L'ULTIMO INSEGNAMENTO EX CATHEDRA
Ho assistito con emozione alla partenza di S.S. dalla Citta' del VATICANO. L'ultima volta, contrariamente a ciò che si crede, fu Gregorio XII nel 1415 ad avere abdicato. CELESTINO V deve la sua notorietà alla menzione di DANTE e, peraltro, abdicò da Napoli. E quando la libellula ha staccato le ruote dal suolo vaticano l'emozione non è stata tanto per l'evento storico, quanto per il veder partire una persona cui anche un laico s'era affezionato. Ora si disquisisce a destra e a manca sui motivi di tale decisione. Certo, per i media è materia prima, pregiatissima, sulla quale arrovellarsi.
PERCHE' SE N'E' ANDATO ?
Non è stato certamente il mare calmo ad aver spaventato il timoniere della barca del SIGNORE; sicuramente qualche procella all'orizzonte l'ha indotto a ritenere che le forze in suo possesso fossero inadatte o insufficienti per dominare i marosi. Ma quante volte noi stessi prendiamo decisioni inaspettate, decisioni che salgono dal nostro intimo e fino a poco prima impensabili ! Quanti sogni conserviamo nel nostro cuore già sapendo di non aver le forze, il tempo e magari le capacità per vederli avverarsi ?
Fra 50 o 100 anni .... forse ... i nostri pronipoti o i pronipoti dei nostri pronipoti potranno conoscere i veri motivi di questa decisione. Al momento appare, a mio modesto avviso, più interessante focalizzare l'attenzione sul fatto della rinuncia di per se.
L' ULTIMO INSEGNAMENTO
Ieri s'è dimesso un RE. Un MONARCA ASSOLUTO che regnava su 2 miliardi di persone. Un MONARCA che era tale, questa volta si, per volere divino. E non l'ha fatto a seguito di una rivolta popolare o per un cambio di regime. L'ha fatto sua sponte, con un atto d'umiltà oggi impensabile. Questioni d'età o altro, PAPA BENEDETTO XVI ha detto urbi et orbi , e aggiungerei motu proprio, di non avere l'energia necessaria alla bisogna. Semplicemente così ha spiegato il Suo Augusto intendimento.
In un mondo che sembra aver smarrito i valori essenziali nel passaggio terreno; in una realtà che ci mostra miserabili disposti a sterminare il loro popolo e la propria nazione per mantenere il potere; in realtà quotidiane ove altri miserabili stanno attaccati alle poltrone e alle cadreghe, pronti a qualsiasi accordo e soluzione, quasi fossero la ragione della loro stessa vita, il gesto di S.S. muta a mio avviso l'essenza del mondo.
Di certo non ne esce svilita la CHIESA, ovvero quella istituzione spirituale che vediamo calarsi nelle sofferenze temporali per assistere, confortare e proteggere i più deboli. Semmai di appannamento si voglia parlare questo è tutto interno al VATICANO. E lì, nei palazzi apostolici, che semmai s'annida la miseria umana con le fragilità proprie della natura degli uomini.
Oggi ROMA era tappezzata di manifesti inneggianti a BENEDETTO XVI. Forse solo in questi giorni il mondo ha realmente compreso la grandezza dello spirito di questo Papa.
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