato dall’I.A., si intendono come presentate direttamente alla stessa. In caso di assenza o impedimento del Coordinatore, l’I.A. deve provvedere alla sua tempestiva sostituzione con un altro di pari professionalità, dandone immediata comunicazione scritta all’A.C.
Art. 8 – Vestiario L’I.A., in conformità a quanto disposto dall’art. 42 del D.P.R. 327/80, fornirà a tutto il personale divise di lavoro e copricapo, guanti monouso, scarpe antinfortunistiche, mascherine e indumenti protettivi da indossare per ogni operazione a rischio ai sensi del D.lgs. 09.04.2008, n. 81. L’IA. Deve fornire inoltre divise per il servizio di pulizia, che dovranno avere colorazione visibilmente diversa dalle divise utilizzate per il servizio di ristorazione, in conformità con quanto disposto dal D.P.R. 327/80. Durante l’esecuzione del servizio il personale dell’I.A. dovrà portare in modo visibile la targhetta nominativa di riconoscimento, riportante anche il nome dell’I.A.. L’I.A., senza alcun onere aggiuntivo per l’A.C. deve provvedere affinché il suddetto vestiario sia in perfette condizioni.
Art. 9 - Idoneità Sanitaria dei mezzi di trasporto Tutti mezzi di trasporto delle derrate alimentari devono essere in possesso dei requisiti igienico-sanitari previsti dal DPR 327/80 .
Art. 10- Igiene del personale Per quanto concerne le norme igienico sanitarie, si fa riferimento alla legge 283 del 30/04/1962 e suo regolamento di esecuzione n. 327 del 26/03/80 e successive modificazioni ed integrazioni, nonché a quanto previsto dalle normative e dai Regolamenti vigenti e a quanto espressamente previsto dal presente Capitolato. Il personale addetto alla manipolazione, alla preparazione, confezionamento e al trasporto e alla distribuzione dei pasti, deve scrupolosamente curare l’igiene personale. Il personale durante il servizio non deve avere smalti sulle unghie, né indossare anelli e braccialetti durante il servizio, al fine di non creare una contaminazione delle pietanze in lavorazione.
Art. 11 – Idoneità sanitaria degli addetti L’I.A. deve provvedere a garantire all’A.C. che il personale impiegato per la realizzazione del servizio, soddisfi i requisiti previsti dalle normative igienico sanitarie vigenti. A tal fine l’I.A. deve predisporre un Piano Sanitario specifico al fine di ottemperare alle norme previste dal D.Lgs. 81/2008 e successive modificazioni e integrazioni.
Art. 12 – Rispetto delle normative vigenti Oltre l’osservanza di tutte le norme specifiche nel presente capitolato, l’I.A. avrà l’obbligo di osservare tutte le disposizioni derivanti dalle leggi e dai regolamenti in vigore nel corso del periodo contrattuale, e specificatamente quelle riguardanti l’igiene e la sicurezza sul lavoro e comunque aventi attinenza con i servizi in oggetto ed ogni altra disposizione in vigore o che potrà intervenire in corso di esercizio per la tutela materiale dei lavoratori. L’I.A. deve in ogni momento, a semplice richiesta dell’A.C. dimostrare di avere provveduto a quanto sopra.
Art. 13 – Applicazioni dei contratti di lavoro L’I.A. deve attuare, nei confronti dei lavoratori dipendenti, occupati nelle mansioni costituenti oggetto del presente Capitolato, le condizioni normative e retributive del Contratto Lavoro al Turismo Pubblici Esercizi attualmente applicato. L’I.A. è tenuta altresì a continuare ad applicare il sopraindicato Contratto anche dopo la scadenza, fino al rinnovo, modifiche ed integrazioni. I suddetti obblighi vincolano l’I.A. anche nel caso in cui la stessa non aderisca ad associazioni sindacali di categoria o abbia da esse receduto. L’A.C. nel caso di violazione degli obblighi di cui sopra e previa comunicazione all’I.A. delle inadempienze ad essa denunciate dall’Ispettorato del lavoro, si riserva il diritto di operare una ritenuta fino al 20% dell’importo del contratto. Tale ritenuta sarà rimborsata soltanto quando l’Ispettorato predetto avrà dichiarato che l’I.A. si sia posta in regola. In tali casi l’I.A. non potrà né sollevare eccezione alcuna per il ritardato pagamento, né ciò costituirà titolo per chiedere alcun risarcimento di danno.
Art. 14 – Specifiche tecniche relative alle derrate alimentari Le caratteristiche merceologiche delle derrate alimentari impiegate per la preparazione dei pasti, crudi o cotti, dovranno essere conformi ai requisiti previsti dalle vigenti leggi in materia che qui si intendono tutte richiamate e ai limiti di contaminazione microbica degli alimenti. In particolare, è tassativamente vietato l’uso di alimenti sottoposti a trattamenti transgenici. L'A.C., conformemente a quanto previsto dalla legge finanziaria n. 488 del 23/12/99, richiede per tutti gli utenti aventi diritto alla fruizione del servizio l’impiego di prodotti biologici, tipici e tradizionali nonché di quelli a denominazione protetta (DOP, IGP) certificati ai sensi delle rispettive normative comunitarie di riferimento (Reg. CEE n. 2092/91, del Consiglio del 14 luglio 1992 e Reg. (CE) n. 1804/1999. Reg. CEE n. 2081/92 come modificato dal Reg. CEE 535/97. Legge n.526 del 21/12/99, all'art. 10, comma 7). I prodotti biologici specificamente richiesti sono: - frutta : alternando le varie tipologie secondo la stagionalità e fornendone almeno tre tipi diversi nella settimana; - verdure e ortaggi freschi: con la sola eccezione dell'utilizzo di prodotti surgelati non biologici ma di qualità per piselli, fagiolini e spinaci; - legumi; - pane e prodotti da forno; - pasta e riso; - pomodori trasformati - pelati e polpa; - olio . I prodotti ortofrutticoli dovranno essere esclusivamente quelli di tipo biologico, a meno di avvenuta specifica comunicazione all’A.C. E' ammesso l'uso di pesce surgelato. Non è consentito l'uso di carni congelate e/o surgelate. Le uova dovranno essere certificate. Le derrate alimentari presenti nei frigoriferi, nelle celle e nel magazzino e destinate alla preparazione dei pasti per le utenze previste dal presente capitolato, dovranno essere esclusivamente quelle contemplate nelle tabelle merceologiche. Nel caso in cui uno o più dei suddetti prodotti non fossero disponibili sul mercato, per situazioni debitamente documentate e indipendenti dalla volontà della I.A., essi saranno momentaneamente sostituiti da prodotti convenzionali. In tal caso: 1)l’I.A. ha l’obbligo tassativo di comunicare preventivamente via fax all’A.C. l’elenco dei prodotti di cui non è stato possibile approvvigionarsi nel determinato giorno; 2)il prezzo di ciascun pasto sarà decurtato, per ogni giorno : - di Euro 0,06 nel caso di mancanza della frutta; - di Euro 0,05 nel caso di mancanza della verdura ed ortaggi freschi; - di Euro 0,02 nel caso di mancanza di legumi; - di Euro 0,10 nel caso di mancanza del pane e dei prodotti da forno; - di Euro 0,10 nel caso di mancanza della pasta e riso; - di Euro 0,02 nel caso di mancanza dei pomodori trasformati (pelati e polpa); Nel caso in cui dovesse essere riscontrata la mancata somministrazione di prodotti di cui all'art. 59 della legge 488/99, in assenza della prevista comunicazione preventiva dell'I.A., si farà luogo all'applicazione delle penalità di cui all'art. 69 del presente capitolato.
Art. 15- Garanzie di qualità L’I.A. deve acquisire dai fornitori, e rendere disponibili all’A.C., idonee certificazioni di qualità o dichiarazioni di conformità delle derrate alimentari alle vigenti Leggi in materia.
Art. 16 - Igiene della produzione La produzione deve rispettare gli standard igienici previsti dalle leggi vigenti e deve osservare le “buone norme di fabbricazione” (GMP). Il personale adibito alle preparazioni di piatti freddi, o al taglio di arrosti, lessi, preparazioni di carni, insalate di riso, ecc. dovrà fare uso di mascherine e guanti monouso. Durante tutte le operazioni di produzione l'impianto di estrazione d'aria dovrà essere in funzione.
Art. 17 - Conservazione delle derrate La conservazione e lo stoccaggio delle derrate deve essere effettuato in conformità alla normativa vigente in materia.
Art. 18 – Riciclo E’ vietata ogni forma di riciclo dei cibi preparati nei giorni antecedenti il consumo. Pertanto tutti i cibi erogati dovranno essere preparati in giornata. Riguardo alle eccedenze di cibo non consumate l’Impresa Aggiudicataria dovrà rendersi disponibile ad assecondare iniziative connesse all’attuazione della legge n.155/2003 detta del “buon samaritano” o altre disposizioni concordate con il Comune di Frascati e con i competenti uffici territoriali dell’ASL per gli aspetti igienico - sanitari.
Art. 19 - Manipolazione e cottura Tutte le operazioni di manipolazione e cottura degli alimenti devono mirare ad ottenere standard elevati di qualità igienica, nutritiva e sensoriale.
Art. 20 - Preparazione e trasporto piatti freddi La preparazione di piatti freddi deve avvenire con l’ausilio di mascherine e guanti monouso. La preparazione, la conservazione e il trasporto devono essere effettuati ad una temperatura che non sia superiore ai 10°C, in conformità all’art.31 del D.P.R. 26 marzo 1980, n. 327.
Art. 21 - Operazioni preliminari alla cottura e tecnologie di manipolazione Le operazioni che precedono la cottura devono essere eseguite secondo le modalità indicate dalla normativa vigente in materia.
Art. 22 - Pentolame per la cottura Per la cottura deve essere impiegato solo pentolame idoneo. I ragù e i sughi devono essere cotti nelle brasiere.
Art. 23- Condimenti Le paste asciutte dovranno essere condite al momento della distribuzione e il formaggio grattugiato, se previsto, aggiunto al piatto dall’operatore addetto alla distribuzione. E' tassativamente vietato l’uso di formaggi non tutelati dalla denominazione di origine in conformità alla Legge n. 125/1954 e D.P.R. 667/55 e successive modificazioni, ad eccezione di formaggi tipici locali espressamente richiesti dall'A.C. Presso ciascun refettorio devono essere sempre disponibili olio extravergine di oliva biologico, aceto e sale.
Art. 24– Menù I menù sono progettati dalla I.A. completi di tabelle nutrizionali, di menù per diete vegetariane (art. 28), di menù compatibili con le scelte religiose (art. 29) e di menù per le variazioni straordinarie (art. 30). L’I.A. provvederà ad ottenere l’autorizzazione da parte della ASL competente. Entro 20 gg. dall’affidamento del servizio, i menù saranno depositati dall’I.A. presso l’ A.C. già provvisti di autorizzazione ASL. I menù sono articolati in menù estivo e menù invernale. Il menù invernale inizia dal 1/11 e termina il 31/3. Il menù estivo inizia dall’1/4 e termina al 31/10. Tali date possono subire variazioni a causa di particolari condizioni climatiche. I piatti proposti giornalmente dovranno corrispondere, per tipo e qualità, a quanto previsto nel presente Capitolato e nel rispetto del “Progetto Tecnico”di cui alla propria proposta tecnico-qualitativa in sede di gara. Inoltre, i pasti dovranno essere conformi ai menù presentati dalla I. A.
Art. 25- Struttura del menù per le utenze scolastiche La struttura del menù per le utenze scolastiche deve prevedere: 1. un primo 2. un secondo 3. un contorno 4. pane 5. frutta di stagione (offerta in non meno di tre diversi gusti nella medesima settimana),o yogurt o cioccolata. L’A.C. inoltre potrà richiedere all’I.A. la fornitura di cestini da viaggio. Tali forniture oltre che per le gite scolastiche potranno essere fornite in caso di sciopero o altre eccezionali situazioni. Le grammature dei cestini per le diverse tipologie di utenti, devono essere conformi a quelle previste dai menù di cui all’art.24. Il prezzo dei cestini per gite o altri eventi è ridotto del 30% rispetto al prezzo del singolo pasto, se richiesti formalmente all’I.A. almeno 5 gg. lavorativi prima del verificarsi dell’evento.
Art. 26 – Diete in bianco e menù alternativi L'I.A. si impegna alla predisposizione di menu alternativi, qualora ne venga fatta richiesta entro le ore 9,30 dello stesso giorno. La richiesta della dieta in bianco non necessita di certificato medico. Tale menù conserva la medesima struttura di cui all'articolo precedente ed è costituito da pasta o riso in bianco, da una verdura e da una porzione di carne o pesce cotto a vapore o lessato, patate lessate o da altre pietanze. I pasti previsti dai menù alternativi dovranno essere confezionati allo stesso modo delle diete speciali di cui al successivo articolo.
Art. 27- Diete speciali L'I.A. su presentazione di certificato medico per intolleranza e/o allergia rilasciato dal pediatra o medico di famiglia, accompagnato da certificazione di laboratorio di struttura pubblica dalla quale risulti in modo inequivocabile l'allergia o l’intolleranza in atto, deve approntare diete speciali per i diversi utenti. Non dovranno essere presi in considerazione certificati medici in cui siano indicate le diete in modo generico, senza la prescrizione dettagliata degli ingredienti da utilizzare per la preparazione del piatto richiesto. Le richieste devono pervenire in tempo utile al Referente dell’I.A. Coordinatore presso il Centro di cottura centrale di Villa Sciarra . Ogni dieta speciale deve essere personalizzata, in modo tale da essere inequivocabilmente riconducibile al destinatario, nel rispetto delle normative vigenti in materia di privacy. Le diete speciali devono essere confezionate in vaschetta monoporzione termo-sigillata. Tali vaschette devono essere inserite in contenitori termici idonei a mantenere la temperatura prevista dalla legge per i cibi cotti da consumarsi caldi, fino al momento del consumo.
Art. 28– Menù per dieta vegetariana L’I.A. deve garantire, in favore degli utenti che ne facciano richiesta, l’erogazione di un menù vegetariano. Alle richieste di erogazione di menù differenziati per diete vegetariane, si applica la struttura del menù di cui al precedenti articoli, con le quantità previste dalle relative tabelle nutrizionali approvate dalla ASL .
Art. 29– Menù compatibili con le scelte religiose L’I.A. deve garantire, in favore degli utenti che ne facciano richiesta, l’erogazione di un menù compatibile con le scelte religiose. Nel periodo quaresimale e nel mercoledì delle ceneri dovrà essere concessa una dieta alternativa, di pari valore nutritivo, per gli utenti di religione cattolica le cui famiglie facciano richiesta. Alle richieste di erogazione di menù differenziati per motivi religiosi, si applica la struttura del menù di cui ai precedenti articoli.
Art. 30- Variazione del menù Di norma i menù non sono modificabili. Sono consentite, in via temporanea e straordinaria, variazioni nei seguenti casi: 1. guasto di uno o più impianti da utilizzare per la realizzazione del piatto previsto; 2. interruzione temporanea della produzione, per cause quali sciopero, incidenti, interruzioni dell’energia elettrica; 3. avaria delle strutture di conservazione dei prodotti deperibili. Tale variazione potrà essere effettuata solo previa comunicazione all’A.C. Le pietanze sostitutive dovranno comunque essere individuate tra quelle previste dal menù presentato dalla I.A. e autorizzato dalla ASL. L’A.C., inoltre, si riserva di modificare le preparazioni previste nel menù, con altri piatti di equivalente valore nutrizionale e nel rispetto dell’equilibrio dietetico, nei casi in cui vi sia un costante non gradimento dei piatti da parte dell’utenza.
Art. 31 Quantità degli ingredienti L’I.A. deve garantire la fornitura di tutte le preparazioni previste dalle tabelle dietetiche di riferimento, nella quantità prevista, differenziata per scuole materne e scuole elementari. Le quantità da somministrare sono quelle previste nelle tabelle dietetiche dei menu presentati dalla I.A. e autorizzati dalla ASL, nel quale saranno riportati tutti i pesi degli ingredienti previsti per la realizzazione di ogni singola porzione. Tali pesi si intendono a crudo e al netto degli scarti di lavorazione e di eventuali cali peso dovuti allo scongelamento.
Art. 32- Introduzione di nuovi piatti Qualora l’I.A. intendesse proporre nuove preparazioni, deve inoltrare richiesta scritta all’A.C. e presentare le grammature di tutti gli ingredienti dei piatti proposti, se questi non sono già previsti nelle Tabelle Dietetiche. Le variazioni saranno sottoposte all’approvazione del Direttore del Dipartimento di Prevenzione della ASL. Nessun incremento del prezzo del pasto potrà essere richiesto per tali variazioni.
Art. 33– Informazione agli utenti del servizio L’I.A. è tenuta ad affiggere all’inizio di ciascuna settimana - all’ingresso delle singole scuole o in apposita bacheca ed in maniera che sia ben visibile - il menù settimanale che dovrà essere conforme a quello autorizzato dalla ASL. L'I.A. deve, inoltre, esporre nella sala distribuzione del pasto il menù del giorno, con le quantità in grammi delle pietanze (crudo e cotto) da distribuire; nel refettorio deve essere disponibile una bilancia automatica per il controllo del peso delle pietanze da parte del personale addetto alla distribuzione nonché del medico incaricato dalla ASL e della Commissione Mensa.
