venerdì 2 settembre 2016

IL M5S E' UN FRUTTO CHE DEVE ANCORA MATURARE,


L' ASSESSORE MURARO E' STATA UNA GRANDE INGENUITA'


QUESTI SI CHE ERANO BRAVI !

Deve essere davvero brava la dott.ssa Paola MURARO  se stava all'ambiente dal tempo di Veltroni, poi con Alemanno, poi con Marino ed ora con la Raggi. Ed in vero sento che prima di 
MAFIA CAPITALE
era da tutti considerata una delle massime esperte nel settore. Tuttavia la sua nomina fu probabilmente una ingenuità da parte di chi sapeva essere sotto la lente d' ingrandimento. Ma visto che ancora c'è fa bene a resistere. Tuttavia se volessimo far assurgere ad elemento determinante e discriminante i contatti avuti nel passato con persone difettose in onestà, allora dovremmo depurare ogni ENTE elettivo e pubblico dagli avvocati penali.

Gli avvocati penali infatti non parlano e non intrattengono  rapporti coi  delinquenti presunti e, magari dopo 20 anni di processi, dichiarati tali ?

Fatta questa premessa, voglio oggi addentrarmi nella disamina dei fatti capitolini e sulle dimissioni del Capo di Gabinetto, dell' Assessore al Bilancio della GIUNTA RAGGI e di tutto l'ambaradan nelle partecipate. Tutto parte da un parere richiesto all' ANAC sulla legittimità o meno delle nomine; parere che ha avuto la seguente risposta che apprendo dai report della stampa: 

"  Quella nomina non andava fatta sulla base dell’articolo 110 del Tuel, il Testo Unico di legge che disciplina il funzionamento degli Enti Locali, articolo nel quale si dice che “gli incarichi a contratto di cui al presente comma sono conferiti previa selezione pubblica….” mentre la d.ssa Raineri è stata assunta per chiamata diretta.
Quella nomina – così sostiene Raffaele Cantoni e così sostenevano molti oppositori non alla d.ssa Raineri ma alle modalità con le quali era stata ingaggiata – andava effettuata sulla base dell’articolo 90 che consente al Sindaco di assumere negli uffici di supporto agli organi di direzione politica collaboratori con contratto a tempo determinato ai quali però “si applica il contratto collettivo nazionale di lavoro del personale degli enti locali”.
In altre parole, si tratta dunque di un’applicazione errata e contraddittoria del TUEL da parte dell’avvocatura capitolina, la quale nei pareri resi su richiesta del sindaco di Roma, Virginia Raggi, per la nomina di Carla Raineri capo di gabinetto, ha sovrapposto norme che disciplinano situazioni diverse. " Avete capito che problemone !
Premesso ancora che le leggi le scrivono i magistrati, ed è per questo che il DIRITTO è andato a farsi fottere in Italia, ho postato i due articoli de quo. Così tutti potranno farsi un' idea di che si parla.

Articolo 90 TUEL
Uffici di supporto agli organi di direzione politica.
1. Il regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi può prevedere la costituzione  di uffici posti alle dirette dipendenze del sindaco, del presidente della provincia, della Giunta o degli assessori, per l’esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo loro attribuite dalla legge, costituiti da dipendenti dell’ente, ovvero, salvo che per gli enti dissestati o strutturalmente deficitari, da collaboratori assunti con contratto a tempo determinato, i quali, se dipendenti da una pubblica amministrazione, sono collocati in aspettativa senza assegni. 
2. Al personale assunto con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato si applica il contratto collettivo nazionale di lavoro del personale degli enti locali. 
3. Con provvedimento motivato della Giunta, al personale di cui al comma 2 il trattamento economico accessorio previsto dai contratti collettivi può essere sostituito da un unico emolumento comprensivo dei compensi per il lavoro straordinario, per la produttività collettiva e per la qualità della prestazione individuale.




