COMUNICATO STAMPA
Grottaferrata, eutanasia del mercato agricolo
della domenica.
La
proposta dei “prodotti a km zero”, che tanto favore ha incontrato nella
Cittadinanza garantendo una costante elevata affluenza (con provenienze anche
da Comuni limitrofi a Grottaferrata, inclusa la Capitale) ed un indiscutibile
indotto per la Città, a breve sarà solo un ricordo. La Delibera di Giunta n. 44
del 4 marzo infatti, cala il sipario sul mercato agricolo della domenica a
Piazza De Gasperi.
Il
Sindaco, dopo aver ottenuto (anche su questa materia) cieca obbedienza
dall’accozzaglia finto-civica con l’approvazione della Delibera di Consiglio
comunale n. 59 del 15/12/2020, ha raggiunto l’obiettivo di cancellare il
tradizionale appuntamento domenicale, avviato nell’autunno del 2015.
La
delega in bianco ricevuta dal Consiglio, ha consentito ad Andreotti di
stabilire che il mercato agricolo dovrà svolgersi il giovedì nell’area del
parcheggio limitrofo all’ufficio postale sito in Via Vecchia di Marino, dalle
ore 8.30 alle ore 14.00.
Una
scelta le cui motivazioni restano incomprensibili, preceduta da oltre 3 anni di
ingiustificata proroga della Convenzione tra il Comune e l’attuale soggetto
gestore, scaduta sin dall’ottobre 2017.
Il
Regolamento istitutivo del mercato della terra, approvato con Delibera di
Consiglio n. 29 del 15/6/2015, prevedeva (artt. 1 e 3) lo svolgimento del
mercato nella giornata di domenica, con possibilità di localizzazione in aree
diverse della Città (Via Montesanto, Piazza De Gasperi, Colle Sant’Antonio,
Pratone e Parco Borghetto), oltre all’ipotesi di individuare eventuali criteri
di rotazione tra una zona e l’altra. Lo stesso Regolamento non escludeva la
possibilità di introdurre ulteriori giornate di svolgimento del mercato in
altri punti della Città.
Il
Regolamento modificato dalla Delibera dello scorso dicembre, stabilisce che lo
svolgimento del mercato avviene “nei
giorni e negli orari individuati dalla Giunta”. E così è stato.
Emblematico
quanto scritto al punto 1.1. della Delibera n. 44, allorquando viene demandata
al Dirigente competente “la predisposizione degli atti propedeutici e
conseguenti per la costituzione e piena operatività del Comitato di Gestione
del mercato agricolo”. Ciò riassume l’intera vicenda e conferma l’approssimazione
del Sindaco (ma anche dell’Assessore al Commercio e di tutti i Consiglieri
finto-civici che hanno contribuito alla soppressione del mercato alla domenica)
nel trattare la questione, visto che il Comitato di Gestione è un organo
consultivo e di supporto alle scelte del Comune rispetto al corretto
svolgimento del mercato e, come si apprende dalla citata Delibera, in questi
anni non è mai stato attivato.
Significativo,
infine, l’ulteriore passaggio 1.2 in Delibera che demanda, sempre al Dirigente,
“l’individuazione, nel rispetto di quanto
disposto dall’art. 4, comma 1, lettera b) del Regolamento, del soggetto a cui
affidare la realizzazione del mercato agricolo, che sia maggiormente
rispondente alle esigenze di questa Amministrazione”.
Il
Regolamento del 2015 stabiliva inequivocabilmente (art. 5) l’individuazione del
soggetto gestore tramite procedura ad evidenza pubblica (bando di gara, ecc.).
Il testo del Regolamento come modificato a dicembre, indica genericamente che
il gestore del mercato sarà individuato “secondo
le procedure stabilite dal D.Lgs. 28 aprile 2016, n. 50”.
Nel romanzo “L’uomo senza qualità”, Fëdor Dostoevskij esplicita
il dogma centrale del suo pensiero scientifico, identificandolo nell’espressione
“2+2=4”. Cos’altro aggiungere?
Giampiero
Fontana
Nessun commento:
Posta un commento