Art. 34- Prenotazione dei pasti All’inizio di ogni anno scolastico l’I. A. provvederà a verificare che i fruitori del servizio, distinti per classi e per plessi scolastici, risultino effettivamente iscritti al Servizio comunale di Refezione scolastica. L’I.A è responsabile della rilevazione delle presenze giornaliere degli iscritti al servizio di refezione scolastica. L’ufficio scuola comunale provvederà ad inoltrare al responsabile nominato dalla I.A., tutte le eventuali e possibili segnalazioni di inesattezza della rilevazione dei dati che perverranno da parte degli utenti fruitori al fine di provvedere a verificarne la veridicità e la conseguente modifica. L’I.A. per tramite di proprio incaricato, entro le ore 10,00 di ogni giorno, deve aver effettuato un giro nei plessi, recandosi nelle varie classi, per rilevare il numero degli alunni assenti cui non erogare il pasto. Quindi, l’incaricato comunica il dato acquisito ai centri di cottura attraverso appositi tablet forniti dall’ A. C. e diligentemente custoditi dall’ I.A. I tablet sono collegati al sistema di rilevazione presenze e controllo dei pagamenti dell’utenza, che contiene i dati della popolazione scolastica iscritta al servizio. I dati raccolti sono inseriti direttamente sul PC del centro cottura centrale di Villa Sciarra per la presa visione dei pasti da erogare giornalmente, suddivisi in base ai plessi, alle classi, ai soggetti che hanno prenotato (alunni, insegnanti, ecc). Qualora ci fossero dei problemi di funzionamento del sistema elettronico di prenotazione dei pasti, è prevista una procedura alternativa: l’operatore provvede a registrare gli assenti con gli appositi moduli predisposti per ciascuna classe e provvede ad inviarli a mezzo fax al Centro cottura centrale di Villa Sciarpa, il cui personale provvederà a caricarli in tempo reale sul sistema. Qualora non fosse possibile inviare i fogli a mezzo fax , è possibile raggiungere il Centro cottura telefonicamente e comunicare gli alunni assenti per ciascuna classe. Della comunicazione telefonica deve rimanere tracciato quanto comunicato, l’operatore che ha preso in carico la segnalazione, nonchè la motivazione del disservizio e l’I.A. deve darne notizia all’A.C. Art. 35 – Contenitori per il trasporto Per il trasporto dei pasti e delle derrate l' I.A. dovrà utilizzare contenitori isotermici, idonei ai sensi del DPR 327/80 e tali da garantire il mantenimento delle temperature e le garanzie igieniche e organolettiche dei cibi. Per il confezionamento e il trasporto dei pasti, l'I.A. dovrà utilizzare i contenitori termici in polipropilene, lavabili e disinfettabili sia all'interno che all'esterno, muniti di idonei contenitori interni , separati per primi piatti, secondi piatti, contorno, sugo o liquido in aggiunta e parmigiano reggiano grattugiato. Le vaschette G/N utilizzate per il trasporto dei primi piatti (paste asciutte o in brodo) dovranno avere un'altezza tale da non permettere fenomeni di impaccamento e sversamento dei liquidi. Ad esempio, lo spessore delle paste asciutte contenute nelle gastronorm non deve superare i 10 cm al fine di evitare fenomeni di “impaccatura”. Il coperchio dovrà essere a perfetta chiusura termica. I contenitori di cui sopra non dovranno essere adibiti ad altro uso e dovranno essere mantenuti sempre perfettamente puliti e disinfettati giornalmente. I pasti dovranno essere prodotti in legame fresco-caldo nella mattinata stessa dell'utilizzo. I primi piatti (pasta o riso, minestre in brodo) dovranno essere forniti separatamente dalle rispettive salse o brodi nonché dal parmigiano reggiano. L'abbinamento dovrà avvenire al momento del consumo del pasto. Altrettanto dicasi per i contorni freddi (insalate ecc.) per i quali l 'I.A. dovrà fornire l'occorrente per il condimento: olio, sale e limone. Su ciascun contenitore dovrà essere apposta l'apposita etichetta riportante la data, il numero di porzioni ivi contenute e il nome del plesso scolastico cui il contenitore è destinato. You created this PDF from an application that is not licensed to print to novaPDF printer (http://www.novapdf.com) Capitolato 2016 10 L'I.A. dovrà altresì provvedere al lavaggio della frutta, che potrà essere effettuato presso le cucine. In ogni caso la frutta dovrà essere trasportata e/o conservata in contenitori di plastica ad uso alimentare, muniti di coperchi forniti dall’I.A la quale dovrà altresì fornire i contenitori isotermici atti al trasporto dei pasti previsti dalle diete speciali e dalle diete in bianco.
Art. 36 - Piano dei trasporti Il piano dei trasporti sarà organizzato in modo tale che i tempi tra la partenza dalla cucina e la consegna dei pasti presso i plessi scolastici, siano ridotti al minimo. Gli equipaggi e i mezzi impiegati dovranno scaricare i contenitori dei pasti secondo percorsi formalmente comunicati all’A.C. prima dell'inizio del servizio. Eventuali variazioni del piano dei trasporti dovranno essere comunicate tempestivamente all’A.C., specificandone le motivazioni.
Art. 37 - Mezzi di trasporto dei pasti I mezzi adibiti al trasporto dei pasti devono essere idonei, adibiti esclusivamente al trasporto di alimenti e, comunque, conformi al DPR 327/80 art.43 e al decreto legislativo 155/97. E’ fatto obbligo di provvedere alla sanificazione dei mezzi utilizzati, in modo tale che il trasporto non determini insudiciamento o contaminazione degli alimenti trasportati. Le operazioni di sanificazione dovranno essere conformi a quanto previsto dalla normativa vigente in materia e all’art.47 del D.P.R. 327/80. Durante il trasporto dovranno essere rispettate le temperature previste dall'articolo 51 del D.P.R. 327/80, allegato C) e dall’art. 31 del citato DPR.
Art. 38 - Orari di trasporto, modalità e orario di consegna dei pasti I pasti dovranno essere consegnati franchi di ogni spesa, a cura dell' I.A., nei locali adibiti a refettorio. All'interno degli edifici scolastici, i pasti dovranno essere trasportati con l'ausilio di carrelli, al fine di garantire la sicurezza degli alunni. Fra il termine della preparazione e cottura dei pasti ed il confezionamento degli stessi, non dovranno trascorrere più di 15 minuti. Tra la consegna e la somministrazione dei pasti agli utenti dovrà intercorrere un tempo massimo non superiore a 15 minuti.
Art. 39 - Orari di distribuzione dei pasti La distribuzione dei pasti dovrà essere effettuata negli intervalli orari concordati e definiti con le istituzioni scolastiche. Tali orari dovranno essere scrupolosamente rispettati, salvo diverse esigenze organizzative che saranno indicate dall’A. C. tempestivamente.
Art. 40- Somministrazione L'I.A. deve garantire la somministrazione dei pasti a tutti gli utenti di cui all'art. 1 del presente capitolato, per i quali è stata comunicata la prenotazione e fatto salvo quanto previsto dall’art. 30 (Variazioni). L’I.A. deve, inoltre, garantire la somministrazione di tutte le preparazioni previste dal menù, nelle quantità previste dalle relative Tabelle Dietetiche.
Art. 41 - Personale addetto alla distribuzione dei pasti La distribuzione dei pasti, sarà effettuata al tavolo, a cura del personale dell' I.A. Tale personale deve avere un comportamento professionalmente corretto, sia nei confronti degli alunni sia nei confronti del personale scolastico. L’I.A. deve mettere a disposizione proprio personale in numero tale da assicurare modalità e tempi di esecuzione adeguati per una tempestiva ed ordinata esecuzione del servizio in base agli orari definiti. In caso contrario l’A.C. potrà ordinare il potenziamento del numero degli addetti alla distribuzione e l'I.A. dovrà adeguarsi entro tre giorni dalla data di comunicazione scritta. Al termine del servizio l’I.A. deve provvedere alla rigovernatura dei refettori, alla loro pulizia e di quanto utilizzato per il servizio. Il personale addetto alla distribuzione dei pasti deve indossare, durante il servizio, idoneo vestiario, compresi guanti e mascherine monouso. La distribuzione dei pasti dovrà avvenire con l'ausilio di appositi utensili che l' I.A. provvederà a integrare qualora i centri non ne fossero dotati.
Art. 42 - Operazioni da effettuare prima e durante la distribuzione dei pasti agli utenti Il personale addetto alla distribuzione delle pietanze alle diverse tipologie di utenti, dovrà osservare le norme previste dalla normativa vigente in materia.
Art. 43 - Quantità in volumi, in pesi e in numero Il personale dell’I.A. preposto alla distribuzione dei pasti, deve utilizzare le tabelle relative ai pesi, ai volumi e al numero delle pietanze cotte o crude, in modo di avere corrispondenza tra le grammature a crudo e le quantità distribuite. Le tabelle relative ai pesi devono essere affisse nei locali di cucina per essere sempre immediatamente consultabili.
Art. 44 - Pulizia degli impianti, delle macchine, degli arredi e delle attrezzature Al termine delle operazioni di preparazione e confezionamento dei pasti, le attrezzature presenti presso le cucine devono essere deterse e disinfettate. Durante le operazioni di lavaggio delle attrezzature è fatto divieto di impiegare getti d’acqua diretti sui quadri elettrici. Prima di procedere alle operazioni di pulizia di impianti ed attrezzature, gli interruttori del quadro generale dovranno essere disinseriti.
Art. 45- Pulizie esterne ai locali cucina La pulizia delle aree esterne di pertinenza delle cucine, è a carico dell'I.A. che dovrà aver cura di mantenere le suddette aree sempre ben pulite. Sono altresì a carico dell' I.A le pulizie, interne ed esterne, delle pareti vetrate delle cucine.
Art. 46- Modalità di pulizia dei refettori Le operazioni di pulizia da eseguire presso i refettori consistono in: sparecchiatura, lavaggio dei tavoli, pulizia e disinfezione degli utensili utilizzati per la distribuzione, pulizia degli arredi, capovolgimento delle sedie sui tavoli, spazzatura e lavaggio dei pavimenti del refettorio, delle aree comuni di transito e delle zone immediatamente adiacenti i locali refettoriali, pulizia servizi igienici del refettorio e zone attigue esterne ai servizi igienici; pulitura dei vetri interni ed esterni del locale refettorio. Nei refettori ove il servizio si svolge in più turni, tra l'uno e l'altro l'I.A. dovrà provvedere a rigovernare e a sistemare i tavoli prima che gli utenti del secondo turno prendano posto a tavola.
Art. 47 - Modalità di utilizzo dei detersivi Tutti i detersivi dovranno essere utilizzati dal personale secondo le indicazioni fornite dalle case produttrici, con particolare attenzione per quanto concerne le concentrazioni e le temperature indicate sulle confezioni. Tutto il materiale di sanificazione deve essere riposto, durante l’utilizzo, su un carrello adibito appositamente a tale funzione. I detersivi e gli altri prodotti di sanificazione dovranno essere sempre contenuti nelle confezioni originali, con la relativa etichetta e conservati in locale apposito o in armadi chiusi a chiave.
Art. 48- Interventi ordinari e straordinari L’I.A. deve effettuare presso le cucine, un intervento di disinfestazione e di derattizzazione generale all’inizio del servizio e poi con cadenza quadrimestrale per tutta la durata del contratto.
Art. 49 – Divieti Durante le operazioni di preparazione e cottura dei pasti è assolutamente vietato tenere nelle zone di preparazione e cottura e nella cucina in generale, detersivi, scope e strofinacci di qualsiasi genere e tipo. I detersivi e gli altri prodotti di sanificazione dovranno sempre essere conservati in locale apposito o in armadi chiusi a chiave ed essere contenuti nelle confezioni originali, provvisti della relativa etichetta.
Art. 50- Personale addetto al lavaggio e alla pulizia Le operazioni di lavaggio e pulizia non devono essere eseguite dal personale che contemporaneamente effettua preparazioni alimentari. Il personale che effettua pulizia o lavaggio deve indossare indumenti di colore visibilmente diverso da quelli indossati dagli addetti alla distribuzione e alla preparazione degli alimenti.
Art. 51- Servizi igienici I servizi igienici annessi alla cucina ad uso del personale addetto, dovranno essere tenuti costantemente puliti a cura dell’I.A. Gli indumenti degli addetti dovranno essere sempre riposti negli appositi armadietti che dovranno essere in numero sufficiente per tutto il personale. Nei servizi igienici destinati agli addetti dovranno essere impiegati sapone disinfettante ad erogazione non manuale, dispenser di tovagliette a perdere e carta igienica a bobina coperta. L'I.A provvederà a colmare ogni eventuale carenza di arredo o materiali.
Art. 52 – Rifiuti I rifiuti solidi urbani provenienti dalla cucina e dai refettori, dovranno essere raccolti negli appositi sacchetti e convogliati (prima della preparazione dei pasti in cucina e dopo il consumo dei pasti presso i refettori) negli appositi contenitori comunali per la raccolta. L’I.A. ha inoltre l’obbligo di uniformarsi alla normativa del Comune di Frascati in materia di raccolta differenziata. E' tassativamente vietato gettare qualsiasi tipo di rifiuto negli scarichi fognari (lavandini, canaline di scarico, ecc.).
Art. 53 – Manutenzioni L'I.A. ha l'obbligo contrattuale di effettuare le manutenzioni ordinarie dei locali refettoriali e dei relativi impianti, così come previsto dall’art.3 D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 ( T.U.E.) Legge 5 agosto 1978, n. 457, art.31, nonché la manutenzione ordinaria e straordinaria dei macchinari, delle attrezzature e degli arredi presenti presso i locali di cucina e refettoriali stessi, procedendo alla loro sostituzione o alla sostituzione di componenti in caso di rotture. Al verificarsi di guasti, di qualsiasi natura essi siano, l’I.A. sarà tenuta a provvedere, a propria cura e spese, con personale specializzato, eseguendo tempestivamente gli interventi necessari, nei minimi tempi possibili (max 5 giorni naturali e consecutivi). L’I.A., per ogni intervento di manutenzione eseguito, dovrà far pervenire all’A.C. adeguata documentazione rilasciata dalla Ditta intervenuta, riportante i dati relativi all’intervento stesso. In caso di mancato intervento, l’A.C. provvederà, previa diffida, ad applicare le penalità previste al successivo articolo 69 ed alla successiva esecuzione in danno. Particolare attenzione dovrà essere riposta nell'esecuzione degli interventi che possono determinare, se non eseguiti tempestivamente, ovvero nei termini prescritti, il decadimento - anche temporaneo – dell’efficienza delle attrezzature e delle macchine relativamente alla sicurezza. Sono inoltre a carico dell’I.A. le manutenzioni ordinarie delle attrezzature per la distribuzione e il lavaggio, presenti presso i refettori. L’A.C. si riserva, in ogni momento, di controllare l'effettivo stato delle strutture, delle attrezzature e dei macchinari, degli impianti e degli arredi e se gli interventi di manutenzione siano stati eseguiti. In caso di mancata adozione degli interventi necessari, si provvederà, previa diffida, ad applicare le penalità previste al successivo articolo 69 ed alla successiva esecuzione in danno. Nel caso invece si tratti di manutenzione straordinaria alla struttura e agli impianti di competenza dell'A.C., l’I.A. deve comunicare per iscritto all’Ufficio Scuola del Comune i motivi della necessità di intervento straordinario.
Art. 54 - Disposizioni in materia di sicurezza Al fine di garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro, è fatto obbligo all'I.A.di attenersi strettamente a quanto previsto dalla normativa in materia di "Miglioramento della salute e della sicurezza dei lavoratori" di cui al D.Lgs. 81/2008 e s.m. e i., nonchè al Documento di valutazione rischi interferenziali (DUVRI) elaborato dal Comune di Frascati. Resta a carico dell’I.A. la dotazione, per tutto il personale impiegato nel servizio, di Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) e ad Uso Promiscuo, necessari all’espletamento del lavoro in sicurezza. L’I.A. ha, altresì, l’obbligo di garantire ai propri dipendenti impiegati nei servizi richiesti dal presente capitolato, quanto previsto dal DPR 1 marzo 1956, n. 303 e successive modifiche ed integrazioni circa l’igiene del lavoro.
Art. 55- Impiego di energia L’impiego di energia elettrica, gas e vapore da parte del personale dell’I.A. deve essere effettuato da soggetti che conoscano la manovra dei quadri di comando e delle saracinesche di intercettazione. Per quanto riguarda la sicurezza antinfortunistica, ogni responsabilità connessa è a carico dell’I.A. Art.56 - Segnaletica di sicurezza sul posto di lavoro L’I.A. deve predisporre e far affiggere, a proprie spese, cartelli che illustrino le norme principali di prevenzione e antinfortunistica all’interno dei locali di preparazione e cottura, secondo quanto previsto dalle normative vigenti. Art. 57 - Norme di sicurezza nell’uso dei detergenti e dei sanificanti Il personale addetto alle operazioni di sanificazione deve obbligatoriamente fare uso di mascherine e guanti, quando l’utilizzo di tali indumenti è consigliato dalle schede di sicurezza.
