Il Gruppo consigliare di "Progetto per Frascati" ha deciso di votare contro il bilancio previsionale 2010 ritenendo la manovra poco efficace rispetto ai problemi della crescita e dello sviluppo di Frascati. La manovra si presenta come una tipica manovra finanziaria che sembra avere l'obiettivo di incrementare il gettito attraverso consistenti aumenti delle tariffe per i parcheggi nel centro storico e la previsione di dismissioni immobiliari. Sembra mancare un piano strategico per la riduzione delle spese e per la soluzione del tema relativo ai residui attivi e passivi, peraltro già emerso in sede di valutazione sul rendiconto. Alle dichiarazioni apparse sulla stampa locale da parte del Sindaco e di alcuni Assessori, prima del confronto politico, il nostro Gruppo ha risposto in sede di discussione sulla votazione con un gesto concreto ed un contributo civile e democratico, infatti il Capogruppo Alessandro Adotti ed il Consigliere Annamaria Pacifici hanno deciso di rinunciare ai loro permessi di parcheggio per segnalare il disagio rispetto alle scelte dell'Amministrazione sia per il metodo che nel merito.
Alessandro Adotti ha dichiarato: "Siamo molto preoccupati per il modo di procedere della Giunta e della maggioranza, mancano - secondo noi - il confronto, l'informazione e la discussione. Contestiamo le dichiarazioni del Sindaco e degli Assessori Morelli e Romoli; la scelta di aumentare i parcheggi non è una "sperimentazione", è l'ora che questa maggioranza che governa Frascati in continuità da molti anni, smetta di "sperimentare" ed offra soluzioni chiare e definitive ai problemi della Città, ed i parcheggi è uno dei primi di quei problemi: non sappiamo che impatto avrà questa ennesima "sperimentazione" sul commercio nè constatiamo soluzioni chiare sulla viabilità ed i parcheggi, non sappiamo con chi esattamente sia stato attuato il confronto e su che basi vengano prese certe decisioni. Sul bilancio assistiamo ad una manovra poco incisiva che trascina e non risolve i problemi delle finanze comunali: la soluzione non può essere l'aumento dei ticket sui parcheggi nè la cessione del nostro patrimonio immobiliare (anche quello abitativo) in assenza di un piano strategico di riconversione patrimoniale. In queste condizioni anche il Piano triennale delle opere pubbliche rischia di restare una incompiuta e tanto sarebbe il frutto non della responsabilità degli Assessori che si sono succeduti ma della conduzione politica, ai massimi livelli, della maggioranza. Per esserci opposti a questo modo di fare siamo stati definiti "movimentisti", noi diciamo che oggi la staticità è rappresentata dall'impostazione politica di Di Tommaso e di Posa e ribadiamo che allo scarso confronto in sede politica seguirà il confronto più importante, quello con i Cittadini, proprio quei Cittadini che oramai danno segnali di stanchezza ed insofferenza verso questo modo di gestire le cose."
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