domenica 5 dicembre 2010

Ospedale San Sebastiano : qualcuno sapeva e non fece nulla. Comunque non informo' del pericolo. Ecco le prove.



Quando ho scritto che qualcuno era più attento alla propria carriera politica che al destino del territorio e dei servizi per la collettività sapevo cosa scrivevo.




Il documento è relativo a processo di consultazione concluso il 20 ottobre 2006


Oggi, in Consiglio Comunale, il consigliere Giuseppe Privitera ha sfoderato la scimitarra.

Era ora ! Non se ne poteva più di tutti questi colpi di fioretto verso una maggioranza che sta proseguendo il lavoro del DUCEnnio : piegare Frascati ai voleri dei SIGNORI DEI PARTITI !

E' sempre difficile provare queste affermazioni e, quand'anche ciò avvenga, spesso manca la determinazione nell'affondare il colpo. Ma di fronte a simili prove, come potersi ritrarre ?!?

E il Consigliere Privitera non si è ritratto; ha avuto la forza ed il merito di portare allo scoperto, documenti alla mano, la verità sulla quale " galleggiava " l'affaire Ospedale San Sebastiano Martire. Una verità frutto di un lavoro certosino di ricerca, poco visibile quanto efficace e deflagrante! Di questo va dato pubblico merito.

Altro che sciagurata Renata Polverini ! E' nel REGNO MARRAZZIANO che matura il problema, ma manca la forza di affrontarlo ! Manca la forza in REGIONE, manca la forza di " smuoversi ", di controllare l'andamento delle "pratiche "nelle GIUNTE POSA.

E cos'è stato tutto quello stupore se già dal 2007 l'allora Direttore Generale dell'Azienda USL ROMA H , Luciano Mingiacchi,chiedeva il rifinanziamento per interventi urgenti per " carenze nei percorsi, nei servizi igienici e negli impianti " dei 5 plessi costituenti il Presidio Ospedaliero ?





Dunque l'allora SINDACO POSA sapeva da tempo e nulla ha fatto. Pur in presenza dei fondi occorrenti dal 2000 al 2005, nessuna attenzione sembrerebbe prestata a seguire l'andamento del progetto per mettere a norma l'intero impianto; per non portare il nosocomio frascatano all'impari contesa con un SAN GIUSEPPE tirato a nuovo.



"Si riaccendono i riflettori su una questione che pareva uscita di scena 
'San Sebastiano', anche Astorre appoggia l'azione dei 7 sindaci 
Il vice presidente del Consiglio regionale: "La Polverini deve ascoltare il territorio" " Questo scrive il 13 novembre 2010 Il Mamilio.it riportando le affermazioni di chi allora era POLITICO INFLUENTE alla REGIONE LAZIO.

Distratto o compagno di merende di qualcuno in altre faccende affaccendato?

Ma andiamo ai fatti. Ieri il consigliere Privitera ha presentato una mozione in consiglio comunale con la quale, in sostanza, chiedeva di procedere all'esproprio dei terreni e del complesso ospedaliero San Sebastiano Martire. Perchè questa richiesta provocatoria, intemerata e di difficile attuazione?

Sull'argomento in molti hanno espresso perplessità, primo fra tutti il consigliere Adotti. " Ci vorrebbero stuoli di legali per dirimere la questione !".

Già, perchè la storia è veramente complicata; parte da lontano. Sia il presentatore della mozione,Giuseppe Privitera, sia il Sindaco Di Tommaso hanno relazionato sulla storia del nosocomio.
Dice Privitera : questo ospedale è il frutto del lascito di terreni e fondi da parte di cittadini possidenti di Frascati che donarono il tutto alla città di Frascati. Nel tempo, l'Ospedale è stato oggetto di provvedimenti di riordino della sanità fino a giungere all'esproprio in favore della Regione Lazio in forza di leggi che assegnavano a quest'ultima la responsabilità del servizio sanitario. Sappiamo tutti che la malagestione nazionale della SANITA' ha prodotto un disastro tale che, nel corso della Presidenza Storace, la Regione Lazio si vide costretta ad operazioni di finanza straordinaria.