Art. 58 - Diritto di controllo dell’A.C. E’ facoltà dell’A.C. effettuare, in qualsiasi momento, senza preavviso e con le modalità che riterrà opportune controlli, al fine di verificare la conformità del servizio fornito alle prescrizioni di legge e alle condizioni contrattuali. L’I.A. dovrà garantire l’accesso al personale dell'A.C. in qualsiasi ora lavorativa ed in ogni zona della struttura di ristorazione, per esercitare il controllo circa il corretto svolgimento del servizio in ogni sua fase. Le normative di riferimento sono: 1. D.Lgs. 3 marzo 1993, n. 123 - "Attuazione della direttiva 89/397 CEE, relativa al controllo ufficiale dei prodotti alimentari"; 2. D.P.R. 14 luglio 1995 (pubblicato nella G.U. n. 260 del 7 novembre 1995, S.O.) per gli indirizzi di vigilanza igienico-sanitaria; 3. L. 30 aprile 1962, n. 283, recante norme in materia di disciplina igienica della produzione e della vendita di sostanze alimentari e delle bevande. I controlli avranno luogo nel rispetto delle disposizioni di legge e delle loro successive modificazioni ed integrazioni.
Art. 59 Soggetti ed Organismi preposti al controllo e relative competenze Gli organismi istituzionalmente preposti al controllo devono essere dotati di abbigliamento idoneo. L’A.C. applica le penalità, in relazione alla gravità delle inadempienze rilevate successivamente ai controlli, recuperandole mediante ritenuta diretta sui corrispettivi da liquidare all’impresa.
Art. 60 - Diritto di controllo da parte dei rappresentanti degli utenti La Commissione mensa opera come organismo collegiale e vigila sul buon andamento del servizio e sull’applicazione delle direttive degli organi competenti agendo come organo consultivo e di stimolo. La Commissione si riunisce di norma una volta al mese o ogni qual volta se ne ravvisi la necessità su convocazione del Dirigente del settore o di un quinto dei componenti, è composta da n.9 rappresentanti dei genitori ( uno per plesso scolastico) che abbiano figli iscritti al servizio di refezione ed è nominata mediante autorizzazione del Dirigente Comunale su indicazione del Consiglio di Circolo ( determinazione dirigenziale n. gen. 1845/2006). I componenti della Commissione devono: Essere in possesso dell’autorizzazione dell’Amministrazione Comunale per accedere nei refettori, rilasciata all’inizio dell’incarico; Indossare il vestiario igienico, preventivamente messo a disposizione dall’I.A, durante le supervisioni che possono essere effettuate almeno settimanalmente per ogni plesso ed in numero massimo di due rappresentanti per visita unitamente al personale rappresentante dell’I.A. E’ diritto delle rappresentanze degli utenti assaggiare nel momento della consumazione del pasto, alimenti cotti o crudi, chiedere chiarimenti sulla quantità e qualità degli stessi anche con l’effettuazione di verifica delle grammature previste nelle tabelle dietetiche tramite le bilance in dotazione presso i refettori. Eventuali suggerimenti possono essere forniti all’A.C. al fine di ottimizzare il servizio. Non è consentito ad alcuno di prelevare porzioni di cibo dalle cucine o dai refettori per eventuali controlli, sia sulla You created this PDF from an application that is not licensed to print to novaPDF printer (http://www.novapdf.com) Capitolato 2016 14 qualità che sulle caratteristiche igienico-sanitarie, tranne agli organi a ciò ufficialmente preposti. Durante gli eventuali sopralluoghi, che saranno articolati in modo da non ostacolare il lavoro degli operatori, non potranno in alcun modo essere rilevate contestazioni o essere date indicazioni direttamente al personale di cucina in servizio. Ogni rilievo ed eventuali proposte tese al miglioramento del servizio devono essere presentate, mediante relazione scritta, all’Ufficio comunale competente. La commissione riferisce a fine anno scolastico mediante relazione scritta rivolta all’A.C. sull’andamento complessivo del servizio mensa. I componenti che non si attenessero a quanto disposto dal presente articolo saranno richiamati al rispetto dei loro specifici compiti e, qualora si dovesse perseverare in tale condotta pregiudizievole al buon andamento della mensa scolastica, il componente può essere revocato da parte del Dirigente con motivazione scritta.
Art. 61 – Controlli da parte degli organismi preposti per legge a tale funzione Detti controlli sono articolati in: - controlli a vista : effettuati dal Funzionario Responsabile dell’A.C. e in controlli - analitici, effettuati dalla ASL competente mediante prelievo e asporto di campioni di alimenti che verranno successivamente sottoposti ad analisi di laboratorio. Le quantità di derrate prelevate di volta in volta saranno quelle minime e, comunque, rappresentative della partita oggetto dell’accertamento. Resta fatto salvo l’obbligo di prelevamento (HACCP) di campionature da parte dell’I.A. e mantenimento in frigo per 72 ore. Nulla potrà essere richiesto all'A.C. per le quantità di campioni prelevati. I controlli a vista del servizio saranno articolati nel seguente modo: - controllo registro pulizia e disinfestazioni - modalità di stoccaggio nelle celle - temperatura di servizio nelle celle - controllo data scadenza prodotti - modalità lavorazione derrate - modalità cottura - modalità distribuzione - lavaggio e impiego sanificanti - modalità sgombero rifiuti - verifica corretto uso impianti - caratteristiche sanificanti - modalità sanificazione - stato igienico impianti e ambiente - stato igienico sanitario personale - stato igienico servizi - organizzazione del personale - controllo organico - professionalità addetti -controllo quantità dei prodotti in relazione tabelle dietetiche e nutrizionali e relative grammature - controllo sulla qualità dei prodotti in particolare riferimento ai prodotti biologici - modalità manipolazione - controllo funzionamento impianti tecnologici - controllo attrezzature - controllo abbigliamento di servizio del personale - controllo modalità di trasporto dei pasti e derrate - controllo della conformità dei mezzi di trasporto alle normative e alle prescrizioni del presente capitolato - ogni altro ulteriore controllo ritenuto necessario.
Art. 62 - Blocco delle derrate I controlli potranno dar luogo al “blocco di derrate”. I tecnici incaricati dall’A.C. provvederanno a far custodire tali derrate in un magazzino o in una cella frigorifera (se deperibili) ed a far apporre sulle stesse un cartellino con la scritta “in attesa di accertamento”. L’A.C. provvederà entro 2 giorni a fare accertare le condizioni igieniche e merceologiche dell’alimento e a darne tempestiva comunicazione all’I.A.; qualora i referti diano esito positivo, all’I.A. verranno addebitate le spese di analisi.
Art. 63 - Idoneità sanitaria dei componenti gli organi di controllo I componenti gli organi di controllo, comprese le Commissioni Mensa, dovranno indossare, in sede di effettuazione dei controlli della qualità presso la cucina centralizzata e presso i refettori, apposito camice bianco e copricapo.
Art. 64 - Documenti relativi alle derrate alimentari Presso ciascun centro refettoriale dovranno essere conservate le bolle di consegna delle derrate alimentari, da esibirsi su richiesta del personale incaricato dall'A.C. per l'effettuazione dei controlli. Una copia di dette bolle dovrà essere mantenuta presso il centro di Villa Sciarra.
Art. 65- Autocontrollo da parte dell’I.A. (sistema HACCP) L’I.A. deve mettere a disposizione dei tecnici incaricati dall’A.C. per i controlli di conformità, il Piano di autocontrollo da essa predisposto, le registrazioni delle procedure, i risultati delle verifiche effettuate e la documentazione relativa almeno al mese in corso.
Art. 66 - Conservazione campioni Al fine di individuare più celermente le cause di eventuali tossinfezioni alimentari, l’I.A. deve prelevare almeno g 150 dei prodotti somministrati giornalmente, riporli in sacchetti sterili con indicata la data di confezionamento e conservarli in frigorifero a temperatura di 0° per le 72 ore successive. Sui sacchetti dovranno essere riportati il luogo, la data e l’ora di prelievo.
Art. 67 - Rilievi dei tecnici I tecnici ASL sono tenuti a non muovere alcun rilievo al personale alle dipendenze dell’I.A. Il personale dell’Impresa non deve interferire sulle procedure di controllo degli organismi incaricati dall’A.C.
Art. 68 – Obbligo di partecipazione dell’I.A. alle Commissioni degli utenti E’ fatto obbligo all’I.A, nella persona del Responsabile di servizio, di partecipare alle riunioni convocate dall’A.C. per discutere sull’andamento del servizio di cui trattasi. INADEMPIENZE E PENALITA'
Art. 69- Inadempienze e penalità Ove si verifichino inadempienze dell'Impresa nell'esecuzione delle prestazioni contrattuali, saranno applicate dall’A.C. penalità in relazione alla gravità delle inadempienze, a tutela delle norme contenute nel presente capitolato. Le penalità minime che l'A.C. ha titolo di applicare sono le seguenti: (a) Euro 1.550,00 ogniqualvolta viene negato l’accesso agli incaricati dall’A.C. ad eseguire i controlli di conformità; (b) Euro 500,00 per ogni difformità delle pietanze rispetto a quelle previste nel menù giornaliero e non concordate con l’A.C.; (c) Euro 1.000,00 per errata esecuzione nella preparazione di ciascuna pietanza; (d) Euro 500,00 per mancato rispetto delle grammature previste verificato su 10 pesate della stessa preparazione a cotto o a crudo; (e) Euro 250,00 in caso di derrate non conformi ai parametri previsti dalle Specifiche Merceologiche; (f) Euro 1.000,00 in caso di ritrovamento di corpi estranei inorganici ed organici nei pasti; (g) Euro 500,00 in caso di ritardo di oltre quindici minuti nella somministrazione dei pasti; (h) Euro 100,00 per ogni pasto in meno (comprese le diete), ovvero non consegnato, rispetto al numero di pasti richiesto da ogni singolo plesso scolastico; (i) Euro 150,00 per mancato rispetto delle temperature ai sensi del D.P.R. 327/80 per ciascuna pietanza. (j) Euro 1.500,00 per ogni certificato di verifica microbiologica non conforme rispetto a quanto previsto dalle Specifiche igieniche degli alimenti nel caso in cui siano riscontrati microrganismi patogeni; (k) Euro 500,00 per ogni certificato di verifica microbiologica non conforme rispetto a quanto previsto dalle Specifiche igieniche degli alimenti nel caso in cui siano riscontrati microrganismi non patogeni; (l) Euro 500,00 per mancata conservazione dei campioni di cui all’art. 66 del presente capitolato; (m) Euro 1.000,00 per carenza igienica delle cucine, dei refettori in relazione al piano di pulizia e sanificazione, nonché degli automezzi adibiti al trasporto dei pasti; (n) Euro 250,00 per parametri non conformi alle Specifiche igieniche ambientali; (o) Euro 1.500,00 per mancato rispetto delle norme igienico sanitarie riguardanti la conservazione delle derrate o quanto altro previsto dalla legge in materia; (p) Euro 500,00 ad Euro 10.000,00 per ogni prodotto scaduto rinvenuto in magazzino e/o nei frigoriferi; (q) Euro 1.500,00 Per mancata comunicazione all'A.C. del mancato utilizzo delle derrate di cui all'art. 59 della legge 488/99; (r) Euro 500,00 per mancata consegna ai responsabili dei controlli di conformità incaricati dall’A.C. della documentazione inerente la messa in atto del sistema HACCP; (s) Euro 500,00 non conformità operative rispetto a quanto previsto nel Manuale per l’autocontrollo igienico (M.A.I.); (t) Euro 500,00 per ogni unità lavorativa mancante rispetto all’organico giornaliero e al relativo monte ore settimanale; (u) Euro 2.500,00 assenza superiore a tre giorni del Direttore del servizio senza intervenuta sostituzione; (v) Euro 2.500,00 per ciascuna non conformità dei prodotti detergenti e sanificanti in relazione alle specifiche tecniche; (w) Euro 500,00 per ciascuna infrazione verificata relativamente all'adozione ed al rispetto del piano di manutenzione, nonché per la mancata esecuzione dei necessari interventi; (x) Da Euro 250,00 ad Euro 1.500,00 per ogni ulteriore infrazione alle norme previste dal Capitolato speciale, a seconda della gravità; (z) Da Euro 500,00 ad Euro 5.000,00 per inadempienze inerenti le “diete speciali” fatto salvo quanto previsto dal successivo art. 72 punto g).
Alla seconda contestazione per la stessa violazione, nel periodo di vigenza dell'appalto, la penalità prevista sarà raddoppiata e alla terza contestazione per la stessa violazione la penalità prevista sarà triplicata.
Nel caso in cui tali violazioni fossero ulteriormente reiterate, l'A.C. si riserva di aumentare le penalità stabilite fino ad un massimo del 10% del corrispettivo mensile.
Art. 70- Applicazione delle penalità L'applicazione delle penalità dovrà essere preceduta da regolare contestazione dell'inadempienza, alla quale la I.A. avrà facoltà di presentare le proprie controdeduzioni entro e non oltre 8 giorni dalla notizia della contestazione inviata dall’A.C. Trascorso inutilmente tale termine o qualora le controdeduzioni non siano ritenute valide, l’A.C. dovrà procedere entro 10 giorni all'applicazione delle sanzioni previste dall'art. 69 del presente capitolato. L’A.C. potrà, inoltre, far pervenire all' I.A. eventuali prescrizioni alle quali la stessa dovrà uniformarsi entro 8 giorni dalla data della formale comunicazione, pena l'applicazione della penalità di cui alla lettera X dell’art. precedente. L'applicazione delle penalità è adottata con provvedimento formale del Dirigente dell’A.C. Le penalità di cui alla lettera g) saranno applicate anche su segnalazione del Dirigente scolastico. Il provvedimento di applicazione delle penalità sarà notificato con le modalità previste dalle normative vigenti. Si procederà al recupero delle penalità da parte dell'A.C. mediante ritenuta diretta sul corrispettivo del primo mese utile dopo l'adozione del provvedimento. Le ritenute potranno essere in subordine applicate mediante l'incameramento della cauzione.
Art. 71- Risoluzione di diritto del contratto Quando nel corso del contratto l'A.C. accerta che la sua esecuzione non procede secondo le condizioni stabilite, può fissare un congruo termine entro il quale l'I.A. si deve conformare, nonché produrre le proprie controdeduzioni; trascorso il termine stabilito, ove verificato il perdurante inadempimento e valutate non convincenti le giustificazioni addotte l’A.C. può risolvere il contratto.
Art 72- Ipotesi di risoluzione del contratto Nel caso di inadempienze gravi, ovvero ripetute, l'A.C. avrà la facoltà di risolvere il contratto, previa notificazione all'I.A., ivi compresa la facoltà di affidare l'appalto a terzi in danno dell'I.A. e salva l'applicazione delle penalità prescritte. You created this PDF from an application that is not licensed to print to novaPDF printer (http://www.novapdf.com) Capitolato 2016 17 Le parti convengono che, oltre a quanto è previsto dall’art. 1453 del Codice Civile per i casi di inadempimento alle obbligazioni contrattuali, costituiscono motivo per la risoluzione espressa del Contratto per inadempimento, ai sensi dell’art. 1456 del Codice Civile, le seguenti ipotesi: a) Fallimento dell'I. A.e cessazione dell'attività; b) Abbandono dell’appalto; c) Per motivi di pubblico interesse o necessità; d) Reiterato impiego di personale non dipendente dell’I.A. e) Grave e ripetuta inosservanza delle norme igienico sanitarie nella conduzione dei centri cottura affidati all'Impresa; f) Utilizzo ripetuto di derrate alimentari in violazione delle norme previste dal contratto e dalle prescrizioni tecniche relative alle condizioni igieniche e alle caratteristiche merceologiche previste dal presente capitolato; g) Casi di intossicazione alimentare dovuti ad accertata imperizia dell’Impresa ; h) Inosservanze delle norme di legge relative al personale dipendente e mancata applicazione dei contratti collettivi; i) Interruzione non motivata del servizio; j) Subappalto del servizio; k) Cessione totale del contratto a terzi; l) Violazione ripetuta delle norme di sicurezza e prevenzione; m)Ulteriore inadempienze dell’I.A. dopo la comminazione di n. 3 penalità per lo stesso tipo di infrazione nel corso del medesimo anno scolastico; n) Destinazione dei locali affidati all’I.A. ad uso diverso da quello stabilito dal presente Capitolato; o) Reiterato e immotivato non utilizzo di prodotti di qualità certificata.
Art. 73– Verifica soddisfazione del cliente L’A.C. potrà prevedere un sistema di monitoraggio continuo della soddisfazione del cliente. Tale sistema potrà essere impiegato per individuare interventi correttivi finalizzati a migliorare la qualità del servizio. L’indagine verrà effettuata con modalità diverse a seconda della tipologia di utente e della realtà servita.
Art. 74 - Prezzo del pasto Il prezzo unitario del pasto è di € 4,45 (incluso onere della sicurezza) oltre IVA di legge. S'intendono interamente compensati dall'A.C. all 'I.A. tutti i servizi, le prestazioni del personale, le spese ed ogni altro onere espresso o implicito dal presente Capitolato, inerente e conseguente i servizi di cui trattasi. Come previsto all’ art. 25 del presente Capitolato, il prezzo dei cestini per gite o altri eventi è ridotto del 30% rispetto al prezzo del singolo pasto . Nel caso in cui il numero di utenti dovesse aumentare o diminuire nella misura massima del 20% restano ferme le condizioni di aggiudicazione e l’Impresa Aggiudicataria non potrà avanzare alcuna pretesa o eccezione. Superato il predetto limite si rende necessaria una rinegoziazione del contratto di appalto, ovvero le parti sono facoltizzate a richiedere la risoluzione anticipata dello stesso.
