COMUNICATO 10 AGOSTO 2020
Marino. Avello (EssereMarino): Parti di programma del PCI e
della Sinistra in alcuni atti del Governo locale. Ma non tutto va bene.
“Nell’ultimo
Consiglio comunale, oltre alcune decisioni che non condividiamo affatto, come
l’affidamento coattivo per recupero somme dovute al comune ma senza distinzione
di merito né del dovuto, tanto meno dell’appartenenza sociale ed economica di
chi è in debito, c’è stata in assemblea una comunicazione della Giunta su punti
specifici. – commenta il portavoce di Essere Marino, la coalizione comprendente
il PCI, Mauro Avello. – In particolare sulla questione della sede comunale delle
frazioni (sta diventando stancante e cacofonica questa storia di utilizzare la
parola pianura per dire Fontana di Sala e Castelluccia, Due Santi e
Frattocchie, Cava dei Selci e S. Maria delle Mole, ovvero le frazioni, anche se
maggioritarie in abitanti e territorio del comune di Marino) che, ricordiamo,
per non aver affrontato il problema al suo nascere, e gestito in chiave solo di
risparmio economico, negli ultimi anni la Giunta M5S ha voluto pervicacemente
mantenere con sottorganico a danno di lavoratori e cittadini in una sede
d’affaccio sulla strada Nettunense a Frattocchie. Ebbene, ora, ma non si
comprende se in modo definitivo, viene riequilibrato il danno sociale arrecato,
spostando gli uffici e servizi presso il sito di via Morosini. Sede che negli
anni era stata individuata sempre come ampliamento scolastico.
Ci sarà modo per
comprendere:
1. se è scelta provvisoria;
2. se è scelta che comunque mantiene
la soddisfazione di parte a sito scolastico;
3. se gli uffici e i servizi
saranno ripristinati come in origine erano a S. Maria delle Mole (per la quale
soluzione molte forze politiche, anche non di area vicina chiesero il ritorno):
se dunque è prevista anche una implementazione della agonizzante possibilità
democratica di interloquire con il comune vissuto qui ormai lontano, assente, e
omertoso.
4. Infine sarebbe onesto politicamente e intellettualmente capire se
questa scelta viene vissuta e assunta dalla Giunta M5S come adeguamento – finalmente
– alle richieste, proposte, iniziative e pressioni delle forze politiche e
sociali e da moltissimi cittadini che a sostegno hanno firmato petizioni,
oppure se la scelta risponde a “mossette alla democristiana” per trarre
ipotetico vantaggio da ignari (secondo tale visione) cittadini elettori per
l’appuntamento della prossima primavera.
Un’altra questione oggetto di
comunicazione – continua Mauro Avello, affaticato, ma contento e fresco del
successo, riconosciuto pure dallo stesso comune, per “Buena Vista”,
l’iniziativa di solidarietà con Cuba – è la vicenda dell’immobile Sorelle
Ramonda. Ora a noi preme sottolineare un aspetto molto positivo, ed una
preoccupazione non da poco. L’aspetto positivo è che nei programmi della
Sinistra e ribaditi a più riprese dal PCI, invocando in questo, ci pare
ascoltato, anche l’ausilio di Vittorio Nocenzi che tra i primi nel comune di
Marino anni addietro avanzò tale ipotesi, c’è sempre stata l’idea principe di
destinare Palazzo Colonna non più a mera rappresentanza del comune, o ospitante
gli uffici comunali. Al contrario, con coerenza è stata sempre proposta la
possibilità di adibire l’attuale casa comunale ad una grande sede polivalente
in chiave culturale, artistica, turistica di primo livello, perfino col ruolo
di perno per una parte di area geografica che vada oltre lo stesso comune di
Marino.
Ecco – rimarca Mauro Avello – in questo vediamo proprio un indirizzo,
anche se non ancora esplicitato, non comprendendone la timidezza, della visione
che ha accomunato noi e Nocenzi e la Sinistra in questa idea cardine. Però, ed
ecco la preoccupazione, non aver esplicitato tutta la finalità, e definire come
un accordo vantaggioso lo scambio di destinazione d’uso solo perché si è avuto
un immobile, non basta. Infatti (anche ricollegandoci al sito di via Morosini
che a tal punto sarebbe solo provvisorio, se non inserita in un piano
annunciato e preciso) quali parti, quanti uffici e servizi da Palazzo Colonna
questo immobile (si dice non prima di un anno… il che fa intendere che non abbiamo
scadenza certa) dovrebbe ospitare? Non è dato sapere.
Ed allora la
preoccupazione: poiché lì vicino (300 metri) c’è l’area e il Palaghiaccio che è
in predicato per richiedere lo stesso trattamento dal comune di Marino (così
hanno dichiarato, prima del silenzio assordante del M5S e della Giunta di
Marino) per cambio di destinazione d’uso, non è che questa mossetta (di nuovo
democristiana) sia una prova, un propedeutico, per abituare forze politiche e
cittadini alla proposta che verrà sul Palaghiaccio?
Noi di Essere Marino –
conclude Mauro Avello – si sappia che saremo ferocemente contro ogni giochetto
che somigli a questa soluzione. Per il Palaghiaccio, infatti, e si faccia
finalmente una discussione in Consiglio comunale, noi abbiamo una grande
visione analoga a quella del Palazzo Colonna. Si faccia una unione tra Regione,
Citta Metropolitana e comune di Marino, come propose Matteo Gabbianelli dei
Kutso, e si restituisca a uso pubblico risarcendo il privato. Una grande
struttura di sport e cultura è possibile ancora averla lì dove nacque l’idea
stessa dei servizi pubblici sportivi e culturali a disposizioni delle frazioni
di Marino. Andando ben oltre. A questo eravamo e siamo idealmente collegati e
coerentemente conseguenti assieme alle migliaia di cittadini con cui,
unitariamente, anche subendo l’interessamento delle forze dell’ordine con
denunce, attivammo il 6 gennaio 1980 l’occupazione dei venti ettari che vanno
dalla ferrovia (confine Cava dei Selci – Ciampino) fino alla fontanella
dell’incrocio di Sassone – Appia vecchia sede. Occupazione che frutta oggi il
Parco della Pace, i giardini di Sassone, e l’area Palaghiaccio incluso
l’immobile. A tutto ciò in versione pubblica, noi non rinunciamo.”.
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