FOCUS SULL' APPALTO SERVIZIO RACCOLTA DIFFERENZIATA RIFIUTI URBANI
UN BUSINESS DA € 32.504.069,65
19 giugno 2020
COMUNICATO
STAMPA
Grottaferrata,
bando di gara decennale rifiuti: iniziato lo scaricabarile?
Le
notizie di stampa circolate nei giorni scorsi, relative alle possibili
conseguenze politiche di presunte anomalie nell’espletamento della gara
d’appalto per la gestione decennale del Servizio raccolta differenziata dei
rifiuti, hanno scoperchiato il vaso di Pandora dell’Amministrazione
finto-civica.
Ieri
in tarda serata, infatti, è stata diramata una nota di replica a firma del
Sindaco che, sostanzialmente, prende le distanze dalle procedure di gara e
dall’affidamento in corso dichiarando che “sono
atti di natura gestionale e non politici”. Palese, oltre che misero, il
tentativo di scaricare le responsabilità sugli uffici di quanto potrebbe
accadere (due i ricorsi presentati al TAR avverso l’aggiudicazione decretata il
27 febbraio scorso). Patetiche le ulteriori dichiarazioni del Sindaco che, pur
declinando le responsabilità di quanto potrebbe accadere, precisa che “non è affatto in discussione l’annullamento
del bando, dal momento che oggetto dell’impugnativa è l’aggiudicazione e non il
bando stesso” (come se l’eventuale annullamento dell’aggiudicazione della
gara, in accoglimento dei ricorsi, non fosse motivo di riflessione, anche e
soprattutto di natura politica, sulle procedure svolte…).
La
nota di replica prosegue con una sequela di tesi difensive, quindi di parte, in
cui il Sindaco, come di consueto, racconta le “sue verità” sul bando di gara.
Per chiarezza di chi legge (ed amore della verità vera), è opportuno
evidenziare che questa procedura d’appalto interessa un Servizio primario come
quello della raccolta dei rifiuti, ha un valore di € 32.504.069,65 (oltre 60
miliardi delle vecchie lire) ed una durata di dieci anni più uno di possibile proroga.
È altresì utile ricordare che per decidere quale tipo di procedura attuare, il
Sindaco, che ha mantenuto la delega ai rifiuti, ha impiegato “appena” 19 mesi (577 giorni per l’esattezza, ossia il tempo intercorso dall’Avviso
pubblico del 28/4/2018, per redigere il progetto di gara, sino alla
pubblicazione del bando, avvenuta il 12/11/2019). Alla faccia della “celerità”
nello svolgimento della procedura, decantata da Andreotti nella nota di
replica.
Ma non è tutto. Per correttezza verso i Cittadini è altresì
opportuno sapere perché c’è voluto più di un anno e mezzo per pubblicare il
bando di gara. Il Sindaco-Assessore ai rifiuti, dopo aver fatto approvare in
Giunta (Delibera n. 61 del 2/7/2019) il progetto definitivo di gara redatto
dalla Società incaricata (per arrivare al quale -inspiegabilmente- erano già
trascorsi 14 mesi), con successiva Delibera di Giunta n. 74 del 18/7/2019 ha
fatto approvare l’uscita dalla Centrale Unica di Committenza dell’XI Comunità
Montana e la costituzione della Stazione Appaltante comunale, per svolgere in
proprio la procedura di gara.
Sempre per chiarezza di chi legge, la scelta di
uscire dalla CUC è stata effettuata con atto di Giunta e non di Consiglio
comunale, diversamente dalle previsioni dell’art. 42 del
D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL), che individua le attribuzioni di indirizzo e
controllo politico-amministrativo del Consiglio cui competono, tra le altre, le
decisioni sulle convenzioni con altri Enti, nonché la costituzione e
modificazione di forme associative.
L’indirizzo (improprio) della Delibera di Giunta n.
74, pertanto, ha comportato il prolungamento dei tempi, di cui il Sindaco era
consapevole quando ha deciso di uscire dalla CUC. Il nuovo progetto di gara aggiornato
è stato approvato soltanto il 29/10/2019 (Delibera di Giunta n. 107), il bando
di gara è stato indetto il giorno seguente (30/10/2019, Determina n. 708) e la
pubblicazione sul sito web comunale della gara è avvenuta, come
detto, il 12/11/2019 (con un prolungamento di quasi 5 mesi, dal 2 luglio,
allorquando il progetto di gara era stato approvato e poteva essere avviato
subito alla CUC per lo svolgimento).