Art. 75 - Modalità di pagamento
Ai sensi di quanto previsto dalla L. n.136/2010 recante “Piano straordinario contro le mafie nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia” l’aggiudicatario del servizio assumerà espressamente gli obblighi di tracciabilità finanziaria di cui all’art. 3 di detta legge. A tal fine tutti i pagamenti relativi al presente appalto dovranno avvenire mediante bonifico bancario o postale su un conto dedicato a ricevere i corrispettivi derivanti dal presente appalto. E’ prevista la risoluzione espressa del contratto, ai sensi dell’art. 1456 del Codice Civile, nel caso in cui le transazioni conseguenti ai pagamenti effettuati in esecuzione dello stesso siano eseguite senza avvalersi di banche o della società Poste Italiane s.p.a. L’A. C. si riserva di informare delle predette violazioni il competente Ufficio Territoriale del Governo.
Art. 76 – Liquidazione La liquidazione dei corrispettivi dovuti all'I.A. avverrà su presentazione di regolari fatture come previsto dalla normativa vigente, previa attestazione dell’Ufficio Scuola per la regolarità e You created this PDF from an application that is not licensed to print to novaPDF printer (http://www.novapdf.com) Capitolato 2016 18 conformità dello svolgimento del servizio. La fattura deve essere emessa in relazione al numero dei pasti ordinati ed effettivamente somministrati nelle scuole, in conformità delle prescrizioni del presente Capitolato Speciale. Le fatture emesse mensilmente dovranno specificare i costi per la refezione scolastica, e dovranno essere accompagnate da una rendicontazione analitica dei pasti erogati per ciascun plesso scolastico, distinti tra adulti e alunni, e dovranno essere intestate a: Comune di Frascati – Ufficio Scuola – Piazza Marconi, 3 - 00044 Frascati. Le fatture mensili dovranno essere corredate da copia di DURC in corso di validità. L’Ufficio comunale non potrà dare corso al pagamento di fatture che non presentino le caratteristiche indicate. Le parti convengono che l’A.C. potrà rivalersi, per ottenere il risarcimento di eventuali danni contestati all’I.A., il rimborso di spese e il pagamento di penalità irrogate, mediante ritenuta da operarsi in sede di pagamento dei corrispettivi di cui sopra o in subordine a mezzo incameramento della cauzione.
Art. 77 - Controllo di qualità obbligo dell’I.A. L’I.A., così come previsto dal D.Lgs. 26/05/1997 n. 155, dovrà individuare, nella sua attività produttiva, ogni fase potenzialmente a rischio per la sicurezza degli alimenti, e garantire che siano mantenute opportune procedure di sicurezza, sorvegliando attentamente i punti critici. L’I.A., pertanto, dovrà possedere od essere convenzionata con un Laboratorio di Analisi chimico - fisiche e microbiologiche, riconosciuto o accreditato. Nel corso dell’anno scolastico dovranno essere effettuati e in seguito comunicati all’A.C. controlli analitici su matrici alimentari diverse, ed in particolare: almeno n. 4 per carni fresche; almeno n. 4 per latte e latticini freschi e a media stagionatura; almeno n. 4 per ovoprodotti; almeno n. 4 per prodotti ittici; almeno n. 4 per prodotti ortofrutticoli; almeno n. 10 campioni di piatti pronti a base di carne, di cui la metà costituiti da preparazione multingredienti, campionati al momento della somministrazione; L’A.C. si riserva di richiedere alla I.A., in qualsiasi momento, analisi merceologiche e microbiologiche senza limiti di qualità e quantità dei prodotti. Tra le attività istituzionali facenti capo al controllo di qualità, andranno previste: a. verifica delle norme di legge e dei regolamenti interni inerenti all’igiene ed alla sanità degli impianti e del personale occupato; b. supervisione tecnica e di controllo della produzione dei pasti destinati alla refezione scolastica; c. formazione professionale per il proprio personale di cucina in maniera coordinata e continuativa nell’arco dell’anno; d. organizzazione di programmi di informazione alimentare e nutrizionale alle famiglie da svolgersi annualmente, sulla base di progetti preventivamente concordati con i competenti Uffici Comunali e con durata e tempi individuati di intesa con gli stessi. e. L’I.A. si impegna a presentare ogni anno documentazione di avvenuti corsi di formazione di tutto il personale interessato alla refezione scolastica dell’A.C. indicando le generalità dei partecipanti, mansioni, luogo di lavoro e temi affrontati, avvalendosi prevalentemente degli esperti dell’ASL.
Art. 78 – Oneri L’ I.A. provvederà: o alla preparazione completa dei pasti presso i centri cottura messi a disposizione dall’A.C. e nell’ambito del proprio territorio munita di autorizzazione sanitaria in corso di validità. o Alla predisposizione dei menù, estivo ed invernale, completi di tabelle dietetiche e conformi alle prescrizioni del presente CSA e che contengano anche i menù per diete vegetariane (art. 28), compatibili con le scelte religiose (art. 29) e per le variazioni straordinarie (art. 30), da presentare all’A.C. entro 20 dall’affidamento corredati della relativa autorizzazione ASL competente per materia e per territorio; o al trasporto e distribuzione dei pasti presso le scuole e i servizi indicati nel capitolato. o alla verifica dei fruitori del servizio come indicato nell’art. 34. Sono a carico dell’I.A.:il possesso di licenze e permessi e l’ottemperanza di ogni adempimento necessario, richiesti da qualsivoglia disposizione prevista dalle norme di legge ed equiparate vigenti; You created this PDF from an application that is not licensed to print to novaPDF printer (http://www.novapdf.com) Capitolato 2016 19 a) il pagamento delle imposte comunque derivanti dalla gestione del servizio; b) le spese per il corredo e le spese direttamente o indirettamente appartenenti al personale della I.A. ed agli adempimenti relativi; c) le spese di assicurazione contro tutti i possibili rischi conseguenti all’espletamento del servizio, nonché i rischi imputabili alla custodia delle strutture e attrezzature affidate; d) L’approvvigionamento delle vivande e degli ingredienti di cucina nelle misure necessarie e sufficienti per gli adempimenti degli obblighi contrattuali; e) costi di trasporto; f) il servizio di distribuzione ai singoli tavoli, g) gli arredi, le attrezzature ed i beni di consumo (attrezzature e materiale frangibili, stoviglieria metallica, piccoli utensili di cucina, articoli di biancheria, ecc.) necessari per il corretto svolgimento dell’appalto dal punto di vista tecnico, della sicurezza e igienico - sanitario, come previsto ai precedenti artt. 12 e 16; h) detersivi a norma di legge e i costi di lavanderia o del materiale a perdere per le cucinette e mense dei vari plessi; i) il riassetto e la pulizia globale (arredi, pavimenti, vetrate, porte, pareti lavabili, stoviglieria ecc.) delle cucinette di sporzionatura e distribuzione, della zona - lavaggio, della sala consumo e dei relativi servizi igienici; j) la manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature, nonché la manutenzione ordinaria degli impianti e dei locali; k) le utenze, ove i costi a carico dell’ I.A. siano individuabili e scorporati ( attualmente solo per le utenze telefoniche). Sono a carico dell’ A.C.: o La messa a disposizione dei locali per la cucina e delle relative attrezzature esistenti; o la straordinaria manutenzione degli impianti tecnologici e dei locali, fatto salvo il diritto di rivalersi per i fatti dovuti ad incuria od uso non corretto da parte del personale della I.A.
Art. 79 – Locali per la produzione e il consumo dei pasti L’A.C. mette a disposizione dell’I.A. le cucine con gli impianti, le attrezzature, i macchinari e gli arredi in esse presenti. Nessun canone è dovuto dall’I.A. per l’utilizzo delle strutture, attrezzature e arredi di proprietà del Comune. Durante il periodo di gestione l'I.A. si impegna a mantenere in ottimo stato i locali, a non apportare modificazioni, innovazioni o trasformazioni agli stessi nonché agli impianti, alle macchine e agli arredi, senza previa autorizzazione dell’A.C. Le strutture, attrezzature ed arredi saranno custoditi dall’aggiudicatario per tutta la durata dell’appalto anche nei periodi di chiusura del servizio.
Art. 80 – Verbale di consegna, inventario, riconsegna L’A.C. dà in consegna all'I.A., previa stesura di inventario da stilare in contraddittorio, le strutture di pertinenza del servizio di ristorazione comprensive delle attrezzature e degli arredi. Tale inventario farà parte integrante dei documenti contrattuali. Alla scadenza del contratto l'I.A. si impegna a riconsegnare all’A.C. i locali con impianti, attrezzature e arredi annessi, i quali devono essere uguali in numero, specie e qualità a quelli di cui all’inventario iniziale, comprensivo delle attrezzature integrate dall’ I.A.. Tali beni devono essere consegnati all'A.C. in perfetto stato di pulizia, funzionamento e di manutenzione, tenuto conto della normale usura dovuta all'utilizzo durante la gestione. Restano di proprietà dell'A.C. le apparecchiature eventualmente sostituite a seguito di rottura e tutte le attrezzature integrate dall’ I.A. occorrenti al buon funzionamento del servizio . Qualora si ravvisassero danni arrecati a strutture, impianti, macchine, arredi ed attrezzature, questi verranno stimati ed addebitati interamente all'I.A. La cauzione a garanzia del contratto sarà svincolata dopo la riconsegna di quanto consegnato e degli arredi integri e dopo la verifica che ne evidenzi il corretto e diligente uso.
Art. 81– Assicurazione L’I.A. si assume ogni responsabilità, nessuna esclusa, derivante dalla gestione del servizio e risponderà direttamente dei danni causati alle persone (utenti, personale docente e non docente) e alle cose comunque provocati nell’esecuzione del servizio stesso, restando a suo completo ed esclusivo carico qualsiasi risarcimento, senza diritto di rivalsa, o di altri compensi da parte dell’A.C. A tale scopo l'I.A. si impegna a consegnare all'A.C., in sede di stipula del contratto, una polizza RCT stipulata con una primaria Compagnia di Assicurazione, nella quale venga indicato che l'A.C. debba essere considerata "terza" a tutti gli effetti. Il predetto contratto assicurativo dovrà prevedere, tra l’altro, la copertura dei rischi da intossicazioni alimentari e/o avvelenamenti subiti dai fruitori del servizio di ristorazione. L’I.A. assumerà a proprio carico l’onere di manlevare la A.C. da ogni azione che possa essere intentata nei confronti della stessa per infortuni o danni arrecati a terzi o a dipendenti in relazione allo svolgimento del servizio. Prima dell’inizio del servizio l’I.A. dovrà stipulare idonea polizza assicurativa per la copertura dei seguenti rischi: - Polizza di responsabilità civile: R.C.T. massimale unico non inferiore ad € 1.033.000,00; - Polizza RCO per danni e infortuni al personale dipendente durante l’esecuzione del servizio con un massimale non inferiore ad € 10.000 a sinistro. Tutti i massimali vanno rideterminati in base agli indici ISTAT relativi al costo della vita, quando vi sia una svalutazione superiore al 10%. Copia delle polizze e relative quietanze di pagamento dovranno essere consegnata all'A.C. al momento della firma del contratto.
Art. 82 – Valore dell’appalto e revisione dei prezzi Il valore complessivo stimato dell’Appalto come definito dal presente Capitolato ammonta ad €. 1.907.573,00 - IVA esclusa, comprensivo degli oneri relativi all’attuazione dei piani di sicurezza per i rischi da interferenze, IVA esclusa, non soggetti a ribasso, pari a € 2.143,00 ( euro duemilacentoquarantatre/00). Il valore complessivo stimato dell’appalto è stato cosi calcolato:
1. n° pasti : 214.334 pasti presunti all’anno (dato elaborato in base alla proiezione dei pasti erogati nell’anno scolastico 2014/2015),
2. Costo unitario dei pasti: €4,45 IVA esclusa
3. Onere della sicurezza : € 0,01 a pasto
4. durata dell’appalto: 2 anni - 01/09/2016-30/06/2018 Ai fini del calcolo delle soglie, l’importo dell’appalto è pari ad
€3.815.146,00 Remilioniottocentoquindicimilacentoquarantasei/00) escluso IVA.
Il numero dei pasti potrà subire variazioni in aumento o diminuzione in relazione alle esigenze della popolazione scolastica. Il corrispettivo da pagare all’appaltatore sarà determinato unicamente dal numero dei pasti effettivamente consumati. I prezzi determinati in sede di gara restano invariati per il primo anno, mentre per l’ annualità successiva saranno soggetti a revisione .
Art. 83- Subappalto Il concorrente deve indicare, all’atto dell’offerta, le parti del servizio che intende subappaltare o concedere in cottimo, in conformità a quanto previsto dall’art. 105 del D. Lgs. 50/2016; in mancanza di tali indicazioni il subappalto è vietato. Si precisa che la quota percentuale subappaltabile deve essere contenuta entro il limite massimo del 30% dell’importo contrattuale.
Art. 84 - Esonero da responsabilita' per il Comune
La gestione del servizio è fatta sotto diretta ed esclusiva responsabilità dell’I. A. che risponde in proprio dell'esatto adempimento dei suoi obblighi nei confronti del Comune. L’I.A. risponde, inoltre, direttamente dei danni e delle conseguenze che, nell'espletamento dell'attività svolta, possono derivare al Comune, ai commensali, agli stessi dipendenti dell’ impresa o a terzi in genere. L’I. A. è tenuta a sollevare il Comune da qualunque pretesa che, nei suoi confronti, fosse fatta valere da terzi assumendo in proprio l'eventuale lite. Deposito cauzionale e spese contrattuali All’atto della stipulazione del contratto, la I.A. dovrà provvedere, a norma di Legge, al versamento di una cauzione definitiva pari al 10% del corrispettivo dell’appalto. Tale cauzione verrà svincolata successivamente alla integrale esecuzione del contratto, sempre che non sussistano motivi di rivalsa per inadempienze contrattuali o per risarcimento. Tutte le spese e gli oneri inerenti e conseguenti l’aggiudicazione dell’appalto ed il relativo contratto (spese di segreteria, bolli, registrazione e quanto altro), ivi incluse tasse ed imposte che potessero colpire a qualsiasi titolo il contratto o il soggetto del medesimo sono a carico della Ditta aggiudicataria.
Art. 86- Vincoli dell’aggiudicatario La I.A. resta vincolata verso l’A.C. dal momento dell’aggiudicazione. Per contro l’A.C. sarà vincolata verso la I.A. dal giorno dell’aggiudicazione definitiva del servizio.
Art 87 - Domicilio legale della I.A. La I.A. eleggerà il proprio domicilio legale presso il Comune di Frascati. Le notificazioni e le intimazioni verranno effettuate a mezzo messo comunale, ovvero mediante lettera raccomandata, presso il suddetto domicilio eletto. Qualsiasi comunicazione fatta all’incaricato dell’I.A. dal Responsabile comunale preposto si considererà fatta personalmente al titolare dell’Impresa appaltatrice.
Art. 5 – Personale e rapporto di lavoro Ogni prestazione deve essere svolta da personale alle dipendenze dell’I.A. L’I.A. deve fornire il modello DURC (denuncia annuale delle retribuzioni soggette a contribuzione) e il modello DM 10/S (Contributi Servizio Sanitario). L’I.A. si obbliga ad ottemperare a tutti gli obblighi verso i lavoratori impiegati nel servizio di cui trattasi, in base alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di lavoro e assicurazioni sociali, assumendo a suo carico tutti gli oneri relativi. Si obbliga inoltre a esibire in qualsiasi momento e a richiesta le ricevute mensili sia degli stipendi pagati che copia dei pagamenti dei contributi assicurativi e previdenziali mensili (Mod. DURC) relativi al personale adibito al servizio che deve essere allegata alle fatture mensili per la liquidazione. Nel caso di inottemperanza agli obblighi di cui al presente articolo, o qualora siano riscontrate irregolarità, oltre all’applicazione delle penalità, l’A.C. segnalerà la situazione al competente Ispettorato del lavoro. L’I.A. deve garantire lo svolgimento di corsi di formazione a tutto il personale impiegato presso i refettori, al fine di renderlo edotto circa le circostanze, le modalità, gli standard di qualità previsti nel presente capitolato e le modalità con le quali l’I.A. intende applicarlo. La formazione e l’informazione ai lavoratori impiegati nel servizio deve prevedere incontri specifici sulla sicurezza e igiene del lavoro, sui rischi presenti, sulle misure e sulle procedure adottate per il loro contenimento. Le modalità e la tempistica di svolgimento di tali corsi ed incontri saranno comunicati all’A.C. che vi potrà far partecipare anche propri incaricati. Il numero di tale personale non dovrà causare costi aggiuntivi alla I.A.
Art. 6 – Reintegro personale mancante Il rapporto di produzione dichiarato (rapporto tra n. pasti e n. addetti), non può essere diminuito per nessuna ragione. Nel caso in cui il numero di tale personale dovesse risultare insufficiente per l’espletamento del servizio secondo quanto previsto dal presente capitolato, l’I.A. è obbligata ad integrarlo senza alcun onere aggiuntivo per l’A.C. Il personale assente dal lavoro per qualsiasi motivo dovrà essere sostituito (entro le due ore) dall’inizio del turno di appartenenza o al verificarsi dell’assenza con personale di pari qualifica. Può essere impiegato anche personale di società di lavoro interinale.
