COMUNICATO
STAMPA Roma, 27
luglio 2018
CONFISCATI BENI PER 9,5
MILIONI DI EURO ALL’IMPRENDITORE FRANCESCO VARSI
Immobili, veicoli, disponibilità
finanziarie e numerose società, per un valore complessivo di circa 9,5 milioni di euro: sono i beni confiscati
dai Finanzieri del Comando Provinciale
della Guardia di Finanza di Roma all’imprenditore Francesco VARSI, classe 1947.
La misura, disposta dal Tribunale di Roma –
Sezione misure di prevenzione ed eseguita dagli specialisti del Gruppo Investigazione
Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Economico–Finanziaria della
Capitale, si colloca nell’ambito dell’azione condotta dalla locale Direzione
Distrettuale Antimafia e dal Corpo per l’aggressione ai
patrimoni illecitamente accumulati e giunge al termine di complesse indagini,
avviate nel 2012, che avevano consentito di individuare nel VARSI il dominus di un articolato sistema
societario attraverso cui aveva “schermato”,
nel tempo, un ingente patrimonio, assolutamente sproporzionato rispetto al suo modestissimo
profilo reddituale.
Al protagonista
della vicenda erano stati contestati numerosi e sistematici fatti di evasione
fiscale, dai quali traeva sostentamento, commessi servendosi di svariati
compendi aziendali, tutti a lui riconducibili, fino a costruire il reticolo
societario oggi confiscato: un imprenditore “specializzato” nella perpetrazione “seriale” di reati tributari.
Il
VARSI è gravato da molteplici precedenti penali e di polizia, risalenti al
lontano 1966, per vari reati, tra cui oltraggio e resistenza a un pubblico
ufficiale, vendita di prodotti industriali con segni mendaci, minaccia,
emissione di assegni a vuoto, lesioni personali, furto e rapina.
Dalle indagini è emerso che
allo stesso era riconducibile, di fatto, la gestione di compagini societarie
formalmente intestate, oltre che ai familiari, alla VARSI GROUP S.r.l.,
a sua volta titolare dei pacchetti societari di altre società, allo scopo di
occultare i proventi milionari derivanti dall’evasione.
La macroscopica sproporzione
tra i redditi dichiarati e l’effettiva consistenza patrimoniale, acclarata mediante
mirati accertamenti
patrimoniali, ha consentito di richiedere e ottenere l’applicazione
dell’odierna confisca, che ha ad oggetto i beni già sequestrati nel mese di aprile
2017, nonché di un ulteriore provvedimento di sequestro, eseguito lo scorso
mese di maggio, riferito a crediti per oltre 2 milioni di euro vantati da VARSI
e dalla moglie, MONTOYA
Sandra Liliana, nei confronti delle imprese riconducibili al primo.
I beni confiscati
sono i seguenti:
-
capitale
sociale e compendio aziendale di 8
società con sede in Roma, di cui una esercente “attività delle società di partecipazione” e le restanti attive nel
settore della “ristorazione con
somministrazione”. Tra queste ultime spiccano i noti “VARSI BISTROT” di via della Conciliazione, il
ristorante “FRANKIE’S GRILL” di via Veneto, i ristoranti “LA SCUDERIA” e “LA
PIAZZETTA DEL QUIRINALE” (già “AL PRESIDENTE”), ubicati
in prossimità della nota Fontana di Trevi e il ristorante “AUGUSTEA”
di viale di Trastevere;
-
19 tra fabbricati e terreni ubicati a Roma e provincia, tra
cui una
lussuosa villa sita a San Polo dei Cavalieri (RM);
-
9 auto/motoveicoli;
-
rapporti
bancari/postali/assicurativi/azioni,
per un valore complessivo di circa 9,5 milioni di euro.
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