COMUNICATO
STAMPA
Grottaferrata,
Sindaco e Amministrazione sempre più in confusione ed allo sbaraglio. Ma le
minoranze continuano a latitare…
Lo
scorso 19 ottobre, a Grottaferrata, è andata in onda l’ennesima squallida farsa
in Consiglio comunale. Una seduta durata oltre 5 ore, di cui la metà per
“sospensioni” volte a discutere la riformulazione o la modifica degli atti in
discussione. Lo streaming, frutto di un pessimo servizio di riprese audiovideo
che, evidentemente, va bene a tutti, registra una mole abnorme di “seduta sospesa”, oltre i soliti cronici
problemi di audio e l’errato titolo “seconda parte” sul filmato della prima
parte di seduta.
Nonostante
le 5 ore e più trascorse, solo 2 dei 4 punti iscritti all’ordine del giorno
sono stati trattati (di cui uno solo concluso con votazione). Il primo punto,
riguardante una Mozione per il non meglio specificato impegno del Comune verso
i profughi afghani, si è trascinato stancamente in un tira e molla tra Sindaco
e minoranze, legato alla natura dell’atto (Mozione o Ordine del Giorno?). Nella
consueta pochezza del dibattito, sono comunque emerse situazioni che è bene
evidenziare. Il Sindaco, dopo la smielata tiritera sull’accoglienza delle
popolazioni in fuga da guerre, regimi oppressivi, ecc., e dopo aver sottolineato
la (ovvia) contrarietà ad ogni forma di guerra, ad un certo punto si è rivolto,
piccato, alla Consigliera PD dicendo (testuale) “allora vuoi la guerra” (o
meglio, “guera”, come suole pronunciare tutte le parole con erre doppia…). Non
contento di ciò, in un crescendo di grida ha bofonchiato, tra sé e sé, il
proposito di mandare a quel paese (dichiarazione edulcorata) la Presidente del
Consiglio che lo stava invitando a regolare i toni (per conferma, ascoltare
l’audiovideo titolato “C.C. 19.10.2021 Seconda parte” dal minuto 54 e 42
secondi, al minuto 55 e 37 secondi, al link https://video.ibm.com/recorded/131052785).
La
Consigliera PD, riguardo l’accoglienza dei profughi afghani, ha proposto, tra
l’altro, di mettere a disposizione i 4 appartamenti di proprietà del Comune,
all’interno del complesso immobiliare in Via Rossano Calabro. La stessa
Consigliera, mesi fa, aveva presentato un’interrogazione al Sindaco per sollecitare
la consegna al Comune degli stessi appartamenti, da destinare ad housing
sociale “per far fronte alla crescente e
preoccupante situazione di disagio abitativo” presente a Grottaferrata. Ed
il suo partito, il PD, nel giugno scorso si fece vanto dell’azione condotta
dalla Consigliera sul Sindaco, allorquando fu tentato lo sfratto forzoso di una
famiglia da un alloggio ATER in località Colle Sant’Antonio. Ciò, a
testimonianza della coerenza ma, soprattutto, delle pericolose giravolte del PD
grottaferratese, a discapito dei Cittadini interessati dal disagio abitativo
che, evidentemente, ora devono accodarsi ai profughi afghani nella priorità di
poter avere una casa in cui vivere.
Il secondo punto
all’O.d.G. discusso, riguardava una Mozione de La Città al Governo
sull’attuazione del nuovo Piano Urbanistico Comunale Generale (PUCG). L’atto
riepilogava i passaggi amministrativi avvenuti dall’insediamento della Giunta
Andreotti ad oggi, a partire dalla Delibera di Consiglio comunale n. 21 del
30/10/2017 con cui era stata approvata un’altra Mozione, sempre presentata
dalla Città al Governo, allo scopo di revocare la Delibera n. 41/2015
dell’Amministrazione Fontana (“Indirizzi
per la realizzazione di opere infrastrutturali e servizi prioritari nel
territorio comunale”). Come noto, la Delibera 41/2015 non è stata revocata ed è tuttora vigente. I contenuti di
quella Mozione sono rimasti lettera morta, così come altri atti approvati in
Consiglio comunale in tema di pianificazione urbanistica, col risultato che, in
oltre 4 anni e mezzo, il PRG del 1972 è rimasto invariato e la
cementificazione è
continuata indisturbata. Senza tuttavia la realizzazione di alcuna opera
infrastrutturale o di alcun servizio prioritario per Grottaferrata tra quelli che
aveva individuato la Giunta Fontana con la Delibera 41.
Ora, tornando al
Consiglio del 19 ottobre, fa sorridere (per non dire altro) ascoltare la
Capogruppo de La Città al Governo scagliarsi con veemenza (a parole, come
sempre) contro il Sindaco e la maggioranza finto-civica, nelle consuete vesti
di “maestrina” (pardon, “maestra”) che impartisce lezioni (“ti piace vincere facile?”) ma,
puntualmente, non va mai sino in fondo. Anche questa volta, i fiumi di parole
della Consigliera de La Città al Governo sono rimasti tali. Quando il Sindaco
gli ha detto che era disponibile ad accettare solo uno dei 3 punti con cui si
concludeva la Mozione, la Consigliera ha tuonato che non una virgola sarebbe
stata modificata di quell’atto di indirizzo (quasi da farlo credere anche a chi
stava assistendo in streaming alla seduta…). Poi però, inspiegabilmente e dopo quasi
un’ora e mezza di sospensione per discutere col Sindaco e la maggioranza “off the record” (che in Inglese vuol
dire “in via confidenziale”), al
rientro in aula la medesima Consigliera, stavolta decisamente meno determinata
e combattiva, dichiarava mestamente la decisione di spostare la discussione
sulla Mozione per l’attuazione del nuovo PUCG, al prossimo Consiglio comunale.
Ciò, precisando che il
testo individuato durante la lunga pausa dei lavori dell’aula, non era
accoglibile e, pertanto, La Città al Governo si riservava di valutare se
mantenere il testo originario oppure emendarlo nel rispetto dell’obiettivo
prefissato.
Ora,
prescindendo dalle solite frasi ad effetto pronunciate dalla Consigliera, resta
chiara una cosa, ossia che la decantata fermezza sul testo della Mozione si è sciolta come neve al sole un attimo dopo il rientro
in aula. E questo, quale ennesima riprova dell’assoluta inconsistenza
dell’azione di opposizione al Sindaco da parte de La Città al Governo, dal
giugno 2017 ad oggi. Un gruppo consiliare che, per contro, è stato a lungo vera e propria “stampella” che ha
sorretto la Giunta Andreotti, specie nei momenti più “caldi”, salvo riempire il
Consiglio di teatrali (quanto inutili) dichiarazioni di intenti. Come avvenuto nell’ultima
seduta dove, anziché porre in votazione il testo della Mozione presentata
(“…senza cambiare una sola virgola…”) si è scelto di
soprassedere.
Il
seguito (già scritto…) alla prossima “puntata”.
GROTTHAM CITY : VOLANO I VATTANTULO IN CONSIGLIO COMUNALE
C'è elettricità nell' aria e i batuli volano bassi !
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https://youtu.be/rZJJXSQLp6U