Art. 7 – Comunicazioni di servizio Il Coordinatore del servizio deve garantire un rapporto costante con gli Uffici comunali per agevolare il controllo dell’andamento del servizio. Le comunicazioni e le eventuali contestazioni di inadempienza fatte dall’A.C. al rappresentante designato dall’I.A., si intendono come presentate direttamente alla stessa. In caso di assenza o impedimento del Coordinatore, l’I.A. deve provvedere alla sua tempestiva sostituzione con un altro di pari professionalità, dandone immediata comunicazione scritta all’A.C.
Art. 8 – Vestiario L’I.A., in conformità a quanto disposto dall’art. 42 del D.P.R. 327/80, fornirà a tutto il personale divise di lavoro e copricapo, guanti monouso, scarpe antinfortunistiche, mascherine e indumenti protettivi da indossare per ogni operazione a rischio ai sensi del D.lgs. 09.04.2008, n. 81. L’IA. Deve fornire inoltre divise per il servizio di pulizia, che dovranno avere colorazione visibilmente diversa dalle divise utilizzate per il servizio di ristorazione, in conformità con quanto disposto dal D.P.R. 327/80. Durante l’esecuzione del servizio il personale dell’I.A. dovrà portare in modo visibile la targhetta nominativa di riconoscimento, riportante anche il nome dell’I.A.. L’I.A., senza alcun onere aggiuntivo per l’A.C. deve provvedere affinché il suddetto vestiario sia in perfette condizioni.
Art. 9 - Idoneità Sanitaria dei mezzi di trasporto Tutti mezzi di trasporto delle derrate alimentari devono essere in possesso dei requisiti igienico-sanitari previsti dal DPR 327/80 .
Art. 10- Igiene del personale Per quanto concerne le norme igienico sanitarie, si fa riferimento alla legge 283 del 30/04/1962 e suo regolamento di esecuzione n. 327 del 26/03/80 e successive modificazioni ed integrazioni, nonché a quanto previsto dalle normative e dai Regolamenti vigenti e a quanto espressamente previsto dal presente Capitolato. Il personale addetto alla manipolazione, alla preparazione, confezionamento e al trasporto e alla distribuzione dei pasti, deve scrupolosamente curare l’igiene personale. Il personale durante il servizio non deve avere smalti sulle unghie, né indossare anelli e braccialetti durante il servizio, al fine di non creare una contaminazione delle pietanze in lavorazione.
Art. 11 – Idoneità sanitaria degli addetti L’I.A. deve provvedere a garantire all’A.C. che il personale impiegato per la realizzazione del servizio, soddisfi i requisiti previsti dalle normative igienico sanitarie vigenti. A tal fine l’I.A. deve predisporre un Piano Sanitario specifico al fine di ottemperare alle norme previste dal D.Lgs. 81/2008 e successive modificazioni e integrazioni.
Art. 12 – Rispetto delle normative vigenti Oltre l’osservanza di tutte le norme specifiche nel presente capitolato, l’I.A. avrà l’obbligo di osservare tutte le disposizioni derivanti dalle leggi e dai regolamenti in vigore nel corso del periodo contrattuale, e specificatamente quelle riguardanti l’igiene e la sicurezza sul lavoro e comunque aventi attinenza con i servizi in oggetto ed ogni altra disposizione in vigore o che potrà intervenire in corso di esercizio per la tutela materiale dei lavoratori. L’I.A. deve in ogni momento, a semplice richiesta dell’A.C. dimostrare di avere provveduto a quanto sopra.
Art. 13 – Applicazioni dei contratti di lavoro L’I.A. deve attuare, nei confronti dei lavoratori dipendenti, occupati nelle mansioni costituenti oggetto del presente Capitolato, le condizioni normative e retributive del Contratto Lavoro al Turismo Pubblici Esercizi attualmente applicato. L’I.A. è tenuta altresì a continuare ad applicare il sopraindicato Contratto anche dopo la scadenza, fino al rinnovo, modifiche ed integrazioni. I suddetti obblighi vincolano l’I.A. anche nel caso in cui la stessa non aderisca ad associazioni sindacali di categoria o abbia da esse receduto. L’A.C. nel caso di violazione degli obblighi di cui sopra e previa comunicazione all’I.A. delle inadempienze ad essa denunciate dall’Ispettorato del lavoro, si riserva il diritto di operare una ritenuta fino al 20% dell’importo del contratto. Tale ritenuta sarà rimborsata soltanto quando l’Ispettorato predetto avrà dichiarato che l’I.A. si sia posta in regola. In tali casi l’I.A. non potrà né sollevare eccezione alcuna per il ritardato pagamento, né ciò costituirà titolo per chiedere alcun risarcimento di danno.
CARATTERISTICHE MERCEOLOGICHE DELLE DERRATE ALIMENTARI OCCORRENTI PER
LA PREPARAZIONE DEI PASTI
Art. 14 – Specifiche tecniche relative alle derrate alimentari Le caratteristiche merceologiche delle derrate alimentari impiegate per la preparazione dei pasti, crudi o cotti, dovranno essere conformi ai requisiti previsti dalle vigenti leggi in materia che qui si intendono tutte richiamate e ai limiti di contaminazione microbica degli alimenti. In particolare, è tassativamente vietato l’uso di alimenti sottoposti a trattamenti transgenici. L'A.C., conformemente a quanto previsto dalla legge finanziaria n. 488 del 23/12/99, richiede per tutti gli utenti aventi diritto alla fruizione del servizio l’impiego di prodotti biologici, tipici e tradizionali nonché di quelli a denominazione protetta (DOP, IGP) certificati ai sensi delle rispettive normative comunitarie di riferimento (Reg. CEE n. 2092/91, del Consiglio del 14 luglio 1992 e Reg. (CE) n. 1804/1999. Reg. CEE n. 2081/92 come modificato dal Reg. CEE 535/97. Legge n.526 del 21/12/99, all'art. 10, comma 7). I prodotti biologici specificamente richiesti sono: - frutta : alternando le varie tipologie secondo la stagionalità e fornendone almeno tre tipi diversi nella settimana; - verdure e ortaggi freschi: con la sola eccezione dell'utilizzo di prodotti surgelati non biologici ma di qualità per piselli, fagiolini e spinaci; - legumi; - pane e prodotti da forno; - pasta e riso; - pomodori trasformati - pelati e polpa; - olio . I prodotti ortofrutticoli dovranno essere esclusivamente quelli di tipo biologico, a meno di avvenuta specifica comunicazione all’A.C. E' ammesso l'uso di pesce surgelato. Non è consentito l'uso di carni congelate e/o surgelate. Le uova dovranno essere certificate. Le derrate alimentari presenti nei frigoriferi, nelle celle e nel magazzino e destinate alla preparazione dei pasti per le utenze previste dal presente capitolato, dovranno essere esclusivamente quelle contemplate nelle tabelle merceologiche. Nel caso in cui uno o più dei suddetti prodotti non fossero disponibili sul mercato, per situazioni debitamente documentate e indipendenti dalla volontà della I.A., essi saranno momentaneamente sostituiti da prodotti convenzionali. In tal caso: 1)l’I.A. ha l’obbligo tassativo di comunicare preventivamente via fax all’A.C. l’elenco dei prodotti di cui non è stato possibile approvvigionarsi nel determinato giorno; 2)il prezzo di ciascun pasto sarà decurtato, per ogni giorno : - di Euro 0,06 nel caso di mancanza della frutta; - di Euro 0,05 nel caso di mancanza della verdura ed ortaggi freschi; - di Euro 0,02 nel caso di mancanza di legumi; - di Euro 0,10 nel caso di mancanza del pane e dei prodotti da forno; - di Euro 0,10 nel caso di mancanza della pasta e riso; - di Euro 0,02 nel caso di mancanza dei pomodori trasformati (pelati e polpa); Nel caso in cui dovesse essere riscontrata la mancata somministrazione di prodotti di cui all'art. 59 della legge 488/99, in assenza della prevista comunicazione preventiva dell'I.A., si farà luogo all'applicazione delle penalità di cui all'art. 69 del presente capitolato.
Art. 15- Garanzie di qualità L’I.A. deve acquisire dai fornitori, e rendere disponibili all’A.C., idonee certificazioni di qualità o dichiarazioni di conformità delle derrate alimentari alle vigenti Leggi in materia.
Art. 16 - Igiene della produzione La produzione deve rispettare gli standard igienici previsti dalle leggi vigenti e deve osservare le “buone norme di fabbricazione” (GMP). Il personale adibito alle preparazioni di piatti freddi, o al taglio di arrosti, lessi, preparazioni di carni, insalate di riso, ecc. dovrà fare uso di mascherine e guanti monouso. Durante tutte le operazioni di produzione l'impianto di estrazione d'aria dovrà essere in funzione.
Art. 17 - Conservazione delle derrate La conservazione e lo stoccaggio delle derrate deve essere effettuato in conformità alla normativa vigente in materia.
Art. 18 – Riciclo E’ vietata ogni forma di riciclo dei cibi preparati nei giorni antecedenti il consumo. Pertanto tutti i cibi erogati dovranno essere preparati in giornata. Riguardo alle eccedenze di cibo non consumate l’Impresa Aggiudicataria dovrà rendersi disponibile ad assecondare iniziative connesse all’attuazione della legge n.155/2003 detta del “buon samaritano” o altre disposizioni concordate con il Comune di Frascati e con i competenti uffici territoriali dell’ASL per gli aspetti igienico - sanitari.
TECNOLOGIE DI MANIPOLAZIONE E COTTURA
Art. 19 - Manipolazione e cottura Tutte le operazioni di manipolazione e cottura degli alimenti devono mirare ad ottenere standard elevati di qualità igienica, nutritiva e sensoriale.
Art. 20 - Preparazione e trasporto piatti freddi La preparazione di piatti freddi deve avvenire con l’ausilio di mascherine e guanti monouso. La preparazione, la conservazione e il trasporto devono essere effettuati ad una temperatura che non sia superiore ai 10°C, in conformità all’art.31 del D.P.R. 26 marzo 1980, n. 327.
Art. 21 - Operazioni preliminari alla cottura e tecnologie di manipolazione Le operazioni che precedono la cottura devono essere eseguite secondo le modalità indicate dalla normativa vigente in materia.
Art. 22 - Pentolame per la cottura Per la cottura deve essere impiegato solo pentolame idoneo. I ragù e i sughi devono essere cotti nelle brasiere.
Art. 23- Condimenti Le paste asciutte dovranno essere condite al momento della distribuzione e il formaggio grattugiato, se previsto, aggiunto al piatto dall’operatore addetto alla distribuzione. E' tassativamente vietato l’uso di formaggi non tutelati dalla denominazione di origine in conformità alla Legge n. 125/1954 e D.P.R. 667/55 e successive modificazioni, ad eccezione di formaggi tipici locali espressamente richiesti dall'A.C. Presso ciascun refettorio devono essere sempre disponibili olio extravergine di oliva biologico, aceto e sale.
SPECIFICHE TECNICHE RELATIVE AL MENU'
Art. 24– Menù I menù sono progettati dalla I.A. completi di tabelle nutrizionali, di menù per diete vegetariane (art. 28), di menù compatibili con le scelte religiose (art. 29) e di menù per le variazioni straordinarie (art. 30). L’I.A. provvederà ad ottenere l’autorizzazione da parte della ASL competente. Entro 20 gg. dall’affidamento del servizio, i menù saranno depositati dall’I.A. presso l’ A.C. già provvisti di autorizzazione ASL. I menù sono articolati in menù estivo e menù invernale. Il menù invernale inizia dal 1/11 e termina il 31/3. Il menù estivo inizia dall’1/4 e termina al 31/10. Tali date possono subire variazioni a causa di particolari condizioni climatiche. I piatti proposti giornalmente dovranno corrispondere, per tipo e qualità, a quanto previsto nel presente Capitolato e nel rispetto del “Progetto Tecnico”di cui alla propria proposta tecnico-qualitativa in sede di gara. Inoltre, i pasti dovranno essere conformi ai menù presentati dalla I. A.
Art. 25- Struttura del menù per le utenze scolastiche La struttura del menù per le utenze scolastiche deve prevedere: 1. un primo 2. un secondo 3. un contorno 4. pane 5. frutta di stagione (offerta in non meno di tre diversi gusti nella medesima settimana),o yogurt o cioccolata. L’A.C. inoltre potrà richiedere all’I.A. la fornitura di cestini da viaggio. Tali forniture oltre che per le gite scolastiche potranno essere fornite in caso di sciopero o altre eccezionali situazioni. Le grammature dei cestini per le diverse tipologie di utenti, devono essere conformi a quelle previste dai menù di cui all’art.24. Il prezzo dei cestini per gite o altri eventi è ridotto del 30% rispetto al prezzo del singolo pasto, se richiesti formalmente all’I.A. almeno 5 gg. lavorativi prima del verificarsi dell’evento.
Art. 26 – Diete in bianco e menù alternativi L'I.A. si impegna alla predisposizione di menu alternativi, qualora ne venga fatta richiesta entro le ore 9,30 dello stesso giorno. La richiesta della dieta in bianco non necessita di certificato medico. Tale menù conserva la medesima struttura di cui all'articolo precedente ed è costituito da pasta o riso in bianco, da una verdura e da una porzione di carne o pesce cotto a vapore o lessato, patate lessate o da altre pietanze. I pasti previsti dai menù alternativi dovranno essere confezionati allo stesso modo delle diete speciali di cui al successivo articolo.
Art. 27- Diete speciali L'I.A. su presentazione di certificato medico per intolleranza e/o allergia rilasciato dal pediatra o medico di famiglia, accompagnato da certificazione di laboratorio di struttura pubblica dalla quale risulti in modo inequivocabile l'allergia o l’intolleranza in atto, deve approntare diete speciali per i diversi utenti. Non dovranno essere presi in considerazione certificati medici in cui siano indicate le diete in modo generico, senza la prescrizione dettagliata degli ingredienti da utilizzare per la preparazione del piatto richiesto. Le richieste devono pervenire in tempo utile al Referente dell’I.A. Coordinatore presso il Centro di cottura centrale di Villa Sciarra . Ogni dieta speciale deve essere personalizzata, in modo tale da essere inequivocabilmente riconducibile al destinatario, nel rispetto delle normative vigenti in materia di privacy. Le diete speciali devono essere confezionate in vaschetta monoporzione termo-sigillata. Tali vaschette devono essere inserite in contenitori termici idonei a mantenere la temperatura prevista dalla legge per i cibi cotti da consumarsi caldi, fino al momento del consumo.
Art. 28– Menù per dieta vegetariana L’I.A. deve garantire, in favore degli utenti che ne facciano richiesta, l’erogazione di un menù vegetariano. Alle richieste di erogazione di menù differenziati per diete vegetariane, si applica la struttura del menù di cui al precedenti articoli, con le quantità previste dalle relative tabelle nutrizionali approvate dalla ASL .
Art. 29– Menù compatibili con le scelte religiose L’I.A. deve garantire, in favore degli utenti che ne facciano richiesta, l’erogazione di un menù compatibile con le scelte religiose. Nel periodo quaresimale e nel mercoledì delle ceneri dovrà essere concessa una dieta alternativa, di pari valore nutritivo, per gli utenti di religione cattolica le cui famiglie facciano richiesta. Alle richieste di erogazione di menù differenziati per motivi religiosi, si applica la struttura del menù di cui ai precedenti articoli.
Art. 30- Variazione del menù Di norma i menù non sono modificabili. Sono consentite, in via temporanea e straordinaria, variazioni nei seguenti casi: 1. guasto di uno o più impianti da utilizzare per la realizzazione del piatto previsto; 2. interruzione temporanea della produzione, per cause quali sciopero, incidenti, interruzioni dell’energia elettrica; 3. avaria delle strutture di conservazione dei prodotti deperibili. Tale variazione potrà essere effettuata solo previa comunicazione all’A.C. Le pietanze sostitutive dovranno comunque essere individuate tra quelle previste dal menù presentato dalla I.A. e autorizzato dalla ASL. L’A.C., inoltre, si riserva di modificare le preparazioni previste nel menù, con altri piatti di equivalente valore nutrizionale e nel rispetto dell’equilibrio dietetico, nei casi in cui vi sia un costante non gradimento dei piatti da parte dell’utenza.
SPECIFICHE TECNICHE RELATIVE ALLE TABELLE DIETETICHE
Art. 31 Quantità degli ingredienti L’I.A. deve garantire la fornitura di tutte le preparazioni previste dalle tabelle dietetiche di riferimento, nella quantità prevista, differenziata per scuole materne e scuole elementari. Le quantità da somministrare sono quelle previste nelle tabelle dietetiche dei menu presentati dalla I.A. e autorizzati dalla ASL, nel quale saranno riportati tutti i pesi degli ingredienti previsti per la realizzazione di ogni singola porzione. Tali pesi si intendono a crudo e al netto degli scarti di lavorazione e di eventuali cali peso dovuti allo scongelamento.
Art. 32- Introduzione di nuovi piatti Qualora l’I.A. intendesse proporre nuove preparazioni, deve inoltrare richiesta scritta all’A.C. e presentare le grammature di tutti gli ingredienti dei piatti proposti, se questi non sono già previsti nelle Tabelle Dietetiche. Le variazioni saranno sottoposte all’approvazione del Direttore del Dipartimento di Prevenzione della ASL. Nessun incremento del prezzo del pasto potrà essere richiesto per tali variazioni.
