domenica 19 aprile 2020

LA RESA DEI CONTI


NE HANNO DETTE TANTE .... POI .......


I nodi stanno giungendo drammaticamente al pettine.

Dopo tante promesse, dopo tante " chiacchiere ", nell' attesa che

QUESTA EUROPA CHE NON C'E'

decida le modalità per il SUO o per il NOSTRO funerale la realtà
si manifesta nuda e cruda : soldi non se ne vedono, se non qualche mollica, il 47% delle imprese secondo Confindustria è prossima al fallimento e Bankitalia annuncia che stiamo perdendo lo 0,5% del PIL per ogni settimana di chiusura.

L'unica certezza, in tanta incertezza, è l' amore per le poltrone dei tanti improvvisati attori in EUROPA ed in PARLAMENTO !

Sul Mes il governo si guarda bene dal dare informazioni chiare. Il Fondo salva-Stati, nel quale l’Italia ha versato decine di miliardi di euro, ci presterebbe denaro applicando però delle condizionalità che ancora non sono ben definite (fatta eccezione per le spese sanitarie). E così Bruno Vespa, approfittando di avere in collegamento il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri Porta a Porta, ha chiesto a quale tasso di interesse l'Ue elargirà denaro. "A questo - spiega il conduttore - va poi aggiunto quello delle banche che secondo alcuni è bassissimo, secondo altri invece può arrivare anche al tre o al quattro per cento". Insomma, di questo Meccanismo europeo di stabilità non si capisce nulla.




Il fido - Terzo punto, l' ammontare del prestito. I 25 mila euro vengono considerati una sorta di fido minimo, ma leggendo l' articolo 13 del decreto ci si rende conto che non è così. I 25 mila euro, infatti, sono garantiti solo alle Pmi che nell' anno precedente abbiano messo a bilancio almeno 100 mila euro di ricavi. Per gli altri la cifra sarà inferiore. Motivo? Il testo di legge prevede la soglia massima del 25% dei ricavi dell' anno prima.
Quindi se parliamo di cifre inferiori a 100 mila euro, il prestito per forza di cose sarà più basso. Basterà un' autocertificazione, certo, ma è altrettanto vero che parliamo di ricavi e non di fatturato. E i primi sono più bassi, perché fanno riferimento solo alle entrate derivanti da attività propria, non al giro d' affari complessivo.




"Il Mes è una fregatura". Ne è convinto Giulio Sapelli che mette in guardia su chi afferma che al Meccanismo europeo di stabilità si può accedere senza condizioni. "Chi lo dice - liquida il professore - o è ignorante o sta mentendo". L'economista, intervistato dall'editore Davide Cantagalli, non nasconde una certa preoccupazione: "Si tratta di un trattato tra Stati che ha lo stesso regolamento di una banca d'affari, per cui i suoi membri, anche i ministri dell'Economia, hanno immunità giuridica e - prosegue -, soprattutto sono tenuti alla segretezza sulle decisioni interne, e non possono riferire ai parlamenti i contenuti di quelle decisioni. Lo ammise anche Giovanni Tria, indotto in un'intervista".



QUANDO IL M5S DIVENNE CHIARAMENTE 
CASTA



"Volano gli stracci tra Piero Sansonetti, direttore del Riformista, e Marco Travaglio che guida Il Fatto Quotidiano. Alla base dello scontro, dai toni altissimi, c'è l'articolo con il quale il Riformista accusa Travaglio e il suo giornale di aver messo le mani sull'Eni: "Ha candidato alla presidenza della più importante potenza economica italiana una donna del proprio staff, Lucia Calvosa, cioè addirittura un membro del consiglio di amministrazione del giornale. Il bombardamento su Descalzi (amministratore delegato dell'Eni che il Movimento 5 Stelle spinge per non confermare, ndr) è un diversivo". Nell'editoriale di oggi sul Fatto Travaglio parte alla carica e, senza citare Sansonetti ma con esplicito riferimento alla vicenda, accusa "qualche miserabile verme annidiato nei soliti giornalacci"


COLPO DI STATO, GOLPE BIANCO o TIRANNIA ?



CI HANNO CHIUSO IN CASA PER IL COLPO DI STATO IN CORSO




" IMMAGINA " disse così l' ARCANGELO GABRIELE

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