Vennero ceduti in blocco oltre 140 ospedali e quindi riaffittate al cedente le strutture medesime. E' la classica operazione di lease-back in forza della quale si ottiene liquidità, cedendo la proprietà, e si mantiene l'utilizzo del bene con un contratto d'affitto. E qui nasce il problema. Acquirente dei complessi ospedalieri fu una società privata formata da quattro banche : Unicredito, BNL, Lehman Brother e JP MORGAN. Sappiamo tutti che, a seguito della crisi finanziaria globale, Lehman Brother è fallita e JP MORGAN ha avuto grossi problemi. L' Ospedale San Sebastiano Martire, per incuria, per incapacità, per scarso controllo dei vari attori politici nel tempo succedutisi, versa nello stato strutturale di inidoneità che ne ha comportato il progetto di depotenziamento. Chi ci dice, è l'assunto dei vari intervenuti, che un domani i creditori fallimentari di Lehman Brother non si affaccino da questa parte dell'oceano per rivalersi su una struttura non idonea, e quindi cessata dagli obblighi di legge che ne determinano le finalità d'uso, per venderla e trasformarla in un albergo o in una casa da gioco stile Las Vegas ?
Sarebbe un bell'affare per chi ci sguazzasse dentro nel cambio di destinazione !

Il Sindaco Di Tommaso fa a sua volta la cronistoria : nel 2000 è vero che il Governatore Storace stanziò 4.900.000 euro per la ristrutturazione e messa a norma del nosocomio, ma è pur vero che nel gennaio 2006 il MINISTRO DELLA SANITA' STORACE definanziò quel progetto. Cosa era avvenuto fra il 2000 ed il gennaio 2006 ? Ci vollero due anni e mezzo per la progettazione - rammenta il Sindaco - che fu spedita alla Regione Lazio il 30 gennaio 2004, e fu modificata dal NUCLEO di VALUTAZIONE REGIONALE in data 8/ Giugno 2004. Il progetto definitivo fu autorizzato dalla Regione nell'aprile 2005.

Dare colpe a questo o a quello è ormai esercizio inutile. Sta di fatto che la burocrazia impiegò 5 anni per partorire un progetto, con i risultati oggi sotto gli occhi di tutti.
Domanda : in quei cinque anni chi a Frascati seguiva il progetto? Chi avrebbe dovuto sollecitarne la celerità ?

Ecco quindi che la provocatoria mozione riaccende un faro: cosa accadrà a quella struttura oggi depotenziata e domani, forse, dismessa? " Difficile ma non impossibile " descrive lo scenario il consigliere Vincenzo Conte. Non abbiamo forse saputo dall'oggi al domani che il palazzo delle FILIPPINI era inagibile ? Oggi è l'area del San Sebastiano Martire è un OSPEDALE, chi può assicurare lo sia anche domani ?

E ancora Privitera, ma se domani venisse variata la destinazione d'uso cosa sarebbe di un valore a suo tempo " espropriato ai frascatani" ed oggi di proprietà di tre banche e di un curatore fallimentare ?

Alla luce di ciò appare impovvida la gazzarra anti-Polverini, vista come promotrice di un depauperamento che viene da lontano, che era noto a qualcuno che ne ha custodito il segreto, ed ha colpe anche in soggetti a noi vicini. Al contrario va riaffermata una unità d'intenti per promuovere l'ascolto delle locali esigente assolutamente non in conflitto con le realtà limitrofe. E' in quest'ultima convinzione che la mozione è stata ritirata dal consigliere Privitera per accedere ad una nuova formulazione che trovi l'unanimità del Consiglio, come suggerito dal Sindaco Di Tommaso.



Visionate ed ascoltate bene..... chi c'era e cosa bolliva in pentola !









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