NORME PER LA PRENOTAZIONE E LA VEICOLAZIONE DEI PASTI
Art. 33– Informazione agli utenti del servizio L’I.A. è tenuta ad affiggere all’inizio di ciascuna settimana - all’ingresso delle singole scuole o in apposita bacheca ed in maniera che sia ben visibile - il menù settimanale che dovrà essere conforme a quello autorizzato dalla ASL. L'I.A. deve, inoltre, esporre nella sala distribuzione del pasto il menù del giorno, con le quantità in grammi delle pietanze (crudo e cotto) da distribuire; nel refettorio deve essere disponibile una bilancia automatica per il controllo del peso delle pietanze da parte del personale addetto alla distribuzione nonché del medico incaricato dalla ASL e della Commissione Mensa.
Art. 34- Prenotazione dei pasti All’inizio di ogni anno scolastico l’I. A. provvederà a verificare che i fruitori del servizio, distinti per classi e per plessi scolastici, risultino effettivamente iscritti al Servizio comunale di Refezione scolastica. L’I.A è responsabile della rilevazione delle presenze giornaliere degli iscritti al servizio di refezione scolastica. L’ufficio scuola comunale provvederà ad inoltrare al responsabile nominato dalla I.A., tutte le eventuali e possibili segnalazioni di inesattezza della rilevazione dei dati che perverranno da parte degli utenti fruitori al fine di provvedere a verificarne la veridicità e la conseguente modifica. L’I.A. per tramite di proprio incaricato, entro le ore 10,00 di ogni giorno, deve aver effettuato un giro nei plessi, recandosi nelle varie classi, per rilevare il numero degli alunni assenti cui non erogare il pasto. Quindi, l’incaricato comunica il dato acquisito ai centri di cottura attraverso appositi tablet forniti dall’ A. C. e diligentemente custoditi dall’ I.A. I tablet sono collegati al sistema di rilevazione presenze e controllo dei pagamenti dell’utenza, che contiene i dati della popolazione scolastica iscritta al servizio. I dati raccolti sono inseriti direttamente sul PC del centro cottura centrale di Villa Sciarra per la presa visione dei pasti da erogare giornalmente, suddivisi in base ai plessi, alle classi, ai soggetti che hanno prenotato (alunni, insegnanti, ecc). Qualora ci fossero dei problemi di funzionamento del sistema elettronico di prenotazione dei pasti, è prevista una procedura alternativa: l’operatore provvede a registrare gli assenti con gli appositi moduli predisposti per ciascuna classe e provvede ad inviarli a mezzo fax al Centro cottura centrale di Villa Sciarpa, il cui personale provvederà a caricarli in tempo reale sul sistema. Qualora non fosse possibile inviare i fogli a mezzo fax , è possibile raggiungere il Centro cottura telefonicamente e comunicare gli alunni assenti per ciascuna classe. Della comunicazione telefonica deve rimanere tracciato quanto comunicato, l’operatore che ha preso in carico la segnalazione, nonchè la motivazione del disservizio e l’I.A. deve darne notizia all’A.C. Art. 35 – Contenitori per il trasporto Per il trasporto dei pasti e delle derrate l' I.A. dovrà utilizzare contenitori isotermici, idonei ai sensi del DPR 327/80 e tali da garantire il mantenimento delle temperature e le garanzie igieniche e organolettiche dei cibi. Per il confezionamento e il trasporto dei pasti, l'I.A. dovrà utilizzare i contenitori termici in polipropilene, lavabili e disinfettabili sia all'interno che all'esterno, muniti di idonei contenitori interni , separati per primi piatti, secondi piatti, contorno, sugo o liquido in aggiunta e parmigiano reggiano grattugiato. Le vaschette G/N utilizzate per il trasporto dei primi piatti (paste asciutte o in brodo) dovranno avere un'altezza tale da non permettere fenomeni di impaccamento e sversamento dei liquidi. Ad esempio, lo spessore delle paste asciutte contenute nelle gastronorm non deve superare i 10 cm al fine di evitare fenomeni di “impaccatura”. Il coperchio dovrà essere a perfetta chiusura termica. I contenitori di cui sopra non dovranno essere adibiti ad altro uso e dovranno essere mantenuti sempre perfettamente puliti e disinfettati giornalmente. I pasti dovranno essere prodotti in legame fresco-caldo nella mattinata stessa dell'utilizzo. I primi piatti (pasta o riso, minestre in brodo) dovranno essere forniti separatamente dalle rispettive salse o brodi nonché dal parmigiano reggiano. L'abbinamento dovrà avvenire al momento del consumo del pasto. Altrettanto dicasi per i contorni freddi (insalate ecc.) per i quali l 'I.A. dovrà fornire l'occorrente per il condimento: olio, sale e limone. Su ciascun contenitore dovrà essere apposta l'apposita etichetta riportante la data, il numero di porzioni ivi contenute e il nome del plesso scolastico cui il contenitore è destinato. You created this PDF from an application that is not licensed to print to novaPDF printer (http://www.novapdf.com) Capitolato 2016 10 L'I.A. dovrà altresì provvedere al lavaggio della frutta, che potrà essere effettuato presso le cucine. In ogni caso la frutta dovrà essere trasportata e/o conservata in contenitori di plastica ad uso alimentare, muniti di coperchi forniti dall’I.A la quale dovrà altresì fornire i contenitori isotermici atti al trasporto dei pasti previsti dalle diete speciali e dalle diete in bianco.
Art. 36 - Piano dei trasporti Il piano dei trasporti sarà organizzato in modo tale che i tempi tra la partenza dalla cucina e la consegna dei pasti presso i plessi scolastici, siano ridotti al minimo. Gli equipaggi e i mezzi impiegati dovranno scaricare i contenitori dei pasti secondo percorsi formalmente comunicati all’A.C. prima dell'inizio del servizio. Eventuali variazioni del piano dei trasporti dovranno essere comunicate tempestivamente all’A.C., specificandone le motivazioni.
Art. 37 - Mezzi di trasporto dei pasti I mezzi adibiti al trasporto dei pasti devono essere idonei, adibiti esclusivamente al trasporto di alimenti e, comunque, conformi al DPR 327/80 art.43 e al decreto legislativo 155/97. E’ fatto obbligo di provvedere alla sanificazione dei mezzi utilizzati, in modo tale che il trasporto non determini insudiciamento o contaminazione degli alimenti trasportati. Le operazioni di sanificazione dovranno essere conformi a quanto previsto dalla normativa vigente in materia e all’art.47 del D.P.R. 327/80. Durante il trasporto dovranno essere rispettate le temperature previste dall'articolo 51 del D.P.R. 327/80, allegato C) e dall’art. 31 del citato DPR.
Art. 38 - Orari di trasporto, modalità e orario di consegna dei pasti I pasti dovranno essere consegnati franchi di ogni spesa, a cura dell' I.A., nei locali adibiti a refettorio. All'interno degli edifici scolastici, i pasti dovranno essere trasportati con l'ausilio di carrelli, al fine di garantire la sicurezza degli alunni. Fra il termine della preparazione e cottura dei pasti ed il confezionamento degli stessi, non dovranno trascorrere più di 15 minuti. Tra la consegna e la somministrazione dei pasti agli utenti dovrà intercorrere un tempo massimo non superiore a 15 minuti.
SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEI PASTI
Art. 39 - Orari di distribuzione dei pasti La distribuzione dei pasti dovrà essere effettuata negli intervalli orari concordati e definiti con le istituzioni scolastiche. Tali orari dovranno essere scrupolosamente rispettati, salvo diverse esigenze organizzative che saranno indicate dall’A. C. tempestivamente.
Art. 40- Somministrazione L'I.A. deve garantire la somministrazione dei pasti a tutti gli utenti di cui all'art. 1 del presente capitolato, per i quali è stata comunicata la prenotazione e fatto salvo quanto previsto dall’art. 30 (Variazioni). L’I.A. deve, inoltre, garantire la somministrazione di tutte le preparazioni previste dal menù, nelle quantità previste dalle relative Tabelle Dietetiche.
Art. 41 - Personale addetto alla distribuzione dei pasti La distribuzione dei pasti, sarà effettuata al tavolo, a cura del personale dell' I.A. Tale personale deve avere un comportamento professionalmente corretto, sia nei confronti degli alunni sia nei confronti del personale scolastico. L’I.A. deve mettere a disposizione proprio personale in numero tale da assicurare modalità e tempi di esecuzione adeguati per una tempestiva ed ordinata esecuzione del servizio in base agli orari definiti. In caso contrario l’A.C. potrà ordinare il potenziamento del numero degli addetti alla distribuzione e l'I.A. dovrà adeguarsi entro tre giorni dalla data di comunicazione scritta. Al termine del servizio l’I.A. deve provvedere alla rigovernatura dei refettori, alla loro pulizia e di quanto utilizzato per il servizio. Il personale addetto alla distribuzione dei pasti deve indossare, durante il servizio, idoneo vestiario, compresi guanti e mascherine monouso. La distribuzione dei pasti dovrà avvenire con l'ausilio di appositi utensili che l' I.A. provvederà a integrare qualora i centri non ne fossero dotati.
Art. 42 - Operazioni da effettuare prima e durante la distribuzione dei pasti agli utenti Il personale addetto alla distribuzione delle pietanze alle diverse tipologie di utenti, dovrà osservare le norme previste dalla normativa vigente in materia.
Art. 43 - Quantità in volumi, in pesi e in numero Il personale dell’I.A. preposto alla distribuzione dei pasti, deve utilizzare le tabelle relative ai pesi, ai volumi e al numero delle pietanze cotte o crude, in modo di avere corrispondenza tra le grammature a crudo e le quantità distribuite. Le tabelle relative ai pesi devono essere affisse nei locali di cucina per essere sempre immediatamente consultabili.
PULIZIA E IGIENE DELLE STRUTTURE DI PRODUZIONE E CONSUMO
Art. 44 - Pulizia degli impianti, delle macchine, degli arredi e delle attrezzature Al termine delle operazioni di preparazione e confezionamento dei pasti, le attrezzature presenti presso le cucine devono essere deterse e disinfettate. Durante le operazioni di lavaggio delle attrezzature è fatto divieto di impiegare getti d’acqua diretti sui quadri elettrici. Prima di procedere alle operazioni di pulizia di impianti ed attrezzature, gli interruttori del quadro generale dovranno essere disinseriti.
Art. 45- Pulizie esterne ai locali cucina La pulizia delle aree esterne di pertinenza delle cucine, è a carico dell'I.A. che dovrà aver cura di mantenere le suddette aree sempre ben pulite. Sono altresì a carico dell' I.A le pulizie, interne ed esterne, delle pareti vetrate delle cucine.
Art. 46- Modalità di pulizia dei refettori Le operazioni di pulizia da eseguire presso i refettori consistono in: sparecchiatura, lavaggio dei tavoli, pulizia e disinfezione degli utensili utilizzati per la distribuzione, pulizia degli arredi, capovolgimento delle sedie sui tavoli, spazzatura e lavaggio dei pavimenti del refettorio, delle aree comuni di transito e delle zone immediatamente adiacenti i locali refettoriali, pulizia servizi igienici del refettorio e zone attigue esterne ai servizi igienici; pulitura dei vetri interni ed esterni del locale refettorio. Nei refettori ove il servizio si svolge in più turni, tra l'uno e l'altro l'I.A. dovrà provvedere a rigovernare e a sistemare i tavoli prima che gli utenti del secondo turno prendano posto a tavola.
Art. 47 - Modalità di utilizzo dei detersivi Tutti i detersivi dovranno essere utilizzati dal personale secondo le indicazioni fornite dalle case produttrici, con particolare attenzione per quanto concerne le concentrazioni e le temperature indicate sulle confezioni. Tutto il materiale di sanificazione deve essere riposto, durante l’utilizzo, su un carrello adibito appositamente a tale funzione. I detersivi e gli altri prodotti di sanificazione dovranno essere sempre contenuti nelle confezioni originali, con la relativa etichetta e conservati in locale apposito o in armadi chiusi a chiave.
Art. 48- Interventi ordinari e straordinari L’I.A. deve effettuare presso le cucine, un intervento di disinfestazione e di derattizzazione generale all’inizio del servizio e poi con cadenza quadrimestrale per tutta la durata del contratto.
Art. 49 – Divieti Durante le operazioni di preparazione e cottura dei pasti è assolutamente vietato tenere nelle zone di preparazione e cottura e nella cucina in generale, detersivi, scope e strofinacci di qualsiasi genere e tipo. I detersivi e gli altri prodotti di sanificazione dovranno sempre essere conservati in locale apposito o in armadi chiusi a chiave ed essere contenuti nelle confezioni originali, provvisti della relativa etichetta.
Art. 50- Personale addetto al lavaggio e alla pulizia Le operazioni di lavaggio e pulizia non devono essere eseguite dal personale che contemporaneamente effettua preparazioni alimentari. Il personale che effettua pulizia o lavaggio deve indossare indumenti di colore visibilmente diverso da quelli indossati dagli addetti alla distribuzione e alla preparazione degli alimenti.
Art. 51- Servizi igienici I servizi igienici annessi alla cucina ad uso del personale addetto, dovranno essere tenuti costantemente puliti a cura dell’I.A. Gli indumenti degli addetti dovranno essere sempre riposti negli appositi armadietti che dovranno essere in numero sufficiente per tutto il personale. Nei servizi igienici destinati agli addetti dovranno essere impiegati sapone disinfettante ad erogazione non manuale, dispenser di tovagliette a perdere e carta igienica a bobina coperta. L'I.A provvederà a colmare ogni eventuale carenza di arredo o materiali.
Art. 52 – Rifiuti I rifiuti solidi urbani provenienti dalla cucina e dai refettori, dovranno essere raccolti negli appositi sacchetti e convogliati (prima della preparazione dei pasti in cucina e dopo il consumo dei pasti presso i refettori) negli appositi contenitori comunali per la raccolta. L’I.A. ha inoltre l’obbligo di uniformarsi alla normativa del Comune di Frascati in materia di raccolta differenziata. E' tassativamente vietato gettare qualsiasi tipo di rifiuto negli scarichi fognari (lavandini, canaline di scarico, ecc.).
Art. 53 – Manutenzioni L'I.A. ha l'obbligo contrattuale di effettuare le manutenzioni ordinarie dei locali refettoriali e dei relativi impianti, così come previsto dall’art.3 D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 ( T.U.E.) Legge 5 agosto 1978, n. 457, art.31, nonché la manutenzione ordinaria e straordinaria dei macchinari, delle attrezzature e degli arredi presenti presso i locali di cucina e refettoriali stessi, procedendo alla loro sostituzione o alla sostituzione di componenti in caso di rotture. Al verificarsi di guasti, di qualsiasi natura essi siano, l’I.A. sarà tenuta a provvedere, a propria cura e spese, con personale specializzato, eseguendo tempestivamente gli interventi necessari, nei minimi tempi possibili (max 5 giorni naturali e consecutivi). L’I.A., per ogni intervento di manutenzione eseguito, dovrà far pervenire all’A.C. adeguata documentazione rilasciata dalla Ditta intervenuta, riportante i dati relativi all’intervento stesso. In caso di mancato intervento, l’A.C. provvederà, previa diffida, ad applicare le penalità previste al successivo articolo 69 ed alla successiva esecuzione in danno. Particolare attenzione dovrà essere riposta nell'esecuzione degli interventi che possono determinare, se non eseguiti tempestivamente, ovvero nei termini prescritti, il decadimento - anche temporaneo – dell’efficienza delle attrezzature e delle macchine relativamente alla sicurezza. Sono inoltre a carico dell’I.A. le manutenzioni ordinarie delle attrezzature per la distribuzione e il lavaggio, presenti presso i refettori. L’A.C. si riserva, in ogni momento, di controllare l'effettivo stato delle strutture, delle attrezzature e dei macchinari, degli impianti e degli arredi e se gli interventi di manutenzione siano stati eseguiti. In caso di mancata adozione degli interventi necessari, si provvederà, previa diffida, ad applicare le penalità previste al successivo articolo 69 ed alla successiva esecuzione in danno. Nel caso invece si tratti di manutenzione straordinaria alla struttura e agli impianti di competenza dell'A.C., l’I.A. deve comunicare per iscritto all’Ufficio Scuola del Comune i motivi della necessità di intervento straordinario.
NORME DI PREVENZIONE, SICUREZZA E ANTINFORTUNISTICA SUI LUOGHI DI LAVORO
Art. 54 - Disposizioni in materia di sicurezza Al fine di garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro, è fatto obbligo all'I.A.di attenersi strettamente a quanto previsto dalla normativa in materia di "Miglioramento della salute e della sicurezza dei lavoratori" di cui al D.Lgs. 81/2008 e s.m. e i., nonchè al Documento di valutazione rischi interferenziali (DUVRI) elaborato dal Comune di Frascati. Resta a carico dell’I.A. la dotazione, per tutto il personale impiegato nel servizio, di Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) e ad Uso Promiscuo, necessari all’espletamento del lavoro in sicurezza. L’I.A. ha, altresì, l’obbligo di garantire ai propri dipendenti impiegati nei servizi richiesti dal presente capitolato, quanto previsto dal DPR 1 marzo 1956, n. 303 e successive modifiche ed integrazioni circa l’igiene del lavoro.
