CARO
ANDREA TRINCA DEVI PARLARE. LO PRETENDO !
di
maurizio aversa
Il
20 dicembre 2016, - quindi non stamattina, neppure ieri mattina, ma ormai quasi
due anni fa, il magazine fiancheggiatore dei cinquestelle e della Giunta
Colizza a cinquestelle, fiancheggiatore ancora oggi, anche dopo l’accordo di
sudditanza del M5S alla Lega da cui il governo nazionale -, ebbene, quel 20
dicembre NoiCambiamo ha ospitato una intervista all’assessore – stimatissimo da
parte nostra – Andrea Trinca.
Lo
presentava, tra l’altro con questo pensiero: “Il suo obbiettivo
dichiarato è dare il suo contributo nel riordinare uno degli ambiti più
‘violentati’ dalla malapolitica del centrodestra degli ultimi 10 anni, con
speculazioni, cemento e malaffare. Trinca torna (in Italia da Panama, nda) per
riaffermare la superiorità del bene comune sugli interessi personali anche
nello sviluppo del territorio, torna per una scelta di ‘cuore’, come ci ha
detto lui stesso. “.
Ecco, caro Assessore Trinca, desidero denunciare,
esplicitare, proporre e interrogare e pretendere sulla questione Palaghiaccio
ed Esselunga, sfidandoti a parlare per dire, e non dichiarare per non dire,
partendo dalla presentazione che ti è stata di accompagnamento nel tuo incarico:
per riaffermare la superiorità del bene
comune sugli interessi personali anche nello sviluppo del territorio.
Denuncio: che il tuo fare, la
tua bravura, la tua dedizione, abbiano fatto strali del pensiero che dicevi di
mettere come un perno per la superiorità del bene comune sugli interessi
personali. Denuncio, perché la dichiarazione su Esselunga e il Palaghiaccio,
che neppure Ponzio Pilato si sarebbe sognato di proporre, ha come spiraglio
positivo il tuo silenzio nel non ribadire quanto detto a dicembre 2016; ed ha
come certezza negativa l’attendere una proposta da vagliare. Diciamolo
chiaramente: o ci sono interessi altri che non vuoi/puoi confessare li tra di
voi nei vari livelli, oppure ti sei scemito e ti aspetti che Esselunga ti
proponga “abbiamo acquistato il Palaghiaccio per regalarlo al Comune di Marino”
così che avrebbe senso il tuo attendere la proposta!
Esplicito: che come hai
insegnato, già nelle stagioni precedenti la tua partenza per Panama, nelle
questioni dell’assetto del territorio, specialmente se nelle aree limitrofe le
grandi metropoli, specialmente se in zone pregiate ed appetibili come sono
Marino ed i Castelli romani; queste questioni pur da dibattere e da verificare
nelle mediazioni istituzionali, in verità hanno una semplicità di fondo
nell’affrontarle: o si avallano schifezze o si bloccano schifezze. Dal che,
ecco l’esplicitazione, se non stai né di qua né di la della barricata, vuol
dire che sei tu la barricata!
Propongo: per questo propongo –
associandomi a varie richieste che in questi giorni stanno facendo singole
personalità e forze politiche e sociali e cittadini – che si convochi immediatamente
un consesso cittadino, magari non limitatamente al solo consiglio comunale,
dove sviscerare le vere opzioni sul campo. Che non possono essere quanti
alberelli pianterà Esselunga in cambio di un’altra violenza economica ed
urbanistica, tale da creare scempio nella qualità della vita degli abitanti
delle frazioni di Marino. Né può essere il mercato dei posti di lavoro che
saranno comunque pochi dopo aver maciullato, con tale intervento, la flebile
rete commerciale che cerca ancora di tenere.
Interrogo: quindi la tua
persona, proprio richiamandoti alla tua scelta di cuore di quando sei tornato,
per sapere alcune cose.
A) stante le colpe di quelli di prima – ma basta
con gli alibi e le cantilene – davvero pensi che l’alternativa sia o Esselunga
con centro commerciale, oppure abbandono e rovina?
B) considerando il livello romano istituzionale
che ha esplicitato l’affare, davvero un assessore di prestigio come te, ed un
sindaco che è nella Città Metropolitana, con l’aggiunta di un consigliere regionale
marinese alla Pisana, non sapevate, era tutto a vostra insaputa? Con la sindaca
di Roma che non vi dice le cose? Col M5S (certo ora impegnato con Lega, ed
Esselunga è padana) che non vi dà comunicazioni?
C) Davvero, hai o avete, preso come una piccolezza
la proposta del capolista del PCI alle amministrative che chiese – non per
nulla è nel programma elettorale di Eleonora Di Giulio Sindaco – di proporre
l’acquisto da parte del Comune (certo con aiuto istituzionale sovracomunale)
del Palaghiaccio per destinarlo a bene comune?
D) davvero vi è sfuggita, ovvero l’avete pensata
come un piccolo fastidio, la proposta reiterata dal nostro candidato alla
Regione nella ultima tornata che ha riproposto proprio la stessa cosa?
E) davvero credi che i cittadini di Marino, e
segnatamente quelli delle frazioni, di fronte allo sproposito di volere
pervicacemente – da parte di sindaco e Giunta – un manufatto imponente nel
cortile della scuola Ungaretti perché ha finalità di sport, lo possono
scambiare come fosse un nonnulla il cancellare un impianto (certo da
risistemare) ma già esistente e senza devastare né aree pregiate né cortili di
scuole, in nome di non si sa che. Ovvero in nome di scambi non dicibili?
Pretendo: per la bontà dei
rapporti di stima che ci caratterizzano, per l’onestà intellettuale che ci
riconosciamo, per il ruolo che ricopri e che non puoi usare come nascondiglio,
per l’amore verso la città e i cittadini di queste terre, che tu, Assessore
Andrea Trinca, dia ore le risposte. Sei in grado e ne sei capace è questione di
volontà. Spero tu non sia irretito!
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