Articolo 110 TUEL
Incarichi a contratto.
1. Lo statuto può prevedere che la copertura dei posti di responsabili dei servizi o degli uffici, di qualifiche dirigenziali o di alta specializzazione, possa avvenire mediante contratto a tempo determinato di diritto pubblico o, eccezionalmente e con deliberazione motivata, di diritto privato, fermi restando i requisiti richiesti dalla qualifica da ricoprire. ( n.d.r. in certe realtà neppure questo fu rispettato da chi oggi reclama ! )
2. Il regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, negli enti in cui è prevista la dirigenza, stabilisce i limiti, i criteri e le modalità con cui possono essere stipulati, al di fuori della dotazione organica, contratti a tempo determinato per i dirigenti e le alte specializzazioni, fermi restando i requisiti richiesti per la qualifica da ricoprire. Tali contratti sono stipulati in misura complessivamente non superiore al 5 per cento del totale della dotazione organica della dirigenza e dell’area direttiva e comunque 
per almeno una unità. Negli altri enti, il regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi stabilisce i limiti, i criteri e le modalità con cui possono essere stipulati, al di fuori della dotazione organica, solo in assenza di professionalità analoghe presenti all’interno dell’ente, contratti a tempo determinato di dirigenti, alte specializzazioni o funzionari dell’area direttiva, fermi restando i requisiti richiesti per la qualifica da ricoprire. Tali contratti sono stipulati in misura complessivamente non superiore 
al 5 per cento della dotazione organica dell’ente arrotondando il prodotto all’unità superiore, o ad una unità negli enti con una dotazione organica inferiore alle 20 unità.
3. I contratti di cui ai precedenti commi non possono avere durata superiore al mandato elettivo del sindaco o del presidente della provincia in carica. Il trattamento economico, equivalente a quello previsto dai vigenti contratti collettivi nazionali e decentrati per il personale degli enti locali, può essere integrato, con provvedimento motivato della Giunta, da una indennità ad personam, commisurata alla specifica qualificazione professionale e culturale, anche in considerazione della temporaneità del rapporto e delle condizioni di mercato relative alle specifiche competenze professionali. Il trattamento economico e l’eventuale indennità ad personam sono definiti in stretta correlazione con il bilancio dell’ente e non vanno imputati al costo contrattuale e del personale. 
4. Il contratto a tempo determinato è risolto di diritto nel caso in cui l’ente locale dichiari il dissesto o venga a trovarsi nelle situazioni strutturalmente deficitarie. 
5. Il rapporto di impiego del dipendente di una pubblica amministrazione è risolto di diritto con effetto dalla data di decorrenza del contratto stipulato con l’ente locale ai sensi del comma 2. L’amministrazione di provenienza dispone, subordinatamente alla vacanza del posto in organico o dalla data in cui la vacanza si verifica, la riassunzione del dipendente qualora lo stesso ne faccia richiesta entro i 30 giorni successivi alla cessazione del rapporto di lavoro a tempo determinato o alla data di disponibilità del posto in organico. 
6. Per obiettivi determinati e con convenzioni a termine, il regolamento può prevedere collaborazioni esterne ad alto contenuto di professionalità

I PROBLEMI DI ROMA NON LI RISOLVI CON L' ARTICOLO DEL TUEL



Io non so se tutti i Capi di Gabinetto dei Sindaci presenti negli italici Comuni siano stati soggetti a questo parere, ma credo che un sindaco abbia il diritto di dotarsi di uno staff di sua fiducia. Come sono convinto che debba scegliersi gli assessori fra una terna di nomi competenti e capaci proposta dalle forze politiche che hanno contribuito alla sua vittoria : salvo poi rispondere delle sue scelte. Purtroppo la realtà italica è diversa. Ed è per questo che assistiamo a candidature secche di quelli che io chiamo ASSESSORELLI, speso all'oscuro di cosa sia l'amministrazione di un condominio e le cui performances poi emergono inesorabilmente. Nè tanto meno condivido le dichiarazioni, per la verità lette senza approfondimento, della Signora Raineri : " Manca legalità ? Un magistrato se ne va...... "

O quella rilasciata dal DG dell' ATAC :  
 "Forse ha pesato aver toccato certe zone intoccabili ma io l'ho dovuto fare "

Pensate cosa potrebbe accadere se ragionassero in tal guisa le forze dell' ordine : " manca la legalità .....ce ne andiamo;  abbiamo toccato un santuario ..... fuggiamo via ! "


E' per questo che mal digerisco il chiacchiericcio della base M5S ancora abbarbicata su schemi interni non rispondenti ad una forza di governo quale si dice esser pronta.

Ed in effetti, a Roma come altrove, già si vedono le correnti, le cordate e le amicizie con gli amici. Perchè un mito deve essere abbattuto : 

NON ESISTONO REALTA' POLITICHE SCEVRE DAI

" LOFFI "


Certo, la situazione a Roma era ed è complicata; tale da necessitare più di una falange macedone che di una armata starnazzante, forse non ancora pienamente consapevole che fallire a Roma è consegnare definitamente l' Italia ai Lanzichenecchi. Ormai l'hanno capito anche in Africa ed è per questo che l' invasione continua : qui si sentono a casa loro !

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