Art. 55- Impiego di energia L’impiego di energia elettrica, gas e vapore da parte del personale dell’I.A. deve essere effettuato da soggetti che conoscano la manovra dei quadri di comando e delle saracinesche di intercettazione. Per quanto riguarda la sicurezza antinfortunistica, ogni responsabilità connessa è a carico dell’I.A. Art.56 - Segnaletica di sicurezza sul posto di lavoro L’I.A. deve predisporre e far affiggere, a proprie spese, cartelli che illustrino le norme principali di prevenzione e antinfortunistica all’interno dei locali di preparazione e cottura, secondo quanto previsto dalle normative vigenti. Art. 57 - Norme di sicurezza nell’uso dei detergenti e dei sanificanti Il personale addetto alle operazioni di sanificazione deve obbligatoriamente fare uso di mascherine e guanti, quando l’utilizzo di tali indumenti è consigliato dalle schede di sicurezza.
CONTROLLI DI CONFORMITA’ DELLA PRODUZIONE E DEL SERVIZIO
Art. 58 - Diritto di controllo dell’A.C. E’ facoltà dell’A.C. effettuare, in qualsiasi momento, senza preavviso e con le modalità che riterrà opportune controlli, al fine di verificare la conformità del servizio fornito alle prescrizioni di legge e alle condizioni contrattuali. L’I.A. dovrà garantire l’accesso al personale dell'A.C. in qualsiasi ora lavorativa ed in ogni zona della struttura di ristorazione, per esercitare il controllo circa il corretto svolgimento del servizio in ogni sua fase. Le normative di riferimento sono: 1. D.Lgs. 3 marzo 1993, n. 123 - "Attuazione della direttiva 89/397 CEE, relativa al controllo ufficiale dei prodotti alimentari"; 2. D.P.R. 14 luglio 1995 (pubblicato nella G.U. n. 260 del 7 novembre 1995, S.O.) per gli indirizzi di vigilanza igienico-sanitaria; 3. L. 30 aprile 1962, n. 283, recante norme in materia di disciplina igienica della produzione e della vendita di sostanze alimentari e delle bevande. I controlli avranno luogo nel rispetto delle disposizioni di legge e delle loro successive modificazioni ed integrazioni.
Art. 59 Soggetti ed Organismi preposti al controllo e relative competenze Gli organismi istituzionalmente preposti al controllo devono essere dotati di abbigliamento idoneo. L’A.C. applica le penalità, in relazione alla gravità delle inadempienze rilevate successivamente ai controlli, recuperandole mediante ritenuta diretta sui corrispettivi da liquidare all’impresa.
Art. 60 - Diritto di controllo da parte dei rappresentanti degli utenti La Commissione mensa opera come organismo collegiale e vigila sul buon andamento del servizio e sull’applicazione delle direttive degli organi competenti agendo come organo consultivo e di stimolo. La Commissione si riunisce di norma una volta al mese o ogni qual volta se ne ravvisi la necessità su convocazione del Dirigente del settore o di un quinto dei componenti, è composta da n.9 rappresentanti dei genitori ( uno per plesso scolastico) che abbiano figli iscritti al servizio di refezione ed è nominata mediante autorizzazione del Dirigente Comunale su indicazione del Consiglio di Circolo ( determinazione dirigenziale n. gen. 1845/2006). I componenti della Commissione devono: Essere in possesso dell’autorizzazione dell’Amministrazione Comunale per accedere nei refettori, rilasciata all’inizio dell’incarico; Indossare il vestiario igienico, preventivamente messo a disposizione dall’I.A, durante le supervisioni che possono essere effettuate almeno settimanalmente per ogni plesso ed in numero massimo di due rappresentanti per visita unitamente al personale rappresentante dell’I.A. E’ diritto delle rappresentanze degli utenti assaggiare nel momento della consumazione del pasto, alimenti cotti o crudi, chiedere chiarimenti sulla quantità e qualità degli stessi anche con l’effettuazione di verifica delle grammature previste nelle tabelle dietetiche tramite le bilance in dotazione presso i refettori. Eventuali suggerimenti possono essere forniti all’A.C. al fine di ottimizzare il servizio. Non è consentito ad alcuno di prelevare porzioni di cibo dalle cucine o dai refettori per eventuali controlli, sia sulla You created this PDF from an application that is not licensed to print to novaPDF printer (http://www.novapdf.com) Capitolato 2016 14 qualità che sulle caratteristiche igienico-sanitarie, tranne agli organi a ciò ufficialmente preposti. Durante gli eventuali sopralluoghi, che saranno articolati in modo da non ostacolare il lavoro degli operatori, non potranno in alcun modo essere rilevate contestazioni o essere date indicazioni direttamente al personale di cucina in servizio. Ogni rilievo ed eventuali proposte tese al miglioramento del servizio devono essere presentate, mediante relazione scritta, all’Ufficio comunale competente. La commissione riferisce a fine anno scolastico mediante relazione scritta rivolta all’A.C. sull’andamento complessivo del servizio mensa. I componenti che non si attenessero a quanto disposto dal presente articolo saranno richiamati al rispetto dei loro specifici compiti e, qualora si dovesse perseverare in tale condotta pregiudizievole al buon andamento della mensa scolastica, il componente può essere revocato da parte del Dirigente con motivazione scritta.
Art. 61 – Controlli da parte degli organismi preposti per legge a tale funzione Detti controlli sono articolati in: - controlli a vista : effettuati dal Funzionario Responsabile dell’A.C. e in controlli - analitici, effettuati dalla ASL competente mediante prelievo e asporto di campioni di alimenti che verranno successivamente sottoposti ad analisi di laboratorio. Le quantità di derrate prelevate di volta in volta saranno quelle minime e, comunque, rappresentative della partita oggetto dell’accertamento. Resta fatto salvo l’obbligo di prelevamento (HACCP) di campionature da parte dell’I.A. e mantenimento in frigo per 72 ore. Nulla potrà essere richiesto all'A.C. per le quantità di campioni prelevati. I controlli a vista del servizio saranno articolati nel seguente modo: - controllo registro pulizia e disinfestazioni - modalità di stoccaggio nelle celle - temperatura di servizio nelle celle - controllo data scadenza prodotti - modalità lavorazione derrate - modalità cottura - modalità distribuzione - lavaggio e impiego sanificanti - modalità sgombero rifiuti - verifica corretto uso impianti - caratteristiche sanificanti - modalità sanificazione - stato igienico impianti e ambiente - stato igienico sanitario personale - stato igienico servizi - organizzazione del personale - controllo organico - professionalità addetti -controllo quantità dei prodotti in relazione tabelle dietetiche e nutrizionali e relative grammature - controllo sulla qualità dei prodotti in particolare riferimento ai prodotti biologici - modalità manipolazione - controllo funzionamento impianti tecnologici - controllo attrezzature - controllo abbigliamento di servizio del personale - controllo modalità di trasporto dei pasti e derrate - controllo della conformità dei mezzi di trasporto alle normative e alle prescrizioni del presente capitolato - ogni altro ulteriore controllo ritenuto necessario.
Art. 62 - Blocco delle derrate I controlli potranno dar luogo al “blocco di derrate”. I tecnici incaricati dall’A.C. provvederanno a far custodire tali derrate in un magazzino o in una cella frigorifera (se deperibili) ed a far apporre sulle stesse un cartellino con la scritta “in attesa di accertamento”. L’A.C. provvederà entro 2 giorni a fare accertare le condizioni igieniche e merceologiche dell’alimento e a darne tempestiva comunicazione all’I.A.; qualora i referti diano esito positivo, all’I.A. verranno addebitate le spese di analisi.
Art. 63 - Idoneità sanitaria dei componenti gli organi di controllo I componenti gli organi di controllo, comprese le Commissioni Mensa, dovranno indossare, in sede di effettuazione dei controlli della qualità presso la cucina centralizzata e presso i refettori, apposito camice bianco e copricapo.
Art. 64 - Documenti relativi alle derrate alimentari Presso ciascun centro refettoriale dovranno essere conservate le bolle di consegna delle derrate alimentari, da esibirsi su richiesta del personale incaricato dall'A.C. per l'effettuazione dei controlli. Una copia di dette bolle dovrà essere mantenuta presso il centro di Villa Sciarra.
Art. 65- Autocontrollo da parte dell’I.A. (sistema HACCP) L’I.A. deve mettere a disposizione dei tecnici incaricati dall’A.C. per i controlli di conformità, il Piano di autocontrollo da essa predisposto, le registrazioni delle procedure, i risultati delle verifiche effettuate e la documentazione relativa almeno al mese in corso.
Art. 66 - Conservazione campioni Al fine di individuare più celermente le cause di eventuali tossinfezioni alimentari, l’I.A. deve prelevare almeno g 150 dei prodotti somministrati giornalmente, riporli in sacchetti sterili con indicata la data di confezionamento e conservarli in frigorifero a temperatura di 0° per le 72 ore successive. Sui sacchetti dovranno essere riportati il luogo, la data e l’ora di prelievo.
Art. 67 - Rilievi dei tecnici I tecnici ASL sono tenuti a non muovere alcun rilievo al personale alle dipendenze dell’I.A. Il personale dell’Impresa non deve interferire sulle procedure di controllo degli organismi incaricati dall’A.C.
Art. 68 – Obbligo di partecipazione dell’I.A. alle Commissioni degli utenti E’ fatto obbligo all’I.A, nella persona del Responsabile di servizio, di partecipare alle riunioni convocate dall’A.C. per discutere sull’andamento del servizio di cui trattasi. INADEMPIENZE E PENALITA'
Art. 69- Inadempienze e penalità Ove si verifichino inadempienze dell'Impresa nell'esecuzione delle prestazioni contrattuali, saranno applicate dall’A.C. penalità in relazione alla gravità delle inadempienze, a tutela delle norme contenute nel presente capitolato. Le penalità minime che l'A.C. ha titolo di applicare sono le seguenti: (a) Euro 1.550,00 ogniqualvolta viene negato l’accesso agli incaricati dall’A.C. ad eseguire i controlli di conformità; (b) Euro 500,00 per ogni difformità delle pietanze rispetto a quelle previste nel menù giornaliero e non concordate con l’A.C.; (c) Euro 1.000,00 per errata esecuzione nella preparazione di ciascuna pietanza; (d) Euro 500,00 per mancato rispetto delle grammature previste verificato su 10 pesate della stessa preparazione a cotto o a crudo; (e) Euro 250,00 in caso di derrate non conformi ai parametri previsti dalle Specifiche Merceologiche; (f) Euro 1.000,00 in caso di ritrovamento di corpi estranei inorganici ed organici nei pasti; (g) Euro 500,00 in caso di ritardo di oltre quindici minuti nella somministrazione dei pasti; (h) Euro 100,00 per ogni pasto in meno (comprese le diete), ovvero non consegnato, rispetto al numero di pasti richiesto da ogni singolo plesso scolastico; (i) Euro 150,00 per mancato rispetto delle temperature ai sensi del D.P.R. 327/80 per ciascuna pietanza. (j) Euro 1.500,00 per ogni certificato di verifica microbiologica non conforme rispetto a quanto previsto dalle Specifiche igieniche degli alimenti nel caso in cui siano riscontrati microrganismi patogeni; (k) Euro 500,00 per ogni certificato di verifica microbiologica non conforme rispetto a quanto previsto dalle Specifiche igieniche degli alimenti nel caso in cui siano riscontrati microrganismi non patogeni; (l) Euro 500,00 per mancata conservazione dei campioni di cui all’art. 66 del presente capitolato; (m) Euro 1.000,00 per carenza igienica delle cucine, dei refettori in relazione al piano di pulizia e sanificazione, nonché degli automezzi adibiti al trasporto dei pasti; (n) Euro 250,00 per parametri non conformi alle Specifiche igieniche ambientali; (o) Euro 1.500,00 per mancato rispetto delle norme igienico sanitarie riguardanti la conservazione delle derrate o quanto altro previsto dalla legge in materia; (p) Euro 500,00 ad Euro 10.000,00 per ogni prodotto scaduto rinvenuto in magazzino e/o nei frigoriferi; (q) Euro 1.500,00 Per mancata comunicazione all'A.C. del mancato utilizzo delle derrate di cui all'art. 59 della legge 488/99; (r) Euro 500,00 per mancata consegna ai responsabili dei controlli di conformità incaricati dall’A.C. della documentazione inerente la messa in atto del sistema HACCP; (s) Euro 500,00 non conformità operative rispetto a quanto previsto nel Manuale per l’autocontrollo igienico (M.A.I.); (t) Euro 500,00 per ogni unità lavorativa mancante rispetto all’organico giornaliero e al relativo monte ore settimanale; (u) Euro 2.500,00 assenza superiore a tre giorni del Direttore del servizio senza intervenuta sostituzione; (v) Euro 2.500,00 per ciascuna non conformità dei prodotti detergenti e sanificanti in relazione alle specifiche tecniche; (w) Euro 500,00 per ciascuna infrazione verificata relativamente all'adozione ed al rispetto del piano di manutenzione, nonché per la mancata esecuzione dei necessari interventi; (x) Da Euro 250,00 ad Euro 1.500,00 per ogni ulteriore infrazione alle norme previste dal Capitolato speciale, a seconda della gravità; (z) Da Euro 500,00 ad Euro 5.000,00 per inadempienze inerenti le “diete speciali” fatto salvo quanto previsto dal successivo art. 72 punto g).
Alla seconda contestazione per la stessa violazione, nel periodo di vigenza dell'appalto, la penalità prevista sarà raddoppiata e alla terza contestazione per la stessa violazione la penalità prevista sarà triplicata.
Nel caso in cui tali violazioni fossero ulteriormente reiterate, l'A.C. si riserva di aumentare le penalità stabilite fino ad un massimo del 10% del corrispettivo mensile.
Art. 70- Applicazione delle penalità L'applicazione delle penalità dovrà essere preceduta da regolare contestazione dell'inadempienza, alla quale la I.A. avrà facoltà di presentare le proprie controdeduzioni entro e non oltre 8 giorni dalla notizia della contestazione inviata dall’A.C. Trascorso inutilmente tale termine o qualora le controdeduzioni non siano ritenute valide, l’A.C. dovrà procedere entro 10 giorni all'applicazione delle sanzioni previste dall'art. 69 del presente capitolato. L’A.C. potrà, inoltre, far pervenire all' I.A. eventuali prescrizioni alle quali la stessa dovrà uniformarsi entro 8 giorni dalla data della formale comunicazione, pena l'applicazione della penalità di cui alla lettera X dell’art. precedente. L'applicazione delle penalità è adottata con provvedimento formale del Dirigente dell’A.C. Le penalità di cui alla lettera g) saranno applicate anche su segnalazione del Dirigente scolastico. Il provvedimento di applicazione delle penalità sarà notificato con le modalità previste dalle normative vigenti. Si procederà al recupero delle penalità da parte dell'A.C. mediante ritenuta diretta sul corrispettivo del primo mese utile dopo l'adozione del provvedimento. Le ritenute potranno essere in subordine applicate mediante l'incameramento della cauzione.
Art. 71- Risoluzione di diritto del contratto Quando nel corso del contratto l'A.C. accerta che la sua esecuzione non procede secondo le condizioni stabilite, può fissare un congruo termine entro il quale l'I.A. si deve conformare, nonché produrre le proprie controdeduzioni; trascorso il termine stabilito, ove verificato il perdurante inadempimento e valutate non convincenti le giustificazioni addotte l’A.C. può risolvere il contratto.
Art 72- Ipotesi di risoluzione del contratto Nel caso di inadempienze gravi, ovvero ripetute, l'A.C. avrà la facoltà di risolvere il contratto, previa notificazione all'I.A., ivi compresa la facoltà di affidare l'appalto a terzi in danno dell'I.A. e salva l'applicazione delle penalità prescritte. You created this PDF from an application that is not licensed to print to novaPDF printer (http://www.novapdf.com) Capitolato 2016 17 Le parti convengono che, oltre a quanto è previsto dall’art. 1453 del Codice Civile per i casi di inadempimento alle obbligazioni contrattuali, costituiscono motivo per la risoluzione espressa del Contratto per inadempimento, ai sensi dell’art. 1456 del Codice Civile, le seguenti ipotesi: a) Fallimento dell'I. A.e cessazione dell'attività; b) Abbandono dell’appalto; c) Per motivi di pubblico interesse o necessità; d) Reiterato impiego di personale non dipendente dell’I.A. e) Grave e ripetuta inosservanza delle norme igienico sanitarie nella conduzione dei centri cottura affidati all'Impresa; f) Utilizzo ripetuto di derrate alimentari in violazione delle norme previste dal contratto e dalle prescrizioni tecniche relative alle condizioni igieniche e alle caratteristiche merceologiche previste dal presente capitolato; g) Casi di intossicazione alimentare dovuti ad accertata imperizia dell’Impresa ; h) Inosservanze delle norme di legge relative al personale dipendente e mancata applicazione dei contratti collettivi; i) Interruzione non motivata del servizio; j) Subappalto del servizio; k) Cessione totale del contratto a terzi; l) Violazione ripetuta delle norme di sicurezza e prevenzione; m)Ulteriore inadempienze dell’I.A. dopo la comminazione di n. 3 penalità per lo stesso tipo di infrazione nel corso del medesimo anno scolastico; n) Destinazione dei locali affidati all’I.A. ad uso diverso da quello stabilito dal presente Capitolato; o) Reiterato e immotivato non utilizzo di prodotti di qualità certificata.
Art. 73– Verifica soddisfazione del cliente L’A.C. potrà prevedere un sistema di monitoraggio continuo della soddisfazione del cliente. Tale sistema potrà essere impiegato per individuare interventi correttivi finalizzati a migliorare la qualità del servizio. L’indagine verrà effettuata con modalità diverse a seconda della tipologia di utente e della realtà servita.
