CAMBIARE LO STATUTO A 60 GIORNI DALLE ELEZIONI E' DANNOSO
Ho sempre diffidato delle mutazioni a ridosso di eventi particolari. La legge elettorale e le modifiche dello Statuto del M5S rientrano fra questi eventi. Della LEGGE ELETTORALE c'è poco da dire; risponde a logiche di poltrona per i candidati peones e a logiche di potere per i leaders più o meno spompi. Le incongruenze le ha denunciate lo stesso FASSINO, pompiere dell' ultima ora dei
Perdenti Democratici
al punto che lì si è tutti in affanno per cercare un accordo coi RADICALI, partito e voce libera per i quali nutro simpatia ma, al dunque, 3.000 iscritti e lo 0 virgola qualcosa in voti. A riprova della porcata, la conferma della possibilità di candidarsi in due o tre collegi ........ per trovare qualche coglione che comunque ti voti.
Del MoVimento che ho definito NAIF ho condiviso, per quel poco che vale, soltanto il divieto posto inizialmente ai propri eletti di darsi in pasto ai media. Troppo ingenui e di primo pelo per cimentarsi coi marpioni della comunicazione. Poi li ho visti crescere, metterci un entusiasmo da tempo sparito nella cloaca parlamentare e studiare con impegno. In 5 anni , tuttavia, ci sarebbe stato tutto il tempo per eliminare norme statutarie incredibili e fuori della realtà.
Chiesi una volta ad un parlamentare M5S perchè, a livello locale, una lista esterna di brave persone non iscritte al MoVimento non potesse trovare un apparentamento. " E' VIETATO " mi rispose.
Stessa risposta otteni da un candidato sindaco. Che volete che vi dica...... mi sembrò una assurdità. Ora lo sbraco finale, a conferma della mia tesi iniziale, con l'aggiunta di multe, giuramenti di fedeltà et similia spesso in violazione della Carta che a 70 anni dimostra tutte le rughe del caso.
LA RIVOLTA DEI PRIMATI
Cambiare le regole sulle candidature, aprendo a candidati non iscritti, è mossa giusta nel momento sbagliato. Non puoi farlo a 60 giorni dalle elezioni senza mettere nel conto che gli iscritti della prima ora accettino di cedere il passo senza fiatare. I fatti di queste ore, con l'assalto per le candidature alla Piattaforma Web ROUSSEAU, al punto da mandarla in tilt, ed il serrato confronto all' interno del MoVimento confermano le mie perplessità. Pure l' apertura ad alleanze con gli ancora oggi reietti non sono che una testimonianza di una scarsa capacità di analisi del terreno : NESSUNO PUO' SPERARE DI ARRIVARE AL 40%
se non al prezzo di una ulteriore astensione dal voto dell'elettorato o se non al prezzo di caricare nelle alleanze stuoli di voltagabbana.
Il timing dell' azione è spesso più importante del contenuto dell' azione stessa. Sull' argomento il flop è evidente !
https://www.youtube.com/watch?v=8A2Xty0J1xI
Perdenti Democratici
al punto che lì si è tutti in affanno per cercare un accordo coi RADICALI, partito e voce libera per i quali nutro simpatia ma, al dunque, 3.000 iscritti e lo 0 virgola qualcosa in voti. A riprova della porcata, la conferma della possibilità di candidarsi in due o tre collegi ........ per trovare qualche coglione che comunque ti voti.
Del MoVimento che ho definito NAIF ho condiviso, per quel poco che vale, soltanto il divieto posto inizialmente ai propri eletti di darsi in pasto ai media. Troppo ingenui e di primo pelo per cimentarsi coi marpioni della comunicazione. Poi li ho visti crescere, metterci un entusiasmo da tempo sparito nella cloaca parlamentare e studiare con impegno. In 5 anni , tuttavia, ci sarebbe stato tutto il tempo per eliminare norme statutarie incredibili e fuori della realtà.
Chiesi una volta ad un parlamentare M5S perchè, a livello locale, una lista esterna di brave persone non iscritte al MoVimento non potesse trovare un apparentamento. " E' VIETATO " mi rispose.
Stessa risposta otteni da un candidato sindaco. Che volete che vi dica...... mi sembrò una assurdità. Ora lo sbraco finale, a conferma della mia tesi iniziale, con l'aggiunta di multe, giuramenti di fedeltà et similia spesso in violazione della Carta che a 70 anni dimostra tutte le rughe del caso.
LA RIVOLTA DEI PRIMATI
Cambiare le regole sulle candidature, aprendo a candidati non iscritti, è mossa giusta nel momento sbagliato. Non puoi farlo a 60 giorni dalle elezioni senza mettere nel conto che gli iscritti della prima ora accettino di cedere il passo senza fiatare. I fatti di queste ore, con l'assalto per le candidature alla Piattaforma Web ROUSSEAU, al punto da mandarla in tilt, ed il serrato confronto all' interno del MoVimento confermano le mie perplessità. Pure l' apertura ad alleanze con gli ancora oggi reietti non sono che una testimonianza di una scarsa capacità di analisi del terreno : NESSUNO PUO' SPERARE DI ARRIVARE AL 40%
se non al prezzo di una ulteriore astensione dal voto dell'elettorato o se non al prezzo di caricare nelle alleanze stuoli di voltagabbana.
Il timing dell' azione è spesso più importante del contenuto dell' azione stessa. Sull' argomento il flop è evidente !
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