I 19 mesi impiegati a predisporre e pubblicare il bando di gara, hanno
richiesto l’adozione di due proroghe tecniche del contratto d’appalto
Rep. n. 6691 del 16/4/2014 che regola il Servizio attualmente svolto, una
adottata con Determina n. 817 del 20/11/2018 (proroga di un anno, sino al
25/1/2020) e l’altra adottata con Determina n. 15 del 14/1/2020 (ulteriore
proroga di 7 mesi, sino al 31/7/2020).
I quasi due anni di proroga tecnica del
contratto originario, in assenza di procedure di evidenza pubblica, potrebbero
contrastare con il principio della par condicio competitorum. Inoltre, l’istituto della proroga, nella sua accezione tecnica, ha esclusivo carattere
di temporaneità e, in quanto tale, è possibile ricorrervi solo per cause
determinate da fattori che comunque non coinvolgono la responsabilità dell’amministrazione
aggiudicatrice.
E la scelta di uscire dalla CUC, causa del prolungamento dei
tempi e delle due proroghe, è
indubbiamente responsabilità dell’Amministrazione comunale.
Ulteriore spunto di riflessione per chi legge, su cui la nota del Sindaco
“glissa”, la nomina della Commissione giudicatrice (Determina n, 69/2020) che
appare in contrasto con le prescrizioni dell’art. 77, comma 4 del Codice degli
Appalti, in cui è stabilito che “i
commissari non devono aver svolto né possono svolgere alcun’altra funzione o
incarico tecnico o amministrativo relativamente al contratto del cui
affidamento si tratta”. Infatti, il Presidente dell’attuale Commissione è
lo stesso della gara svolta nel 2013 (oltre ad essere il Dirigente comunale pro
tempore che, nel 2014, ha siglato il contratto d’appalto Rep. n.
6691 per conto dell’Amministrazione comunale). Ma tant’é…
Paradossale, infine, il richiamo in cui il Sindaco esalta lo “spirito di condivisione e di partecipazione
che ha fin da subito contraddistinto i passaggi decisionali” testimoniato,
a suo dire, da alcune riunioni all’uopo svolte nelle Commissioni consiliari.
Tutte le scelte del Sindaco sono state prese al di fuori del Consiglio
comunale, mai coinvolto in una decisione di così grande importanza, ancorché
fossero state presentate Mozioni ed Interrogazioni sull’argomento, sin dal mese
di ottobre 2019, ignorate anche in spregio al Regolamento di Consiglio e
affrontate solo dopo l’appello estremo alla Prefettura.
Ciononostante, la minoranza PD, M5S, Italia Viva, Città al Governo mantiene
la “consegna” del silenzio e ritiene di non dover intervenire con concrete ed
incisive iniziative politico-amministrative (su questa delicatissima e
complessa vicenda, come su tutto il resto).
Così come le altre “forze politiche” non rappresentate in Consiglio,
prontissime anch’esse a redigere note di replica alla stampa in cui rivendicano
e confermano la netta opposizione alla Giunta Andreotti (…), evitando tuttavia
di pronunciarsi anche sull’imbarazzante vicenda del bando di gara decennale
della raccolta rifiuti.
Giampiero
Fontana
ARRESTATO AI DOMICILIARI CHIAMA LO SPIEGONE 2 - LE DELIBERAZIONI AL TEMPO DEL VAIRUS
Sulla AREA PIP, sul BANDO DI GARA e l'aggiudicazione per la raccolta dell' immondizia.
Le discrasie rilevate dallo SPIEGONE ! Gli ERRORI di SBAGLIO nei conteggi.
Gli strani silenzi delle AUTORITA' DI LEGALITA' e CONTROLLO : a GROTTAFERRATA come a FRASCATI, come nei CASTELLI ROMANI tacciono.
Solo a MARINO ci fu un rinvio a giudizio ...... E NON ERA DI SINISTRA !
Le implicazione dei DEBITI DA VIRUS e l'ignoranza della gente !
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