PREZZO E MODALITA' DI PAGAMENTO DEI PASTI
Art. 74 - Prezzo del pasto Il prezzo unitario del pasto è di € 4,45 (incluso onere della sicurezza) oltre IVA di legge. S'intendono interamente compensati dall'A.C. all 'I.A. tutti i servizi, le prestazioni del personale, le spese ed ogni altro onere espresso o implicito dal presente Capitolato, inerente e conseguente i servizi di cui trattasi. Come previsto all’ art. 25 del presente Capitolato, il prezzo dei cestini per gite o altri eventi è ridotto del 30% rispetto al prezzo del singolo pasto . Nel caso in cui il numero di utenti dovesse aumentare o diminuire nella misura massima del 20% restano ferme le condizioni di aggiudicazione e l’Impresa Aggiudicataria non potrà avanzare alcuna pretesa o eccezione. Superato il predetto limite si rende necessaria una rinegoziazione del contratto di appalto, ovvero le parti sono facoltizzate a richiedere la risoluzione anticipata dello stesso.
Art. 75 - Modalità di pagamento
Ai sensi di quanto previsto dalla L. n.136/2010 recante “Piano straordinario contro le mafie nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia” l’aggiudicatario del servizio assumerà espressamente gli obblighi di tracciabilità finanziaria di cui all’art. 3 di detta legge. A tal fine tutti i pagamenti relativi al presente appalto dovranno avvenire mediante bonifico bancario o postale su un conto dedicato a ricevere i corrispettivi derivanti dal presente appalto. E’ prevista la risoluzione espressa del contratto, ai sensi dell’art. 1456 del Codice Civile, nel caso in cui le transazioni conseguenti ai pagamenti effettuati in esecuzione dello stesso siano eseguite senza avvalersi di banche o della società Poste Italiane s.p.a. L’A. C. si riserva di informare delle predette violazioni il competente Ufficio Territoriale del Governo.
Art. 76 – Liquidazione La liquidazione dei corrispettivi dovuti all'I.A. avverrà su presentazione di regolari fatture come previsto dalla normativa vigente, previa attestazione dell’Ufficio Scuola per la regolarità e You created this PDF from an application that is not licensed to print to novaPDF printer (http://www.novapdf.com) Capitolato 2016 18 conformità dello svolgimento del servizio. La fattura deve essere emessa in relazione al numero dei pasti ordinati ed effettivamente somministrati nelle scuole, in conformità delle prescrizioni del presente Capitolato Speciale. Le fatture emesse mensilmente dovranno specificare i costi per la refezione scolastica, e dovranno essere accompagnate da una rendicontazione analitica dei pasti erogati per ciascun plesso scolastico, distinti tra adulti e alunni, e dovranno essere intestate a: Comune di Frascati – Ufficio Scuola – Piazza Marconi, 3 - 00044 Frascati. Le fatture mensili dovranno essere corredate da copia di DURC in corso di validità. L’Ufficio comunale non potrà dare corso al pagamento di fatture che non presentino le caratteristiche indicate. Le parti convengono che l’A.C. potrà rivalersi, per ottenere il risarcimento di eventuali danni contestati all’I.A., il rimborso di spese e il pagamento di penalità irrogate, mediante ritenuta da operarsi in sede di pagamento dei corrispettivi di cui sopra o in subordine a mezzo incameramento della cauzione.
Art. 77 - Controllo di qualità obbligo dell’I.A. L’I.A., così come previsto dal D.Lgs. 26/05/1997 n. 155, dovrà individuare, nella sua attività produttiva, ogni fase potenzialmente a rischio per la sicurezza degli alimenti, e garantire che siano mantenute opportune procedure di sicurezza, sorvegliando attentamente i punti critici. L’I.A., pertanto, dovrà possedere od essere convenzionata con un Laboratorio di Analisi chimico - fisiche e microbiologiche, riconosciuto o accreditato. Nel corso dell’anno scolastico dovranno essere effettuati e in seguito comunicati all’A.C. controlli analitici su matrici alimentari diverse, ed in particolare: almeno n. 4 per carni fresche; almeno n. 4 per latte e latticini freschi e a media stagionatura; almeno n. 4 per ovoprodotti; almeno n. 4 per prodotti ittici; almeno n. 4 per prodotti ortofrutticoli; almeno n. 10 campioni di piatti pronti a base di carne, di cui la metà costituiti da preparazione multingredienti, campionati al momento della somministrazione; L’A.C. si riserva di richiedere alla I.A., in qualsiasi momento, analisi merceologiche e microbiologiche senza limiti di qualità e quantità dei prodotti. Tra le attività istituzionali facenti capo al controllo di qualità, andranno previste: a. verifica delle norme di legge e dei regolamenti interni inerenti all’igiene ed alla sanità degli impianti e del personale occupato; b. supervisione tecnica e di controllo della produzione dei pasti destinati alla refezione scolastica; c. formazione professionale per il proprio personale di cucina in maniera coordinata e continuativa nell’arco dell’anno; d. organizzazione di programmi di informazione alimentare e nutrizionale alle famiglie da svolgersi annualmente, sulla base di progetti preventivamente concordati con i competenti Uffici Comunali e con durata e tempi individuati di intesa con gli stessi. e. L’I.A. si impegna a presentare ogni anno documentazione di avvenuti corsi di formazione di tutto il personale interessato alla refezione scolastica dell’A.C. indicando le generalità dei partecipanti, mansioni, luogo di lavoro e temi affrontati, avvalendosi prevalentemente degli esperti dell’ASL.
Art. 78 – Oneri L’ I.A. provvederà: o alla preparazione completa dei pasti presso i centri cottura messi a disposizione dall’A.C. e nell’ambito del proprio territorio munita di autorizzazione sanitaria in corso di validità. o Alla predisposizione dei menù, estivo ed invernale, completi di tabelle dietetiche e conformi alle prescrizioni del presente CSA e che contengano anche i menù per diete vegetariane (art. 28), compatibili con le scelte religiose (art. 29) e per le variazioni straordinarie (art. 30), da presentare all’A.C. entro 20 dall’affidamento corredati della relativa autorizzazione ASL competente per materia e per territorio; o al trasporto e distribuzione dei pasti presso le scuole e i servizi indicati nel capitolato. o alla verifica dei fruitori del servizio come indicato nell’art. 34. Sono a carico dell’I.A.:il possesso di licenze e permessi e l’ottemperanza di ogni adempimento necessario, richiesti da qualsivoglia disposizione prevista dalle norme di legge ed equiparate vigenti; You created this PDF from an application that is not licensed to print to novaPDF printer (http://www.novapdf.com) Capitolato 2016 19 a) il pagamento delle imposte comunque derivanti dalla gestione del servizio; b) le spese per il corredo e le spese direttamente o indirettamente appartenenti al personale della I.A. ed agli adempimenti relativi; c) le spese di assicurazione contro tutti i possibili rischi conseguenti all’espletamento del servizio, nonché i rischi imputabili alla custodia delle strutture e attrezzature affidate; d) L’approvvigionamento delle vivande e degli ingredienti di cucina nelle misure necessarie e sufficienti per gli adempimenti degli obblighi contrattuali; e) costi di trasporto; f) il servizio di distribuzione ai singoli tavoli, g) gli arredi, le attrezzature ed i beni di consumo (attrezzature e materiale frangibili, stoviglieria metallica, piccoli utensili di cucina, articoli di biancheria, ecc.) necessari per il corretto svolgimento dell’appalto dal punto di vista tecnico, della sicurezza e igienico - sanitario, come previsto ai precedenti artt. 12 e 16; h) detersivi a norma di legge e i costi di lavanderia o del materiale a perdere per le cucinette e mense dei vari plessi; i) il riassetto e la pulizia globale (arredi, pavimenti, vetrate, porte, pareti lavabili, stoviglieria ecc.) delle cucinette di sporzionatura e distribuzione, della zona - lavaggio, della sala consumo e dei relativi servizi igienici; j) la manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature, nonché la manutenzione ordinaria degli impianti e dei locali; k) le utenze, ove i costi a carico dell’ I.A. siano individuabili e scorporati ( attualmente solo per le utenze telefoniche). Sono a carico dell’ A.C.: o La messa a disposizione dei locali per la cucina e delle relative attrezzature esistenti; o la straordinaria manutenzione degli impianti tecnologici e dei locali, fatto salvo il diritto di rivalersi per i fatti dovuti ad incuria od uso non corretto da parte del personale della I.A.
IMMOBILI
Art. 79 – Locali per la produzione e il consumo dei pasti L’A.C. mette a disposizione dell’I.A. le cucine con gli impianti, le attrezzature, i macchinari e gli arredi in esse presenti. Nessun canone è dovuto dall’I.A. per l’utilizzo delle strutture, attrezzature e arredi di proprietà del Comune. Durante il periodo di gestione l'I.A. si impegna a mantenere in ottimo stato i locali, a non apportare modificazioni, innovazioni o trasformazioni agli stessi nonché agli impianti, alle macchine e agli arredi, senza previa autorizzazione dell’A.C. Le strutture, attrezzature ed arredi saranno custoditi dall’aggiudicatario per tutta la durata dell’appalto anche nei periodi di chiusura del servizio.
Art. 80 – Verbale di consegna, inventario, riconsegna L’A.C. dà in consegna all'I.A., previa stesura di inventario da stilare in contraddittorio, le strutture di pertinenza del servizio di ristorazione comprensive delle attrezzature e degli arredi. Tale inventario farà parte integrante dei documenti contrattuali. Alla scadenza del contratto l'I.A. si impegna a riconsegnare all’A.C. i locali con impianti, attrezzature e arredi annessi, i quali devono essere uguali in numero, specie e qualità a quelli di cui all’inventario iniziale, comprensivo delle attrezzature integrate dall’ I.A.. Tali beni devono essere consegnati all'A.C. in perfetto stato di pulizia, funzionamento e di manutenzione, tenuto conto della normale usura dovuta all'utilizzo durante la gestione. Restano di proprietà dell'A.C. le apparecchiature eventualmente sostituite a seguito di rottura e tutte le attrezzature integrate dall’ I.A. occorrenti al buon funzionamento del servizio . Qualora si ravvisassero danni arrecati a strutture, impianti, macchine, arredi ed attrezzature, questi verranno stimati ed addebitati interamente all'I.A. La cauzione a garanzia del contratto sarà svincolata dopo la riconsegna di quanto consegnato e degli arredi integri e dopo la verifica che ne evidenzi il corretto e diligente uso.
Art. 81– Assicurazione L’I.A. si assume ogni responsabilità, nessuna esclusa, derivante dalla gestione del servizio e risponderà direttamente dei danni causati alle persone (utenti, personale docente e non docente) e alle cose comunque provocati nell’esecuzione del servizio stesso, restando a suo completo ed esclusivo carico qualsiasi risarcimento, senza diritto di rivalsa, o di altri compensi da parte dell’A.C. A tale scopo l'I.A. si impegna a consegnare all'A.C., in sede di stipula del contratto, una polizza RCT stipulata con una primaria Compagnia di Assicurazione, nella quale venga indicato che l'A.C. debba essere considerata "terza" a tutti gli effetti. Il predetto contratto assicurativo dovrà prevedere, tra l’altro, la copertura dei rischi da intossicazioni alimentari e/o avvelenamenti subiti dai fruitori del servizio di ristorazione. L’I.A. assumerà a proprio carico l’onere di manlevare la A.C. da ogni azione che possa essere intentata nei confronti della stessa per infortuni o danni arrecati a terzi o a dipendenti in relazione allo svolgimento del servizio. Prima dell’inizio del servizio l’I.A. dovrà stipulare idonea polizza assicurativa per la copertura dei seguenti rischi: - Polizza di responsabilità civile: R.C.T. massimale unico non inferiore ad € 1.033.000,00; - Polizza RCO per danni e infortuni al personale dipendente durante l’esecuzione del servizio con un massimale non inferiore ad € 10.000 a sinistro. Tutti i massimali vanno rideterminati in base agli indici ISTAT relativi al costo della vita, quando vi sia una svalutazione superiore al 10%. Copia delle polizze e relative quietanze di pagamento dovranno essere consegnata all'A.C. al momento della firma del contratto.
Art. 82 – Valore dell’appalto e revisione dei prezzi Il valore complessivo stimato dell’Appalto come definito dal presente Capitolato ammonta ad €. 1.907.573,00 - IVA esclusa, comprensivo degli oneri relativi all’attuazione dei piani di sicurezza per i rischi da interferenze, IVA esclusa, non soggetti a ribasso, pari a € 2.143,00 ( euro duemilacentoquarantatre/00). Il valore complessivo stimato dell’appalto è stato cosi calcolato:
1. n° pasti : 214.334 pasti presunti all’anno (dato elaborato in base alla proiezione dei pasti erogati nell’anno scolastico 2014/2015),
2. Costo unitario dei pasti: €4,45 IVA esclusa
3. Onere della sicurezza : € 0,01 a pasto
4. durata dell’appalto: 2 anni - 01/09/2016-30/06/2018 Ai fini del calcolo delle soglie, l’importo dell’appalto è pari ad
€3.815.146,00 Remilioniottocentoquindicimilacentoquarantasei/00) escluso IVA.
Il numero dei pasti potrà subire variazioni in aumento o diminuzione in relazione alle esigenze della popolazione scolastica. Il corrispettivo da pagare all’appaltatore sarà determinato unicamente dal numero dei pasti effettivamente consumati. I prezzi determinati in sede di gara restano invariati per il primo anno, mentre per l’ annualità successiva saranno soggetti a revisione .
Art. 83- Subappalto Il concorrente deve indicare, all’atto dell’offerta, le parti del servizio che intende subappaltare o concedere in cottimo, in conformità a quanto previsto dall’art. 105 del D. Lgs. 50/2016; in mancanza di tali indicazioni il subappalto è vietato. Si precisa che la quota percentuale subappaltabile deve essere contenuta entro il limite massimo del 30% dell’importo contrattuale.
Art. 84 - Esonero da responsabilita' per il Comune
La gestione del servizio è fatta sotto diretta ed esclusiva responsabilità dell’I. A. che risponde in proprio dell'esatto adempimento dei suoi obblighi nei confronti del Comune. L’I.A. risponde, inoltre, direttamente dei danni e delle conseguenze che, nell'espletamento dell'attività svolta, possono derivare al Comune, ai commensali, agli stessi dipendenti dell’ impresa o a terzi in genere. L’I. A. è tenuta a sollevare il Comune da qualunque pretesa che, nei suoi confronti, fosse fatta valere da terzi assumendo in proprio l'eventuale lite. Deposito cauzionale e spese contrattuali All’atto della stipulazione del contratto, la I.A. dovrà provvedere, a norma di Legge, al versamento di una cauzione definitiva pari al 10% del corrispettivo dell’appalto. Tale cauzione verrà svincolata successivamente alla integrale esecuzione del contratto, sempre che non sussistano motivi di rivalsa per inadempienze contrattuali o per risarcimento. Tutte le spese e gli oneri inerenti e conseguenti l’aggiudicazione dell’appalto ed il relativo contratto (spese di segreteria, bolli, registrazione e quanto altro), ivi incluse tasse ed imposte che potessero colpire a qualsiasi titolo il contratto o il soggetto del medesimo sono a carico della Ditta aggiudicataria.
Art. 86- Vincoli dell’aggiudicatario La I.A. resta vincolata verso l’A.C. dal momento dell’aggiudicazione. Per contro l’A.C. sarà vincolata verso la I.A. dal giorno dell’aggiudicazione definitiva del servizio.
Art 87 - Domicilio legale della I.A. La I.A. eleggerà il proprio domicilio legale presso il Comune di Frascati. Le notificazioni e le intimazioni verranno effettuate a mezzo messo comunale, ovvero mediante lettera raccomandata, presso il suddetto domicilio eletto. Qualsiasi comunicazione fatta all’incaricato dell’I.A. dal Responsabile comunale preposto si considererà fatta personalmente al titolare dell’Impresa appaltatrice.
Art. 88 - Foro competente
Le controversie che dovessero eventualmente insorgere in conseguenza del contratto sono
esclusivamente devolute alla competenza del Foro di Velletri. Si esclude la competenza arbitrale.
Art. 89 - Rinvio alle norme generali
Per quanto non previsto nel presente Capitolato si fa espresso riferimento, in quanto
applicabili, a tutte le disposizioni di Legge e di regolamenti in vigore. Le parti si rimettono alle
vigenti disposizioni di Legge in materia.
Art. 90 - contributi AGEA
L’I.A. onde permettere all’A.C. l’applicazione del Reg. (CE) 657/08 e successive modifiche ed
integrazioni, riguardante il recupero dei contributi CE sui prodotti lattiero-caseari, sono tenute a
fornire la documentazione giustificativa necessaria e in particolare: le fatture/bolle relative alla
fornitura dei prodotti in argomento devono recare la dicitura che trattasi di prodotti destinati alle
mense scolastiche del Comune di Frascati. Inoltre tali prodotti ai fini dell’igiene e sicurezza
alimentare, devono essere stati preparati in uno stabilimento riconosciuto dalle preposte autorità
sanitarie ai sensi delle vigenti disposizioni in materia e devono essere muniti di marchiatura di
identificazione, di cui all’allegato II, Sez.I del Reg. (CE) n.853/2004 e s.m.i.
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